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511  Forum Pubblico / L'ITALIA NON FATELA RIDURRE ad ARCIPELAGO di ISOLE REGIONALI E FEUDALI. / No di M5s-Pd al presidenzialismo. Meloni: "Vado avanti" inserito:: Maggio 10, 2023, 11:28:14 am
No di M5s-Pd al presidenzialismo. Meloni: "Vado avanti"

Posta in arrivo
ggiannig <ggianni41@gmail.com>
   
09:21 (2 ore fa)
a me

A sostenere l'ipotesi del "Sindaco d'Italia" solo Renzi e Calenda.

Meloni: "cerco la condivisione ma la priorità è la stabilità e il rispetto del voto, nessuna soluzione preconfezionata".

Schlein: "No ad un uomo o donna sola al comando"

- https://www.agi.it/politica/news/2023-05-09/no_m5s_pd_a_elezione_diretta_presidenzialismo_meloni-21311719/

512  Forum Pubblico / ESTERO dopo il 19 agosto 2022. MONDO DIVISO IN OCCIDENTE, ORIENTE E ALTRE REALTA'. / Il primo è la categoria dei "Signori della Guerra", 2) il secondo è ... inserito:: Maggio 08, 2023, 11:37:44 am
Giorgio Saugo
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Marco Ardemagni
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Qualche giorno fa, in un lungo post che parlava del mancato pagamento per la mia partecipazione al Concertone del Primo Maggio 2013, ho definito "imbarazzante" l'intervento di Carlo Rovelli al Concertone 2023.
Diverse persone, anche tra quelle che avevano espresso solidarietà per il mio problema, mi hanno detto che dissentivano e che, anzi, il discorso di Rovelli era stato tra le cose migliori dell'intero evento. A loro avevo promesso di spiegarmi con calma, meglio, nei giorni successivi.
Ed eccoci qua, ma quando mi sono trovato a mettere giù i punti alla base di questa mia posizione, mi sono reso conto subito che la sintesi sarebbe stata quasi impossibile.
In compenso, però, se non proprio sintetico, posso provare a essere quantomeno schematico. E allora dico subito che ci sono quattro concetti-chiave da considerare con la massima attenzione.
1) Il primo è la categoria dei "Signori della Guerra", 2) il secondo è "disuguaglianza" (potremmo anche dire "disuguaglianza vs. povertà"; 3) il terzo è la parola "democrazia"; 4) il quarto concetto è "promettente" nel senso di qualcosa realisticamente in grado di produrre effetti positivi.
Oggi partiremo dal primo, dai "Signori della guerra" che è centrale nel discorso di Rovelli: una categoria che viene citata per ben 5 volte su una lunghezza di sole 935 parole e che costituisce senza dubbio il "cattivo", il "villain" della sua argomentazione. Ma chi sono di preciso i "Signori della guerra"? E cosa li muove?
Sicuramente la citazione prende le mosse dalla canzone "Master of War" di Bob Dylan, il cui testo, curiosamente, venne pubblicato pochi giorni prima della mia nascita.
Ma cosa occorre per essere un "signore della guerra"? Nel suo testo, Rovelli cita almeno tre episodi di ribellione armata implicitamente non attribuibili ai “signori della guerra”: a) "attaccare la Bastiglia", b) "bruciare il Palazzo d’Inverno" e poi, nel finale, l'opera omnia di Garibaldi in Italia: "L’Italia l’ha fatta Garibaldi che tutti i benpensanti chiamavano “terrorista”, poi gli hanno fatto le statue".
Garibaldi, lo ricordo con il massimo rispetto, non era certamente un pacifista, anzi era un Generale (d'accordo: mai perfettamente inquadrato), ma che ha servito ben sei istituzioni nazionali, compresi il Regno di Sardegna e il Regno d'Italia, e nella cui carriera si annoverano dozzine di azioni di guerra con vittime e feriti.
Ma, evidentemente, questi tre "filoni" (Francia 1797, Russia 1917, Italia 1859-1870), pur in presenza di vittime umane, non vengono annoverati da Rovelli tra le nefandezze a carico dei signori della guerra.
E allora, di grazia, chi ricade sotto questa etichetta? Le etichette troppo larghe non servono a nulla, fanno solo effetto, commuovono, ma alla fine fuorviano.
Negli anni '30 Hitler si riarmò, facendo quello che non avrebbe dovuto fare secondo il Trattato di Versailles del 1919 (entrato in vigore nel 1920: non un grandissimo episodio di diplomazia internazionale, ma tant'è).
Noi non sappiamo, è controfattuale, cosa sarebbe successo se la Francia, partendo dal vantaggio di aver vinto la Prima guerra mondiale, si fosse riarmata sempre il doppio di quanto avrebbe fatto la Germania a partire dal 1933. Qualcuno potrebbe immaginare che la Francia avrebbe forse ottenuto un effetto di deterrenza e, senza sparare un solo colpo, avrebbe dissuaso Hitler dall'attaccarla nel 1940. Oppure si sarebbe difesa meglio. E invece i francesi confidarono nella cogenza dei trattati e nella ragionevolezza dei nazisti.
[qui accolgo nel testo principale la precisazione dello storico Giovanni Federico: Piccola precisazione. I francesi investirono nella linea Maginot ma anche in armamenti. Avevano più carri dei tedeschi e non necessariamente peggiori - ma i tedeschi li avevano riuniti in panzer divisionen i francesi li volevano usare come appoggio alla fanteria. In pratica i francesi si erano preparati a combattere la 1 guerra mondiale. Compreso la risposta al piano schleiffen]
Oppure, ipotesi opposta, avrebbero potuto comportarsi in modo ancora più pacifista, e armarsi ancora meno di quanto non fecero e così la campagna di Francia, invece di durare un mese e mezzo, sarebbe, con ogni probabilità, durata ancora meno. Ma, almeno, in questo secondo caso, davvero nessuno avrebbe potuto tacciare i francesi come "Signori della Guerra", nemmeno Rovelli, immagino.
C'è un piccolo paese, Taiwan, che dopo traversie enormi (basta studiarne la storia) è diventato la capitale mondiale dei semiconduttori, ovvero della tecnologia più importante al mondo in questo momento. La Cina non fa passare settimana senza minacciarli, anche se poi, sotto sotto, ha un bisogno enorme di quelle tecnologie, si tratta un settore che richiederebbe 30-40 anni ed enormi investimenti per duplicarlo. La tentazione potrebbe essere quella di inghiottire paese e tecnologia. E probabilmente l'avrebbero già fatto, se gli occidentali non avessero sostenuto i taiwanesi anche con quelle armi e mosse che Rovelli aborrisce.
Quante possibilità ci sono che la Cina, prima o poi, attacchi Taiwan come la Russia ha fatto con l'Ucraina? Alcune. Quante possibilità ci sono che invece sia Taiwan ad attaccare la Cina? Zero.
La differenza sta tutta lì. Chi dobbiamo aiutare noi?
Quante possibilità ci sono che fornendo qualche arma di difesa all'Estonia questa poi si "trasformi" in "signoria della Guerra" e si metta ad attaccare la Russia"? Direi zero, no? Ma fornire delle armi di difesa all'Estonia è già, a sua volta, da "signori della guerra"? Per me no, e per voi, amici di Rovelli?
Dare delle armi di difesa a Taiwan è da "signori della guerra"? Riarmare la Francia nel 1935 sarebbe stato da "signori della guerra"?
Io so, più o meno, cos'è il pane, cosa sono le rondini, cos'è uno smartphone o cos'è un lampone. Cosa sia un "Signore della guerra" non mi è chiaro se non mi precisi chi tirate fuori da questa definizione, oltre a combattenti come Garibaldi, i bolscevichi e i giacobini.
E' un problema linguistico, filosofico e retorico ancor prima che politico e militare.

da Fb del 7 maggio 2023
513  Forum Pubblico / "ggiannig" la FUTURA EDITORIA, il BLOG. I SEMI, I FIORI e L'ULIVASTRO di Arlecchino. / Editoria - Tipi di libro inserito:: Maggio 06, 2023, 06:37:58 pm
editoria

Tipi di libro - Abaco; abbecedario; almanacco; annuario; antologia; atlante; audiolibro; best seller; breviario; calendario; catalogo; catechismo; codice (cartaceo, membranaceo o pergamenaceo); diario; dispensa;
dizionario o vocabolario; enciclopedia; fascicolo; florilegio; formulario; guida; incunabolo; instant book; libro (d’arte, di consultazione, di lusso, di narrativa, d’ore, di poesia, economico, fotografico, illustrato, in brossura, miniato, scolastico, strenna, tascabile); libro-game o libro-gioco; lunario; manoscritto; manuale; messale; miscellanea; monografia; opera omnia; opuscolo; palinsesto; paper-back; pecia; prontuario; raccolta; rotolo di papiro; salterio; sillabario; sussidiario; testo; thesaurus; tomo; trattato; vademecum; videolibro.

Parti di libro -
1. Aletta o risguardo o risvolto o sguardia; antiporta; brachetta; canalino; capitello; colofone o colophon; controcopertina; copertina (cartonata); costa o costola o dorso; custodia; dorsetto; etichetta; fascetta; fodera; foglietto; foglio (di guardia o di risguardo); frontespizio; garza; interfoliazione; legatura o rilegatura; marchio; margini; morso; nervatura; occhiello; pagina; piatto; quadrante; quartino; recto, verso; retrofrontespizio; segnatura; sopraccoperta; taglio; testata; tondo, unghia o unghiatura.
2. Addenda; apparato critico; appendice; avvertenza; capoverso; colonna; commento; dedica; epigrafe; epilogo; errata-corrige; illustrazione; indice (analitico, degli argomenti, dei capitoli, dei nomi, delle cose notevoli, delle illustrazioni, delle materie); introduzione; nota (a margine, a piè di pagina, a fine capitolo); paragrafo; paratesto; postfazione; prefazione; premessa; prologo; richiamo, rinvio; riepilogo; sommario; sottotitolo, titolo; tavola (fuori testo, nel testo).

