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Autore Discussione: Claudia Fusani. BERLUSCONI COLPEVOLE: CONDANNA A 7 ANNI  (Letto 2706 volte)
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« inserito:: Giugno 25, 2013, 07:59:37 am »

PROCESSO RUBY, BERLUSCONI COLPEVOLE: CONDANNA A 7 ANNI

Il tribunale di Milano ha condannato Silvio Berlusconi a 7 anni per concussione nell'ambito del processo Ruby e INTERDIZIONE PERPETUA DAI PUBBLICI UFFICI | La lettura della sentenza: VIDEO | Ventisette mesi di vita, 50 udienze, l’imputato Silvio Berlusconi accusato di concussione e prostituzione minorile: è il "processo Ruby", oggi arrivato a sentenza. Il verdetto dei giudici influirà sulla vita del governo? Santanché: «In aula per la sentenza»

Di Claudia Fusani
24 giugno 2013


Il tribunale di Milano ha condannato Silvio Berlusconi a 7 anni per concussione nell'ambito del processo Ruby e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici. La procura di Milano aveva chiesto una condanna a sei anni di reclusione (cinque per la concussione - poi riformulata in induzione indebita - e uno per prostituzione minorile).

L'ex presidente del consiglio è stato riconosciuto colpevole del reato di concussione per costrizione e prostituzione minorile.

Tutte le "olgettine", il primo difensore di Ruby e un agente della Questura indagati per falsa testimonianza. I giudici di Milano, nel condannare Berlusconi hanno, dunque, anche disposto la trasmissione degli atti alla procura perchè indaghi su presunte false testimonianze.

SANTANCHÉ: QUESTA VERGOGNA NON C'ENTRA COL GOVERNO
«La non giustizia col governo Letta non c'entra. Questo governo l'ha voluto Silvio Berlusconi per un gesto di responsabilità e amore per il Paese. Quando gli altri non lo volevano il governo andrà avanti se ci sarà l'azione di governo. Questa vergogna non c'entra col governo. Oggi nell'aula non c'era la scritta 'la legge è uguale per tuttì. L'hanno tolta, hanno avuto decenza». Così Daniela Santanché commentando la sentenza di condanna per Silvio Berlusconi.

GHEDINI: SENTENZA FUORI DA REALTÀ ILLOGICA, FAREMO SUBITO RICORSO
«La sentenza non mi sorprende affatto, sono due anni e mezzo che diciamo che qui questo processo non si poteva fare. È una sentenza larghissimamente attesa, faremo appello, ricorso in Cassazione. È una sentenza che è completamente al di fuori della realtà, fuori da ogni logica, un fatto estremamente grave: il tribunale non ha tenuto conto della realtà processuale». Lo dice Niccolò Ghedini, avvocato di Silvio Berlusconi, parlando fuori dal tribunale di Milano.

AVVOCATO LONGO: «È ASSALTO ALLA DILIGENZA FAREMO APPELLO»
«Sembra un assalto alla diligenza. Faremo appello». È il primo commento a caldo di Piero Longo, uno dei due avvocati difensori di Silvio Berlusconi, al termine della sentenza del processo Ruby, nella quale l'ex premier è stato condannato a 7 anni per concussione per costrizione e prostituzione minorile.

L'accusa: «Sesso a pagamento, i conti lo dimostrano»
La difesa: «Per l'imputato era la nipote di Mubarak...»

L'ULTIMA MOSSA DELLA DIFESA
Le sorprese non finiscono mai nel processo Ruby. Non è mancata anche questa mattina, ultima udienza prima della camera di Consiglio e della sentenza, quando il presidente del Tribunale Giulia Turri ha consegnato alla pubblica accusa un esposto giunto nelle ultime ore via fax.

Si tratta di un cittadino della provincia di Padova che avrebbe ricevuto confidenze da Ruby. L'udienza è durata dieci minuti. Il tempo di consegnare il fax. Le difese hanno prodotto due memorie aggiuntive, una delle quale riguarda la testimonianza di Ruby al processo gemello con, ha spiegato Ghedini, "allegate nostre riflessioni".

È lunga sette pagine e i legali controbattono alcuni passaggi delle requisitoria dei pm alla luce di quello che ha detto Ruby in aula ma in n altro processo. Per Ghedini e Longo è l'ultimo estremo tentativo di salvare il salvabile. La pubblica accusa ha rinunciato ad ogni replica. I giochi si chiudono qui, alle 9 e 41 minuti di questo lunedì, ventisette mesi e 50 udienze dopo.

L'aggiunto Ilda Boccassini non è presente in aula. È in ferie. E in ogni caso vuole uscire dall'angolo della personalizzazione dove i falchi del Pdl tentano da sempre di confinarla. Accanto al pm Antonio Sangermano in aula c'è però il procuratore Edmondo Bruti Liberati. Indossa la toga. Perchè la pubblica accusa del processo non è solo Ilda Boccassini ma l'intero ufficio di procura.

