LA-U dell'OLIVO
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46  Forum Pubblico / ANTICHI GRUPPI DI STUDIO: i Lavori SI SONO FERMATI. / Re: TAVOLO delle PROPOSTE. (e note per il team). inserito:: Giugno 02, 2008, 03:29:26 am
IO non sono al mare... e sono insonne.
E dirò di più: anche fortemente intimidita! Lo confesso, non so da dove cominciare. MI rendo conto di saper parlare di massimi sistemi, ma partire con proposte mi sento disorientata.
Quali esperienze posso vantare? Conosco alla perfezione il mondo del precariato, essendone stata parte, essendo una delle poche che abbia fatto valere i propri diritti con una battaglia sindacale, essendo una che ne conosce direttamente le insidie.
Esperienze? SOno una donna... che ha vissuto esperienze traumatiche che solo ad una donna possono capitare. E forse anche per questo ho una percezione realista dell'argomento "sicurezza".
Esperienze?a parte l'essere erborista faccio informazione... sono una dilettante, ma mi dicono che lo faccio comunque benino.
Non sto uscendo dal seminato, anche se può sembrarlo: mi chiedo e vi chiedo... che razza di collocazione posso avere? A parte una passione mai indirizzata prima in impegno politico non so mettermi ad un "tavolo di proposte"... so solo di essere in grado, di fare ricerche, di coinvolgere persone e creare contatti, e di estrapolare i pensieri e trasfrormarli in parole.
47  Forum Pubblico / ANTICHI GRUPPI DI STUDIO: i Lavori SI SONO FERMATI. / Re: Tavolo n° 1 = Bozza o lettera d'intenti del team inserito:: Giugno 02, 2008, 02:19:49 am
Occavolo... devo rileggere con calma e ponderare bene: così come l'ho letta e "sentita" non cambierei una virgola di quello che hai scritto, paola! Dovrò pur trovare difetti o aggiunte da fare, no?
 Occhiolino
48  Forum Pubblico / ANTICHI GRUPPI DI STUDIO: i Lavori SI SONO FERMATI. / Re: Tavolo n° 1 = Bozza o lettera d'intenti del team inserito:: Maggio 30, 2008, 11:28:09 am
Bella notizia gianni!
Capisco l'urgenza della lettera d'intenti, ed è per questo che io propseguo sul percorso che ho provato ad avviare, perchè credo che da qui possa nascere questa lettera... è importante però che tutti ci applichiamo un pò su questa lettera, proseguendo quella che hai avviato, o venendo dietro i miei deliri, o provando a dare forma a questi deliri, che poi sono i nostri in fondo, all'interno della lettera.
Per fare questo io verrei a quello che ritengo essere il mio principio guida, che in pochissime parole racchiude tanto, e racchiude anche il motivo per cui ritengo che cattolici e non possano, anzi debbano lavorare insieme in questo.

Il mio principio guida è un principio squisitamente cristiano, pur ritenendomi cristiana solo di nascita, cultura e formazione, imposta dall'educazione dei miei tempi ma acquisita alla fine solo come sentimento, lontano da qualsivoglia dogma.
"Ama il prossimo tuo come te stesso"
In queste poche parole è riassunto il senso di tutto: anche la laicità.
Se amo il prossimo mio come me stessa, a meno che non sia squilibrata al punto da essere autodistruttiva, non posso che volere per gli altri come per me
Rispetto, salute, serenità, solidarietà, lavoro, benessere, tolleranza, onestà, legalità.
Io finisco quando iniziano gli altri.
Se io nel mio intimo, nel mio privato posso compiere delle scelte, basate sul mio personale sentire, questo deve essere dato a tutti. Da cui l'esigenza di "laicità". Non nel senso di contrapposizione con il sentimento religioso, ma nel senso proprio del rispetto del sentimento altrui. La mia scelta di non voler consentire che mi si torturi in punto di morte volendomi tenere a tutti i costi in vita, anche solo per un secondo, non deve inficiare la possibilità di un'altro di farsi sottoporre a qualsiasi cosa pur di guadagnare anche solo un istante. E il suo desiderio di vita a tutti i costi non può inficiare il mio desiderio di essere lasciata in pace.
