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Forum Pubblico / ARLECCHINO EURISTICO. "INVITO PERSONE DELL'EST EUROPA alla PARTECIPAZIONE ATTIVA", qui con vostri Scritti. / La giornata in cinque minuti LIBANO, ISRAELE LANCIA 73 TONNELLATE DI ESPLOSIVO
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inserito:: Novembre 19, 2024, 12:35:03 am
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4 Ottobre 2024 Il fatto di domani La giornata in cinque minuti LIBANO, ISRAELE LANCIA 73 TONNELLATE DI ESPLOSIVO SUI BUNKER DI HEZBOLLAH. A BEIRUT FUORI SERVIZIO TRE OSPEDALI. YEMEN, TRE RAID USA SUGLI HOUTHI. L’esercito israeliano ritiene di aver eliminato “250 terroristi di Hezbollah” da quando ha avviato le operazioni nel Paese dei cedri. Beirut è stata colpita da 73 tonnellate di esplosivo, indirizzate sul bunker di al-Marija, nel quartiere Dahiyeh, definito il “principale quartier generale dell’intelligence”. Secondo alcuni media israeliani, Hashem Safieddine designato come successore di Hassan Nasrallah, si trovava nella struttura assieme ad altri ufficiali dell’organizzazione sciita filo-Iran. E a proposito di Iran, i pasdaran minacciano di colpire le raffinerie e i giacimenti di gas israeliani se lo Stato ebraico dovesse attaccare i siti nevralgici di Teheran. La possibilità di raid su obiettivi iraniani viene ancora discussa da Israele e Stati Uniti, con particolare attenzione agli impianti petroliferi iraniani per una risposta alla pioggia di missili lanciati dagli sciiti su Israele, martedì scorso. Sul Fatto di domani leggerete le ultime notizie sul conflitto in Medio Oriente – due soldati israeliani sono stati uccisi, e 24 feriti, dall’attacco di un drone giunto dall’Iraq – sui raid americani per colpire gli Houthi in Yemen, ed una intervista sul tema dell’informazione. UCRAINA, MOSCA AVANZA NEL DONETSK E KIEV COLPISCE NELLA REGIONE RUSSA DI VORONEZH. LA CACCIA DEGLI 007 DI ZELENSKY A CHI COLLABORA CON IL NEMICO. La guerra iniziata con l’invasione russa, nel febbraio 2022, prosegue seguendo, per il momento, una traccia definita. L’esercito di Mosca avanza nel Donbass e preme sull’acceleratore prima che arrivi la stagione fredda che, con pioggia e neve, metterà in difficoltà gli spostamenti. Gli ucraini hanno quasi terminato l’evacuazione dei civili da Pokrovsk, la città considerata uno snodo strategico, sia stradale che ferroviario. I combattimenti, molto intensi, si sono spostati a Selydove e a Kurakhove, sempre nel distretto di Pokrovsk. L’Ucraina risponde con i raid sulle regioni russe, stavolta un drone ha centrato il deposito di carburante a Voronezh. Ma il conflitto si gioca anche su altri piani; i servizi di intelligence ucraini (Gur) danno la caccia a coloro che reputano collaborazionisti. Sul Fatto di domani potrete leggere un approfondimento su questo tema, che riguarda in particolare due episodi. L’attentato nei confronti di Andriy Korotkyi, capo della sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia, che “avrebbe fornito ai russi gli elenchi dei dipendenti della centrale con i loro dati personali, indicando i cittadini con una posizione filo-ucraina” e la bomba fatta esplodere per eliminare Vitalii Lomeiko, un magistrato che a Berdiansk sarebbe passato – secondo l’accusa di Kiev – a lavorare con l’amministrazione nemica. ALLUVIONE IN EMILIA-ROMAGNA, FIGLIUOLO FIRMA TRE ORDINANZE PER LA RICOSTRUZIONE. MA ERANO ATTESE DA FEBBRAIO. La notizia in apparenza è positiva. Tre nuove ordinanze sono state firmate dal commissario per la ricostruzione post alluvione Francesco Paolo Figliuolo, con l’obiettivo di accelerare la ricostruzione, come aveva richiesto la presidente della Regione, Irene Priolo, dopo l’ennesima catastrofe. La prima delle tre ordinanze dà il via a una serie di interventi come il ripristino della linea ferroviaria Marradi-Faenza, i ponti del Boncellino e di Sant’Agata sul Santerno, la soluzione del nodo idraulico di Modigliana, fra i torrenti Ibola, Acerreta, Tramazzo e Marzeno. Finanziate anche la progettazione del ponte della Motta e delle Grazie. La seconda ordinanza servirà a rendere più veloce l’assunzione da parte dei Comuni del personale tecnico-amministrativo, dando la possibilità di attingere a