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31  Forum Pubblico / ANTICHI GRUPPI di STUDIO: I PARTECIPANTI scrivono... / Proposta: Organizzare una opposizione sul territorio inserito:: Giugno 22, 2008, 01:06:02 pm
Arriva gradita la volontà di un movimento di massa in autunno per contrastare il governo. Purtroppo dato il momento sembrerebbero non esistere altri strumenti mediatici per far capire la situazione agli italiani, che ritengono di essere rassicurati in questa ipotetica emergenza sociale, dalla soppressione di alcuni processi, dal blocco delle intercettazioni telefoniche, dalla presenza dell'esercio nelle strade. E in tutto questo mare di emergenze non figura più tra le priorità del governo, quasi sia stata dimenticata, la difficoltà di arrivare a fine mese. Ma nessuno strumento mediatico ne parla.
E ancora nessuno strumento mediatico ha dato abbastanza spazio ad una incredibile decisione nell'emergenza rifiuti di Napoli. Se di rifiuti urbani si tratta, perchè mai delle discarfiche dovrebbero accogliere "fanghi prodotti da trattamenti chimico-fisici contenenti sostanze pericolose" o "rifiuti (compresi i materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, contenenti sostanze pericolose". Stiamo parlando di scarti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti... che ci fanno tra i sacchetti della "monnezza" che troviamo nelle strade di Napoli?
Ma una qualsiasi manifestazione, con corteo e comizio oggi probabilmente non riuscirebbe ad avere l'effetto utile di informare gli italiani di queste realtà. E parlare di "leggi salva-premier" corre il rischio di far apparire ancora una volta Berlusconi un perseguitato politico. Bisognerebbe parlare agli italiani non dei vantaggi per il Premier da tutto ciò, ma degli svantaggi per gli Italiani che derivano dai suoi interessi. Che voglia salvarsi da un processo faccia pure, ma non mandi indietro processi altrettanto importanti con la scusa di affrontare "emergenze sociali". Si arriverebbe al paradosso che per vedere fatta gustizia di uno stupro commesso oggi, dovremmo rinunciare a vedere fatta giustizia di uno supro commesso nel 2001.
Perchè non provare ad imparare dagli altri? Più che una manifestazione una specie di V-Day ma senza "vaffa". Senza un "comizio" ma magari un Crozza che con la sua ironia spieghi le cose come fa su Ballarò, magari anche intervistando lui Veltroni. E magari un pò di musica. Una manifestazione fatta in una città specifica, magari Roma, ma ripresa città per città in maniera simile e con megascreen che facciano vedere in tutta Italia il dibattito.
E creare aspettativa: una network di siti e realtà che facciano un conto alla rovescia fino alla fatidica data. Arriva gradita la volontà di un movimento di massa in autunno per contrastare il governo. Purtroppo dato il momento sembrerebbero non esistere altri strumenti mediatici per far capire la situazione agli italiani, che ritengono di essere rassicurati in questa ipotetica emergenza sociale, dalla soppressione di alcuni processi, dal blocco delle intercettazioni telefoniche, dalla presenza dell'esercio nelle strade. E in tutto questo mare di emergenze non figura più tra le priorità del governo, quasi sia stata dimenticata, la difficoltà di arrivare a fine mese. Ma nessuno strumento mediatico ne parla.
E ancora nessuno strumento mediatico ha dato abbastanza spazio ad una incredibile decisione nell'emergenza rifiuti di Napoli. Se di rifiuti urbani si tratta, perchè mai delle discarfiche dovrebbero accogliere "fanghi prodotti da trattamenti chimico-fisici contenenti sostanze pericolose" o "rifiuti (compresi i materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, contenenti sostanze pericolose". Stiamo parlando di scarti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti... che ci fanno tra i sacchetti della "monnezza" che troviamo nelle strade di Napoli?
Ma una qualsiasi manifestazione, con corteo e comizio oggi probabilmente non riuscirebbe ad avere l'effetto utile di informare gli italiani di queste realtà. E parlare di "leggi salva-premier" corre il rischio di far apparire ancora una volta Berlusconi un perseguitato politico. Bisognerebbe parlare agli italiani non dei vantaggi per il Premier da tutto ciò, ma degli svantaggi per gli Italiani che derivano dai suoi interessi. Che voglia salvarsi da un processo faccia pure, ma non mandi indietro processi altrettanto importanti con la scusa di affrontare "emergenze sociali". Si arriverebbe al paradosso che per vedere fatta gustizia di uno stupro commesso oggi, dovremmo rinunciare a vedere fatta giustizia di uno supro commesso nel 2001.
Perchè non provare ad imparare dagli altri? Più che una manifestazione una specie di V-Day ma senza "vaffa". Senza un "comizio" ma magari un Crozza che con la sua ironia spieghi le cose come fa su Ballarò, magari anche intervistando lui Veltroni. E magari un pò di musica. Una manifestazione fatta in una città specifica, magari Roma, ma ripresa città per città in maniera simile e con megascreen che facciano vedere in tutta Italia il dibattito.
Arriverebbe gente, e magari qualcuno si fermerebbe anche a riflettere. E sarebbe un modo per arrivare alla gente senza dare la sensazione di volere solo criminalizzare, ma fare chiarezza.
