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1  Forum Pubblico / GARIBALDI NON E' SOLTANTO NOSTRO E' DELL'EUROPA E DEI DIFFERENTI DEL MONDO. / cose varie. inserito:: Aprile 01, 2025, 05:23:29 pm
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2  Forum Pubblico / SOCIALESIMO, IL CAMMINO DELLLE DEMOCRAZIE AUTOREVOLI VERSO IL SOCIALISMO di POPOLO. / Il Puzzo virtuale dell'andare indietro nella cronaca dei fatti raccontati da... inserito:: Marzo 31, 2025, 05:42:54 pm
Mauro Coltorti

IN UCRAINA CI SONO SPIRAGLI DI PACE GRAZIE A TRUMP E PUTIN
Trump lo aveva dichiarato in campagna elettorale e sta portando avanti la ricerca di una pace duratura in Ucraina. Non è una cosa semplice perché ovviamente a chi ha perso la guerra, cioè l’Ucraina, girano le scatole di dover firmare per la perdita di territori che le vennero assegnati dalla Russia alla fine della guerra fredda con la dissoluzione dell’Unione Sovietica. Intanto però Putin ha dichiarato di interrompere per 30 gg i raid aeree sulle centrali energetiche. Putin, come condizione indispensabile ha chiesto “La cessazione totale degli aiuti militari a Kiev come condizione fondamentale per la risoluzione del conflitto”. Ovviamente ha chiesto che l’Ucraina non aderisca alla Nato.  Bisognerà ora vedere se a Putin starà bene che le armi che non saranno fornite dagli americani saranno fornite dagli europei. E’ però evidente che l’Ucraina solo con l’aiuto europeo non riuscirebbe a fronteggiare il rischio di una invasione completa del paese. L’esercito è allo sbando e non ci sono soldati che possano rimpiazzare quelli già impegnati al fronte. Inutile e controproducente che siano gli europei a fornire armi mentre dovrebbero eventualmente sostenere una ricostruzione della parte di paese distrutto dal conflitto e dai bombardamenti. Alla fine dell’incontro la casa bianca ha emanato un comunicato in cui si legge: “sangue e tesori che sia Ucraina che Russia hanno speso in questa guerra andrebbero spesi meglio per i bisogni dei loro popoli”; “Questo conflitto non sarebbe mai dovuto cominciare e sarebbe dovuto terminare molto tempo fa”.  Sembra una posizione saggia e realistica e chi vuole sabotare questo processo dovrebbe essere per lo meno messo alla gogna. Peccato che tra questi ci siano i capi della maggior parte dei governi europei.

GUARDONI E CORNUTI
MARCO TRAVAGLIO – IL FATTO – 19.03.2025
Cosa facevano ieri i nostri governi – quello europeo e quello italiano – mentre Trump e Putin discutevano come chiudere la guerra in Ucraina? Parlavano d’altro, perché non contano nulla e non hanno una posizione su niente. Guardoni e cornuti, sempre gli ultimi a sapere le cose. Mentre i protagonisti parlano di pace, i governi europei parlano di guerra. Ieri, durante la telefonata fra Casa Bianca e Cremlino, la Von der Leyen diceva: “L’Europa, se vuole evitare la guerra, deve prepararsi alla guerra ”. Viva la faccia. Che la Commissione Ue tifi e remi contro la pace l’avevamo capito da un pezzo. Il folle piano Rearm Europe serve a “preparare la guerra” alla Russia su tre presupposti falsi: che Mosca stia per invaderci, che la Nato sia stata abolita e che le guerre si evitino preparandole (invece chi le prepara puntualmente le ottiene). Infatti l’altra dioscura Kallas vuole inviare altri 40 miliardi di armi a un Paese che fra poco potrebbe firmare il cessate il fuoco, quindi dovrebbe deporre le armi e restituire quelle ricevute, non riceverne altre. È l’ultimo, disperato tentativo di convincere Zelensky a non firmare nulla, seguitando a illuderlo che la realtà non esiste e continuando a combattere recupererà i territori che lui stesso dà per persi, anziché perderne di nuovi insieme a migliaia di altre vite, e aderirà pure all’Ue e alla Nato (all’insaputa di Trump). Ma, se la linea europea fosse questa, avrebbe almeno il pregio della chiarezza. Invece no. I principali governi europei preparano truppe di “volenterosi” da inviare in Ucraina quando sarà scoppiata la pace per presidiare oltre 2 mila km di fronte. Cioè: da un lato sabotano il negoziato, da cui essendo bellicisti sono giustamente esclusi, sperando che fallisca; e dall’altro dettano condizioni per il dopo-negoziato, sperando che riesca, ma facendo i conti senza gli osti che lo apparecchiano. Le eventuali truppe di peacekeeping e di sicurezza in Ucraina saranno uno degli oggetti del negoziato (come in quello di Istanbul a marzo-aprile 2022), e nessuno può deciderle prima, tantomeno se non sta al tavolo. Ma è altamente improbabile che, dopo tre anni di guerra, la Russia accetti ai suoi confini truppe Nato (Francia, Regno Unito, Polonia e altri 27 Paesi) ai suoi confini, visto che decise l’invasione proprio per evitarlo. È ovvio che quel compito dovrà spettare a Paesi rimasti neutrali nel conflitto, dalla Turchia all’India, da Israele all’Arabia, dal Brasile ad altri Brics: quindi di che parlano Macron, Starmer, Tusk e altri euromitomani (con l’eccezione, una volta tanto lodevole, della Meloni)? Questa è purtroppo, oggi, l’Europa. Un’altra non c’è. Quando finalmente la seppelliremo, sarà sempre troppo tardi. L’unica manifestazione sensata sull’Europa è un corteo funebre.

da Marisa Righetti - facebook del 22 marzo 2025
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Marisa Righetti