graduatorie di altre amministrazioni o di assumere con selezioni fatte solo per titoli. La terza, inserita nell’ambito del Pnrr, recepisce l’investimento di un miliardo e 200 milioni per interventi finalizzati alla gestione del rischio alluvioni e alla riduzione del rischio idrogeologico, che erano stati al centro delle polemiche nelle ultime settimane. Sul giornale di domani leggerete come questa attività del commissario non è stata proprio all’insegna della celerità; ci sono volute tre alluvioni nella zona di Faenza perché il governo si attivasse. I disagi, purtroppo, non sono finiti: nuova falla nell’argine del Lamone nella zona di Traversara. LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE Chiara Ferragni, ingiusto profitto di 2 milioni e 200 mila. I pm di Milano hanno chiuso l’inchiesta a carico dell’influencer, l’ipotesi di reato è di truffa aggravata. “Le indagini hanno permesso di ricostruire la pianificazione e diffusione di comunicazioni di natura decettiva, volte a indurre in errore i consumatori in ordine al collegamento tra l’acquisto dei prodotti pubblicizzati e iniziative benefiche”. Oltre al profitto, secondo i magistrati Ferragni avrebbe ottenuto benefici non calcolabili “dal ritorno di immagine” legato alle iniziative benefiche. Operaio investito sui binari, nuovi disagi per i passeggeri. Stamattina un incidente sul lavoro ha mandato in tilt la tratta Bologna-Venezia: secondo una prima ricostruzione, “per cause ancora da accertare, al momento dell’investimento il tecnico si sarebbe spostato al di fuori dell’area interessata dalle lavorazioni”. L’incidente ha comportato gravi ripercussioni sulla linea ferroviaria. Bergamo, egiziano arrestato per apologia di terrorismo: inneggiava al jihad. Un cittadino egiziano di 22 anni è stato arrestato a Bergamo con l’accusa di apologia del terrorismo. L’inchiesta è iniziata un mese fa. Il giovane era molto attivo sui social, esaltando lo Stato Islamico, il martirio, la Jihad Islamica Palestinese; inoltre, aveva pubblicato anche foto personali mentre imbracciava armi. I messaggi avevano inoltre un contenuto antisemita, e ricordavano che “una volta sconfitti gli ebrei, i musulmani combatteranno i cristiani”. L’egiziano era da pochi mesi in Italia e il suo permesso di soggiorno era in scadenza. da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-4-ottobre-2024/?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=ore-19&utm_term=2024-10-04
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Forum Pubblico / LA SALUTE, LA CULTURA, IL LAVORO, I GIOVANI, L'AMBIENTE, LA COMUNICAZIONE ETICA E LA SOCIETA'. / OPON una Piattaforma Virtuale della Gente e per la Gente NormalE.
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inserito:: Agosto 01, 2024, 11:34:53 pm
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Ciò che ho in mente tratta di una Piattaforma Virtuale della Gente e per la Gente Normale. Nel senso che in Piattaforma si legge e si scrive non come tifosi di una parte di noi, ma come PERSONE Libere e Indipendenti, interessate a conoscere la Giustizia e l'Etica Sociale che si vive nelle zone in cui siamo concittadini con tutti gli altri. Persone DIVERSE E DIFFERENTI, da ognuno di noi singoli aderenti, attive nel voler conoscere caratteristiche, pregi e difetti di una determinata area/territorio che va ben oltre la nostra Regione, in cui ci vogliamo riconoscere come ITALIA, sia Nazione che Stato, Europea e Occidentale. ggiannig ggianni41@gmail.com
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Forum Pubblico / INTESA OLIVO POLICONICO PIANO ITALO-EUROPEO di Ricostruzione e Sviluppo. / Editori Indipendenti NON FIORI, ma considerazione del Fisco e semplificazioni.
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inserito:: Giugno 01, 2024, 12:40:33 am
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Gianni Gavioli Amministratore
Nel treno delle Culture Occidentali, sul fondo di uno dei tantissimi vagoni, accasciati quasi tutti da problemi di sopravvivenza ricca di creatività, viaggiano immaginando lunghe distanze e librerie piene delle loro creazioni, nate e vissute "secondo senso e non secondo ragione, a guisa di pargoli" (Dante) gli editori e i loro libri stampati.