Tipi di edizione - Editio (maior, minor, princeps); edizione (accresciuta, aggiornata, ampliata, con testo a fronte, critica, diplomatica, illustrata, integrale, originale, postuma, purgata o tagliata, ridotta, riveduta, riveduta e corretta, scolastica, tascabile); nuova edizione; riedizione; ristampa anastatica; ultima edizione; vecchia edizione.

Pubblicazioni periodiche - Bimestrale; bollettino; effemeride; fanzine; fascicolo; fumetto; gazzetta; giornale; giornaletto; magazine; mensile; periodico; quadrimestrale; quindicinale; quotidiano; rivista (elettronica o telematica); rotocalco; semestrale; settimanale; tabloid; testata; trimestrale; videorivista.

Parti di giornale o rivista
1. Annuncio; borsa, cronaca, cultura, economia, esteri, interni, servizio, spettacoli, sport; colonna; inserto; necrologio; prima pagina, seconda pagina, terza pagina; rubrica; sommario; sopratestata; supplemento; testata; testatina.
2. Articolo (di apertura, di fondo, di spalla, di taglio); asterisco; editoriale; elzeviro; pezzo; pezzullo; spallone; stelloncino. 3. Catenaccio; intestazione; occhiello o mezzotitolo; sommario; soprattitolo; sottotitolo; titolatura; titolo; titolone.

Tecniche e procedimenti di stampa e di edizione -
1. Acquaforte; bollatura; calcografia; cartotecnica; cianografia; eliografia; fotocalcografia; fotoincisione; fotolitografia; fotomeccanica; fototipia; galvanotipia; litografia; mezzatinta; offset; rotocalcografia; serigrafia; stereotipia; tipografia; tratto; xerografia; xilografia; zincografia.
2. Aggiornamento; allestimento; avviamento; battitura; battuta; bianca; bozza (impaginata, in colonna), impaginato; brossura; cartella; collazione; colonna; composizione (a caldo, a freddo); confezione; copia; correzione; dattiloscritto; fascicolo; foglio; forma; formato (in-folio, in quarto, in ottavo, in sedicesimo, in trentaduesimo); fotocomposizione; frate; giustificazione; illustrazione; impaginato; impaginazione; interlineatura; lay out; legatura o rilegatura; manoscritto; marginatura; menabò; montaggio; normalizzazione; originale; pagina; pellicola; pesce o salto; redazione; refilatura; refuso; registro; revisione; ricerca iconografica; riscontro; ritocco; sbavatura; scompaginazione; scomposizione; segnatura; selezione; sfogliazzo; spaziatura o spazieggiatura; stampa (diretta, in bianco e nero, indiretta, in due colori, in quattro colori); stampone; sterlineatura; strisciata; taccheggio; taglio; tiratura; trasporto; uniformazione; velinatura; videografica; vive; volta.

Proprietà dei caratteri - Bastone; capitale; chiarissimo; chiaro; corpo; corsivo; forza; gotico; nero o grassetto o neretto; grazia; italico; maiuscoletto; maiuscolo; minuscolo; occhio; piede; punto tipografico; romano; tondo.

Oggetti e macchine - Bobina; bronzatrice; brunitoio; bulino; carta; cartoncino; cartone; cassa; catena legatrice; cellofanatrice; cliché; compositoio; compositrice; cucitrice; editor; filigrana; flano; fonditrice; fotocompositrice; fraschetta; fustella; fustellatrice; inchiostro; levafoglio; lingotto; linotype; lucido; macchina da stampa; matrice; mettifoglio; monotype; pantografo; patinare; pedalina; pelle; piegatrice; pinze; piombo; platina; punzone; retino; risma; rotativa; rullo; taglierina; tastiera; tela; telaio; tipometro; tirabozze; torchio; vantaggio; velina; videocorrettore; videoimpaginatore.

Persone - Amanuense o copista; autore; bibliotecario; bouquiniste o buchinista; calcografo; capomacchina; caporedattore, redattore; cartotecnico; commentatore; compositore; confezionatore; correttore (di bozze); critico; cromista; curatore; direttore (di collana, editoriale, letterario, responsabile, tecnico); disegnatore; distributore; editor; editore; fonditore; fotocompositore; fotografo; fotoincisore; fotolistista; fototipista; giornalista; glossatore; grafico; illustratore; impaginatore; impressore; incisore; legatore; libraio; linotipista; litografo; macchinista; miniaturista; monotipista; perforatore; proto; revisore; ricercatore iconografico; rotocalcografo; scrittore; segretario di redazione; serigrafo; stampatore; stereotipista; tastierista; tipografo; traduttore; uniformatore; xilografo.

Vocabolario
editoria digitale
editoria digitale loc. s.le f. Stampa e diffusione di libri con l’ausilio di tecniche informatiche; più recentemente, editoria, anche televisiva, via cavo, che si avvale di reti telematiche per la diffusione e la commercializzazione del proprio...

editoria
editoria editorìa s. f. [der. di editore]. – 1. L’industria che ha per oggetto la pubblicazione e distribuzione di libri e in genere di opere a stampa (quindi anche giornali e periodici); in senso collettivo, il complesso degli editori, ...

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514  Forum Pubblico / ESTERO dopo il 19 agosto 2022. MONDO DIVISO IN OCCIDENTE, ORIENTE E ALTRE REALTA'. / Gli errori del governo francese quando parlano di Meloni inserito:: Maggio 05, 2023, 12:42:41 pm
Francia vs. Francia

Incapaci forse, lepenisti no.

Gli errori del governo francese quando parlano di Meloni

di Claudio Cerasa 05 maggio 2023


https://www.ilfoglio.it/politica/2023/05/05/news/incapaci-forse-lepenisti-no-gli-errori-del-governo-francese-quando-parla-di-meloni-5230233/
515  Forum Pubblico / ESTERO dopo il 19 agosto 2022. MONDO DIVISO IN OCCIDENTE, ORIENTE E ALTRE REALTA'. / Le notizie sulla guerra in Ucraina del 4 maggio inserito:: Maggio 05, 2023, 11:58:37 am
Le notizie sulla guerra in Ucraina del 4 maggio

di Lorenzo Cremonesi e Marta Serafini, inviati, Paolo Foschi, Paola Caruso e Redazione Online

Le notizie sulla guerra di giovedì 4 maggio.


https://www.corriere.it/esteri/diretta-live/23_maggio_04/ucraina-russia-news-guerra-96a6baf2-e9e1-11ed-b051-eaed8a84c878.shtml
516  Forum Pubblico / ESTERO dopo il 19 agosto 2022. MONDO DIVISO IN OCCIDENTE, ORIENTE E ALTRE REALTA'. / Prigozhin: «La Wagner si ritirerà da Bakhmut il 10 maggio» inserito:: Maggio 05, 2023, 11:54:11 am
Guerra Ucraina-Russia, le notizie del 5 maggio |

Prigozhin: «La Wagner si ritirerà da Bakhmut il 10 maggio»


https://www.corriere.it/esteri/diretta-live/23_maggio_05/ucraina-russia-news-guerra-265bc5b2-ea95-11ed-8b0b-6cde02623b65.shtml
517  Forum Pubblico / LA REALTA' REGIONALE ITALIANA: REVISIONARLA PER DIVENTARE NAZIONE. / Liste d'attesa, i medici di famiglia replicano alle accuse: «Colpa di cattiva... inserito:: Maggio 05, 2023, 11:07:45 am
Liste d'attesa, i medici di famiglia replicano alle accuse: «Colpa di cattiva gestione pubblica che promuove il privato» | L'Arena
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https://www.larena.it/territorio-veronese/citta/liste-d-attesa-i-medici-di-famiglia-replicano-alle-accuse-colpa-di-cattiva-gestione-pubblica-che-promuove-il-privato-1.10043620

518  Forum Pubblico / LA REALTA' REGIONALE ITALIANA: REVISIONARLA PER DIVENTARE NAZIONE. / IL DECRETO LAVORO: UN PO’ POCO PER FAR FESTA inserito:: Maggio 01, 2023, 11:51:00 am
IL DECRETO LAVORO: UN PO’ POCO PER FAR FESTA
Restano irrisolti i nodi cruciali in materia di assistenza ai poveri – ovvero “occupabilità” e “condizionalità” – mentre sul contratto a termine si ripropone la tecnica normativa fondata sul “causalone”, che può avere il solo effetto di tornare a gonfiare il contenzioso giudiziale
.
Editoriale per la Nwsl n. 586, 1° maggio 2023  (in riferimento alla bozza del decreto-legge disponibile al 29 aprile) – Qui il link ai post del Primo Maggio dell’ultimo quindicennio
.