NEGLI USA LA STAMPA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO COMINCIA A SQUARCIARE IL VELO DI MENZOGNE E COMPLICITA' CHE HANNO PROVOCATO LA GUERRA IN UCRAINA E INCHIODANO ZELENSCKY E LA NATO ALLE LORO PESANTI RESPONSABILITA'.
Se lo hanno ammesso persino i Democratici statunitensi (il che è tutto dire!), immaginate solo per un attimo le carrellate di bufale che ci hanno propinato in questi tre anni.
La testata giornalistica The Hill, praticamente l'ufficio stampa del Partito Democratico, ora ammette candidamente quello che finora era tabù.
Ecco la traduzione integrale dell’articolo di The Hill pubblicato il 18/3.
“Raramente sono d’accordo con il presidente Trump, ma le sue ultime dichiarazioni controverse sull’Ucraina sono in gran parte vere. Appaiono assurde solo perché il pubblico occidentale è stato nutrito per oltre un decennio con una dose costante di disinformazione sull’Ucraina.
 È ora di fare chiarezza su 3 punti chiave che spiegano perché gli ucraini e l’ex presidente Joe Biden – non solo il presidente russo Vladimir Putin – abbiano una significativa responsabilità per lo scoppio e la perpetuazione della guerra in Ucraina.
Innanzitutto, come documentato da prove forensi schiaccianti, e confermato anche da un tribunale di Kiev, furono i militanti nazisti ucraini a iniziare le violenze nel 2014, provocando l’invasione iniziale della Russia nel sud-est del paese, inclusa la Crimea. All’epoca, l’Ucraina aveva un presidente filo-russo, Viktor Yanukovych, eletto liberamente nel 2010 con il forte sostegno della minoranza russa nel sud-est del paese.
Nel 2013, Yanukovych decise di perseguire una cooperazione economica con la Russia anziché con l’Europa, come precedentemente pianificato. I filo-occidentali risposero con occupazioni pacifiche della piazza Maidan e degli uffici governativi, fino a quando il presidente offrì sostanziali concessioni a metà febbraio 2014, dopo le quali i manifestanti si ritirarono.
Tuttavia, proprio in quel momento, i militanti di destra iniziarono a sparare sulla polizia ucraina e sui manifestanti rimasti.
La polizia rispose al fuoco, e i militanti sostennero falsamente che erano stati uccisi manifestanti disarmati.
Indignati da questo presunto massacro governativo, gli ucraini si riversarono nella capitale e costrinsero il presidente alla fuga.
Putin rispose inviando truppe in Crimea e armi nel Donbass, a sostegno dei russofoni che ritenevano che il loro presidente fosse stato destituito in modo antidemocratico.
 Questa premessa non giustifica l’invasione russa, ma spiega che non fu del tutto “non provocata”.
In secondo luogo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha contribuito a un’escalation della guerra violando gli accordi di pace con la Russia e cercando aiuti militari e l’adesione alla NATO.
Gli accordi di Minsk 1 e 2, negoziati dal suo predecessore Petro Poroshenko nel 2014 e 2015, prevedevano l’autonomia politica del Donbass entro la fine del 2015, una misura che Putin riteneva sufficiente per impedire all’Ucraina di unirsi alla NATO o diventare una sua base militare.
Tuttavia, l’Ucraina rifiutò per 7 anni di rispettare tale impegno.
Zelensky, durante la campagna elettorale del 2019, promise di implementare gli accordi per prevenire ulteriori conflitti.
Ma una volta eletto, fece marcia indietro, apparentemente meno preoccupato del rischio di una guerra piuttosto che apparire debole nei confronti della Russia.
Aumentò invece le importazioni di armi dai paesi NATO, cosa che rappresentò l’ultima goccia per Putin. Il 21 febbraio 2022, la Russia riconobbe l’indipendenza del Donbass, vi schierò truppe per “mantenere la pace” e chiese a Zelensky di rinunciare alla NATO.
Al suo rifiuto, Putin lanciò un’offensiva militare su larga scala il 24 febbraio.
In terzo luogo, anche Joe Biden ha contribuito in modo cruciale all’escalation del conflitto.
Alla fine del 2021, quando Putin mobilitò le truppe al confine ucraino e chiese il rispetto degli accordi di Minsk, era evidente che, senza concessioni da parte di Zelensky, la Russia avrebbe invaso per creare almeno un corridoio tra Donbas e Crimea.
Biden, invece di insistere perché Zelensky accettasse le richieste di Putin, lasciò la decisione al leader ucraino, promettendo una risposta “rapida e decisiva” in caso di invasione. Questa promessa fu interpretata da Zelensky come un via libera per sfidare Putin.
Se Trump fosse stato presidente, probabilmente non avrebbe concesso un assegno in bianco a Zelensky, costringendolo a rispettare gli accordi di Minsk per evitare la guerra. Inoltre, Trump non avrebbe concesso all’Ucraina un veto sulle trattative di pace, come invece ha fatto Biden, alimentando in Zelensky false speranze di un sostegno militare decisivo da parte degli Stati Uniti, poi negato per timore di un’escalation nucleare.
I contorni di un accordo per porre fine alla guerra sono chiari: la Russia manterrà il controllo della Crimea e di parte del sud-est, mentre il resto dell’Ucraina non entrerà nella NATO ma riceverà garanzie di sicurezza da alcuni paesi occidentali. Purtroppo, un simile accordo avrebbe potuto essere raggiunto due anni fa se Biden avesse condizionato gli aiuti militari a un cessate il fuoco.
Invece, la guerra è proseguita, causando centinaia di migliaia di vittime e spostando le linee del fronte di meno dell’1% del territorio ucraino.
Qualunque accordo di pace emergerà dopo questa guerra sarà peggiore per l’Ucraina rispetto agli accordi di Minsk, che Zelensky ha abbandonato per ambizioni politiche e una ingenua fiducia in un sostegno statunitense senza limiti”.

The Hill - Alan J. Kuperman (docente di strategia militare e gestione dei conflitti all’Università di Austin, Texas)

da FB del 22 marzo 2025.
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La Verità é la protagonista di una leggenda del XIX secolo.
La cui morale della storia é che, alla fine, la nuda Verità viene rifiutata, dagli uomini, per una bella Menzogna.
Direte ma che c'entra con questo post, . . . nulla ma io amo il DUBBIO.
ciaooo 
IO su FB del 22 marzo 2025
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3  Forum Pubblico / GARIBALDI NON E' SOLTANTO NOSTRO E' DELL'EUROPA E DEI DIFFERENTI DEL MONDO. / Le medaglie hanno due facce. Bisogna conoscerle ma da fonti oneste, rarissime! inserito:: Marzo 31, 2025, 05:37:56 pm
Marisa Righetti