Arriva gradita la volontà di un movimento di massa in autunno per contrastare il governo. Purtroppo dato il momento sembrerebbero non esistere altri strumenti mediatici per far capire la situazione agli italiani, che ritengono di essere rassicurati in questa ipotetica emergenza sociale, dalla soppressione di alcuni processi, dal blocco delle intercettazioni telefoniche, dalla presenza dell'esercio nelle strade. E in tutto questo mare di emergenze non figura più tra le priorità del governo, quasi sia stata dimenticata, la difficoltà di arrivare a fine mese. Ma nessuno strumento mediatico ne parla.
E ancora nessuno strumento mediatico ha dato abbastanza spazio ad una incredibile decisione nell'emergenza rifiuti di Napoli. Se di rifiuti urbani si tratta, perchè mai delle discarfiche dovrebbero accogliere "fanghi prodotti da trattamenti chimico-fisici contenenti sostanze pericolose" o "rifiuti (compresi i materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, contenenti sostanze pericolose". Stiamo parlando di scarti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti... che ci fanno tra i sacchetti della "monnezza" che troviamo nelle strade di Napoli?
Ma una qualsiasi manifestazione, con corteo e comizio oggi probabilmente non riuscirebbe ad avere l'effetto utile di informare gli italiani di queste realtà. E parlare di "leggi salva-premier" corre il rischio di far apparire ancora una volta Berlusconi un perseguitato politico. Bisognerebbe parlare agli italiani non dei vantaggi per il Premier da tutto ciò, ma degli svantaggi per gli Italiani che derivano dai suoi interessi. Che voglia salvarsi da un processo faccia pure, ma non mandi indietro processi altrettanto importanti con la scusa di affrontare "emergenze sociali". Si arriverebbe al paradosso che per vedere fatta gustizia di uno stupro commesso oggi, dovremmo rinunciare a vedere fatta giustizia di uno supro commesso nel 2001.
Perchè non provare ad imparare dagli altri? Più che una manifestazione una specie di V-Day ma senza "vaffa". Senza un "comizio" ma magari un Crozza che con la sua ironia spieghi le cose come fa su Ballarò, magari anche intervistando lui Veltroni. E magari un pò di musica. Una manifestazione fatta in una città specifica, magari Roma, ma ripresa città per città in maniera simile e con megascreen che facciano vedere in tutta Italia il dibattito.
Arriverebbe gente, e magari qualcuno si fermerebbe anche a riflettere. E sarebbe un modo per arrivare alla gente senza dare la sensazione di volere solo criminalizzare, ma fare chiarezza.
Arriva gradita la volontà di un movimento di massa in autunno per contrastare il governo. Purtroppo dato il momento sembrerebbero non esistere altri strumenti mediatici per far capire la situazione agli italiani, che ritengono di essere rassicurati in questa ipotetica emergenza sociale, dalla soppressione di alcuni processi, dal blocco delle intercettazioni telefoniche, dalla presenza dell'esercio nelle strade. E in tutto questo mare di emergenze non figura più tra le priorità del governo, quasi sia stata dimenticata, la difficoltà di arrivare a fine mese. Ma nessuno strumento mediatico ne parla.
E ancora nessuno strumento mediatico ha dato abbastanza spazio ad una incredibile decisione nell'emergenza rifiuti di Napoli. Se di rifiuti urbani si tratta, perchè mai delle discarfiche dovrebbero accogliere "fanghi prodotti da trattamenti chimico-fisici contenenti sostanze pericolose" o "rifiuti (compresi i materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, contenenti sostanze pericolose". Stiamo parlando di scarti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti... che ci fanno tra i sacchetti della "monnezza" che troviamo nelle strade di Napoli?
Ma una qualsiasi manifestazione, con corteo e comizio oggi probabilmente non riuscirebbe ad avere l'effetto utile di informare gli italiani di queste realtà. E parlare di "leggi salva-premier" corre il rischio di far apparire ancora una volta Berlusconi un perseguitato politico. Bisognerebbe parlare agli italiani non dei vantaggi per il Premier da tutto ciò, ma degli svantaggi per gli Italiani che derivano dai suoi interessi. Che voglia salvarsi da un processo faccia pure, ma non mandi indietro processi altrettanto importanti con la scusa di affrontare "emergenze sociali". Si arriverebbe al paradosso che per vedere fatta gustizia di uno stupro commesso oggi, dovremmo rinunciare a vedere fatta giustizia di uno supro commesso nel 2001.
Perchè non provare ad imparare dagli altri? Più che una manifestazione una specie di V-Day ma senza "vaffa". Senza un "comizio" ma magari un Crozza che con la sua ironia spieghi le cose come fa su Ballarò, magari anche intervistando lui Veltroni. E magari un pò di musica. Una manifestazione fatta in una città specifica, magari Roma, ma ripresa città per città in maniera simile e con megascreen che facciano vedere in tutta Italia il dibattito.
Arriverebbe gente, e magari qualcuno si fermerebbe anche a riflettere. E sarebbe un modo per arrivare alla gente senza dare la sensazione di volere solo criminalizzare, ma fare chiarezza.
Arriva gradita la volontà di un movimento di massa in autunno per contrastare il governo. Purtroppo dato il momento sembrerebbero non esistere altri strumenti mediatici per far capire la situazione agli italiani, che ritengono di essere rassicurati in questa ipotetica emergenza sociale, dalla soppressione di alcuni processi, dal blocco delle intercettazioni telefoniche, dalla presenza dell'esercio nelle strade. E in tutto questo mare di emergenze non figura più tra le priorità del governo, quasi sia stata dimenticata, la difficoltà di arrivare a fine mese. Ma nessuno strumento mediatico ne parla.