Il ministro del Lavoro Marina Calderone
Il decreto-lavoro che il Governo si appresta a varare per celebrare la Festa del Lavoro, nella versione del 29 aprile di cui dispongo, è composto da 43 pagine formato A4, per un totale di 31 articoli, cui se ne aggiungerà probabilmente qualche norma finale nella versione definitiva.  Le dimensioni del testo legislativo non sarebbero di per sé un difetto, se non fosse che  ciascuno di questi articoli è di lettura difficilissima anche per gli specialisti della materia. E il risultato del loro innesto nel quadro della legislazione precedente è quello di un aumento complessivo della difficoltà di lettura.
Gli articoli da 1 a 13 sono dedicati al sussidio contro la povertà, che d’ora in poi si chiamerà Assegno di inclusione, cioè a quello che negli anni recenti si è chiamato via via Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA), Reddito di Inclusione (ReI), Reddito di Cittadinanza (RdC). Siamo dunque al quarto nome in meno di un decennio, per un istituto che nella sostanza è sempre lo stesso, sia pure con variazioni della relativa disciplina. Anche questa instabilità lessicale contribuisce alla difficoltà di comprensione e applicazione della legge.
I due nodi più rilevanti da sciogliere, in questa materia, erano quello della nozione di “occupabilità” di chi beneficia del sussidio e quello della “condizionalità” del beneficio; ma su nessuno dei due il decreto fa un solo passo avanti. Andrebbe salutato positivamente il fatto che il godimento del beneficio da parte degli “occupabili” sia condizionato alla frequenza di un corso di formazione, se non fosse che la nozione di “occupabile” resta avvolta nella nebbia e che il decreto non dedica una parola al controllo circa la qualità ed efficacia dei corsi di formazione che dovrebbero essere frequentati. Quanto alla condizionalità, essa resta imperniata sulla nozione di “offerta congrua di lavoro” (articolo 9), nonostante che sia stato da tempo evidenziato e spiegato come e perché nessuno in Italia abbia mai perso il sussidio per il rifiuto di una “offerta congrua”. Questo decreto produrrà certamente una riduzione della quantità di denaro spesa per questa forma di assistenza, ma non ne migliorerà il meccanismo.
Gli articoli da 14 a 17 e l’articolo 27  contengono modifiche delle norme vigenti per la sicurezza del lavoro, e in particolare di attività dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) in materia antinfortunistica. Chi li ha redatti sembra però non essersi accorto che l’INL, istituito con il decreto n. 149/2015, ancora non esiste perché a otto anni di distanza quel decreto è inattuato e gli ispettori dell’Inps continuano a essere una repubblica autonoma rispetto agli ispettori ministeriali e a quelli dell’INAIL.
Gli articoli da 18 a 22 spostano disponibilità finanziarie tra alcuni fondi e modificano la disciplina di alcune sanzioni (ok; ma era  proprio necessario collocarli nel bel mezzo di un decreto che dovrebbe interessare soprattutto alle persone in stato di bisogno e ai lavoratori, dunque essere leggibile soprattutto da loro?).
L’articolo 23 modifica la disciplina del contratto a termine con dei ritocchi di questo o quel comma contenuto in norme precedenti. Con grande difficoltà sono arrivato a capire che le modifiche sono queste:
– viene conservata la disciplina attuale che consente l’assunzione a termine senza “causale” per un massimo di 12 mesi;
– si prevede che la determinazione delle “causali” per una maggior durata del rapporto a termine sia affidata ai contratti collettivi, i quali dovranno provvedere entro la fine del 2024;
– in attesa che questi vengano stipulati, si ripropone un “causalone” analogo a quello che era previsto dal decreto n. 368/2001: “esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva”.
Il Governo sembra non aver messo a fuoco che in questa materia le “causali” generiche previste dalla legge, e ancor più quelle previste dai contratti collettivi, servono soltanto a gonfiare il contenzioso giudiziale, dunque sono utili principalmente agli avvocati, aumentando il loro lavoro, ma quanto più sono generiche tanto meno pongono limiti efficaci a tutela dei lavoratori e delineano un quadro chiaro entro cui le imprese possano compiere le proprie scelte. In un primo tempo era parso che su questa materia il Governo fosse intenzionato a tornare alla tecnica legislativa adottata nella legge n. 92/2012 e nel decreto n. 81/2015 (Jobs Act), che avevano prodotto una drastica riduzione del contenzioso su questa materia, senza peraltro allargare indebitamente le maglie della disciplina; avevo dunque salutato molto positivamente quella scelta. Ma poi si è preferito tornare alla tecnica delle “causali”: molto lavoro in vista per i consulenti.
L’articolo 25 modifica la disciplina dell’informazione dovuta ai lavoratori circa la disciplina del rapporto di lavoro, a norma della assai rigorosa direttiva europea 2019/1152, consentendo che il relativo obbligo venga assolto mediante il rinvio al contratto collettivo applicato. È prevedibile l’apertura a Bruxelles di una procedura di infrazione contro l’Italia per questa nuova norma, che sembra eludere l’obbligo di informazione analitica e di trasparenza della disciplina applicata istituito dalla direttiva.
L’articolo 26 rafforza, ma soltanto per la seconda metà dell’anno 2023, l’incentivo economico all’assunzione di giovani. Quali effetti può avere una misura come questa, destinata a durare poco più che un semestre e a cessare prima che la gran maggior parte degli imprenditori si sia accorta della sua esistenza?
Gli ultimi articoli contengono disposizioni de minimis, che non meritano di essere menzionate, salvo l’aumento a 15.000 euro annui del limite massimo delle retribuzioni pagabili mediante voucher per il lavoro occasionale nei settori “dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e dei parchi divertimento”, previsto dall’articolo 30. Un po’ pochino – mi sembra – per far cadere l’approvazione di questo decreto proprio nel giorno della Festa del Lavoro, invitando i lavoratori a far festa per il suo varo.
.
da - https://www.pietroichino.it/?p=62630
519  Forum Pubblico / REPUBBLICA ITALIANA, MATRIA PATRIA, NAZIONE, oppure STATO della FEDERAZIONE EUROPEA? / Sempre sulla disinformazione che rende alle multinazionali. inserito:: Aprile 30, 2023, 12:31:34 pm
Su specializzati intervistati in tv su temi che non conoscono o ne sanno solo in parte.

Il problema per noi, che abbiamo necessità di conoscere cosa ci circonda e perché, non è lo SPECIALIZZATO che esprime pareri su argomenti che conosce superficialmente, ma di chi strumentalizza la sua specializzazione, per alzare ascolti (e polvere) di una massa di inconsapevoli "boccaloni" in genere.
Sono questi da educare, non solo criticare i furbetti utilizzati dalla società dei consumi inutili.

 ciaooo
io su FB 30 aprile 2023
520  Forum Pubblico / LA REALTA' REGIONALE ITALIANA: REVISIONARLA PER DIVENTARE NAZIONE. / Siamo al recupero delle peggiori norme dei decreti Salvini in una coazione... inserito:: Aprile 23, 2023, 12:15:31 pm
Post della sezione Notizie

Gianni Cuperlo

Ci risiamo.
Il governo (entità di per sé astratta, diciamo le donne e gli uomini che lo compongono) ha archiviato la tragedia di poche settimane fa e riscoperto le convenienze della propaganda sulla pelle dei disperati.
Al Senato che discute il decreto Cutro ha proposto un emendamento che sopprime la protezione speciale.
Cos’è e perché lo fanno?
Lo straniero che arriva nel nostro paese ha tre modi per ottenere la protezione: la richiesta di asilo politico (quando vi siano rischi di persecuzione personale nel paese di origine) – la protezione sussidiaria (nel caso di possibili conseguenze gravi da un eventuale rimpatrio) – la protezione speciale (quando non ricorra un pericolo persecutorio né di danno grave, ma esistano comunque motivi seri per non rimpatriare il soggetto).

Non parliamo di numeri incompatibili con una corretta gestione del fenomeno.
Nel 2022 a beneficiare della protezione speciale sono state 10.865 persone. Come spiega bene Lorenzo Salvia sul Corriere della Sera, un numero superiore a quelli che hanno ottenuto asilo politico (6.161) e la protezione sussidiaria (6.770), ma – insisto – una cifra che non dovrebbe allarmare un paese di oltre 60 milioni di abitanti.
Ora, togliere la protezione speciale significa che aumenteranno l’illegalità e la clandestinità, cioè sarà l’ennesima norma-vessillo sbandierata per convincere (chi poi?) del pugno di ferro che questa destra è in grado di esibire.

Siamo al recupero delle peggiori norme dei decreti Salvini in una coazione a ripetere che non trova ragione razionale alcuna, ma solo un carico di disumanità.
Era solo di pochi giorni fa la cattiva coscienza di proclamare lo stato di emergenza dopo mesi di politiche irresponsabili.


E di alcune settimane prima la gravità dell’uso politico della Guardia Costiera mentre servirebbe una strategia di gestione dei flussi e integrazione, fosse solo per la necessità di tenere in piedi un sistema di welfare sempre più barcollante.
Su quest’ultimo punto (ne hanno scritto Mattia Feltri giorni addietro e stamane Massimo Giannini) esiste un grafico che descrive l’impatto dell’immigrazione sul nostro debito pubblico nei prossimi 40 anni.
In sintesi, se la situazione rimanesse com’è ora l’incremento del debito pubblico sul Pil sarebbe di una decina di punti.