NEGLI USA LA STAMPA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO COMINCIA A SQUARCIARE IL VELO DI MENZOGNE E COMPLICITA' CHE HANNO PROVOCATO LA GUERRA IN UCRAINA E INCHIODANO ZELENSCKY E LA NATO ALLE LORO PESANTI RESPONSABILITA'.
Se lo hanno ammesso persino i Democratici statunitensi (il che è tutto dire!), immaginate solo per un attimo le carrellate di bufale che ci hanno propinato in questi tre anni.
La testata giornalistica The Hill, praticamente l'ufficio stampa del Partito Democratico, ora ammette candidamente quello che finora era tabù.
Ecco la traduzione integrale dell’articolo di The Hill pubblicato il 18/3.
“Raramente sono d’accordo con il presidente Trump, ma le sue ultime dichiarazioni controverse sull’Ucraina sono in gran parte vere. Appaiono assurde solo perché il pubblico occidentale è stato nutrito per oltre un decennio con una dose costante di disinformazione sull’Ucraina.
 È ora di fare chiarezza su 3 punti chiave che spiegano perché gli ucraini e l’ex presidente Joe Biden – non solo il presidente russo Vladimir Putin – abbiano una significativa responsabilità per lo scoppio e la perpetuazione della guerra in Ucraina.
Innanzitutto, come documentato da prove forensi schiaccianti, e confermato anche da un tribunale di Kiev, furono i militanti nazisti ucraini a iniziare le violenze nel 2014, provocando l’invasione iniziale della Russia nel sud-est del paese, inclusa la Crimea. All’epoca, l’Ucraina aveva un presidente filo-russo, Viktor Yanukovych, eletto liberamente nel 2010 con il forte sostegno della minoranza russa nel sud-est del paese.
Nel 2013, Yanukovych decise di perseguire una cooperazione economica con la Russia anziché con l’Europa, come precedentemente pianificato. I filo-occidentali risposero con occupazioni pacifiche della piazza Maidan e degli uffici governativi, fino a quando il presidente offrì sostanziali concessioni a metà febbraio 2014, dopo le quali i manifestanti si ritirarono.
Tuttavia, proprio in quel momento, i militanti di destra iniziarono a sparare sulla polizia ucraina e sui manifestanti rimasti.
La polizia rispose al fuoco, e i militanti sostennero falsamente che erano stati uccisi manifestanti disarmati.
Indignati da questo presunto massacro governativo, gli ucraini si riversarono nella capitale e costrinsero il presidente alla fuga.
Putin rispose inviando truppe in Crimea e armi nel Donbass, a sostegno dei russofoni che ritenevano che il loro presidente fosse stato destituito in modo antidemocratico.
 Questa premessa non giustifica l’invasione russa, ma spiega che non fu del tutto “non provocata”.
In secondo luogo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha contribuito a un’escalation della guerra violando gli accordi di pace con la Russia e cercando aiuti militari e l’adesione alla NATO.
Gli accordi di Minsk 1 e 2, negoziati dal suo predecessore Petro Poroshenko nel 2014 e 2015, prevedevano l’autonomia politica del Donbass entro la fine del 2015, una misura che Putin riteneva sufficiente per impedire all’Ucraina di unirsi alla NATO o diventare una sua base militare.
Tuttavia, l’Ucraina rifiutò per 7 anni di rispettare tale impegno.
Zelensky, durante la campagna elettorale del 2019, promise di implementare gli accordi per prevenire ulteriori conflitti.
Ma una volta eletto, fece marcia indietro, apparentemente meno preoccupato del rischio di una guerra piuttosto che apparire debole nei confronti della Russia.
Aumentò invece le importazioni di armi dai paesi NATO, cosa che rappresentò l’ultima goccia per Putin. Il 21 febbraio 2022, la Russia riconobbe l’indipendenza del Donbass, vi schierò truppe per “mantenere la pace” e chiese a Zelensky di rinunciare alla NATO.
Al suo rifiuto, Putin lanciò un’offensiva militare su larga scala il 24 febbraio.
In terzo luogo, anche Joe Biden ha contribuito in modo cruciale all’escalation del conflitto.
Alla fine del 2021, quando Putin mobilitò le truppe al confine ucraino e chiese il rispetto degli accordi di Minsk, era evidente che, senza concessioni da parte di Zelensky, la Russia avrebbe invaso per creare almeno un corridoio tra Donbas e Crimea.
Biden, invece di insistere perché Zelensky accettasse le richieste di Putin, lasciò la decisione al leader ucraino, promettendo una risposta “rapida e decisiva” in caso di invasione. Questa promessa fu interpretata da Zelensky come un via libera per sfidare Putin.
Se Trump fosse stato presidente, probabilmente non avrebbe concesso un assegno in bianco a Zelensky, costringendolo a rispettare gli accordi di Minsk per evitare la guerra. Inoltre, Trump non avrebbe concesso all’Ucraina un veto sulle trattative di pace, come invece ha fatto Biden, alimentando in Zelensky false speranze di un sostegno militare decisivo da parte degli Stati Uniti, poi negato per timore di un’escalation nucleare.
I contorni di un accordo per porre fine alla guerra sono chiari: la Russia manterrà il controllo della Crimea e di parte del sud-est, mentre il resto dell’Ucraina non entrerà nella NATO ma riceverà garanzie di sicurezza da alcuni paesi occidentali. Purtroppo, un simile accordo avrebbe potuto essere raggiunto due anni fa se Biden avesse condizionato gli aiuti militari a un cessate il fuoco.
Invece, la guerra è proseguita, causando centinaia di migliaia di vittime e spostando le linee del fronte di meno dell’1% del territorio ucraino.
Qualunque accordo di pace emergerà dopo questa guerra sarà peggiore per l’Ucraina rispetto agli accordi di Minsk, che Zelensky ha abbandonato per ambizioni politiche e una ingenua fiducia in un sostegno statunitense senza limiti”.

The Hill - Alan J. Kuperman (docente di strategia militare e gestione dei conflitti all’Università di Austin, Texas)

da FB del 22 marzo 2025.
4  Forum Pubblico / DOMANESIMO: N.O.M. ma occorrano NAZIONI e STATI AUTOREVOLI CONTRO IL CAOS ATTUALE. / La Verità é la protagonista di una leggenda del XIX secolo. inserito:: Marzo 31, 2025, 05:34:48 pm
Mauro Coltorti

IN UCRAINA CI SONO SPIRAGLI DI PACE GRAZIE A TRUMP E PUTIN
Trump lo aveva dichiarato in campagna elettorale e sta portando avanti la ricerca di una pace duratura in Ucraina. Non è una cosa semplice perché ovviamente a chi ha perso la guerra, cioè l’Ucraina, girano le scatole di dover firmare per la perdita di territori che le vennero assegnati dalla Russia alla fine della guerra fredda con la dissoluzione dell’Unione Sovietica. Intanto però Putin ha dichiarato di interrompere per 30 gg i raid aeree sulle centrali energetiche. Putin, come condizione indispensabile ha chiesto “La cessazione totale degli aiuti militari a Kiev come condizione fondamentale per la risoluzione del conflitto”. Ovviamente ha chiesto che l’Ucraina non aderisca alla Nato.  Bisognerà ora vedere se a Putin starà bene che le armi che non saranno fornite dagli americani saranno fornite dagli europei. E’ però evidente che l’Ucraina solo con l’aiuto europeo non riuscirebbe a fronteggiare il rischio di una invasione completa del paese. L’esercito è allo sbando e non ci sono soldati che possano rimpiazzare quelli già impegnati al fronte. Inutile e controproducente che siano gli europei a fornire armi mentre dovrebbero eventualmente sostenere una ricostruzione della parte di paese distrutto dal conflitto e dai bombardamenti. Alla fine dell’incontro la casa bianca ha emanato un comunicato in cui si legge: “sangue e tesori che sia Ucraina che Russia hanno speso in questa guerra andrebbero spesi meglio per i bisogni dei loro popoli”; “Questo conflitto non sarebbe mai dovuto cominciare e sarebbe dovuto terminare molto tempo fa”.  Sembra una posizione saggia e realistica e chi vuole sabotare questo processo dovrebbe essere per lo meno messo alla gogna. Peccato che tra questi ci siano i capi della maggior parte dei governi europei.