E ancora nessuno strumento mediatico ha dato abbastanza spazio ad una incredibile decisione nell'emergenza rifiuti di Napoli. Se di rifiuti urbani si tratta, perchè mai delle discarfiche dovrebbero accogliere "fanghi prodotti da trattamenti chimico-fisici contenenti sostanze pericolose" o "rifiuti (compresi i materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, contenenti sostanze pericolose". Stiamo parlando di scarti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti... che ci fanno tra i sacchetti della "monnezza" che troviamo nelle strade di Napoli?
Ma una qualsiasi manifestazione, con corteo e comizio oggi probabilmente non riuscirebbe ad avere l'effetto utile di informare gli italiani di queste realtà. E parlare di "leggi salva-premier" corre il rischio di far apparire ancora una volta Berlusconi un perseguitato politico. Bisognerebbe parlare agli italiani non dei vantaggi per il Premier da tutto ciò, ma degli svantaggi per gli Italiani che derivano dai suoi interessi. Che voglia salvarsi da un processo faccia pure, ma non mandi indietro processi altrettanto importanti con la scusa di affrontare "emergenze sociali". Si arriverebbe al paradosso che per vedere fatta gustizia di uno stupro commesso oggi, dovremmo rinunciare a vedere fatta giustizia di uno supro commesso nel 2001.
Perchè non provare ad imparare dagli altri? Più che una manifestazione una specie di V-Day ma senza "vaffa". Senza un "comizio" ma magari un Crozza che con la sua ironia spieghi le cose come fa su Ballarò, magari anche intervistando lui Veltroni. E magari un pò di musica. Una manifestazione fatta in una città specifica, magari Roma, ma ripresa città per città in maniera simile e con megascreen che facciano vedere in tutta Italia il dibattito.
Arriverebbe gente, e magari qualcuno si fermerebbe anche a riflettere. E sarebbe un modo per arrivare alla gente senza dare la sensazione di volere solo criminalizzare, ma fare chiarezza.
Arriva gradita la volontà di un movimento di massa in autunno per contrastare il governo. Purtroppo dato il momento sembrerebbero non esistere altri strumenti mediatici per far capire la situazione agli italiani, che ritengono di essere rassicurati in questa ipotetica emergenza sociale, dalla soppressione di alcuni processi, dal blocco delle intercettazioni telefoniche, dalla presenza dell'esercio nelle strade. E in tutto questo mare di emergenze non figura più tra le priorità del governo, quasi sia stata dimenticata, la difficoltà di arrivare a fine mese. Ma nessuno strumento mediatico ne parla.
E ancora nessuno strumento mediatico ha dato abbastanza spazio ad una incredibile decisione nell'emergenza rifiuti di Napoli. Se di rifiuti urbani si tratta, perchè mai delle discarfiche dovrebbero accogliere "fanghi prodotti da trattamenti chimico-fisici contenenti sostanze pericolose" o "rifiuti (compresi i materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, contenenti sostanze pericolose". Stiamo parlando di scarti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti... che ci fanno tra i sacchetti della "monnezza" che troviamo nelle strade di Napoli?
Ma una qualsiasi manifestazione, con corteo e comizio oggi probabilmente non riuscirebbe ad avere l'effetto utile di informare gli italiani di queste realtà. E parlare di "leggi salva-premier" corre il rischio di far apparire ancora una volta Berlusconi un perseguitato politico. Bisognerebbe parlare agli italiani non dei vantaggi per il Premier da tutto ciò, ma degli svantaggi per gli Italiani che derivano dai suoi interessi. Che voglia salvarsi da un processo faccia pure, ma non mandi indietro processi altrettanto importanti con la scusa di affrontare "emergenze sociali". Si arriverebbe al paradosso che per vedere fatta gustizia di uno stupro commesso oggi, dovremmo rinunciare a vedere fatta giustizia di uno supro commesso nel 2001.
Perchè non provare ad imparare dagli altri? Più che una manifestazione una specie di V-Day ma senza "vaffa". Senza un "comizio" ma magari un Crozza che con la sua ironia spieghi le cose come fa su Ballarò, magari anche intervistando lui Veltroni. E magari un pò di musica. Una manifestazione fatta in una città specifica, magari Roma, ma ripresa città per città in maniera simile e con megascreen che facciano vedere in tutta Italia il dibattito.
E fino a quella data creare aspettative: un network di siti e realtà locali che facciano un conto alla rovescia in attesa dell'evento.
Arriverebbe gente, e magari qualcuno si fermerebbe anche a riflettere. E sarebbe un modo per arrivare alla gente senza dare la sensazione di volere solo criminalizzare, ma fare chiarezza.
E nell'attesa, tante iniziative locali: qualcosa come l'esperienza dei girotondi, che ha raccolto intorno a se piccoli gruppi fino ad arrivare gruppi sempre più grandi.
E in questo potrebbe essere utile questo gruppo di studio.
Non so se siete daccordo, ma credo che siamo in emergenza, e un tavolo di lavoro immediato che porti rapidamente ad un documento da proporre alle persone, tra le persone, andandole a raccogliere nelle loro realtà sia al momento la priorità.
Non è solo quello che non sta facendo questo governo, e neanche quello che sta facendo per i suoi motivi personali: ma quello che sta accadendo al nostro paese perchè lui possa perseguire i suoi scopi.
Che ne dite? Come mi capita di frequente credo di non essere stata molto chiara, perchè sto scrivendo "di pancia". Ma se qualcosa è arrivato potremmo pensare di lavorarci su?