Se l’immigrazione dovesse diminuire di un terzo il rapporto debito-Pil salirebbe dal 144 al 200 per cento.
Infine, se l’immigrazione aumentasse di un terzo quel rapporto scenderebbe dal 144 al 130 per cento.
L’aspetto paradossale, se vogliamo giudicarlo tale, è che questo grafico è allegato al Def, il documento che programma la strategia di politica economica del governo.
Tradotto: conoscono benissimo il problema, ma nel segno della più cinica forma di speculazione lo cavalcano all’incontrario.
A coronamento del tutto, meno di un mese fa si è svolto il cosiddetto click day (la richiesta di manodopera aggiuntiva da parte di imprese e datori di lavoro).
Alle dieci del mattino erano state registrate 238.000 domande quando la disponibilità era di 82.705 lavoratori extracomunitari!
Coldiretti parla di 100.000 persone da assumere solo per l’agricoltura, Federalberghi di 200.000 per il turismo, e poi ci sono le costruzioni, la manifattura.
Com’era quella espressione latina?
Quos vult Iupiter perdere, dementat prius.
Buona domenica (se potete) e un abbraccio

da FB del 16 aprile 2023
521  Forum Pubblico / LA REALTA' REGIONALE ITALIANA: REVISIONARLA PER DIVENTARE NAZIONE. / La produttività italiana è al palo dagli anni '80, e questo tema non è mai ... inserito:: Aprile 23, 2023, 11:36:41 am
Massimiliano Bondanini

Pietro Monsurrò

La produttività italiana è al palo dagli anni '80, e questo tema non è mai seriamente discusso.
È un caso pressoché unico al mondo, salvo paesi in guerra o vittime di regimi estremamente corrotti.
Presto l'Italia avrà il PIL pro capite di paesi attualmente considerati poveri come quelli dell'Europa orientale, e pure di qualche paese latino-americano e africano (non tanto presto).
Prima o poi emigrare sarà l'unico modo di avere un reddito decente, fatto salvo mance elettorali assortite, ricchezza pregressa di famiglia, e vincite alla lotteria.
Niente, il tema non interessa nessuno.


Eppure la crescita della produttività determina tutto:
1. determina la crescita del PIL
1b. che determina la sostenibilità del debito
1c. che determina il costo del debito
2. determina il livello dei salari
2b. che determina i redditi di gran parte della popolazione
3. aumenta la redditività
3b. che stimola gli investimenti
3c. che aumentano l'occupazione
Perché non se ne parla?
a. la classe politica non è all'altezza
b. la classe intellettuale non è all'altezza
c. la stampa non è all'altezza
d. la scuola non è all'altezza
e. la popolazione non è all'altezza

In ogni caso, l'Italia è un caso piuttosto raro di paese che si lascia morire di inedia per incapacità intellettuale di concepire un'alternativa.
Per trovare esempi simili si cerca invano nella storia recente: a me viene in mente solo l'Argentina, che a inizio XX secolo era uno dei paesi più ricchi del mondo, salvo poi darsi al peronismo.
Possibile che di una cosa del genere non si parli nemmeno, o se ne parli per dire scemenze populiste, che sottintendono che la produttività cada dal cielo come la manna biblica?

da FB
522  Forum Pubblico / SIAMO DIFFERENTI e DIVERSI, UGUALI nei DIRITTI e DOVERI, ma DIVISI in CATEGORIE SOCIALI. / ASCOLTANDO PIPPO FAVA inserito:: Aprile 23, 2023, 11:13:20 am
Attività Informazione Educazione Antimafia
15 settembre 2020 – Catania, Corte Mariella Lo Giudice Palazzo della Cultura.

ASCOLTANDO PIPPO FAVA

In occasione del 95° anniversario della nascita, la Fondazione ha presentato l’Archivio di Giuseppe Fava (a cura di G.M. Andreozzi) dichiarato di interesse culturale con decreto n. 71 del 26 giugno 2018 della Soprintendenza Archivistica della Sicilia – Archivio di Stato di Palermo, peculiarità e aneddoti sui vari documenti, con lettura di testi e di inediti che coprono quarant’anni di vita professionale e artistica di Giuseppe Fava. I testi sono stati letti da Alessandra Costanzo, Angelo Tosto, Riccardo Maria Tarci e Orazio Torrisi.
29 Agosto – 13 settembre 2020 – Palazzolo Acreide Rassegna “Memoria è Impegno. Ricordando Pippo Fava” realizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale Dahlia, il Coordinamento Giuseppe Fava – Palazzolo Acreide, J’Live e Banca Etica, con la rappresentanza del Comune di Palazzolo Acreide.
29 agosto: Presentazione del libro “ ” di Lirio Abbate, Ed. Rizzoli 2020;
30 agosto: Presentazione del Libro “ ” di Salvatore Petrotto, Ed. Bonfirraro 2019;
6 settembre: Proiezione docufilm “da Villaba a Palermo” di Giuseppe Fava;
11 settembre: Presentazione del libro “ ” di Sebastiano Ardita, Ed. PaperFIRST 2020;
3 giugno 2020 – incontro online Per un giornalismo libero: la figura e l’eredità di Pippo Fava, evento organizzato da Libera Valle d’Aosta e LaVia libera. Riflessioni con Francesca Andreozzi, presidente della fondazione Fava e nipote del giornalista sulla figura e l’eredità di Pippo Fava per un giornalismo libero, insieme a Elena Ciccarelli direttrice della Via Libera.
22 maggio 2020 – incontro online I.C. E. De Amicis di Enna: incontro di sensibilizzazione con le classi terze sulla tematica della legalità.
12 maggio 2020 – presentazione online Canali social de “Il Fatto”, nell’ambito della collezione di graphic novel “Chiedi chi erano gli eroi”, presentazione del fumetto “Pippo Fava, lo spirito di un giornale”, di Luigi Politano e Luca Ferrara, con la prefazione di Fabrizio Gifuni, Round Robin Editrice con la collaborazione di Edizioni Beccogiallo. Hanno partecipato Marco Lillo, Claudio Fava, Giuseppe Pipitone, Luca Ferrara, Sebastiano Ardita e Francesca Andreozzi.
30 marzo 2020 – incontro online Istituto Comprensivo Statale A.R. Chiarelli di Martina Franca (TA), nell’ambito del progetto Legalità, Memoria e Costituzione, incontro con gli studenti su Cittadinanza Responsabile.
20 febbraio 2020 – Catania Libreria Mondadori: presentazione del libro “Giuseppe Fava: la pittura come documento, racconto e denuncia”, saggio monografico sulla pittura di Giuseppe Fava, che egli utilizzò come mezzo di comunicazione efficace per descrivere la Sicilia, i suoi abitanti e le sue piaghe profonde. Con la partecipazione dell’autrice, Giovanna Mori e di G.M. Andreozzi, responsabile dell’Archivio di Giuseppe Fava.
19 febbraio 2020 – Catania, GAM (Galleria d’Arte Moderna) di Catania: Inaugurazione della mostra, curata da Giovanna Mori e dedicata a Elena Fava, “Giuseppe Fava: la pittura come documento, racconto e denuncia”. La mostra è stata realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comuna di Catania.
1 – 2 febbraio 2020 – Palazzolo Acreide Premio G.Fava Giovani – Il vizio della memoria, organizzato dalla Fondazione Giuseppe Fava, il Coordinamento Giuseppe Fava di Palazzolo A., l’Associazione Culturale Dahlia, con il patrocinio del Comune di Palazzolo A. e in collaborazione con l’Associazione Antiracket di Palazzolo, LIBERA di Siracusa e Verbavolant.
1 febbraio – Salone ex Biblioteca comunale: Incontro con gli studenti delle scuole superiori di Palazzolo Acreide, moderato da Marta Silvestre giornalista di Meridionews, sul tema: “Notizie dalla rete, il giornalismo tra fake e news” con la partecipazione Giorgio Mottola video giornalista di Report RAI3 (Premio G.Fava Giovani 2020) e Francesca Andreozzi (Presidente della Fondazione Fava).
2 febbraio – Aula Consiliare del Comune di Palazzolo A.:Dibattito, moderato dalla giornalista Marta Silvestre, sul tema: Social, politica e fake news. Cosa c’è dietro?” con Giorgio Mottola, video giornalista di Report (RAI3), Sebastiano Ardita, Magistrato e Presidente Prima Commissione del CSM, Massimiliano Perna, giornalista freelance e Francesca Andreozzi, Presidente della Fondazione Fava.
Consegna del Premio Fava giovani a Giorgio Mottola “che, svelando un sistema capace di condizionarle e minare le nostre democrazie, ha mostrato quali sono la forza e il ruolo della stampa in una società civile e moderna: essere rivelatrice di verità da puntare contro ogni potere”.
15 gennaio 2020 – Catania Incontro con gli studenti della terza media della Scuola media statale Raffaello Sanzio di Tremestieri Etneo (CT) nell’ambito del progetto del MIUR “Legalità nelle scuole”.
5 gennaio 2020 – Catania, Teatro Machiavelli Assemblea contro mafia e razzismo e corteo silenzioso, organizzato da I siciliani giovani, Rete Antirazzista catanese e Fondazione Giuseppe Fava.
Sotto la lapide in via Giuseppe Fava: gli studenti del Liceo Musicale Turrisi Colonna di Catania, diretti dal Maestro Fabio Raciti, hanno suonato il Silenzio fuori ordinanza. All’esibizione è seguita la consegna di due chitarre, rispettivamente all’Istituto comprensivo “C. Battisti” in memoria di Giuseppe Fava, da parte del Comune di Catania, e all’Istituto comprensivo “V. Messina” di Palazzolo Acreide in memoria di Elena Fava.
Piccolo Teatro: dibattito, moderato da Lorenzo Tondo sul tema: “Trafficanti di uomini, la verità e i silenzi” al quale hanno partecipato i giornalisti Nancy Porsia, Francesca Mannocchi e Nello Scavo, autori di coraggiose inchieste sul traffico di migranti in Libia.
Consegna del Premio Nazionale di giornalismo “Giuseppe Fava Nient’altro che la Verità. Scritture e immagini contro le mafie” ai giornalisti Nancy Porsia, Francesca Mannocchi e Nello Scavo “per aver indagato e raccontato il traffico di essere umani in Libia e i silenzi che lo coprono. Per averci ricordato, ognuno con il proprio lavoro, che la verità si avvicina se nessun giornalista viene lasciato solo”.
 