GUARDONI E CORNUTI
MARCO TRAVAGLIO – IL FATTO – 19.03.2025

Cosa facevano ieri i nostri governi – quello europeo e quello italiano – mentre Trump e Putin discutevano come chiudere la guerra in Ucraina? Parlavano d’altro, perché non contano nulla e non hanno una posizione su niente. Guardoni e cornuti, sempre gli ultimi a sapere le cose. Mentre i protagonisti parlano di pace, i governi europei parlano di guerra. Ieri, durante la telefonata fra Casa Bianca e Cremlino, la Von der Leyen diceva: “L’Europa, se vuole evitare la guerra, deve prepararsi alla guerra ”. Viva la faccia. Che la Commissione Ue tifi e remi contro la pace l’avevamo capito da un pezzo. Il folle piano Rearm Europe serve a “preparare la guerra” alla Russia su tre presupposti falsi: che Mosca stia per invaderci, che la Nato sia stata abolita e che le guerre si evitino preparandole (invece chi le prepara puntualmente le ottiene). Infatti l’altra dioscura Kallas vuole inviare altri 40 miliardi di armi a un Paese che fra poco potrebbe firmare il cessate il fuoco, quindi dovrebbe deporre le armi e restituire quelle ricevute, non riceverne altre. È l’ultimo, disperato tentativo di convincere Zelensky a non firmare nulla, seguitando a illuderlo che la realtà non esiste e continuando a combattere recupererà i territori che lui stesso dà per persi, anziché perderne di nuovi insieme a migliaia di altre vite, e aderirà pure all’Ue e alla Nato (all’insaputa di Trump). Ma, se la linea europea fosse questa, avrebbe almeno il pregio della chiarezza. Invece no. I principali governi europei preparano truppe di “volenterosi” da inviare in Ucraina quando sarà scoppiata la pace per presidiare oltre 2 mila km di fronte. Cioè: da un lato sabotano il negoziato, da cui essendo bellicisti sono giustamente esclusi, sperando che fallisca; e dall’altro dettano condizioni per il dopo-negoziato, sperando che riesca, ma facendo i conti senza gli osti che lo apparecchiano. Le eventuali truppe di peacekeeping e di sicurezza in Ucraina saranno uno degli oggetti del negoziato (come in quello di Istanbul a marzo-aprile 2022), e nessuno può deciderle prima, tantomeno se non sta al tavolo. Ma è altamente improbabile che, dopo tre anni di guerra, la Russia accetti ai suoi confini truppe Nato (Francia, Regno Unito, Polonia e altri 27 Paesi) ai suoi confini, visto che decise l’invasione proprio per evitarlo. È ovvio che quel compito dovrà spettare a Paesi rimasti neutrali nel conflitto, dalla Turchia all’India, da Israele all’Arabia, dal Brasile ad altri Brics: quindi di che parlano Macron, Starmer, Tusk e altri euromitomani (con l’eccezione, una volta tanto lodevole, della Meloni)? Questa è purtroppo, oggi, l’Europa. Un’altra non c’è. Quando finalmente la seppelliremo, sarà sempre troppo tardi. L’unica manifestazione sensata sull’Europa è un corteo funebre.

da Marisa Righetti - facebook del 22 marzo 2025
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Marisa Righetti

NEGLI USA LA STAMPA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO COMINCIA A SQUARCIARE IL VELO DI MENZOGNE E COMPLICITA' CHE HANNO PROVOCATO LA GUERRA IN UCRAINA E INCHIODANO ZELENSCKY E LA NATO ALLE LORO PESANTI RESPONSABILITA'.
Se lo hanno ammesso persino i Democratici statunitensi (il che è tutto dire!), immaginate solo per un attimo le carrellate di bufale che ci hanno propinato in questi tre anni.
La testata giornalistica The Hill, praticamente l'ufficio stampa del Partito Democratico, ora ammette candidamente quello che finora era tabù.
Ecco la traduzione integrale dell’articolo di The Hill pubblicato il 18/3.
“Raramente sono d’accordo con il presidente Trump, ma le sue ultime dichiarazioni controverse sull’Ucraina sono in gran parte vere. Appaiono assurde solo perché il pubblico occidentale è stato nutrito per oltre un decennio con una dose costante di disinformazione sull’Ucraina.
 È ora di fare chiarezza su 3 punti chiave che spiegano perché gli ucraini e l’ex presidente Joe Biden – non solo il presidente russo Vladimir Putin – abbiano una significativa responsabilità per lo scoppio e la perpetuazione della guerra in Ucraina.
Innanzitutto, come documentato da prove forensi schiaccianti, e confermato anche da un tribunale di Kiev, furono i militanti nazisti ucraini a iniziare le violenze nel 2014, provocando l’invasione iniziale della Russia nel sud-est del paese, inclusa la Crimea. All’epoca, l’Ucraina aveva un presidente filo-russo, Viktor Yanukovych, eletto liberamente nel 2010 con il forte sostegno della minoranza russa nel sud-est del paese.
Nel 2013, Yanukovych decise di perseguire una cooperazione economica con la Russia anziché con l’Europa, come precedentemente pianificato. I filo-occidentali risposero con occupazioni pacifiche della piazza Maidan e degli uffici governativi, fino a quando il presidente offrì sostanziali concessioni a metà febbraio 2014, dopo le quali i manifestanti si ritirarono.
Tuttavia, proprio in quel momento, i militanti di destra iniziarono a sparare sulla polizia ucraina e sui manifestanti rimasti.
La polizia rispose al fuoco, e i militanti sostennero falsamente che erano stati uccisi manifestanti disarmati.
Indignati da questo presunto massacro governativo, gli ucraini si riversarono nella capitale e costrinsero il presidente alla fuga.
Putin rispose inviando truppe in Crimea e armi nel Donbass, a sostegno dei russofoni che ritenevano che il loro presidente fosse stato destituito in modo antidemocratico.
 Questa premessa non giustifica l’invasione russa, ma spiega che non fu del tutto “non provocata”.
In secondo luogo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha contribuito a un’escalation della guerra violando gli accordi di pace con la Russia e cercando aiuti militari e l’adesione alla NATO.
Gli accordi di Minsk 1 e 2, negoziati dal suo predecessore Petro Poroshenko nel 2014 e 2015, prevedevano l’autonomia politica del Donbass entro la fine del 2015, una misura che Putin riteneva sufficiente per impedire all’Ucraina di unirsi alla NATO o diventare una sua base militare.
Tuttavia, l’Ucraina rifiutò per 7 anni di rispettare tale impegno.
Zelensky, durante la campagna elettorale del 2019, promise di implementare gli accordi per prevenire ulteriori conflitti.
Ma una volta eletto, fece marcia indietro, apparentemente meno preoccupato del rischio di una guerra piuttosto che apparire debole nei confronti della Russia.
Aumentò invece le importazioni di armi dai paesi NATO, cosa che rappresentò l’ultima goccia per Putin. Il 21 febbraio 2022, la Russia riconobbe l’indipendenza del Donbass, vi schierò truppe per “mantenere la pace” e chiese a Zelensky di rinunciare alla NATO.
Al suo rifiuto, Putin lanciò un’offensiva militare su larga scala il 24 febbraio.
In terzo luogo, anche Joe Biden ha contribuito in modo cruciale all’escalation del conflitto.
Alla fine del 2021, quando Putin mobilitò le truppe al confine ucraino e chiese il rispetto degli accordi di Minsk, era evidente che, senza concessioni da parte di Zelensky, la Russia avrebbe invaso per creare almeno un corridoio tra Donbas e Crimea.
Biden, invece di insistere perché Zelensky accettasse le richieste di Putin, lasciò la decisione al leader ucraino, promettendo una risposta “rapida e decisiva” in caso di invasione. Questa promessa fu interpretata da Zelensky come un via libera per sfidare Putin.
Se Trump fosse stato presidente, probabilmente non avrebbe concesso un assegno in bianco a Zelensky, costringendolo a rispettare gli accordi di Minsk per evitare la guerra. Inoltre, Trump non avrebbe concesso all’Ucraina un veto sulle trattative di pace, come invece ha fatto Biden, alimentando in Zelensky false speranze di un sostegno militare decisivo da parte degli Stati Uniti, poi negato per timore di un’escalation nucleare.
I contorni di un accordo per porre fine alla guerra sono chiari: la Russia manterrà il controllo della Crimea e di parte del sud-est, mentre il resto dell’Ucraina non entrerà nella NATO ma riceverà garanzie di sicurezza da alcuni paesi occidentali. Purtroppo, un simile accordo avrebbe potuto essere raggiunto due anni fa se Biden avesse condizionato gli aiuti militari a un cessate il fuoco.
Invece, la guerra è proseguita, causando centinaia di migliaia di vittime e spostando le linee del fronte di meno dell’1% del territorio ucraino.
Qualunque accordo di pace emergerà dopo questa guerra sarà peggiore per l’Ucraina rispetto agli accordi di Minsk, che Zelensky ha abbandonato per ambizioni politiche e una ingenua fiducia in un sostegno statunitense senza limiti”.