32  Forum Pubblico / ANTICHI GRUPPI DI STUDIO: i Lavori SI SONO FERMATI. / Re: Tavolo n° 2 Straordinari... inserito:: Giugno 20, 2008, 12:04:45 pm

Siamo proprio smemorati ed è proprio vero che chi non comprende gli errori fatti nalla storia e condannato a ripercorrerli.
E ci stiamo cadendo dentro a piè pari... e non vedo soluzione.
33  Forum Pubblico / ANTICHI GRUPPI di STUDIO: I PARTECIPANTI scrivono... / Re: PAOLAV ci scrive: inserito:: Giugno 19, 2008, 04:41:15 pm
Evviva! Cominciavo a preoccuparmi!

... allora lascio stare il San Bernardo?  Ghigno
34  Forum Pubblico / ANTICHI GRUPPI di STUDIO: I PARTECIPANTI scrivono... / Re: PAOLAV ci scrive: inserito:: Giugno 19, 2008, 09:03:57 am
Risposta?
A me basterebbe un pò di chiarezza. Cosa sta succedendo? Abbiamo fatto un pò di sforzi per arrivare alla lettera di intenti, ma è dal giorno in cui è stata consegnata (a chi?) che non succede più nulla.
Oddio, può essere successo di tutto: in una settimana mi si è fuso il pc, ho perso tutto il mio lavoro di 5 anni, mi è saltata la connessione e non so che altro, per cui per un pò sono stata latitante... ho un certo margine di "sopportazione", ma tra un pò mando fuori i san Bernardo a vedere cosa è successo a ggiannig!
35  Forum Pubblico / ANTICHI GRUPPI DI STUDIO: i Lavori SI SONO FERMATI. / Re: Tavolo n° 3 ... è opportuno già oggi si ragioni sul forum che diviene circolo..? inserito:: Giugno 17, 2008, 10:28:04 am
Su questo mi trovi pienamente daccordo, altrimenti si corre il rischio di diventare solo un elitario parloarsi addosso assolutamente inutile... tanto varrebbe restare un forum dove si chiacchiera amenamente per perdere un pò il tempo durante il giorno, a margine di una noiosa giornata di lavoro. Non necessariamente un circolo, ma che la lettera di intenti preluda ad un qualcosa di strutturato e finalizzato.
Sei si è parlato di gruppo di studio va bene: attualmente realmente attivo c'è solo il gruppo (rappresentato dal solo darwin!) sugli straordinari. Su cosa vogliamo battere? Io trovo fondamentale partire dalle basi: non siamo in grado di trovare soluzioni immediate ai problemi del paese, mentre siamo interessati vivamente alla costituzione di una realtà politica che intendiamo condividere, per avere quel riferimento politico che cerchiamo, e che chiuda il ciclo delle vecchie logiche. Partire quindi dall'ipotizzare e suggerire punti di partenza ad integrare un codice, uno statuto preesistenti mi sembra una delle funzioni di un gruppo di questa natura.
Ma è necessaria partecipazione, se vogliamo che tra le proposte ci sia il riconoscimento di una partecipazione più attiva.
E' per questo che sto a chiedere la presenza, non costante perchè tutti abbiamo le nostre vite e le nostre priorità, ma qanto meno efficace di tutti.
A proposito.... ggiannig, che fine ha fatto?
36  Forum Pubblico / ANTICHI GRUPPI DI STUDIO: i Lavori SI SONO FERMATI. / Re: Tavolo n° 2 Straordinari... inserito:: Giugno 13, 2008, 11:00:05 am
Dato che l'argomento di cui stiamo parlando è affine, in quanto per il lavoro dipendente è straordinario, ma per il lavoro atipico è norma, e dato che di mondo del lavoro si parla, una riflessione sugli atipici la possiamo fare qui o è preferibile altro tavolo?
Perchè al di la del discorso del precariato e della cattiva retribuzione il lavoro atipico non ha praticamente tutele, ed è un universo demotivante ed umiliante che al contrario potrebbe diventare una incredibile leva sia per la produttività di una azienda sia per un reale soddisfacimento del lavoratore.