19 dicembre 2019 – Catania – Scuola di cinema: Partecipazione al cineforum organizzato dal presidio universitario di Libera e proiezione del film “Sicilian Ghost story”.
 29 novembre 2019 – S. Teresa di Riva (ME) – Incontro con gli studenti delle scuole secondarie di I grado dell’ I.C. Santa Teresa di Riva.
 25 ottobre 2019 – Catania – Teatro Brancati: presentazione del libro di Giovanni D’Angelo “Giuseppe Fava e il cinema. Lo sguardo dell’artista, l’analisi dell’intellettuale”,131 tra le migliori recensioni cinematografiche pubblicate su Espresso sera. Intervengono Maria Teresa Ciancio, Giuseppe Maria Andreozzi, Maria Lombardo, Giovanni D’Angelo; Manuela Ventura legge alcune pagine del libro.
 2 ottobre 2019 – Catania – Giardino di Scidà: incontro con gli studenti del liceo Niccolò Copernico di Udine.
 Ottobre – dicembre 2019 – Catania – Realizzazione del Percorso “Io nella Legalità?” in collaborazione con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Catania. La Fondazione Giuseppe Fava, nell’ambito dell’educazione alla legalità che tradizionalmente svolge ogni anno nelle scuole, ha proposto la propria collaborazione, a titolo gratuito, per la diffusione dell’ultimo discorso pubblico tenuto da Giuseppe Fava sulla mafia, il 22 dicembre 1983, due settimane prima di essere assassinato, agli studenti degli istituti superiori di Palazzolo Acreide, suo paese natale. Sono stati proposti diversi laboratori, ciascuno della durata di 9 ore, tutti riconducibili al tema della legalità: a) Laboratorio teatrale per la messa in scena di una lettura della lezione sulla mafia; b) Laboratorio grafico pittorico; c) Laboratorio socio-linguistico sullo stereotipo mafioso; d) Laboratorio socio-statistico sulla mafiosità dei comportamenti propri e altrui.
Da ottobre a dicembre 2019 sono stati realizzati i seguenti laboratori: 1) Scuola media Battisti: Laboratorio teatrale; 2) Scuola elementare Vespucci: Laboratorio teatrale; 3) Scuola media San Giovanni Bosco: Laboratorio teatrale; 4) Scuola elementare Santi Giuffrida: Progetto grafico pittorico.
18 settembre 2019 – Catania – Legatoria Prampolini: presentazione della monografia di Giovanna Mori “Giuseppe Fava, la pittura come documento, racconto e denuncia”.
13 settembre 2019 – Catania – Palazzo della Cultura, Corte Mariella Lo Giudice: Ascoltando Pippo Fava. in occasione del 94° anniversario della nascita di Pippo Fava la Fondazione ha proposto un recital di testi andati in onda su Radio Uno nel novembre 1977, durante la trasmissione Voi ed Io condotta da Giuseppe Fava. I testi, scritti per le voci di Mariella Lo Giudice, Miko Magistro e Giuseppe Fava sono stati interpretati da Alessandra Costanzo, Miko Magistro e Angelo Tosto, con il coordinamento di Orazio Torrisi.
 Agosto – settembre 2019 – Palazzolo Acreide (SR) – Il vizio della memoria. Palazzolo ricorda Pippo Fava. 20 agosto: incontro con il giornalista Antonio Roccuzzo e proiezione del corto “Miles Siciliano”.  2 settembre: Incontro con Attilio Bolzoni e presentazione del libro “Il padrino dell’antimafia”. 12 settembre, teatro Greco: Il sistema Montante – drammaturgia sugli atti della Commissione Antimafia. 14 settembre: cerimonia di commemorazione di Pippo Fava, con la partecipazione del baby sindaco e della baby giunta comunale; presentazione a cura di Giuseppe Andreozzi della monografia “Giuseppe Fava, la pittura come documento, racconto e denuncia”, di Giovanna Mori; dibattito “Il vizio della giustizia. Omicidio Fava tra processo e depistaggi”, con Francesca Andreozzi, Graziella Proto, Sebastiano Gulisano, Maurizio Parisi. Modera Dario De Luca, Meridionews; proiezione de “L’istruttoria. Atti del processo in morte di Giuseppe Fava”, di Ninni Bruschetta.
9 agosto 2019 – Catania – Trame di quartiere, San Berillo: Incontro con il gruppo scout di Padova all’interno dell’iniziativa “Estate Liberi” del coordinamento di Catania di Libera.
2 agosto 2019 – Santa Teresa di Riva (ME) – Partecipazione alla XIV edizione del “Premio Zappalà, incontro alla vita”. Intervengono Vittorio Teresi e Francesca Andreozzi
18 luglio 2019 – Catania – GAM (galleria di Arte moderna di Catania). Partecipazione alla Conversazioni in mostra della mostra “Cicatrici” dell’associazione B.live
30 maggio 2019 – Palazzolo Acreide (SR) – Uccisi due volte. Assassinio e depistaggio di Pippo Fava e Paolo Borsellino. Gli studenti di San Benedetto del Tronto e di Palazzolo Acreide incontrano le famiglie Fava e Borsellino. Intervengono Dott.ssa Fiammetta Borsellino, Prof. Fabio Giallombardo, autore di “Cosa Vostra. Mafia e Istituzioni in Italia”, On. Claudio Fava, presidente Commissione Antimafia in Sicilia, Dott.ssa Francesca Andreozzi, vice presidente della Fondazione Giuseppe Fava; moderazione di Natya Migliori, docente e redattrice di Le Siciliane – Casablanca
23 maggio 2019 – Milano – Palazzo del Cinema Anteo. “Prima che vi uccidano. Il cinema di Giuseppe Fava”: proiezione de I SICILIANI, regia di Vittorio Sindoni, da e con Giuseppe Fava, musica di Riz Ortolani, e di altri documenti filmici di Giuseppe Fava. Intervengono Giuseppe Spina del Circuito Nomadica (circuito per le arti e il cinema di ricerca), Vittorio Sindoni, regista, Massimiliano Scuriatti, curatore dell’evento Giuseppe Fava oltre il Giornalismo e Francesca Andreozzi, vicepresidente della Fondazione Giuseppe Fava.
21 maggio 2019 – Milano – “La verità recitata”: Presentazione del secondo volume di “Giuseppe Fava, La verità recitata, Tutto il teatro” edizioni Bietti, a cura di Massimiliano Scuriatti. Intervengono il curatore, Francesca Andreozzi, vicepresidente della Fondazione Fava, modera Raffaella Di Rosa, giornalista.
20 maggio 2019 – Cologno Monzese (MI) – Incontro con gli studenti delle scuole medie di Cologno Monzese e Cinisello Balsamo.
16 maggio 2019 – Milano – “Giuseppe Fava: cronaca di un uomo libero”. Tavola rotonda sulla poliedrica attività di Giuseppe Fava con Stefano Parise, Direttore Area Biblioteche del Comune di Milano. Interventi di Claudio Fava, Antonio Roccuzzo, Massimiliano Scuriatti, Giovanna Mori, Vittorio Sindoni, Nando dalla Chiesa, Maria Teresa Ciancio. Moderazione di Marco Gaiazzi.
14 maggio 2019 – Catania – Memorial day 2019 del SAP per celebrare le vittime della mafia, del terrorismo, del dovere e di ogni forma di criminalità.
6 – 7 maggio 2019 – Augusta (SR) – Educazione alla Legalità e Antimafia – Incontri sulla legalità organizzati dall’associazione “Genitori e Figli” in collaborazione con Collettivo Antigone e la partecipazione della Fondazione Fava, rivolti agli studenti del Liceo “Mègara”, dell’Istituto Superiore “Gaetano Arangio Ruiz”, degli I.C. “O.M. Corbino”, “Principe di Napoli”, “Salvatore Todaro” e “Domenico Costa”.
3 Maggio 2019, Matera, Giornata della Memoria dei Giornalisti uccisi da mafia e terrorismo, organizzato dall’Unione Nazionale Cronisti Italiani (UNCI)
1 marzo – 12 aprile 2019 – Catania – Seminari “Mafia e antimafia oggi”  all’interno del Laboratorio di Ateneo “Territorio, migrazioni, ambiente e mafie“, dedicato alla memoria del magistrato catanese Giambattista Scidà. Sono organizzati dal Disum in collaborazione con Libera, Gapa, I siciliani giovani, Memoria e futuro, Fondazione Fava, Udi, Dipartimento di Ingegneria civile e Architettura. Il ciclo di incontri “mafia e antimafia oggi” vuole rispondere all’esigenza di capire meglio, di tentare una lettura più attuale possibile di un fenomeno come quello mafioso che conserva una straordinaria capacità di adattarsi ai cambiamenti e di riprodursi , rimanendo allo stesso tempo se stesso.
16 aprile 2019 – Milano – Inaugurazione “Giuseppe Fava oltre il giornalismo. La pittura come documento e denuncia”, un progetto della Fondazione Fava e di Massimiliano Scuriatti, mostra a cura di Giovanna Mori.
9 aprile 2019 – Catania – Giardino di Scidà: incontro con gli studenti del Gymnase de Morges.
4 aprile 2019 – Catania – Palazzo della Cultura. Partecipazione alla quarta edizione del progetto “Un Giardino delle Giuste e dei Giusti in ogni scuola”.
27 marzo 2019 – Catania – Pubblicazione della monografia “Giuseppe Fava: la pittura come documento, racconto e denuncia” di Giovanna Mori.
1 marzo 2019 – Milazzo – Partecipazione alla rassegna di cinema e teatro sulla Legalità ‘Se si insegnasse la bellezza’; proiezione del film su Giuseppe Fava “Prima che la notte” e dibattito con gli studenti delle scuole medie di Milazzo.
20 – 23 febbraio 2019 – Catania – Liceo statale G. Turrisi Colonna: Incontri con gli studenti.
5 febbraio 2019 – Milazzo – Partecipazione alla rassegna di cinema e teatro sulla Legalità ‘Se si insegnasse la bellezza’; proiezione del film su Giuseppe Fava “Prima che la notte” e dibattito con gli studenti dei licei e dell’Istituto Commerciale di Milazzo.
2 febbraio 2019 – Palazzolo Acreide – Salone ex Biblioteca comunale, incontro con gli studenti sul tema: “Da Giuseppe Fava ai nostri giorni. I nuovi “carusi”. Proiezione di un documentario di Pippo Fava e a seguire incontro/dibattito con i giornalisti Alessia Candito, Stefania D’Ignoti, Massimiliano Perna. Sala del Consiglio Comunale: Proiezione di un breve filmato di Fava e lettura delle pagine finali del romanzo  “Prima che vi uccidano”. Incontro/dibattito “Migranti, dopo le parole…” con Francesca Andreozzi, Alessia Candito, Stefania D’Ignoti, Massimiliano Perna, Yoro Ndao. Intervento musicale di Giuseppe Giuffrida. Consegna del Premio Fava Giovani ad Alessia Candito; menzione speciale a Stefania d’Ignoti e Massimiliano Perna.
5 gennaio 2019 – Catania – Marcia silenziosa de I siciliani giovani con gli studenti delle scuole catanesi fino alla lapide di via Fava. Consegna di due strumenti musicali in memoria di Giuseppe Fava (da parte del Comune di Catania all’ I.C. Malerba, plesso scuola secondaria di 1 grado Leopardi) e di Elena Fava (da parte della Fondazione Fava Liceo Statale Turrisi Colonna). Teatro Stabile di Catania, dibattito, moderato da Mario Barresi, sul tema “Antimafia 35 anni dopo: dire, fare o sembrare” al quale prenderanno parte Luigi Ciotti, Claudio Fava, Armando Spataro e Giovanni Maria Bellu. Consegna del Premio Nazionale Giuseppe Fava Nient’altro che la Verità a Giovanni Maria Bellu “che ha saputo fare del mestiere di giornalista una quotidiana risorsa per la ricerca della verità e per il dovere della memoria”.
10 dicembre 2018 – Catania, Istituto Penitenziario Minorile: Francesca Andreozzi testimonianza con i ragazzi ristretti
7 dicembre 2018: Palazzolo Acreide. Maria Teresa Ciancio- due incontri con gli alunni della quinta elementare e della terza media dell’IC Vincenzo Messina.
29 novembre 2018 – Cologno Monzese (MI): Francesca Andreozzi -incontro con gli studenti dell’Istituto Superiore Leonardo da Vinci
 27 novembre 2018. Catania Centro ZO, Catania- Partecipazione al Film fest. Messa in scena di Lezione sulla mafia con Roberto Disma e i ragazzi dell’Orchestra Musica Insieme Librino.
 12 novembre 2018 – Lentini (SR): Francesca Andreozzi – incontro con gli studenti della Liceo Scientifico Elio Vittorini
 7 novembre 2018 – S. Teresa di Riva (ME): Francesca Andreozzi – incontro con gli studenti delle scuole secondarie di I grado dell’I.C. Santa Teresa di Riva
 1 novembre 2018 – Canicattini Bagni (SR): incontro sulla mafia aperto a studenti e docenti
 21 settembre 2018 – Palazzo della Cultura, Catania: “Passeggiando con Pippo Fava, canzoni e ballate”, con Alessandra Costanzo, Andreazzurra Gullotta e il coro Free Gospel Sound, Alfio Guzzetta, Gregorio Lui, Riccardo Maria Tarci, con il coordinamento di Orazio Torrisi.
16 settembre 2018- Palazzolo Acreide “I vicoli di Fava” mostra concorso di pittura e fotografia
 15 settembre 2018 – Catania, quartiere S. Berillo:
Passeggiando con Pippo Fava. Pippo Pattavina legge Giuseppe Fava, con l’accompagnamento musicale di Salverico Cutuli (2 repliche)