The Hill - Alan J. Kuperman (docente di strategia militare e gestione dei conflitti all’Università di Austin, Texas)

da FB del 22 marzo 2025.
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La Verità é la protagonista di una leggenda del XIX secolo.
La cui morale della storia é che, alla fine, la nuda Verità viene rifiutata, dagli uomini, per una bella Menzogna.
Direte ma che c'entra con questo post, . . . nulla ma io amo il DUBBIO.
ciaooo 
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5  Forum Pubblico / DOMANESIMO: N.O.M. ma occorrano NAZIONI e STATI AUTOREVOLI CONTRO IL CAOS ATTUALE. / Russia e la guerra ombra in Italia, così gli 007 spiano le coste: sottomarini,.. inserito:: Marzo 31, 2025, 05:27:41 pm
Russia e la guerra ombra in Italia, così gli 007 spiano le coste: sottomarini, fregate e falsi mercantili. Tut

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https://www.ilmessaggero.it/italia/russia_guerra_ombra_italia_007_spiano_coste_episodi_quali_sono-8748397.html
 
   
6  Forum Pubblico / ESTERO. MULTINAZIONALI, MUSK, TRUMP e la CINA, NON SONO TUTTO IL MONDO. / Elon MUSK ne sta facendo troppo grosse, seguiamolo ma a distanza. Può scappiare! inserito:: Febbraio 17, 2025, 01:13:20 am
La Royal Society valuta l'espulsione di Elon Musk: per 2300 scienziati avrebbe diffuso teorie infondate

dal Corriere.it

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   dom 16 feb. 22:23       
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https://www.corriere.it/esteri/25_febbraio_16/elon-musk-aggressione-ricerca-scientifica-denuncia-scienziati-royal-society-ff1d6c51-7dab-4c08-8148-3f817790fxlk.shtml
 

7  Forum Pubblico / INTESA OLIVO POLICONICO, Democrazia attaccata difendiamola con SERENITA' E IN PACE! / Io sul Gruppo di Cultura, in Facebook. Noi congelati nei social. inserito:: Febbraio 07, 2025, 01:37:15 am
Io sul Gruppo di Cultura, in Facebook.

Nella situazione in cui siamo, oggi, con movimenti e partiti condizionati e manovrati dal Potere di Personaggi alla ricerca di Cattivo Consenso, non più occultando le loro intenzioni ma dandone evidenze chiassose, mostrando etichette chiare, usando gesti e riferimenti precisi antidemocratici, non é più possibile mantenere Titoli e Tematiche ingenui come questo nostro Gruppo, qui in Facebook, che non mi fanno modificare aggiornandolo alla Cattiva Politica che é in corso d'opera.

Sto pensando cosa proporvi di fare.
Qui la partecipazione é da sempre congelata e tenuta nel frigorifero del "contate nulla", forse con un ritorno al rapporto epistolare si potrà tornare ad un certo calore.


ggiannig
ciaooo

ggianni41@gmail.com

Italia – 7 febbraio 2025
8  Forum Pubblico / 19 MARZO 2025 DA OGGI SI LAVORA NEL SOGNO DI EUROPA UNITA, PER I GIOVANI e per Noi. / In un confronto contano i Fatti! E il Buon Governo deve darla questa Serenità! inserito:: Gennaio 31, 2025, 12:34:51 am
In un confronto contano i Fatti!

°Contano i Fatti in riferimento alle leggi, alle Norme di comportamento, alle Regole Nazionali ed Europee.

°Contano la qualità etica e la storia delle Figure politiche e le Reputazioni dei Personaggi, in conflitto tra loro.

Al di la delle falsità e delle verità "sparate" sui Media (difficilmente catalogabili nel loro schieramento) agli Italiani (troppo spesso citati come allodole da far specchiare) INTERESSA l'essere SERENI!

E il Buon Governo deve darla questa Serenità!
Adesso assistiamo soltanto a "schiamazzi del Governo".
Quasi fosse un "minestrone" troppo in bollore surriscaldato da un eccessivo fuoco, tenuto per "calcolo e da pretesto" Troppo caldo, anzi caldissimo.

Datevi una regolata, chi sbaglia (nel nostro nome) deve essere sancito!
ggg
9  Forum Pubblico / ARLECCHINO ASPERGE CONOSCENZA SPICCIOLA, SUL WEB DAL 1995, ATTINGENDO DAL VECCHIO SECCHIO. / Quando si arriva ad essere Vecchi . . . Io Ricòrdo. inserito:: Gennaio 27, 2025, 11:35:59 am
Quando si arriva ad essere Vecchi, diverse parti di noi sono cambiate, cambiano e cambieranno, sino a che tutto si spegne, nel finito.
Cala l’udito, la vista, la forza nelle gambe, la velocità di reazione e altro.
Se si è fortunati due “organi” tengono duro il Cuore e il Cervello.
Ed è da Vecchi che cresce la “voglia dei Ricordi” e “rispolverare” il tempo della nostra vita passata diventa una sana attività. Mai una necessità, ormai.
Il Cervello e il Cuore sono collegati; si “sente” con il Cuore, si pensa con il Cervello.

Fermato nei movimenti dal mio percorso verso il Fine Vita, mi è venuta l’Idea di mettere Nero su Bianco (sia del web, sia della carta stampata) il Ricordo di Cose e di Persone, ma soltanto citandole, a mio modo.
Attingendo a fonti pubbliche e già note.
Non scrivendoVi del perché le Ricordo.
In tal modo mi sarà possibile non precisare chi ricordo per il Bene e chi per il Male, ricevuto.

Molti li ricordo soltanto, per il loro successo, perché hanno prodotto qualità, perché mi hanno dato emozioni.

Con i Politici sarò meno ermetico.
Scriverò la mia opinione, secondo le regole civili, ma con l’irritazione che meritano, se la meritano a mio parere e motivando.

ciaooo
Italia. 27 gennaio 2025.
10  Forum Pubblico / 19 MARZO 2025 DA OGGI SI LAVORA NEL SOGNO DI EUROPA UNITA, PER I GIOVANI e per Noi. / Nicola Gratteri, gli uffici sono semiparalizzati ma a Roma non ascoltano. inserito:: Gennaio 24, 2025, 01:28:34 am
undefined
Posta in arrivo

ggiannig <ggianni41@gmail.com>
23 gen 2025, 09:06
a me

https://napoli.corriere.it/notizie/cronaca/25_gennaio_23/processo-telematico-nicola-gratteri-gli-uffici-sono-semiparalizzati-ma-a-roma-non-ascoltano-fd3b18ef-03a2-4bd2-8f0b-17f53b556xlk.shtml
11  Forum Pubblico / GARIBALDI NON E' SOLTANTO NOSTRO! E' DELL'ITALIA E DEI DIFFERENTI NEL MONDO. / Non penso che quanto di ciò che sta accadendo in Italia, nel campo dei ... inserito:: Gennaio 10, 2025, 06:41:35 pm
Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo in Realtà virtuale

Non penso che quanto di ciò che sta accadendo in Italia, nel campo dei Conservatori di Destra, sia frutto di una strategia in atto da tempo.