Per vivere una vita serena devo indiscutibilmente lavorare, perchè se non guadagno non posso assicurarmi una serie di beni che sono necessari.. e non solo. Perchè anche avere un pizzico di superfluo serve a migliorare la qualità della vita. Ma questo non può comportare una corsa al profitto, ad acucmulare. Un pò di superfluo non deve significare produzione e mercificazione di tutto. Non può significare accumulo di beni e produzione di rifiuti. Non può significare sfruttamento di altri che come me lavorano per queto minimo di benessere e questo pizzico di superfluo.
Il lavoro deve rappresentare fonte di soddifsazione, oltre che di guadagno: una persona non deve lavorare solo per guadagnare, ma anche per l'autonomia che il guadagnare comporta. Ciò significa che giovani e, ancora oggi, nel 2008, donne devono avere la possibilità di questo. Una donna non deve lavorare perchè altrimenti una famiglia non ce la fa. Una donna deve lavorare perchè VUOLE!
E va bene anche il merito, ma non è detto ce il mio essere disponibile ed ambiziosa debba implicare che tutti debbano avere i miei ritmi. C'è chi culla delle ambizioni e chi si accontenta del minimo perchè vuole altro e lo vuole fuori. Anche chi non ha ambizioni ha il diritto di vivere: uno stipendio minimo deve essere tale che questo basti a garantirsi una vita decorosa e non di stenti, senza imporre a chiunque il mio stesso desiderio di emergere o avere di più.
E va bene che ci sia accordo con il datore di lavoro: non è mica un aguzzino... se non sfrutta il mio lavoro a suo esclusivo vantaggio senza rispetto alcuno per la mia dignità di lavoratore (una simile idea di imprenditore è possibile, ne esistono anche alcuni esempi, come ad esempio Della Valle).
Ovviamente la mia vita non finisce terminato il mio orario di lavoro: esiste un fuori, fatto anche di quel pizzico disuperfluo di cui sopra. L'aspetto ludico della vita è importante, serve a viverla meglio. E la paura non deve essere freno a questo: chi non sono io non è il pericolo. La mia ombra non deve farmi paura: questo significa strade sicure. Questo significa strade vive e vissute. CI vuole più vita per le strade: più c'è vita meno c'è spazio per il pericolo. E allora la faccia diversa per colore o accento, per scelta di abiti o di modo di parlare non devono spaventare. Dietro i dreadlock di un ragazzo che frequenta i centri sociali, o la birra di un maghrebino che è poggiato sotto l'arco della porta di un bar, non si nasconde essenzialmente un violento.. probabilmente è uscito dalla fonderia e si sta rilassando prima di tornare a casa. Ma se questo ragazzo, o il maghrebino, o chiunque altro commette una azione illecita, che sia perseguito e punito. E' un mio diritto che lui venga punito.
Ovviamente non vivo sul pianeta LUna, e so che, per quantop perfettauna società ha contraddizioni. Ha abbienti e meno abbienti... e che spesso per quanto sia è difficile sbarcare il lunario. Se ci si ammala è un dramma. Ma non solo se ci si ammala: se si hanno figli, se si hanno familiari anziani... se esistono disagi di sorta, chi arriva a fine mese per il rotto della cuffia, non ce la fa a sostenere i costi di simili situazioni. Ed allora dobbiamo intervenire tutti. DOmani potrebbe capitare a me un problema improvviso e non sapere dove sbattere la testa. Quindi, senza chiederci perchè, dovremmo tutti contribuire, ovviamente in relazione alle possibilità di ognuno, a che la cosa pubblica garantisca tali servizi. A tutti.
Solo se ognuno di noi farà la sua parte, potremo avere una società degna di farne parte.
E questi, che sono solo parte di un discorso più ampio, non credo siano appannaggio di un sentire di centro o un sentire di sinistra. Credo siano ciò che tutti noi portiamo dentro. E se non condividiamo questo modo di vedere, probabilmente ci saremo scelti male... e allora meglio perderci, per acquisire chi invece, non conoscendoci non sa che tra noi troverà questo modo di sentire.