 14 settembre 2018 – Palazzolo Acreide, piazza San Paolo: “Il vizio della memoria, ricordando Giuseppe Fava” incontro con Graziella Proto, fondatrice e direttrice del mensile antimafia online “Casablanca”, e Giuseppe M. Andreozzi, curatore e responsabile dell’archivio di Giuseppe Fava.
 8 – 9 settembre 2018 – Catania: Corso di formazione per i formatori del Giardino di Scidà (Francesca Andreozzi)
 31 agosto– Palazzolo Acreide Incontro dibattito su Informazione libera in Sicilia: è possibile? Ne discutono, coordinati da Cecile Landman, i giornalisti Graziella Proto, Antonio Condorelli, Giacomo Di Girolamo.
2 settembre – Palazzolo Acreide Castello Medievale Messa in scena di “Lezione sulla mafia” con Roberto Disma e Ginevra Alibrio, accompagnati dai ragazzi dell’Orchestra Musica Insieme Librino.
20 agosto- Palazzolo Acreide Presentazione del libro di F. Giallombardo: Cosa vostra. Mafia e istituzioni in Italia. Ne discutono con l’autore la giornalista Natya Migliori, Nello Gibilisco, del Coordinamento Fava di Palazzolo Acreide, G.M. Andreozzi, responsabile per la Fondazione dell’archivio di Giuseppe Fava.
19 agosto-2 settembre Palazzolo Acreide Dedicato a Pippo Fava (col patrocinio del Comune di Palazzolo Acreide) Presentazione del libro di E. Zanca E vissero tutti felici e contenti. Ne discute con l’autore la giornalista Natya Migliori, lettura di brani di Sebastiano Spada.
19 giugno 2018-Catania: Giardino di Scidà: Proiezione del film Prima che la notte e dibattito con Claudio Fava e Riccardo Orioles
23 maggio 2018- Trecastagni: Adriana Laudani e Antonio Fisichella incontrano gli studenti delle terze medie della scuola Ercole Patti e discutono sulla percezione della mafia e gli strumenti di lotta nella legalità.
23 maggio 2018 – Catania: corteo con il gruppo scout di Catania, testimonianza davanti la lapide di Giuseppe Fava
21 maggio 2018 – Catania: visita all’archivio di Fava della IV G del Liceo Einstein di Milano
9 maggio 2018 – Tremestieri Etneo (CT): Maria Teresa Ciancio e Giuseppe M. Andreozzi incontro e dibattito con gli studenti delle terze medie della scuola Raffaello Sanzio sulla percezione della mafia e strumenti di legalità.
3 Maggio 2018, Venezia, Giornata della Memoria dei Giornalisti uccisi da mafia e terrorismo, organizzato dall’Unione Nazionale Cronisti Italiani (UNCI)
12 aprile 2018, Catania – Palazzo della Cultura: cerimonia conclusiva “Un giardino per giuste e giusti”
16 – 24 marzo, Sicilia: serie di incontri siciliani con il Prof. Fabio Giallombardo, autore di “Cosa Vostra“, percorso storico e antologico su Mafia e Istituzioni in Italia attraverso l’opera di Giuseppe Fava e gli scritti di altri Autori. (Francesca Andreozzi)
5 marzo – 27 aprile 2018 – Università di Catania: Auditorium del Monastero dei Benedettini : LABORATORIO DI ATENEO “Mafia e antimafia: storia, legislazione e attualità”, Organizzato n collaborazione con l’Università e associazioni della società civile impegnate nel territorio sulle tematiche che riguardano, a diversi livelli, la legalità e il contrasto alla mafia, i laboratori sono aperti alla partecipazione di studenti iscritti a tutti i corsi di
studio istituiti all’Università di Catania e danno diritto a 3 CFU (altre attività formative); le iscrizioni sono aperte inoltre a insegnanti di scuola di ogni ordine e grado
e cittadini, impegnati nel mondo del volontariato e attivi sul territorio.
26 febbraio 2018 – Floridia: Francesca Andreozzi incontra gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Salvatore Quasimodo” di Floridia.
15 febbraio 2018 – Catania: Liceo classico N. Spedalieri, presentazione della lezione sulla mafia di Giuseppe Fava e distribuzione dell’opuscolo agli studenti di due classi del triennio. (Maria Teresa Ciancio e Francesca Andreozzi)
27 – 28 gennaio 2018 – Palazzolo Acreide  Il Vizio della Memoria, lettura di “Lezione sulla mafia” con Roberto Disma e Ginevra Alibrio, accompagnati dai ragazzi dell’Orchestra Musica Insieme Librino. Incontro e dibattito sulla lezione di legalità lasciata da Giuseppe Fava, con la partecipazione di 400 studenti delle scuole superiori di Palazzolo Acreide e distribuzione del libretto “Lezione sulla mafia”
28 gennaio 2018 –Proiezione del documentario “Vivere alla grande” di Fabio Leli, a seguire dibattito, moderato dalla giornalista di MeridioNews Marta Silvestre, sulla ludopatia e le ricadute socio economiche sul territorio, con il regista, Maria Teresa Ciancio (Presidente della Fondazione Fava), Francesca Andreozzi (Vice Presidente della Fondazione Fava e Psicoterapeuta), Luciano Modica (Amministratore Giudiziario autore di testi teatrali sulla ludopatia), Paolo Caligiore (Coordinatore Provincia di SR Associazioni Antiracket). Consegna del Premio Fava giovani a Fabio Leli.
5 gennaio 2018 – Catania – Marcia silenziosa de I siciliani giovani con gli studenti delle scuole catanesi fino alla lapide di via Fava
Consegna di due strumenti musicali in memoria di Giuseppe Fava (da parte del Comune di Catania all’I.C. Malerba di Catania) e di Elena Fava (da parte della Fondazione Fava all’I.C. Todaro di Augusta)
Teatro Stabile di Catania, proiezione del Trailer del film Prima della notte e dibattito con il regista Daniele Vicari e Claudio Fava e Michele Gambino, autori del libro da cui è stata tratta la sceneggiatura.
Consegna del Premio Nazionale Giuseppe Fava Nient’altro che la Verità alla memoria di Daphne Caruana Galizia.
 3 Novembre 2017 Trento: Teatro Sociale. Partecipazione all’evento Il silenzio è mafia organizzato dall’Ordine degli Avvocati di Trento.
14 Settembre 2017 Catania: Teatro Antico. Leo Gullotta legge Giuseppe Fava, in occasione del 92° anniversario della nascita.
12 Settembre 2017 Catania: pubblicazione del libro “Luigi Lo Cascio e Leo Gullotta leggono Giuseppe Fava. Il libro raccoglie i testi delle letture tenute a Catania il 14 settembre del 2016 e del 2017.
29 Maggio 2017 Palazzolo Acreide (SR): premiazione della studentessa Benedetta Scirpo, della classe IIA del Liceo Classico Platone di Palazzolo Acreide, seconda classificata al 4° concorso “Liberamente dalla lettura alla scrittura” organizzato dal Lions Club Palazzolo Acreide, con una recensione del libro Prima che vi uccidano di Giuseppe Fava.
18 maggio 2017 Augusta (SR): intitolazione dell’Auditorium dell’Istituto Comprensivo S. Todaro a Giuseppe Fava, con l’intervento di Presidente e Vicepresidente della Fondazione Giuseppe Fava.
3 Maggio 2017, Torino, Giornata della Memoria dei Giornalisti uccisi da mafia e terrorismo, organizzato dall’Unione Nazionale Cronisti Italiani (UNCI)
27 Aprile 2017 Catania: lancio del progetto di crowdfunding per la stampa di 500 copie di Lezione sulla mafia, da distribuire agli studenti delle scuole perché entri nel programma didattico sulla legalità.
3 Marzo – 3 Aprile 2017 Catania: Auditorium Monastero dei Benedettini.  “Laboratorio Donne e mafie” organizzato dal Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, in collaborazione con la Fondazione fava, l’UDI, la CGIL.
8 Gennaio 2017 Palazzolo Acreide (SR): Aula consiliare del Comune. Presentazione del progetto “In fieri. Secondo Giuseppe Fava”, da parte dei ragazzi dell’ACCI Lab (Arte Creativa e Cultura Innovativa).
7 Gennaio 2017 Palazzolo Acreide (SR): Aula consiliare del Comune. Incontro sul ruolo civile ed educazionale del teatro, attraverso l’esperienza del Nuovo Teatro Sanità di Napoli, e consegna del Premio Giuseppe Fava Giovani a Mario Gelardi, presidente e direttore artistico, e ai ragazzi del collettivo del NTS.
5 Gennaio 2017 Catania: via Giuseppe Fava. Tradizionale deposizione di fiori sotto la lapide. In memoria di Elena Fava ha cantato il coro giovanile della Civita “Alkantara” al quale la Fondazione ha donato una tromba. All’interno del Teatro Verga, gli attori della scuola del Teatro Stabile hanno letto brani tratti dalla Lezione sulla mafia, con intermezzi musicali dell’orchestra Musica per Librino, alla quale è stato donato un violino. È seguito il dibattito “La città (im)possibile”, e la consegna del Premio Fava a Giovanni Tizian.
Dicembre 2016 Catania: Pubblicazione del testo di Lezione sulla Mafia
11-20 Novembre 2016 Noto (SR): Il cinema di Ugo Saitta e Giuseppe Fava.
10 e 16 Novembre 2016 Trecastagni (CT): Scuola media Ercole Patti, proiezione e commento del video “Lezione sulla mafia”:
20 settembre 2016 Catania: ritrovamento durante il riordino dell’archivio di Giuseppe Fava del racconto che potrebbe essere considerato l’esordio pubblico di Fava come scrittore. Pubblicato su “La Sicilia” Domenica 16 novembre 1947, due giorni prima della laurea in Giurisprudenza, aveva 22 anni.
14 Settembre 2016 Catania: Palazzo della Cultura. Luigi Lo Cascio legge Giuseppe Fava, in occasione del 91° anniversario della nascita.
Luglio 2016 Catania: trascrizione testuale dell’audio della registrazione dell’ultimo intervento di Giuseppe Fava “Lezione sulla mafia” Palazzolo Acreide 22 dicembre 1983.
22 Giugno 2016 Catania:Rettorato dell’Università. Firma della convenzione tra l’Università di Catania e la Fondazione Giuseppe Fava per collaborazione a progetti di educazione alla legalità.
23 Maggio 2016 Catania: Palazzo di Giustizia. Partecipazione alla commemorazione di Giovanni Falcone, organizzata dall’ANM, con il lavoro multimediale su Giuseppe Fava realizzato dagli studenti del liceo scientifico Boggio Lera.
3 Maggio 2016, Reggio Calabria, Giornata della Memoria dei Giornalisti uccisi da mafia e terrorismo, organizzato dall’Unione Nazionale Cronisti Italiani (UNCI)
28-29 Aprile Augusta (SR):Istituto Ruiz- partecipazione a due incontri sulla legalità.
21 Aprile 2016 Augusta (SR): Istituto Todaro- Partecipazione alla chiusura del corso su Educazione antimafia attraverso le generazioni, organizzato dalla scuola in collaborazione con il centro Hauser.
1 Aprile 2016 Tremestieri Etneo (CT): Partecipazione alla Giornata della memoria.
19 Marzo 2016 Catania – Piazza Horacio Maiorana: “I Giardini delle Giuste e dei Giusti” Posa di piantine dedicate alla memoria di Giuseppe Fava e Beppe Montana
13 marzo 2016 Acquasparta (Terni): inaugurazione del Presidio di Libera intitolato a Giuseppe Fava.
12 Gennaio 2016 Catania: Monastero dei Benedettini. Partecipazione al Convegno “Le verità nascoste, da Moro a Mattarella e La Torre”
5 Gennaio 2016 Catania: tradizionale deposizione dei fiori alla lapide di via Giuseppe Fava, e concerto dei bambini di San Cristoforo dell’Orchestra Falcone e Borsellino per ricordare Elena Fava.
4 Gennaio 2016 Palazzolo Acreide: Aula Consiliare del Comune; dibattito su “La mafia in casa nostra” con Sebastiano Ardita, Damiano Chiaramonte, Alessio di Modica, F.Paolo Giordano, Angelo Migliore, coordina Sebastiano Infantino. Consegna del Premio Fava-Giovani a Alessio di Modica.
3 Gennaio 2016 Palazzolo Acreide: Aula Consiliare del Comune: rappresentazione teatrale di “OSSA” (di e con Alessio di Modica)
L’anno 2016 è stato, per la Fondazione Giuseppe Fava, estremamente difficile, per la necessità di riorganizzare, dopo la scomparsa di Elena Fava, il consiglio di amministrazione e di rimodulare le attività in assenza di quella che era stata la memoria storica e la testimonianza vivente di Giuseppe Fava.
10 ottobre 2015 – Villalba (Caltanissetta): “Pippo Fava rivive a Villalba” incontro culturale organizzato e curato da alcuni cittadini villalbesi, tra questi lo scrittore e giornalista Jim Tatano, insieme alla Fondazione Giuseppe Fava.
18 Giugno 2015 – Lamezia Terme (Catanzaro): “La Forza Della Parola”. Evento nell’ambito della 4a edizione di Trame Festival. Luigi Lo Cascio legge testi teatrali e articoli di Giuseppe Fava e di Giancarlo Siani. A seguire la testimonianza del fratello Paolo Siani
27 Maggio 2015 – Fabbrico (Reggio Emilia) Teatro Pedrazzoli: “Una sfida dal Sud”. Evento ideato dal regista Domenico Ammendola, incentrato sulla figura di Giuseppe Fava, nell’ambito del progetto “Teatro e Legalità”. Testi di Giuseppe Fava, letti da Luigi Lo Cascio
11 Maggio 2015 – Padova: partecipazione alla manifestazione antirazzista “Padova accoglie”