Pensano di viaggiare, questi Seminatori di Cultura Indipendenti, quindi liberi e piccoli dal punto di vista economico, come si addice a Imprenditori delle periferie, lontane dalle serre super dotate e attrezzate, dove fetono le raccomandazioni dei centri di potere. Lo pensano, dal loro primo libro, di viaggiare grazie e per, i loro libri prodotti e poco venduti, ma in realtà sono fermi da sempre.
Io penso che se l'Olivo Policonico si farà, una delle prime cose di cui ci si dovrà occupare, sarà ridare alla Cultura più dello spazio che Interessi di bassissimo livello etico, sociale e politico hanno falcidiato.
Gli Editori Indipendenti e i loro Autori saranno tra i primi, su quel treno del rinnovamento, a dover essere aiutati a s . . . salire. ggiannig
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Forum Pubblico / L'ITALIA RIDOTTA ad ARCIPELAGO di FEUDI REGIONALI e GRUPPI di POTERE LOCALI. / Clelia Vanna Buonaiuto Si, i luoghi, le persone, ci riconosciamo tutti in ...
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inserito:: Maggio 30, 2024, 05:28:17 pm
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Clelia Vanna Buonaiuto
Si, i luoghi, le persone, ci riconosciamo tutti in quei giorni terribili, vissuti come in un incubo. Al Comune fummo tutti precettati, da subito. Io non ho fatto ritorno a casa se non dopo più di un mese, solo per fare una doccia. Sono stata notte e giorno presso il centro di accoglienza dove arrivavano le persone per essere assistite in qualsiasi modo, molti arrivavano seminudi e senza neanche le scarpe, alcuni venivano trasportati con le jeep dei soldati, altri da elicotteri che per giorni lavorarono per recuperare i sopravvissuti. Ogni giorno, insieme con i soldati andavo a portare l'acqua ai volontari, arrivati da tutta l'Europa, che scavavano anche con le mani pur di fare presto. Erano passati tre anni da quando avevo redatto il Piano di Protezione Civile e, come una nuova Cassandra si avverò tutto, le frane si verificarono negli stessi punti descritti nel Piano, con tutte le peggiori conseguenze per le vittime e i sopravvissuti. Ma nessuno avrebbe potuto immaginare tanto, nessun giudice può addossare colpe di fronte a fenomeni del genere, che stranamente, dopo si verificarono in più parti del mondo. Sarno diventò un esempio, un apripista per cominciare a parlare più fortemente della tutela dell'ambiente e della terra. Sono passati 26 anni e io ancora non riesco ad addormentarmi senza pensare a quei pianti ininterrotti delle persone colpite e dalle perdite subite. Ma il tempo è il nostro nemico, molti, loro malgrado, hanno dovuto superare tutto l'orrore e il dolore. Ma io credo, anzi sono sicura, che nessuno ha dimenticato.
da FB - 5 maggio 1998 le frane a Sarno.
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Forum Pubblico / LA SALUTE, LA CULTURA, IL LAVORO, I GIOVANI, L'AMBIENTE, LA COMUNICAZIONE ETICA E LA SOCIETA'. / Giambattista Vico (1668-1744) è stato uno dei più grandi filosofi italiani di...
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inserito:: Maggio 30, 2024, 05:21:00 pm
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Etica e morale Contenuto suggerito per te · · Giambattista Vico (1668-1744) è stato uno dei più grandi filosofi italiani di tutti i tempi, eppure è ancora poco conosciuto e apprezzato dal grande pubblico. La sua opera più famosa, “La Scienza Nuova”, è un capolavoro di erudizione, fantasia e intuizione, in cui Vico propone una visione originale e rivoluzionaria della storia, della cultura e della conoscenza umana. Vico fu il primo a concepire l'idea della pluralità delle culture, cioè il fatto che ogni popolo ha il suo modo di pensare, di esprimersi, di credere, di agire, che non può essere ridotto a una legge universale o a un modello razionale. Questo significa che il suo pensiero è in sé anti-totalitario, perché riconosce il valore e la dignità di ogni forma di vita umana, senza imporre una verità assoluta o una morale superiore. Vico fu anche colui che vide i limiti del sapere scientifico, che si basa sull'osservazione e sulla misurazione dei fenomeni naturali, ma che non può spiegare