Altra perplessità strettamente inerenti gli straordinari: ci sono molte situazioni e molte aziende che fanno fare straordinari, che però non figurano in busta... un tempo erano i cosiddetti "fuori busta", oggi spesso non vengono neanche considerati e retribuiti. Come trattare questi casi?

Scusa, non riesco a fare molto più che lanciare sassi (sperando che non me li rilanci indietro   Ghigno) ma non so rendermi utile più di così sull'argomento.
37  Forum Pubblico / ANTICHI GRUPPI DI STUDIO: i Lavori SI SONO FERMATI. / Re: Tavolo n° 2 Straordinari... inserito:: Giugno 12, 2008, 12:14:13 pm
Mi sembra una analisi molto interessante, darwin. Sulle proposte mi trova particolarmente daccordo l'ultimo punto, anche se ad essere sincera, trovo che si stia parlando di qualcosa di un pò irreale.
Mi spiego: oltre al "lavoro atipico", che ormai atipico non è più in quanto più diffuso di quello "tipico", ci sono molte situazioni intermedie. Esempio: pur essendo assunte con regolare contratto, nella catena di negozi Extyn le commesse hanno un fisso e poi se vogliono guadagnare uno stipendio normale devono vendere. Hanno la percentuale. Le situazioni di questo tipo sono estremamente diffuse ed è difficilissimo gestirle.
38  Forum Pubblico / ANTICHI GRUPPI DI STUDIO: i Lavori SI SONO FERMATI. / Re: TAVOLO delle PROPOSTE e NOTE per il TEAM di GSL. inserito:: Giugno 11, 2008, 10:14:24 am
Sinceramente non credo che rivedere primarie e statuto significhi fare "militanza" in favore di qualcosa, ma contribuire a formare quel qualcosa per cui fare militanza... comunque, se si preferisce lavorare su temi concreti come gli straordinari mi sta bene. L'importante è non lasciare che una lettera di intenti rimanga appunto solo un intento!