Non so se sono riuscita ad essere di aiuto in qualche modo, ma credo che siano questi i punti in comune, da cui partire per sviluppare quelli che sono i nostri "intenti", per far capire a chi aspetta con interesse questo nostro lavoro "vorremmo che voi perseguiste questi nostri scopi, perchè è questo che vorremmo porvasse ad assicurarci chi deleghiamo di rappresentarci in parlamento".


49  Forum Pubblico / ANTICHI GRUPPI di STUDIO: I PARTECIPANTI scrivono... / Re: MAMMAMARIA ci scrive: inserito:: Maggio 29, 2008, 10:20:32 am
Non so se da quanto ho scritto si capisce che sono concorde con voi, gianni, paola e darwin.
Quello che intendo è proprio partire da quei punti che ci trovano in comune, quei punti imprescindibili per tutti, sinistra e centro. Per questo ritengo che, non me ne vogliano, il centro dovrà fare lo sforzo più grande, che è quello di riuscire a "Laicizzare" il proprio pensiero.
Non vedo bandiere diverse da quella sotto cui unirci tutti, proprio perchè deve trattarsi di una coesione di principi e pensieri e non una alleanza programmatica, elettorale e di governo.E' ovvio che i miei sentimenti possano somigliare a quelli di paola, ma non coincidere perfettamente: questo non vuol dire "creare correnti", solo mettere insieme le nostre diversità
E' più sui principi che sui programmi che bisogna lavorare in questo momento, perchè è dalla precisazione di quei principi che si deve partire per trovare soluzioni e di conseguenza creare programmi.
E in questo lavoro saranno importanti di sicuro proprio quegli elementi che non hanno oggi rappresentanza parlamentare: non parlo delle figure politiche, perchè della presenza di un DIliberto o di un Bertinotti non se ne sente affatto l'esigenza, così come non sento la necessità di un D'Alema o di un RUtelli. Sento la necessità delle persone che vogliano mettere insieme sforzi, idee e sentimenti.
In questo momento, che sia PD, Ulivo o Ambrogio si tratta di una realtà in formazione: non dobbiamo affascinare elettori, quelli verranno poi con il lavoro di costruzione di questo momento. DObbiamo affascinare PERSONE. Persone che possano trovare in questa cosa che sta nascendo un punto di riferimento.

Posso provare a lanciare un sasso? Poi se disperdo energie o vado fuori dagli intenti di questo gruppo di studio fermatemi.
Quali sono i punti, intesi proprio come argomenti, che ci accomunano?
QUali qelli che ci allontanano?
Ripeto, non parlo di soluzioni ma solo di argomenti e visioni.
50  Forum Pubblico / ANTICHI GRUPPI di STUDIO: I PARTECIPANTI scrivono... / Re: MAMMAMARIA ci scrive: inserito:: Maggio 26, 2008, 01:30:13 pm
Vediamo se riesco a dare un senso ed una forma ai miei pensieri.
Parto per questo dalla lettera di intenti della U, dalle modifiche apportate da Darwin, e da quello che vedo tutti i giorni nel forum.
Per questo parto da ciò che non comprendo: non riesco a capire perchè continuare a parlare di Ulivo. Non che sia esperienza da accantonare, ma perchè vedo che se ne parla come di cosa altra dal PD. Perchè Ulivo e non PD? Perchè mantenere una posizione quando è in atto una evoluzione?
Se è una questione di "nomi" e "simboli" si sbaglia in partenza. Se è una questione di identità anche.
Credo che il PD, che magari dopodomani lo potremo chiamare "AMBROGIO", sia negli intenti la crescita dell'Ulivo. Ma "crescita" in senso evolutivo, venendo dietro a darwin un pò come il passaggio dall'Homo erectus all'Homo sapiens.
