IL CASO
Montezemolo lancia il suo manifesto "Verso la Terza Repubblica"
Il documento pubblicato sul sito di Italia futura, la fondazione del presidente della Ferrari. Appuntamento al 17 novembre a Roma.
Tra i firmatari, Bonanni, Dellai, Riccardi
ROMA - "Per uscire dalla crisi italiana è urgente aprire una stagione di riforme di ispirazione democratica, popolare e liberale, legittimate dal voto di milioni di italiane e di italiani, in continuità con quanto di meglio ha realizzato il governo guidato da Mario Monti che ha avuto il merito di rasserenare il clima di intollerabile antagonismo della politica italiana e di restituire prestigio e credibilità all'Italia". Si apre così il manifesto pubblicato sul sito di Italia futura, la fondazione presieduta da Luca Cordero di Montezemolo, a cura del comitato promotore 'verso la Terza Repubblica', che dà appuntamento per sabato 17 novembre a Roma.
Tra i firmatari, oltre a Montezemolo, Ernesto Auci, Raffaele Bonanni, Carlo Calenda, Andrea Carandini, Mario Ceroli, Carlo Costalli, Stefano Dambruosio, Lorenzo Dellai, Pietro Ferrari, Edoardo Nnesi, Andrea Oliverio, Beniamino Quintieri, Andrea Riccardi, Nicola Rossi, Florindo Rubbettino, Marco Simoni, Irene Tinagli, Riccardo Tozzi. In un primo momento compariva anche il nome di Francesco De Gregori, poi smentito dallo stesso artista e anche dai promotori.
"Una tale soluzione- si legge- non verrà dai partiti politici così come li conosciamo, ma da una presa di responsabilità corale di forze sociali, culture civiche e realtà associative capaci di contribuire attivamente alla rigenerazione e al governo della nazione. La seconda Repubblica, che si sta dissolvendo, lascia una pesantissima eredità di sfiducia nelle istituzioni e di distacco tra le stesse istituzioni e i cittadini. È In pericolo la stessa tenuta del paese, frammentato e preso dal pessimismo, con rischi di cedimento della coesione sociale e del vivere insieme. Questa situazione richiede un urgente e radicale cambiamento della politica e una sua estesa apertura alla società civile, premessa per ogni tentativo di ricostruzione morale, politica ed economica del paese".
Il lancio del documento fondativo del movimento arriva a poche ore dall'annuncio di Montezemolo del ritiro dalla società Ntv che gestiva il treno Italo. Un passo che aveva suscitato aspettative circa la discesa in politica dell'imprenditore. Ma Montezemolo ieri ha spiegato che non si candiderà direttamente: "Faro' politica aiutando i giovani che vogliono dare qualcosa al Paese, non ricevere".
"L'italia può e deve tornare a giocare in attacco, come nei momenti migliori della sua storia - conclude il manifesto - tornando ad essere un territorio accogliente per l'impresa e gli investimenti, accettando la sfida dell'internazionalizzazione e dell'innovazione e rafforzando i legami di cooperazione tra lavoratori e imprenditori. Davanti alle molteplici sfide della globalizzazione, la politica italiana deve abbandonare ogni provincialismo e darsi una visione del proprio ruolo nel futuro, investendo sull'unità europea quale via maestra per affrontare i problemi del xxi secolo. Su queste basi rivolgiamo un appello alle realtà associative, ai movimenti civici e alle personalità della società civile affinché partecipino insieme a noi ad una giornata di riflessione pubblica sulla ricostruzione civile dell'italia". "Un incontro rivolto anche agli amministratori locali, nella convinzione che la più profonda esigenza di rinnovamento della politica non passi attraverso la furia distruttiva dell'antipolitica. Un incontro aperto a tutti gli italiani che, provenendo da culture e tradizioni diverse, condividano convinzioni e fiducia nel futuro del nostro paese ponendo argine ai populismi di destra e di sinistra".
(25 ottobre 2012) © Riproduzione riservata
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