p.s. sul tema in questione sarò moooolto poco utile. Oltre un "mi piace" o "non mi piace" non credo di essere in grado di andare: questa la considero una dissipazione di energie. Se qualcun altro come me si sente poco utile ed è per il "risparmio energetico" magari si potrebbe cominciare a ragionare anche su altro.
39  Forum Pubblico / ANTICHI GRUPPI DI STUDIO: i Lavori SI SONO FERMATI. / Re: Tavolo n° 1 = Bozza o lettera d'intenti del team inserito:: Giugno 10, 2008, 12:10:54 pm
Mi scuso se mi faccio viva solo ora, ma ho avuto problemi di connessione, mi è morto il pc, e mi si è cancellato tutto quello che avevo conservato in una memoria esterna... un filotto non male per chi per vivere ha fa e-commerce e informazione!
Apprendo che sto arrivando anche tardi per commentare la stesura finale della lettera di intenti, che è stata inviata così come è. L'ultima versione mi trova in linea di massima daccordo, solo mi spiace sia stata eliminata una parte che ritengo fondamentale, ma che credo non sia molto condivisa dagli altri del gruppo... è il mio destino: outsider anche tra gli outsider! Felice
MI riferisco a quello che è espresso in questo periodo, e che non mi pare di rivedere neanche in altra forma all'interno della lettera:
Citazione
Abbiamo compreso che il possibile ostacolo al ritrovarsi insieme per questo percorso comune non sono le diverse identità o matrici politiche, ma il supporle individualmente primarie rispetto le altre, rendendo impossibile il dialogo su quanto invece ci accomuna perchè tale iniziativa possa divenire portatrice di analisi, documenti e iniziative.

Abbiamo compreso che solo mantenendo le diverse identità politiche, e la memoria storica sottesa ad ognuna di esse, ma unendole in una nuova identità politica, figlia di queste, si potrà giungere a uno spazio di sviluppi concreti e autentici, sviluppi che radunino tutte le persone che hanno ancora voglia di lottare per un mondo migliore.

Avrei tenuto molto che questo concetto venisse manifestato in questa lettera, proprio perchè il PD, o l'Ulivo, o "ambrogio", come preferiamo chiamarlo, non sia una fusione fredda come dite, ma il risultato di un profondo scambio culturale.
40  Forum Pubblico / ANTICHI GRUPPI DI STUDIO: i Lavori SI SONO FERMATI. / Re: TAVOLO delle PROPOSTE e NOTE per il TEAM di GSL. inserito:: Giugno 10, 2008, 11:59:58 am
Nomi a parte, vedo che la lettera d'intenti è stata impacchettata e spedita...
adesso? Ci muoviamo sui tavoli di lavoro? Verso cosa ci indirizziamo?
Darwin ha un lavoraccio da fare, e avrà bisogno di un pò di aiuto... che io non sono in grado di dare: ma avrà tutta la mia solidarietà Felice
E per il resto?
Credo sia il caso di rivedere un pò Statuto e Carta dei Valori, ma soprattutto ragionare sul concetto di "primarie", in virtù di quella esigenza di partecipazione di cui si parla nella lettera, noncredete?
Poi, mi piacerebbe lavorare sul discorso "mafie"... però, come sempre, avrei bisogno di un piccolo indirizzo, un semplice "vogliamo cominciare a lavorare? facciamo....."
41  Forum Pubblico / ANTICHI GRUPPI DI STUDIO: i Lavori SI SONO FERMATI. / Re: Tavolo n° 1 = Bozza o lettera d'intenti del team inserito:: Giugno 03, 2008, 01:19:19 pm
Partorito la mia versione:

Siamo i partecipanti del gruppo di studio formatosi in forumista.net, forum politico nell'area del pd.
Alcuni di noi partecipano attivamente al dibattito politico da molti anni, altri vi sono approdati (o riapprodati) sull'intento di apertura alle molte anime del centro sinistra, intento dicharato dal partito democratico.
CI siamo riuniti in modo virtuale per ricercare "insieme tra diversi", il modo di fornire al vertice del PD (ma non solo) elementi di valutazione sul pensiero della Base PD presente nel nostro forum, che quotidianamente si confronta con le realtà del Paese, e continuamente si interroga su soluzioni e posizioni: discussioni e confronti anche serrati che si sono sviluppati tra noi in questi ultimi mesi e l'andamento delle ultime elezioni ci hanno recato queste minime ma solide convinzioni:

C'è l'esigenza di ricercare un percorso e una direzione comuni che, ispirandosi all'esperienza dell'Ulivo, permettano a persone con matrici culturali e politiche diverse, ma tutte ugualmente legittime, di divenire interlocutori della più ampia rete di confronto e condivisione possibili.

Abbiamo compreso che il possibile ostacolo al ritrovarsi insieme per questo percorso comune non sono le diverse identità o matrici politiche, ma il supporle individualmente primarie rispetto le altre, rendendo impossibile il dialogo su quanto invece ci accomuna perchè tale iniziativa possa divenire portatrice di analisi, documenti e iniziative.

Abbiamo compreso che solo mantenendo le diverse identità politiche, e la memoria storica sottesa ad ognuna di esse, ma unendole in una nuova identità politica, figlia di queste, si potrà giungere a uno spazio di sviluppi concreti e autentici, sviluppi che radunino tutte le persone che hanno ancora voglia di lottare per un mondo migliore.