Quello che percepisco molto inquesto cammino è la difficoltà di staccarsi da una identità, per cui i vari mal di pancia dei vari nati tondi che non desiderano morire quadri, che paralizza questo passaggio evolutivo. Quello fondamentale di costruirsi una identità. Una identità che sia, come avviene in tutte le "evoluzioni", eredità delle precedenti, ma fuse in qualcosa di nuovo.
E' importante che tutte le radici di questo qualcosa che si sta creando abbiano giusta e pari dignità, ma devono pervenire ad una unica pianta, in cui non sia possibile individuare di specifico da quale dotto di preciso arrivi l'acqua.
Condivido chi, in questo gruppo di studio, non pensi ad una linea programmatica precisa, per ora, in quanto è il momento di specificare ed individuare la linea, direi, "culturale. Ed allora bisogna partire da ciò che siamo e ciò che ci accomuna.
Senza specificare nomi, bandiere, simboli, proveniamo tutti, come attivisti, o come simpatizzanti, o come semplici elettori, da una cultura di centro ed una cultura di sinistra che condividono una serie di punti. Individuiamoli, perchè sono il punto di partenza: capiamo bene su cosa siamo daccordo.
Credo non siano ne di centro ne di sinistra la "solidarietà", l'"apertura", l'"integrazione", il "rispetto".
Partiamo da questo. Che arrivi da un profondo senso cristiano, o da una cultura basata sul senso della comunione del "bene", credo valga per tutti noi il principio che le differenze sono arricchimento e non motivo di lontananza: da cui il principio di inclusione di etnie, sessualità ed estrazioni sociali diverse. Credo valga per tutti la necessità di una distribuzione delle forze, delle economie di un paese, volte a sostegno dei meno fortunati con la collaborazione di tutti, in maniera proporzionale alle diverse fortune di questi "tutti". Credo valga per tutti il riconoscimento dei fattori sociali che determinano eventi, "devianze", azioni. Credo che per tutti valga il fatto che un "delinquente" non nasce tale per profonda cattiveria innata, ma perchè le situazioni circostanti, ambientali, sociali, economiche influiscono notevolmente sul futuro di una persona.
Credo valga per tutti che le scelte sessuali siano fatto privato, e come tale indiscutibile dalla comunità, a meno che non venga ad essere di danno FISICO, MATERIALE per qualcuno. E questo sia che gli orientamenti sessuali vengano vissuti come fatto naturale  sia che vengano vissuti come "malattie".
Credo che valga per tutti la necessità di far ripartire l'economia: le imprese devono lavorare e produrre e creare lavoro... da questo dipende la ricchezza del paese. Ma questo non deve significare vantaggio per l'impresa a spese di chi lavora. Credo sia valido per tutti che un dialogo con l'impresa deve servire non a creare per que4sta canali preferenziali, ma trovare soluzioni perchè queste si sviluppino garantendo allo stesso tempo crescita, benessere e sicurezza per i lavoratori.
Credo siano molte le cose che valgano per tutti.
Per tutti coloro che provengono da una certa cultra di sinistra, così come da una certa cultura cristiana.
Cisono cose invece che separano.
Ed anche da queste bisogna partire, perchè il dialogo sia sereno, e la coesione si rafforzi per arrivare a questa identità di "AMBROGIO".
I temi che separano sono per lo più quelli etici, ma in fondo non solo. Avverto ad esempio una molto diversa percezione della sicurezza: diversa in maniera del trutto trasversale. Percezione diversa che nasce più che da una origine dalla scarsa conoscenza di determinate realtà: dall'ignoranza le paure e quindi i pregiudizi.
Se si avesse conoscenza delle diverse culture dei popoli racchiusi nella generica definizione di Rom, molti di noi non li sentirebbero come un pericolo imminente. Se si avesse conoscenza delle diverse sostanze psicotrope che vengono genericamente bollate come droghe non si bollerebbe tutto come "tossicodipendenza".
Ma soprattutto i temi etici: la più grossa spaccatura, quella sulla base della quale nascono i mal di pancia di chi nato tondo non vuol morire quadro.
E su questo piano non posso che condividere questi timori. Da una parte e dall'altra.