il senso e il significato delle opere umane, come la poesia, la religione, il diritto, la politica. Per questo, Vico propose una scienza nuova, basata sul principio che l'uomo può conoscere solo ciò che ha fatto, cioè le sue creazioni culturali, che sono il frutto della sua fantasia e della sua ragione. Vico fu infine colui che creò l'estetica, l'antropologia, la sociologia, la mitologia, e che anticipò molti concetti e problemi che saranno sviluppati solo secoli dopo da altri filosofi, come Kant, Hegel, Croce, Gentile, Berlin. Per questo, Vico può essere considerato un genio, un profeta, un miracolo della cultura italiana. A rendere omaggio a questo grande pensatore è Marcello Veneziani, che ha scritto “Vico dei Miracoli”, un libro appassionato e appassionante, in cui racconta la vita e l'opera di Vico seguendo le sue tracce nei luoghi in cui visse e insegnò, a Napoli e a Vatolla, e mettendo in luce le sue intuizioni miracolose, che lo hanno reso un precursore dell'ermeneutica, della filosofia della storia, della critica della modernità. Veneziani scrive con stile chiaro e coinvolgente, senza rinunciare alla profondità e alla competenza filosofica, e riesce a trasmettere al lettore la sua ammirazione e il suo entusiasmo per Vico, invitandolo a scoprire o a riscoprire un autore che ha molto da insegnarci ancora oggi, in un'epoca di crisi e di confusione dei valori e delle identità. “Vico dei Miracoli” è un libro che merita di essere letto e diffuso, perché restituisce a Vico il ruolo di grande maestro del pensiero italiano, e perché ci offre una chiave di lettura della nostra storia e della nostra cultura, che non può prescindere dalla ricchezza e dalla diversità delle esperienze umane. Marcello Veneziani, “Vico dei miracoli” https://amzn.to/49CNJcp
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Forum Pubblico / L'ITALIA RIDOTTA ad ARCIPELAGO di FEUDI REGIONALI e GRUPPI di POTERE LOCALI. / Renzi Sul redditometro hanno fatto un errore da mediocri, questo governo è...
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inserito:: Maggio 25, 2024, 11:29:51 pm
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Renzi: «Sul redditometro hanno fatto un errore da mediocri, questo governo è in folle» Di Maria Teresa Meli Il leader di Italia viva: questo esecutivo è in folle, sa solo annunciare sui social NEW Matteo Renzi, cosa pensa di questa vicenda del redditometro? «L’ennesimo errore di un governo mediocre. C’è un problema di metodo e merito: nel metodo nessuno a Chigi e al Mef si è accorto del pasticcio del decreto e questo la dice lunga sul funzionamento della macchina di Giorgia Meloni, a cominciare dal ruolo del sottosegretario Mantovano. Nel merito, con una sola mossa Meloni ha sconfessato decenni di battaglia per un fisco amico e, come se non bastasse, ha pure mentito dicendo che era colpa del governo Renzi. Pensavo fosse Giorgia e invece era Pinocchio. Con il nostro governo noi eliminammo dal redditometro la media spese Istat, il meccanismo diabolico che il governo Meloni voleva reintrodurre. Una misura illiberale e statalista che vessa inutilmente i contribuenti. Il governo, in confusione, dovrebbe abbassare le tasse e invece aumenta la burocrazia». Secondo lei il governo è in affanno ? «È in folle, per utilizzare l’espressione delle macchine con i vecchi cambi manuali: non portano a casa un solo risultato. C’è una premier che comunica bene, che anche per questo farà un buon risultato alle Europee, ma c’è un governo che non porta a casa un solo risultato. Hanno scambiato la Gazzetta ufficiale con Twitter. A loro basta annunciare le riforme con un post per pensare che tutto sia arrivato, ma le uniche norme che sono arrivate in Gazzetta ufficiale sono il decreto Rave e il decreto Ferragni. Non c’è traccia di una riforma che sia una e anche sulla giustizia, vedrete, non si farà nulla. Meloni è una buona influencer e una pessima premier». Tajani punta alla doppia cifra … a quanto pare voi moderati che venite dal centrosinistra non riuscite a conquistare quei voti… «I conti li farei dopo le elezioni: con Berlusconi era Forza Italia, con Tajani è Debolezza Italia. Sbandiera