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523  Forum Pubblico / SIAMO DIFFERENTI e DIVERSI, UGUALI nei DIRITTI e DOVERI, ma DIVISI in CATEGORIE SOCIALI. / Giuseppe Fava nasce a Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, il ... inserito:: Aprile 22, 2023, 11:43:44 pm
Biografia
Giuseppe Fava nasce a Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, il 15 Settembre del 1925. Profondamente innamorato del paese natale, dove i genitori abitarono sino alla fine degli anni ’90, lo visitava spesso e lo ha celebrato nei suoi scritti (paese mio). Negli anni ’40 si trasferì a Siracusa per frequentare il Ginnasio ed il Liceo. Fu tra i migliori alunni del Liceo Gargallo, che recentemente ha intitolato all’illustre allievo la Biblioteca dell’Istituto. Visse a Siracusa gli anni della guerra in Sicilia, dedicando a quel soggiorno splendide pagine.

Dopo gli studi liceali si trasferì a Catania e si laureò in Giurisprudenza. Alla carriera di avvocato preferì la professione di giornalista, che iniziò come cronista al giornale Sport Sud di Catania. Dal 1951 al 1954 fu capocronista al Giornale dell’isola, e successivamente al Corriere di Sicilia.
Alla fine degli anni ’50, col cambiamento di gestione di quel quotidiano, passò al giornale L’Isola – Ultimissime, prima di approdare, sempre come capocronista, al quotidiano catanese del pomeriggio Espresso sera, ove lavorò per oltre venti anni. In quel periodo, oltre l’impegno quotidiano al giornale, fu inviato speciale del settimanale milanese Tempo, e corrispondente del Tuttosport di Torino.
Oltre alle numerose inchieste giornalistiche, raccolte successivamente nei volumi Processo alla Sicilia (1970) e I Siciliani (1980), negli stessi anni maturò una straordinaria vocazione artistica, letteraria e pittorica.
Nel 1966 vinse il Premio Vallecorsi con Cronaca di un Uomo, e nel 1970 il Premio IDI con La Violenza, da cui Florestano Vancini trasse il film di successo Violenza Quinto Potere (1974). Gli anni successivi videro la pubblicazione dei romanzi Gente di rispetto (Bompiani, 1975) da cui Luigi Zampa trasse il film omonimo, Prima che vi uccidano (Bompiani, 1977) e Passione di Michele (Cappelli, 1980) dal quale Werner Schroeter trasse il film Palermo oder Wolfsburg, vincitore dell’Orso d’oro al festival di Berlino del 1980, e delle opere teatrali de Il Proboviro (1972), Bello Bellissimo (1975), Foemina ridens (1980). Opere di grande maturità e complessità che hanno consacrato lo scrittore siciliano come acuto testimone del suo tempo e come profondo studioso ed esperto del fenomeno della mafia siciliana.
Nel decennio 1965-1975 realizzò a Catania e Roma quattro personali degli oli e delle grafiche realizzate in quegli anni.
Nel 1980 fu chiamato alla direzione del Giornale del Sud, idea editoriale maturata all’interno dell’ambiente imprenditoriale, politico e giornalistico della Catania di quegli anni. Fu subito un giornale irriverente, senza prudenze, né ossequi. I notabili furono chiamati a rispondere dei loro misfatti, il sacco edilizio, l’arrembaggio dei mafiosi, la rassegnazione degli onesti. La reazione al pericolo rappresentato da Fava e dal Giornale del Sud fu immediata e forte: la censura, le minacce, gli attentati ed infine il licenziamento. Pochi mesi dopo la rottura di Fava con l’editore il giornale cessava le pubblicazioni.
Nel 1982 Giuseppe Fava costituisce, insieme alla parte della redazione del Giornale del Sud che ne aveva condiviso le scelte di fondo, fonda la cooperativa editoriale Radar e registra una nuova testata I Siciliani.