Un fatto mi sembra accettabile e riguarda l'agire della signora Meloni che da espressione, dalle origini certe, di una lunga militanza nella Opposizione e grazie ad una legge elettorale infame, perché riduce l'onore dei cittadini  elettori, si è trovata ad aver raggiunto l'unico obiettivo suo e dell'ammucchiata di alleati, avere il Potere in una Democrazia logorata ma ricca di potenzialità da sfruttare.

Il comune egoismo, l'avidità, la bramosia negli atti e nel comportamento, hanno ottenuto ciò cui stiamo assistendo, operare in una Democratura provvisoria che consente loro di creare nuove  situazioni, "abbaglianti" all'estero verso coloro che hanno interessi da carpire in Italia e di "comandarle" all'interno sfruttando l'ampliamente spiegabile Inerzia di una Opposizione per lo meno frastornata.

Un momento di cronaca sociale e politica che ha nelle sue Spire il crollo di ciò che è falsità e apparenza.
Speriamo che ciò che accade per colpa nostra, di italiani, non ci costi troppo.
ggiannig
12  Forum Pubblico / GARIBALDI NON E' SOLTANTO NOSTRO! E' DELL'ITALIA E DEI DIFFERENTI NEL MONDO. / Poveracci in patria, Gran Signori tra i Potenti nel mondo, sino a quando? inserito:: Gennaio 10, 2025, 06:38:15 pm
Gianni Gavioli
Amministratore su FB

Non contano i personaggi sulla scena (anche del delitto) ma le loro intenzioni e le loro azioni.

Consenso Buono o Cattivo, MAI più al buio.
Avete visto dove ci portano!

Poveracci in patria, Gran Signori tra i Potenti nel mondo,  . . . sin quando ci ridurranno all'osso.
ggiannig
13  Forum Pubblico / LA MIA "ISOLA DI ARLECCHINO EURISTICO". TROVARSI SENZA ESSERSI CERCATI. / E vabbé, cito Jorge Luis Borges, mio ignaro e inconsapevole maestro, ... inserito:: Gennaio 10, 2025, 06:34:01 pm
Post della sezione Notizie

Umberto Rossi
Altre Epifanie.
Sì, altre Epifanie!



Umberto Rossi morirà, è moneta corrente, perché morire è un'abitudine che suole avere la gente.
(non fatevi spaventare da questo incipit: la ragione la comprenderete leggendo quanto segue).