i sondaggi come fosse un grillino, ma per il momento ci sono solo vuoti e mediocri slogan offerti all’opinione pubblica. Sulle tasse, sulla giustizia e sulla cultura liberale, Forza Italia poteva fare la differenza in questa maggioranza, ma è totalmente a rimorchio dei sovranisti e di Meloni». Il Pd sembra privilegiare i rapporti con Conte e Avs. Secondo lei i riformisti dem resteranno nel partito ? «Il Pd andrà meglio del previsto, perché i riformisti sono candidati in tutte le circoscrizioni e dunque faranno valere la forza delle preferenze, ma quello che è certo è che Elly Schlein con il risultato che otterrà sposterà ulteriormente a sinistra gli argomenti del partito. Se, come io credo, Stati Uniti d’Europa farà un buon risultato e se, come io credo, la Cgil raccoglierà le firme, il momento chiave della nascita di un vero partito riformista in Italia, di una sorta di Margherita 2.0, sarà con il referendum sul Jobs Act tra qualche mese. Lì si vedrà chi tra i riformisti avrà il coraggio di lasciare il Pd e iniziare con noi e i delusi da Forza Italia una strada nuova». Alla guida della commissione Europa secondo lei ci sarà di nuovo von der Leyen ? «Si scrive Tajani si legge Ursula, si scrive Stati Uniti d’Europa si legge Draghi. La riconferma di Ursula è il sogno di Forza Italia, ma è l’incubo delle aziende italiane: chi vota Forza Italia, vota Ursula von der Leyen, la donna che non ha saputo riformare l’Europa, ma che soprattutto ha messo in ginocchio le aziende italiane, con il Green deal. Secondo me chi vuole bene ai posti di lavoro in Italia spinge per Draghi presidente della commissione. Potrebbe fare anche il presidente del consiglio europeo ma su questo vedo ben posizionato anche il socialista Antonio Costa che ho incontrato qualche giorno fa a Lisbona». L’Italia dovrebbe riconoscere la Palestina ? «Riconoscere la Palestina adesso è un atto ideologico, privo di forza politica. Noi dobbiamo arrivare ad attuare il principio dei due popoli, due Stati e possiamo farlo con un’operazione complessa ma giusta che abbia il proprio fulcro nell’Arabia Saudita e negli accordi tra Riad e Tel Aviv. Tutti i Paesi arabi devono riconoscere il diritto di Israele ad esistere e contemporaneamente finanziare la nascita della Palestina. Con i soldi dati alle scuole, non ad Hamas. Se questo accadrà — con un primo ministro israeliano diverso — sarà un passo decisivo verso la pacificazione e l’equilibrio dell’area. Ma detto che io non sono convinto di Netanyahu, il fatto che si mettano sullo stesso piano Netanyahu e Hamas, Israele e Hamas, è una vergogna, una bestemmia per utilizzare le parole come sempre illuminate di Liliana Segre». LEGGI ANCHE • Matteo Renzi: «Il Pd non ci ha voluto, ecco perché ho rotto con Nardella a Firenze» • Il sondaggio di Pagnoncelli sulle europee | Fratelli d'Italia cala al 26,5%, il Pd sale al 22,5, Forza Italia e Lega crescono, scende il M5S • Meloni: "No a redditometro, ma intollerabili i nullatenenti che girano col Ferrari" • Meloni-Schlein, duello a distanza. La premier : «Redditometro sospeso per vedere meglio la norma». La replica: «Strizza l’occhio ai furbi» Vai a tutte le notizie di Roma Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di Roma iscriviti gratis alla newsletter "I sette colli di Roma". Arriva ogni giorno nella tua casella di posta alle 7 del mattino. Basta cliccare qui. Da - https://roma.corriere.it/notizie/politica/24_maggio_25/renzi-redditometro-intervista-6ba72463-4bca-489c-a220-a105732dbxlk.shtml?bsft_clkid=1fda6d44-854c-4e9f-a1cf-18f2b651441c&bsft_uid=f02a4890-ff86-4bda-b333-0a8a473c8f8a&bsft_mid=d8a3b7b5-617b-4c25-a910-68bff28178bc&bsft_eid=cb5ed262-7f3d-26bc-76ff-8d85e75453dd&bsft_txnid=eb66bef4-fab6-4ea5-a689-6814ddf3defb&bsft_utid=f02a4890-ff86-4bda-b333-0a8a473c8f8a-Newsletter_COR_ORE12&bsft_mime_type=html&bsft_ek=2024-05-25T10%3A00%3A59Z&bsft_aaid=72bb9dec-3452-4075-a63c-0f8d60246a1e&bsft_lx=4&bsft_tv=117
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Forum Pubblico / SOCIALESIMO Prolegomeni della DEMOCRAZIA prima del SOCIALISMO. 20/02/2022 / Immoderati è una rivista online di informazione, cultura e società.