I temi etici riguardano la sfera più precisamente del rivato, dell'intimo. Le proprie scelte individuali. Su questo bisogna fare un lavoro profondo. E non me ne vogliano i cattolici del gruppo. E' un lavoro soprattutto loro, cui i non cattolici devono partecipare con responsabilità. Evitando di bollare tutto quanto nasca da quel sentimento religioso. Sempre che quel sentimento religioso nonfinisca col voler regolare la vita di tutti.
Lo sforzo maggiore lo devono fare proprio gli amici cattolici: temi come l'aborto, la fecondazione assistita, l'eutanaasia o il testamento biologico, i rapporti sessuali possono essere oggetto di dibattito, ma non devono diventare oggetto di "programma". Non nel senso che non si debba pensare ad una regolamentazione, ma che questa sia LAICA. Non può avere importanza cosa IO penso sia la vita o cosa pensi TU che questa sia. Non è importante quando IO credo che inizi o finisca, come non è iumportante quando TU ritieni inizi o finisca. E' importante che per le proprie scelte private ognuno sia responsabile, ma che non diventi responsabile delle scelte degli altri.
C'è certezza sul momento in cui nasce la vita, sul momento in cui un gruppo di cellule rappresenta un individuo? No: studi di parte sostengono tesi diverse. Questo implica che non esistano certezze in merito, allora l'unica è poggiare le proprie valuazione e le regole da applicare su quanto condivisibile da tutti. GIusto per un esempio: è condiviso da tutti che alla 9 settimana di gestazione il feto ha delle caratteristiche che lo portano ad identificare come individuo? qualcuno ritiene prima, qualcuno ritiene dopo.... il limite condiviso è 9 mesi. Bene. In virtù di tale limite condiviso poi ognuno, nell'intimo della sua coscienza agisce diconseguenza, senza imporre agli altri cosa fare o non fare.
E' un principio fondamentale. E' l'unico modo in cui, persone diverse, con idee simili ma comunque diverse, con analogo modo di percepire i diritti ed i doveri ma con diverse sensibilità possano stareinsieme e dialogare.
Se non si parte da questo ogni progetto non può che naufragare.
Che non si sia margheritini o diessini, che non si sia socialisti o radicali. Ma che sulla base del rispetto delle singole "emozioni", facendo confluire tutte le radici in un unico tronco, si arrivi ad una unica identità comune.
Credo e tempo che chi non ha voluto entrare in questo cammino evolutivo che ha portato al PD non abbia voluto far confluire la propria identità in una identità comune. E credo che all'interno dell'ulivo questo ancora accada. Ma solo costruendo questa identita, basandoci appunto su quei punti di partenza che ci trovano vicini smetterà di essere un problema morire comunisti o democristiani.
Siamo disposti a farlo?
51  Forum Pubblico / ANTICHI GRUPPI di STUDIO: I PARTECIPANTI scrivono... / Re: Proposta su lettera di intenti. inserito:: Maggio 26, 2008, 12:19:41 pm
Nessun "boooohhhhhh" da parte mia: non condivido in tutto, ma mi sembra un ottimo punto di partenza per una "nuova" lettera di intenti.
52  Forum Pubblico / ANTICHI GRUPPI di STUDIO: I PARTECIPANTI scrivono... / MAMMAMARIA ci scrive: inserito:: Maggio 25, 2008, 01:12:44 am
Rispondo anche io all'appello, anche se un pò in ritardo... problemi di connessione.
Confesso un leggero disorientamento: mai partecipato ad una esperienza di questo genere, per cui non so da che parte cominciare. Ma ci sono.
Nord, meridionale, interessata ai problemi del sud, al "femminile", e ai temi legati all'"integrazione" (preferisco parlare in questi temini di immigrazione se permettete), alla scuola. Insomma, non so se si è capito mi devo un pò "ambientare" prima di esprimermi.

p.s. per aiutarmi ad "ambientarmi", sarebbe possibile dare una sbirciatina a quei documenti che qualcuno ti ha inviato in privato, cui hai fatto cenno sul forum, Arlecchino?
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