Comincia alle 9 e 41 una lunga attesa. Non ci sono previsioni sull'orario. L'unica certezza è che il verdetto non arriverà in mattinata ma entro questa sera. Fuori dal Palazzo di giustizia di Milano decine di postazioni tv, anche straniere, sono pronte per una diretta senza fine.


da - http://www.unita.it/italia/processo-ruby-verdetto-berlusconi-olgettine-arcore-bunga-bunga-sesso-cavaliere-sentenza-prostituzion-1.507492
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« Risposta #1 inserito:: Giugno 25, 2013, 08:03:06 am »

Giornalisti, deputati, medici

Tutte le bugie dei "testimoni"

Quello che fa diventare due statue di sale gli avvocati Ghedini e Longo è la sfilza di testi della difesa che il Tribunale sospetta essere bugiardi.

Di Claudia Fusani
24 giugno 2013

Cambia il reato, non più solo concussione per induzione ma per costrizione, più grave. Aumenta la pena, da sei a sette anni. Conferma l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Ma soprattutto quello che fa diventare due statue di sale gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo è la sfilza di testi della difesa che il Tribunale sospetta essere bugiardi. Così tanto da inviare gli atti alla procura (significa l'avviò di una nuova indagine) per falsa testimonianza.

Impiega tre minuti il presidente della VII sezione penale Giulia Turri a leggere il dispositivo. Gelida e impenetrabile come è sempre stata in questi 27 mesi e 50 udienze del processo Ruby. Circa due minuti se ne vanno per leggere tutta la sfilza di nomi dei testimoni per cui il Tribunale, "visti gli atti... Invia in procura ipotizzando la falsa testimonianza". Vanno scritti tutti questi nomi e letti gelidamente così come fa il presidente Turri, prima il cognome poi il nome, come si fa nei verbali giudiziari: "Passaro Antonio, De Conceicao Santos Oliveira Michelle, Facchineri Serena, Valentini Valentino, Archi Bruni, Estorelli Giuseppe, Iafrate Giorgia, Fagioli Barbara, Barizonte Lisney, Visan Ioana, Toti Elisa, Molena Cinzia, Ferrero Marianna, Ferrero Manuela, Loddo Miriam, Arminghioae Ioaana Claudia, Cipriani Daltodo Francesca, De Vivo Eleonora, De Vivo Concetta, Garcia Polanco Mary Ester, Rigato Govanna, Scockina Raissa, Puricelli Giorgio, Rossella Carlo, Bonasia Roberta, Rossi Maria Rosaria, Ronzulli Licia, Cerioli Renato, Brunamonti Lorenzo, Mariani Danilo, Losi Simonetta, Apicella Mariano". Deputati come Rossi e Valentini, un membro del governo come Bruno Archi di cui scherzando si disse, il giorno della nomina, che era andato alla Farnesina "in quota processo" visto che aveva appena testimoniato. E poi giornalisti (Carlo Rossella), medici (Puricelli), europarlamentari (Licia Ronzulli). Soprattutto il giro di escort e ragazze che hanno animato i bunga bunga ad Arcore. E il funzionario della questura di Milano Giorgia Iafrate, colei che materialmente la sera tra il 27 e il 28 maggio 2010 consegnò Ruby minorenne a Minetti e Conceicao andando contro gli ordini del pm di turno Annamaria Fiorillo.

Diciamo la verità: la sentenza oggi ha chiamato con il suo nome quello che finora è stato il punto più incredibile e controverso del processo e cioè che dal 2010 l'imputato Silvio Berlusconi versa mensilmente 2.500 euro alle testimoni donne chiamate dalla difesa. "Perchè sono buono, generoso e loro sono rovinate per colpa di questa inchiesta..." ha sempre detto il Cavaliere. Perchè quello che l'aggiunto Ilda Boccassini ha chiamato "il fronte unico arcorino" doveva sostenere la tesi che ad Arcore c'erano solo "cene eleganti", senza sesso, annaffiate con un po' di burlesque.

Bugie. Delle ragazze e anche di altri personaggi illustri, come quel Valentino Valentini o Bruno Archi che hanno sostenuto che "veramente Berlusconi era convinto che Ruby fosse nipote di Mubarak" .Bugie che potrebbero anche assumere la veste non solo della falsa testimonianza ma anche della corruzione in atti giudiziari.

La camera di consiglio è durata sette ore e mezzo. In Tribunale un centinaio di giornalisti e pochi spettatori. Fuori dal tribunale una muta di operatori, cameraman, di ogni razza e lingua alle prese con una dozzina, non di più di fan della Boccassini o di Silvio. Non s'è visto insomma l'esercito di Silvio appena costituito in reggimenti. La procura non ha commentato e Bruti Liberati si è chiuso dopo il verdetto nella sua stanza con i colleghi. Ilda Boccassini ha preferito mantenere le ferie già programmate.

La cifra di una giornata che cambierà per sempre la storia di questo paese è l'eco dei giornalisti stranieri che scandiscono nei loro microfoni in mondovisione: "Belusconi found guilty having sex with an underage prostitute and abusing power of his office...", ha fatto sesso con una prostituta minorenne e ha abusato del fatto di essere primo ministro.

da - http://www.unita.it/italia/processo-ruby-berlusconi-condanna-corruzione-abuso-potere-7%2Banni-interdizione-boccassini-milano-brut-1.507648
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