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inserito:: Maggio 25, 2024, 11:27:05 pm
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Immoderati è una rivista online di informazione, cultura e società. Il nostro obiettivo è quello di offrire uno spazio dove sia possibile dialogare offrendo analisi e contenuti utili al dibattito pubblico, senza vincoli tematici. Gli unici limiti previsti dalla linea editoriale sono il rispetto per gli altri e le loro opinioni, l’educazione, e il rigore logico e fattuale. Riteniamo un dovere offrire questo spazio, nella speranza che possa contribuire ad arricchire sia i lettori che gli articolisti. Siamo convinti della necessità di un approccio aperto e umile alla complessità dei temi che il giornalismo oggi deve affrontare. Crediamo che una certa comprensione su come funziona il mondo si possa ottenere solo esponendosi alla diversità di prospettive informate. Sia perché la verità oggettiva non ci è data, ma va ricercata tramite un processo che necessita di cooperazione, discussione e revisione, sia perché anche in caso di disaccordo pensiamo sia necessario sapersi confrontare con pensieri che si discostano da quelle personali. Riteniamo inoltre essenziale a questo fine l’essere in grado di sostenere in modo civile e pacifico un confronto con opinioni che si discostino da quelle personali. Pensiamo di dover fare la nostra parte, mettendo a disposizione un luogo virtuale in cui interagire costruttivamente grazie a punti di vista variegati ma pur sempre strutturati e fondati su fatti e logica. Ci discostiamo dall’atteggiamento molto diffuso di prediligere la partigianeria aprioristica alla comprensione della realtà. Rifiutiamo gli slogan partitici e abbracciamo riflessioni ragionate, complete e ricche di sfumature. Lo scopo è quello di svolgere un servizio utile, che consenta di migliorare gradualmente la nostra conoscenza e la nostra capacità di rapportarci col mondo in cui viviamo. La metafora piratesca ci accompagna sin dalla nostra nascita, nell’ormai lontano 2014. La Redazione di Immoderati si identifica nel Galeone Pirata che, motivato dall’amore per la scoperta, il pensiero e l’avventura, affronta i mari in tempesta del dibattito caratterizzato dal populismo, dall’approssimazione e dall’arroganza. Siamo liberi, poiché Immoderati è da sempre un’organizzazione indipendente, slegata da partiti e ideologie di bandiera e unicamente finanziata da contributi volontari privati. Siamo perennemente in viaggio, in mare aperto, perché il nostro amore per la conoscenza ci spinge all’esplorazione continua di nuove idee e mondi. Pirati, perché quando la superficialità diventa legge, la pirateria diventa un dovere. È doveroso puntualizzare che a fianco dell’entusiasmo per la visione del progetto di Immoderati, ci accompagna anche la consapevolezza dei nostri limiti. Senza la pretesa di mostrarci onniscienti, puntiamo con dedizione al costante miglioramento, alla nostra crescita e allo sviluppo di idee valide. Anzitutto, teniamo a mente che il dibattito di qualità è una questione di metodo. Con Immoderati ci impegniamo a garantire un approccio metodologico che possa sfociare in riflessioni di valore intellettuale, senza pretendere di riuscirci sempre, ma avendo questo obiettivo come stella polare. Siamo consapevoli che un approccio contrario porta al nulla. Tra il nulla spicca il poco; e il poco non basta per affrontare le sfide che spettano a un essere umano. Da - https://www.immoderati.it/manifesto-immoderati/
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Forum Pubblico / O.P.O.N. Opinione Pubblica Organizzata Nazionale, di DEMOCRATICI PROGRESSISTI. (Dopo 11 maggio 2024). / Ponte si o Ponte NO?