Con quel mensile, dall’elegante veste tipografica, Fava aveva scelto di raccontare la Sicilia come metafora di quei tempi: la devastazione dell’ambiente, la trappola nucleare di Comiso, la sfida della mafia. Temi che aveva già affrontato nella attività letteraria e che trattava ora col rigore del giornalista. Giornale di inchieste in tutti i campi della società: politica, attualità, sport, spettacolo, costume, arte, che vuole essere appunto il documento critico di una realtà meridionale che profondamente, nel bene e nel male, appartiene a tutti gli italiani. Un giornale che ogni mese sarà anche un libro da custodire. Libro della storia che noi viviamo. Scritto giorno per giorno.
I temi sviscerati quotidianamente nelle inchieste, strettamente contestualizzati nel decennio italiano che tentava disperatamente di lasciarsi alle spalle gli anni di piombo, maturarono la forte idea teatrale de Ultima Violenza, andata in scena al Teatro Stabile di Catania nel novembre-dicembre 1983. Dramma documento di quello che può succedere quando la società ferita e morente farà l’ultimo tentativo di salvezza; un processo a sette personaggi coinvolti forse in un solo assassinio, politici, finanzieri, terroristi e mafiosi, emblematici di tutta la violenza. Il palazzo di giustizia stretto in assedio; fuori l’imminenza della tragedia; può essere una terribile rivolta popolare, oppure il trionfo degli assassini. Una tragedia collettiva dalla quale emerge la vicenda di un uomo solo in cui si aggrovigliano tutte le componenti drammatiche, il dolore, la paura, l’ironia, la vendetta, la speranza, il sogno. Un personaggio che si eleva solitario e misterioso nel cuore della tragedia fino alla rivelazione finale. Arcangelo o diavolo? Domanda giusta, poiché non sappiamo chi sarà presto o tardi il padrone della società italiana e quindi della nostra vita.
Ancora una reazione al pericolo Fava, questa volte ancora più forte, cinque pallottole umide di pioggia la sera del 5 gennaio del 1984, alle 21,30.
Non fa in tempo a voltarsi né a stupirsi. Probabilmente non si accorge neppure di morire. Sarà l’unico effimero conforto per la famiglia.


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524  Forum Pubblico / GIORNALISMO INVESTIGATIVO E D'INCHIESTA, DOPO IL 10 APRILE 2023. / Nessuno fa bear watching alle Aleutine. È l'ultimo post che dedico all'orso, ... inserito:: Aprile 22, 2023, 06:32:56 pm
Post della sezione Notizie

Elio Truzzolillo  odreptSnsocil27cu111ghu62a66h011u9a0f6 52i5c73l3940flmm1f12l  ·

Grazie a Piervittorio Trebucchi che mi ha risparmiato il tempo delle verifiche. Io in ogni caso sono un povero pirla che ogni tanto cerca di capire alcune realtà che la stampa affronta con faciloneria, Lorenzo Tosa è un giornalista direttore di testata.
P.S.: aggiungerei che solitamente i turisti ammirano gli orsi da piattaforme appositamente costruite. Anche i leoni si possono ammirare se fate un safari, ogni cosa ha le sue specificità e il suo contesto, non ragioniamo sempre con leggi generali che pretendiamo di applicare senza provare a prendere un minimo di informazioni sul caso in esame.

Piervittorio Trebucchi  oportndSesc1l8ffu63ga67fh065flhaf6346 gam6gm11cf5hm1m2i8iiaf  ·

È l'ultimo post che dedico all'orso, prometto.
Ma dato che mi si stanno scartavetrando le palle per un post, che allego, condiviso ovunque dalle anime belle a partire dal re del cringe ex pentastellato Lorenzo Tosa, a firma di questo Federico Andreoli che in virtù di una vacanza di tre giorni in Alaska da bravo milanese vorrebbe spiegare ai trentini come si gestiscono gli orsi, e al resto dell'umanità l'ambientalismo, vorrei mettere i puntini sulle i, rispondendogli dalla mia bacheca.
1) so che ti hanno raccontato che ti avrebbero portato a vedere gli orsi alle isole Aleutine.
Magari era scritto sul programma del viaggio organizzato Alpitour all inclusive.
Ma no, tu le Aleutine non le hai viste nemmeno col binocolo, e probabilmente manco sapevi dove stessi andando, e non l'hai capito ancora oggi.
Perché vedi, le isole Aleutine sono tipo 2000 km a sud ovest da dove sei andato tu, ed alle Aleutine gli orsi si va solo a cacciarli (500 abbattimenti l'anno) perché diventino trofei da parete e pellicce da stendere davanti al caminetto.

Nessuno fa bear watching alle Aleutine.
In pratica, è come se ti avessero portato nelle risaie del vercellese, e ti avessero raccontato che quella era la Camargue.
2) tu sei stato a Brooks Falls (le cascate del fiume Brooks), non a Brooke Falls (quella è una cantante, la trovi su Spotify, non in Alaska).
Ed in particolare in uno dei tanti lodge a misura di milanese del "gruppo vacanze San Babila", che ci stanno nella riserva del Katmai, dove nei viaggi all inclusive i turisti vanno a vedere gli orsi che pescano i salmoni. E ci vanno solo nel periodo di risalita dei salmoni, da giugno a settembre, perché se ci vai prima, appena gli orsi escono dal letargo affamati, e i salmoni non ci sono ancora, col cazzo che stanno a distanza dai turisti a farsi gli affari loro.
No, ti sbranano, e col tuo campanellino ci fanno giocare i cuccioli.
Prima di sbranarsi anche quelli, perché gli orsi maschi non vanno molto per il sottile, quando hanno fame, e di prassi se magnano pure gli orsetti tanto pucciosi.
3) pensare di poter dare suggerimenti ecologici perché si sono trascorsi tre giorni nel Katmai (raggiunto con sei/otto voli, tra andata e ritorno, pari a circa 8500 kg di CO2 immessa in atmosfera...), è come pretendere di dare suggerimenti sulla conservazione dei rinoceronti bianchi in africa, perché si è fatto un weekend nel Parco Zoologico Natura Viva (molto bello, peraltro) a Pastrengo sul Garda, dopo averlo girato con un Hummer.
4) Last but not least, ricordo che l'Alaska ha 0.5 abitanti per km2, il trentino 80 e la Lombardia 420 (visto che i parchi dello Stelvio e dell'Adamello, dove il numero di orsi è fuori controllo, stanno a cavallo delle due regioni).
Davvero qualcuno, a parte ovviamente Lorenzo Tosa, sta pensando di comparare le due realtà, i due ecosistemi, e sta pensando che il modello dell'una sia esportabile nell'altra?

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525  Forum Pubblico / LA NOSTRA COLLINA della più BELLA UMANITA', quella CURIOSA. / Aumento compensi per riduzione liste d’attesa e per chi lavora nei Ps. inserito:: Aprile 22, 2023, 06:25:34 pm
Aumento compensi per riduzione liste d’attesa e per chi lavora nei Ps.

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