Sì, parliamo di mondo migliore. Sappiamo che il "mondo migliore" non parte sempre e comunque dai massimi sistemi, ma spesso si sviluppa nelle conquiste sul territorio, dai piccoli gruppi o addirittura singole volontà  che riescono a incidere positivamente sulla qualità di vita propria e degli altri, dalla pratica politica delle relazioni di solidarietà e di condivisione delle risorse.

Ma non ripudiamo la capacità e la forza di immaginare che il mondo e le sue regole potrebbero davvero essere diversi in un contesto più generale.

Per questi motivi, nel corso di tale iniziativa, che speriamo abbia vita lunga e proficua, non innalzeremo bandiere personali ma ognuno di noi riverserà in essa quanto ha appreso dal suo vissuto politico personale e collettivo.

Vogliamo divenire un soggetto capace di interloquire con il pd e con i circoli del partito, con le forze presenti sul territorio, associazioni, volontariato, gruppi, persone  ed esperienze che vorranno vedere in noi un piccolo ma deciso contributo a un mondo migliore.

Non escluderemo quindi nessuna tematica del vivere che possa essere inquadrata politicamente in questo tentativo. Il momento è troppo importante per mettere in soffitta uno qualunque dei temi della nostra vita quotidiana: è in atto una emergenza, che non è racchiudibile banalmente nella percezione della sicurezza o nel problema dei rifiuti. E’ in atto un’emergenza che passando attraverso ogni singolo motivo di paura che si sta volutamente lasciando attraversare il paese, tende a mettere a repentaglio la stessa democrazia. Dal basso, dalla gente, dalla strada, arrivano continue istanze che non vanno lette banalmente con l’occhio delle esigenze della popolazione, ma interpretate alla luce di quanto è alla base di tutto questo: i nostri padri hanno lottato per acquisire dei diritti. Ed i diritti acquisiti sono testimonianza di civiltà. Una volta acquisiti la lotta non dovrebbe fermarsi, ma rivolgersi verso più alti diritti, come è stata importante testimonianza la rogatoria sulla pena di morte, e la messa al bando delle cluster bombs. Oggi invece ci troviamo nella strana condizione di dover ritornare su quanto credevamo acquisito, e ricominciare a batterci perché tutto questo non ci venga tolto, grazie al facile alibi della paura.
42  Forum Pubblico / ANTICHI GRUPPI DI STUDIO: i Lavori SI SONO FERMATI. / Re: Tavolo n° 2 Straordinari... inserito:: Giugno 03, 2008, 11:55:33 am
Daccordissimo!
43  Forum Pubblico / ANTICHI GRUPPI DI STUDIO: i Lavori SI SONO FERMATI. / Re: ANTIMAFIA - Ipotesi per un tavolo di lavoro inserito:: Giugno 03, 2008, 11:04:30 am
Non solo Gomorra, ma anche una recente inchiesta di Report ha posto in evidenza come, molta imprenditoria italiana, seppur attraverso numerosi filtri, alla fine fonda il suo lavoro e le sue fortune su una serpeggiante forma di collusione: come altro vogliamo definire l'agire di chi, per far produrre una borsa, si rivolge alla fabbrichetta di riferimento offrendo una cifra troppo bassa per far svolgere un lavoro che fatto in regola avrebbe ben altri costi... imponendo in un certo senso a questa di rivolgersi ad altra realtà che ha costi del lavoro più bassi perchè in nero, perchè illeciti, e di norma legati alla criminalità organizzata?
Questo dovrebbe far riflettere, e vi giuro non parlo per amore della mia terra, ma per semplice buon senso. TUtte queste economie sommerse sono ricchezze estorte all'intero paese, ed un mercato assolutamente inquinato e distorto.
Tutto questo non fa male localmente, non rimane racchiuso nei confini campani o siculi, ma fa male all'intero paese.
Non può essere giustificazione l'essere "ostaggio" della Camorra o della Mafia. Non può a certi livelli essere attenuante il pericolo cui si va incontro non accettando il ricatto:
"“Il primo consistente nucleo di imprenditori che pagano è rappre sentato da imprenditori che il pizzo lo pagano senza che neanche gli venga richiesto." Dice ancora Colajani in quell'intervista. Le grandi firme che fanno le "gare d'appalto" tra le diverse fabbriche della camorra per realizzare le loro creazioni, solo dopo che tale meccanismo è stato scoperto hanno denunciato di essere vittime di pressioni... ma a giudicare dal vantaggio che ne ricavano sembrano poche le pressioni e grandi le soddisfazioni.
Questo è l'anello che deve essere fermato, interrotto.