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inserito:: Maggio 25, 2024, 11:22:48 pm
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Antonio Prejano
Questo comunicato per chi continua a propagandare bugie sulla fattibilità dell'attraversamento stabile tra Sicilia e Calabria mediante ponte a campata unica
COMUNICATO DELLA COMUNITA' SCIENTIFICA: Noi che parliamo una sola lingua, quella della Scienza e dell´Ingegneria, affermiamo che il ponte sullo Stretto non è una storia di sprechi, ma al contrario è una impresa che ha portato all´Italia ed alla comunità scientifica internazionale uno straordinario bagaglio di specifiche conoscenze multidisciplinari che sono state riconosciute ed oggi ricercate in tutto il mondo. Siamo consapevoli che non spetta alla Scienza e all´Ingegneria stabilire se costruire un ponte o meno, ma compete loro difendere un progetto se infondatamente bistrattato con conseguenze che potrebbero determinare la dissipazione di un grande patrimonio ingegneristico, scientifico e socioeconomico ad oggi consolidato in un progetto definitivo. Siamo altresì consapevoli della necessità di richiamare l´attenzione sulla realtà dei fatti, per superare posizioni troppo spesso retoriche e non basate su criteri tecnici e scientifici. Lo straordinario lavoro svolto da un grande team internazionale, a guida italiana, al quale hanno partecipato studiosi ed istituzioni scientifiche tra i più autorevoli del mondo, nonché leader mondiali nella progettazione di ponti sospesi e nella realizzazione di grandi opere, rischia oggi di essere definitivamente perso. Trascinando con sé tutte le importanti ricadute in termini di sviluppo e coesione territoriale italiani. I più autorevoli ambienti scientifici internazionali hanno riconosciuto che il progetto del Ponte ha saputo conseguire tutti gli obiettivi prefissati, in particolare quelli relativi a sicurezza, efficienza e continuità di servizio, durabilità, e ricadute socio-economiche. Particolare rilievo rivestono gli aspetti relativi a stabilità aerodinamica, percorribilità ferroviaria, risposta sismica, benefici ambientali, riqualificazione di ampie aree urbane fortemente degradate, né si può mancare di sottolinearlo straordinario contributo in termini occupazionali e di sviluppo dei territori interessati. Per la complessa progettazione e realizzazione del Ponte sono state progressivamente ampliate le competenze, adottando soluzioni originali e innovative che hanno consentito uno straordinario progresso delle tecniche di progettazione dei nuovi grandi ponti sospesi nel mondo. Dagli Stati Uniti ad Hong Kong, dalla Corea all´Indonesia e ovunque sono programmati ponti sospesi di grande luce, i progetti di ponte si richiamano al Messina type. La struttura predisposta è costantemente all´attenzione del mondo. Altrettanto significativo è il notevolissimo know how acquisito in termini di gestione di grandi progetti complessi. Gli studi per il Ponte hanno inoltre reso disponibile per la comunità scientifica un patrimonio altrimenti impensabile di conoscenza sull´Area dello Stretto dal punto di vista sismo genetico, meteo-marino, idrogeologico, ambientale, trasportistico. Il Ponte è pronto ad essere costruito. Il progetto è stato sviluppato in dettaglio, controllato e verificato. Decidere sulla sua realizzazione spetta ora alle Autorità del Governo italiano. Da studiosi esprimiamo l´auspicio che non vadano perdute per l´Italia le preziose conoscenze acquisite che hanno portato al progetto del Ponte il riconoscimento del mondo e della comunità scientifica internazionale. Prof. Ing. Giulio BALLIO Emerito di tecnica costruzioni, già Rettore Politecnico Milano Prof. Ing. Claudio BORRI Direttore del CRIAVIC e Ingegn. Civile Università di Firenze Prof. Ing. Fabio BRANCALEONI Ordinario Scienza delle Costruzioni Università Roma Tre Prof. Ing. Stefano BRUNI Ordinario Meccanica Applicata Politecnico Milano Prof. Ing. Sascia CANALE Ordinario Strade, Ferrovie, Aeroporti Università Catania Prof. Ing. Raffaele CASCIANO Ordinario Scienza delle Costruzioni Università della Calabria Ing.. Giovanna CASSANI Direttore Tecnico Rocksoll Spa Prof. Ing. Alberto CASTELLANI già Ordinario Costruzioni in zona sismica Politecnico Milano Prof. Ing. Piero DASDIA Ordinario Tecnica Costruzioni, V. Rettore Università Pescara Prof. Ing. Giorgio DIANA Emerito e Dirett. Galleria del vento CIRIVE Politec. Milano Prof. Ing. Ezio FACCIOLI già Professore di Ingegneria Sismica Politecnico Milano Ing. Ian FIRTH Director Flint Neill Ltd. Inghilterra Prof. Niels J. GIMSING Emerito Technical University of Denmark Danimarca