***
6 gennaio 2015
...E vabbé, cito Jorge Luis Borges, mio ignaro e inconsapevole maestro, parafrasandolo: perché così si conviene che sia se si vuole celebrare qualcosa di inatteso; eppure, remotamente sospettato e poi rimosso.
Altre Epifanie? Eh già... e come non celebrare l'idea della nostra morte corporale? Quanti mausolei abbiamo edificato in nostra memoria mentre siamo in vita, felici e sanissimi? Quante cose abbiamo lasciato dietro di noi? Figli, Opere immense o piccole cose, gesti banali o eclatanti, tracce del nostro brulicare di cose, idee, scelte e paure tradotte in coraggio e dedizione?
E perché non farlo? È un inno alla vita e alla sua bellezza misteriosa! Un inno alla gioia!
Per alcuni poi, anche un inno alla coscienza di sé, di quel che siamo, discorrendo di noi e del nostro essere qui adesso, a guardare un cielo ora sgombro ma sempre insospettabilmente variato, sempre ricominciato ogni mattino dopo che il buio (grande ed enfatica mimesi della Morte), lascia il posto alla luce, che altro non è che informazione su quel che accade nella fotosfera di una grande massa di gas e plasma che chiamiamo sole...
E informazione torna ai nostri occhi (e alla nostra mente) su quel che intorno a noi circonda e si dipana.
E così abbiamo il buio (la morte) che qui viene sconfitta dalla luce, dalla “rivelazione” che è al contempo scoperta del già esistente e stato di estasi e stupore davanti al meraviglioso che si rivela!
Torno oggi, a queste considerazioni, colpito da una morte fra tante, inattesa e dolorosa per molti: quella di Pino Daniele.
E' solo un moto del mio sentire, di elaborare il lutto. Che è anche mio perché quell'uomo aveva assunto un ruolo che è tipico degli Eroi Umani, semidei non immortali portatori di un “meraviglioso” che a noi è riservato solo come dono d'altri e non come qualità nostra personale.
Parto da questo evento, così risonante e coinvolgente, ricordando così altre morti, quelle di persone che nessuno di voi conosce, fra le quali la morte del padre di un'amica che non sentivo da tempo. Una storia d'uomini che hanno contribuito alla liberazione di questo smemorato Paese, una morte delicatamente racchiusa in un lutto di pochi.
Infinite sono le vite, infinite sono le morti ma non le loro rappresentazioni. E la morte, questo l'ho sempre saputo avendolo capito già in tenera età, è e resta una questione strettamente personale.
Non so se è democratica benché coinvolga tutti, non credo si possa parlare di democrazia, essendo quest'ultima venuta molto dopo la Prima, purtroppo necessaria al progredire della vita stessa e grande regolatrice dell'evoluzione di ogni cosa: dalle stelle che nascono e muoiono, fino a giungere all'ultimo dei batteri su qualche sperduto pianeta povero di tutto, meno che di vita ignara d'essere vita, in contrapposizione a non so cosa non sia vita.
E qui tutto viene codificato perché abbia un senso, attraverso convinzioni, credenze, supposizioni e altri artifici semantici utili a farci sentire in qualche modo dentro qualcosa che sempre in qualche modo funziona e gira per il verso giusto.
Ma non tutto, non tutte le consapevolezze che acquisiamo arrivano per merito nostro, per nostro lavorarci sopra alla ricerca di un senso che sia però misurabile e confermabile in modo scientifico, benché possa sorreggerci, talvolta, una qualche fede..
Talvolta (sì, talvolta) arriviamo a capire le cose tramite una forma più o meno evidente di "rivelazione".
Esistono svariate forme e manifestazioni di tale fenomeno: contrariamente a quando avviene nel vago Oriente, noi, in Occidente, siamo più attratti (e convinti) dalle rivelazioni che vengono "da fuori", quelle che in termine dotto e più antico chiamiamo "Epifanie".
Sì, Epifanie! Parlavo di "altre Epifanie" nel titolo di questa nota.
L'Epifania non è quel che normalmente ricordiamo, cioè una festività (arcaica pausa fra due infiniti interrogativi, il passato e il futuro spietati e ciechi regolatori del tutto.. e, se non proprio "regolatori", quanto meno indicatori di flusso dei fenomeni, indici consultabili a memoria di quel che accade, di quel che ricordiamo che possa essere accaduto).
Non so dire che cosa accadrà domani e nemmeno oggi.
Attendo che sia, guardo, osservo, cerco in qualche modo di intervenire o di farmene una ragione e gioco a fare colui che gioca a dadi con Dio, ben sapendo che Dio non gioca a dadi.
Non v'inganni il fatto che io sia agnostico per dolorosa scelta personale. Uso termini magici e meta-magici, mistici e meta-mistici, solo per evocare cose che altrimenti non possono essere richiamate per contribuire alla stesura del disegno, all'intessere della nube del telaio.
Mi sono chiesto, negli anni, della simbologia dell'intessere di Penelope, e del suo disfare ogni volta la tela.
Non ho trovato che risposte vaghe, adattamenti a quel che desideravo che fosse.
Come sempre del resto.
Epifanie, rivelazioni.
Di cosa?
...A saperlo!!!
Resta il fatto che ancora oggi m'interrogo e attendo questa dannata rivelazione che mai non arriva.
L'Epifania, snaturata dalla sua origine ancestrale è un po' come la festa di Halloween e il Natale. Un momento di aggregazione degli affetti e/o dei loro disfacimenti, perdite e lutti condivisi o meno, personali o meno.
Tutte necessità da soddisfare, rimpinguando le casse dei rimpianti e delle rivendicazioni, quando l'inferno lo portiamo dentro di noi e non ce ne vogliamo separare, colmando laghi prosciugati e restituendo fertilità alle anime, quando siamo disposti ad accogliere in noi, l'altro che amiamo a prescindere da quel che fa, l'altro che amiamo solo per quel ché è.
Eppure, una luce continua ad apparire sul limitare.
Questo limitare è un luogo effimero come l'orizzonte, un luogo che non puoi raggiungere perché è qualcosa che riguarda il "distante" da noi, il desiderio e la paura. Come ti avvicini a esso questo si allontana con pari velocità e distanza.
Siamo questo noi umani? Sempre alla ricerca di una dimora che ci accolga e nella quale accogliere chi ci è caro? Escludendo gli altri che cari non sono, o altri ancora, invisi al nostro sentire, gente che riteniamo inadeguate alla nostra condivisione di felicità, sicurezza, benessere, idee, gusti?
Siamo dipoli magnetici? Con opposte polarità?
Nadir è un termine arabo, oggi usato in astronomia per indicare l'opposto dello Zenit.
Guardiamo in alto, sopra la nostra testa, sulla verticale del mondo che è il nostro encefalo, generatore della nostra anima e dimentichiamo (o ignoriamo) che esistono infiniti Zenit e infiniti Nadir.
E allo stesso tempo ignoriamo che esistano infinite Epifanie, le nostre, le loro, molte delle quali restano inascoltate perché non c'è nessuno a guardarvi dentro.
Rivelazioni.
Che termine buffo. A pensarci bene può anche essere usato come epistrofe... Possiamo cioè aggiungerla alla fine di ogni frase, a ribadire il bisogno di capire, di trovare una risposta.
Perché tutto non si concluda con la morte di un amico, di una persona amata, di noi stessi, di un'idea, senza che questo abbia un senso, non tanto la morte in sé ma tutto ciò che viene prima.
Io so, intuisco e immagino, di essere nato.
Lo so perché me lo hanno detto.
Prima non c'ero.
4,4 miliardi di anni senza di me? Ma come avete fatto?
Eppure, fin da piccolissimo sentivo d'esserci sempre stato.
Un errore prospettico più che un errore semantico.
Perché io ho avuto un inizio.
Oddio in realtà sono nato due volte! Come tutti voi.. e la prima è stata una sorta di nascita collettiva! Cioè siamo nati tutti lì venuti da lì, qualche miliardo di anni fa sono “nato” insieme a tutti voi, al "progetto" che era in atto in quel momento, quando molecole organiche si sono aggregate a formare le prime probabili alghe... e la catena ininterrotta della vita è giunta fino a oggi, fino a ciascuno di voi.
Pensateci: siete nati da creature vive, i vostri genitori, e queste ultime, a loro volta, da altre creature vive, i loro genitori vostri nonni, in una catena ininterrotta iniziata, forse, 4,4 miliardi di anni fa. Più o meno.
Dunque, siamo ben vecchi! Io però più di voi eh? Non cominciamo!!!!
E se questa non è una Epifania che cos'è? Sì, va bene, è solo una deduzione logico-razionale basata su elementi scientifici che non starò qui a elencare.
Però, l'Epifania dovrebbe appartenere ad un'altra categoria epistemologica e fenomenologica se non addirittura ad una categoria eziologica con concatenazioni escatologiche, cioè rappresentante il fine ultimo di tutte le cose.
Sempre che non ce ne sia uno che è ricorsivo e si ripete tornando all'origine del tutto, al principio, per poi ripetersi.
Come le stagioni.
Eppure, per quanto ne sappiamo, la nostra esistenza pare fermarsi all'inverno. E qui le interpretazioni del tutto (o del nulla) si moltiplicano in varie direzioni e formule, ciascuno scelga la propria e ci si sieda sopra perché non se ne vada via lasciandovi senza una risposta comoda sulla quale sedervi e riposare dagli affanni dell'incertezza.
Perché ho parlato di questo? Perché proprio di morte e più specificamente della mia? Cos'è? Volevo fare lo spiritoso? Brutto narcisista del piffero che sono? O volevo solo scherzare, esorcizzare, fare un po' di ammiccamenti o chiedere aiuto a voi?
Ok no! Ripeto la domanda! Perché ho iniziato parlando della morte?
Perché anch'essa è un'Epifania, una rivelazione.
O almeno temo che lo sia anche se non ne ho ricevuto al momento della nascita, il foglietto con le istruzioni per l'uso.
So che a molti di voi non piace l'argomento, alcuni si toccheranno i testicoli o toccheranno ferro: per chi ha i testicoli di ferro basterà un solo gesto e non dovranno girarsi intorno per cercare il magico apotropaico metallo.
Per tutti gli altri... beh, si dovranno accontentare del metallo che hanno a portata di mano, anche se gli scongiuri, in tempo di Epifanie, sono un poco ridondanti.
Sì perché, in fondo, l'Epifania, la Rivelazione, non è altro che una forma elementare di sostituzione a priori di un destino che ci si aspettava diverso e forse un poco avverso, infelice, così che magari, una volta finito il viaggio si possa trovare quell'equilibrio fra buio e luce, fra dolore e piacere, fra inquietudine e serenità.
Non erano i faraoni che, una volta nell'aldilà venivano sottoposti al giudizio dove su uno dei piatti della bilancia veniva posto il loro cuore e sull'altro una piuma?
A giudicare dallo stato delle mummie direi che costoro avevano il cuore di metallo.
Lo so, è un argomento delicato . . . tanto quanto la vita eh? E di quella ne parliamo continuamente benché nessuno sappia davvero come vadano a finire le cose da qui al prossimo minuto o alla prossima mezz...
AAAAAAAAAAAAAARGH!!
….