Quando per il "ricattato" il beneficio ottenuto dal "ricatto" è evidente (vedasi Cirio e Parmalat), l'impresa DEVE essere considerata in qualche maniera collusa: per loro deve valere il reato di favoreggiamento. Denunciare solo una volta che si è stati "scoperti" non può trasformarli in vittime: restano complici.
Inoltre non so se esista un reato di questa natura, ma dovrebbero essere perseguiti anche per avere influenzato e inquinato il mercato.
Potrebbe essere questo uno spunto di riflessione per un tavolo di lavoro?
La lotta alla mafia dovrebbe essere il primo degli interessi di un partito di centro sinistra che voglia dirsi riformista, non credete?
44  Forum Pubblico / ANTICHI GRUPPI DI STUDIO: i Lavori SI SONO FERMATI. / Re: ANTIMAFIA - Ipotesi per un tavolo di lavoro inserito:: Giugno 03, 2008, 10:49:43 am
Da "Liberofuturo: Intervista a Enrico Colajanni":
[...]Addio Pizzo ha anche l’abitudine di costituirsi parte civile in procedimenti che riguardano il pizzo.
“Addio Pizzo fin dall’inizio si è costituita parte civile in questi processi, ovviamente per quei processi iniziati dalla sua nascita in poi. Tra l’altro svolgendo anche un ruolo molto importante e innovativo, come quando abbiamo deciso di costituirci parte civile anche contro l’imprenditore che nega: come confermato poi dai giudici, l’atteggiamento omertoso dell’imprenditore che nega contro l’evidenza dei fatti di avere pagato il pizzo, ha di fatto danneggiato il mercato, avvantaggiando un sistema che ne distorce le regole. Abbiamo già avuto un caso di riconoscimento della nostra costituzione di parte civile anche contro l’imprenditore. Non si può stare su questi temi con un piede da una parte ed un piede dall’altra: bisogna essere coerenti fino in fondo”
45  Forum Pubblico / ANTICHI GRUPPI DI STUDIO: i Lavori SI SONO FERMATI. / ANTIMAFIA - Ipotesi per un tavolo di lavoro inserito:: Giugno 03, 2008, 10:46:34 am
Da Gomorra:
[...] Francesco Schiavone Sandokan, Michele Zagaria e il clan Moccia erano i più importanti soci di Cirio e Parmalat in Campania. In tutto il casertano, in parte consistente del napoletano, in tutto il basso Lazio, in parte delle Marche e dell'Abbruzzo, in parte della Lucania, il latte distribuito dalla Cirio e poi dalla PAarmalat aveva conquistato il 90 % del mercato. Un risutlato ottenuto grazie all'alleanza stretta con la camorra casalese e alle tangenit che le aziende pagavano ai clan per mantenere una posizione di preminenza. Diversi i marchi coinvolti, tutti riconducibili all'impero Eurolat, l'azienda passata nel 1999 dalla Cirio di Cragnotti alla Parmalat di Tanzi.
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Prima Cirio e poi Parmalat per ottenede il ruolo di cliente speciale avevano trattato direttamente con il cognato di MIchele Zagaria, latitante da un decennio e reggente del clan dei Casalesi. Il trattamento di favore era conquistato innanzitutto attraverso politiche commerciali. I marchi della Cirio e della Parmalat concedevano ai distributori uno sconto speciale - dal 4 al 6,5%, invece del consueto 3% circa - oltra a vari premi di produzione, così anche i supermercati e i dettaglianti potevano strappare buoni sconti sui prezzi: i Casalesi costruivano in questo modo un consenso diffuso nei confronti del loro predominio commerciale . DOve poi non arrivavano il pacifico convincimento e l'interesse comune entrava in azione la violenza [...] A pagare alla fine erano i consumatori: perchè in una situazione di monopolio e di mercato bloccato, i prezzi finali erano fuori da ogni controllo per mancanza di vera concorrenza.
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In una situazione del genere Cirio e Parmalat risultavano ufficialmente "parti offese" cioè vittime di estorsioni, ma gli investigatori si sono convinti che il clima degli affari era relativamente disteso, e le due parti, le imprese nazionali e i camorristi locali, agivano con reciproca soddisfazione.
Mai Cirio e Parmalat avevano denunciato di subire in Campania le imposizioni dei clan [...] Nessuna ribellione, nessuna denuncia: la sicurezza del monopolio era meglio dell'incertezza del mercato. I soldi distribuiti per mantenere il monopolio e occupare il mercato campano dovevano essere giustificati nei bilanci delle aziende: nessun problema, nel Paese della finanza creativa e della depenalizzazione del falso in bilancio...
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