Eddai scherzavo!!!
Io non posso non collegare il significato di Epifania (Rivelazione) al significato di "opportunità"! Mi viene naturale.
E già un guardare oltre l'inverno, proprio nel periodo più freddo dell'anno, almeno a queste latitudini.
E qui si potrebbero stemperare le oscure immagini che ho evocato (il termine di qualcosa, evocato dall'idea della mia morte corporale) per accentuarne l'effetto potenzialmente positivo, cioè quello di una "rinascita" o comunque un cambio di stagione...
Sì, ok, forse dobbiamo a Joyce il recupero dell'estensione rivelatrice del termine ma che importa da che parte viene il Tutto se noi comunque ne facciamo parte, sebbene solo in parte?
Ed è su questo che vorrei oggi porre l'accento, visto che siamo quasi a fine giornata, al termine delle festività iniziate l'anno precedente e pure alla fine della vostra pazienza, o voi che siete arrivati a leggere fin qui senza mettervi a urlare contro di me che scrivo troppo!...
Vorrei che leggeste, in tutto questo, parole di speranza, di prospettive proiettate verso un futuro ignoto ma potenzialmente positivo!
Che sia questa la Rivelazione che auguro a tutti voi e anche a me!
Che comunque vadano le cose, una possibilità l'abbiamo sempre! Di cambiare le cose, intendo, e anche noi stessi! Perché cambiare vuol dire divenire veramente quel che siamo!
E scusate l'uso eccessivo di termini complessi: lo so, è un errore e una malizia, un piacere sottile nell'evocarne i significati profondi, anche se si rischia e si finisce per incorrere in tautologie!
Buona Epifania a tutti!
Dico sul serio eh? Aggiungo adesso alle 22.14 del 6 gennaio 2025

Da Facebook   00,08   7 gennaio 2025
14  Forum Pubblico / IL DOMINIO DELLE MULTINAZIONALI CAMBIERA' IL CAPITALISMO, MUSK, TRUMP E LA CINA CAMBIERANNO IL MONDO. / L'esodo da X favorisce Bluesky: tutto quello da sapere sul «Twitter libero» inserito:: Dicembre 28, 2024, 11:38:21 pm
L'esodo da X favorisce Bluesky: tutto quello da sapere sul «Twitter libero»

Mentre X e Threads si contendono l'egemonia, Bluesky attrae utenti con politiche più trasparenti e una proposta più libera, anche contro l'uso dei dati per l'AI

di Marco Trabucchi
18 novembre 2024

Tra i due litiganti il terzo gode. Se da una parte c'è Musk con il social X e dall'altra Zuckerberg con Thread, Bluesky è il terzo incomodo che si gode un inaspettato lampo di notorietà. Il traffico web e gli utenti attivi giornalieri di Bluesky sono aumentati drasticamente nella settimana precedente le elezioni americane, riprendendo a crescere esponenzialmente il giorno delle votazioni. Ad oggi, la crescita del social network è inarrestabile (si può seguire in tempo reale a questa pagina) con il contatore che gira verso l'alto senza soluzione di continuità (mentre scriviamo, il ritmo è pari a 10 nuovi iscritti al secondo, con più di 18 milioni di iscritti).
Tra i fuggitivi eccellenti che hanno scelto di abbandonare il social di Elon Musk, ex Twitter, c'è stato il The Guardian che lo ha definito un «social tossico», con una presenza sempre più ingombrante di contenuti inquietanti promossi o trovati sulla piattaforma, incluse teorie cospirative di estrema destra e razzismo. «Il nostro modello di business non si basa su contenuti virali adattati ai capricci degli algoritmi dei giganti dei social media, ma siamo finanziati direttamente dai nostri lettori», ha spiegato l'autorevole giornale inglese che con le sue “dimissioni” ha trovato molti emuli.

Cos’è Bluesky: libertà, sicurezza e niente sfruttamento dei dati per addestrare l'AI
Bluesky è un progetto nato nel 2019 proprio all'interno di Twitter per volere di Jack Dorsey, l'ex capo del social. Dopo l'acquisizione di Twitter da parte di Musk, Bluesky si è reso indipendente nel 2021, diventando un social di microblogging a tutti gli effetti. Nel 2021 è diventata una realtà indipendente, costituendosi come una Public Benefit Limited Liability Company (PBLLC) con l'obiettivo di promuovere la privacy e la libertà di espressione in un ambiente più aperto e trasparente. La parola d'ordine del social è decentralizzazione. Il suo cuore tecnologico è il Protocollo AT, che permette agli utenti di migrare tra diversi server, mantenendo il controllo sui propri dati e contenuti. Questo lo differenzia radicalmente dai social tradizionali.

Tananai: sincero o bugiardo?
In più, proprio per distinguersi dalle politiche delle big tech, l'azienda ha annunciato poco tempo fa che non utilizzerà i post dei suoi utenti per addestrare i sistemi di intelligenza artificiale generativa. Una decisione che è arrivata nello stesso giorno in cui sono entrati in vigore i nuovi termini di servizio di X che consentono ai partner di terze parti di utilizzare i contenuti degli utenti per l'addestramento delle AI. «Molti artisti e creatori hanno fatto di Bluesky la loro casa, e noi ascoltiamo le loro preoccupazioni riguardo all'utilizzo dei loro dati da parte di altre piattaforme per l'addestramento IA», ha dichiarato Bluesky.

Come iscriversi a Bluesky e come funziona
L’iscrizione a Bluesky è aperta a tutti, senza necessità di inviti. Basta scaricare l’app dal sito ufficiale o dagli app store, creare un account e iniziare a esplorare la piattaforma. L’interfaccia di Bluesky è intuitiva e ricorda da vicino il vecchio Twitter: post brevi, thread e una timeline cronologica, senza interventi dell'algoritmo che filtrano o modificano i contenuti visualizzati in base agli interessi e cose già guardate prima. Questo approccio piace a chi cerca una piattaforma meno invadente, dove la visibilità dei contenuti è determinata esclusivamente dall’attività degli utenti.
Il rischio della polarizzazione digitale: Bluesky vs X?

L'esodo da X è spesso motivato da ragioni politiche ed etiche: la proliferazione di fake news, discorsi d'odio e polarizzazione ha reso la piattaforma tossica per molti utenti. Ma c’è un rischio sottile: il fenomeno potrebbe non risolvere il problema della polarizzazione, bensì accentuarlo. Bluesky sembra attrarre prevalentemente un pubblico progressista e di sinistra, mentre X sta diventando il punto di riferimento per le destre populiste. Questo divide il dibattito pubblico in due camere dell’eco separate, dove ogni parte si rafforza nelle proprie convinzioni senza confrontarsi con idee opposte. Se X diventa il regno della right wing e Bluesky della left wing, siamo di fronte a una nuova frontiera della frammentazione digitale. Una polarizzazione che non riguarda solo le idee, ma le piattaforme stesse.

Da - https://www.vanityfair.it/article/uscire-da-x-bluesky-twitter-libero

15  Forum Pubblico / SIAMO ITALIANI, uno STATO, una NAZIONE, DOBBIAMO ESSERE CREDIBILI E CAPACI PORTATORI DI PACE. / AMP-Italia, il miracolo dell’export e quel podio di cui nessuno parla | inserito:: Dicembre 28, 2024, 11:34:38 pm
AMP-Italia, il miracolo dell’export e quel podio di cui nessuno parla | MilanoFinanza News

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https://www.milanofinanza.it/news/il-miracolo-dell-export-e-quel-podio-italiano-di-cui-nessuno-parla-202412272128564001

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