Prof. Ing. Mic.le JAMIOLKOWSKI Emerito Geotecnica Politecnico di Torino Ing. Dyab KHAZEM PMC Suspension Brigde Indip. Design Parson Group – USA Ing. Mario LAMPIANO Presidente Eurolink SCpA Ing. Allan LARSEN Chief specialist Aerodinamics COWI - Danimarca Rag. Michele LEONE AD Eurolik SCpA Arch. Daniel LIBESKIND Studio Architettura - USA Ing. Peter LUNDHUS Managing Director Sund & Baelt - Danimarca Prof. Ing. Giuseppe MANCINI Ordinario Tecnica Costruzioni - Politecnico Torino Ing. P.paolo MARCHESELLI Project Manager Eurolink SCpA Prof. Ing. Giuseppe MUSCOLINO Ordinario Scienza Costruzioni Università Messina Prof. Ing. Agostino NUZZOLO Ordinario Trasporti Università di Roma Tor Vergata Ing. Klaus H. OSTENFELD Esperto di ponti già CEO COWI A/S - Danimarca Ing. Ettore PAGANI Responsabile progettazione Eurolink SCpA Ing. Anton PETERSON Senior Vice Presidente COWI A/S - Danimarca Prof. Ing. Alberto PRESTININZI Ordinario Geologia Applicata - Università Roma La Sapienza Prof. Ing. Giuseppe RICCERI Emerito di Geotecnica Università di Padova Ing. Aldo SAULLE Project Manager Parson - USA Ing. Christofer SCOLLARD Chief Project Manager Buckland & Taylor - Canadà Ing. Kenneth SARZAN PMC Suspension Brigde - Parson Group - USA Prof. Ing. Enzo SIVIERO Ordin. Tecnica Costruzionie Progetto Ponti IUAV Venezia Ing. Peter SLUSZKA Vice Presidente Ammann & Whitney - USA Prof. Ing. Giovanni SOLARI Ordin. Ingegn. Civile e Architettura Università Genova Ing. Yasutsugu YAMASAKI Progettista Ponti sospesi Ishikawagima - Giappone Prof. Ing. Alberto ZASSO Ordinario Meccanica Applicata Politecnico Milano Dott. Roberto ZUCCHETTI Coordinatore Area Economia dei Trasporti CERTeT - Bocconi
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Forum Pubblico / DOMANESIMO, Il DOMANI nel MONDO. L'UMANITA' e l'AMBIENTE, le REALTA' SOCIO-ECONOMICHE e le CULTURE dei POPOLI. / La Pace Attiva in un N.O.M. é incompatibile con i dittatori.
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inserito:: Marzo 28, 2024, 11:52:24 am
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DOMANESIMO. N.O.M. NUOVO ORDINE MONDIALE di PACE ATTIVA.
Gianni Gavioli La Pace Attiva in un N.O.M. é incompatibile con i dittatori. Non tanto per loro, facilmente eliminabili, quanto per le popolazioni che gli permettono di Predare il Potere e di soverchiare la loro Dignità di esseri umani pensanti. Sono popolazioni deboli e inaffidabili, la Pace sarà un business mondiale, occorrono sicurezza e comunione di intenti. Dal condominio, al paese, alle regione, alle nazioni sino al mondo la PACE sarà un processo serena delicatezza.
ggiannig IO SU FB.
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Forum Pubblico / "OLIVO POLICONICO". IDEE DAL TERRITORIO A CONFRONTO. / L'Olivo Policonico (i vasi policonici sono un tipo di potatura nella ...
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inserito:: Marzo 25, 2024, 12:05:34 am
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A Iole S. C. su FB. --
L'Idea che io ho in mente (alla vecchia età di 82 anni, ma L’IDEA é più recente) consiste nel far risorgere le tesi dell'Ulivo (troppe), rompendo con la sua triste storia, ma senza deturparne l'etica.
L'Olivo Policonico (i vasi policonici sono un tipo di potatura nella coltivazione dell'ulivo) senza le Correnti, perché nel Progetto da approvare NON sono accettate, prevede una Piattaforma virtuale per comunicare e dialogare con L'Opinione Pubblica, cioè la Gente, avrà interesse per la partecipazione di giovani, ma ha necessità di contributi di Maestri nell’Impegno, maturi.
ciaooo
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Forum Pubblico / LA SALUTE, LA CULTURA, IL LAVORO, I GIOVANI, L'AMBIENTE, LA COMUNICAZIONE ETICA E LA SOCIETA'. / «Sera del 2 luglio 1977, in casa Rol, presenti Remo ed Else Lugli e Nuccia Visca
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inserito:: Marzo 24, 2024, 11:36:28 pm
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Gustavo Adolfo Rol 29 dicembre 2023 · Esperimento riferito da Remo Lugli:
«Sera del 2 luglio 1977, in casa Rol, presenti Remo ed Else Lugli e Nuccia Visca. Rol ha promesso a Else e a Nuccia di tentare di avere due piccoli disegni di Braque e vorrebbe trovare un tema che possa ispirare un esperimento idoneo per un simile risultato. Chiede di suggerire un argomento. Else dice “l’amore”, Nuccia “la religione”, Remo “la fedeltà”. Rol fa estrarre due carte. Vengono un cinque e un asso che rapportati all’alfabeto danno una E e una A. Rol appare contrariato e avanza dubbi che non venga lo “spirito intelligente” di Braque. Pensa, anzi, che stia per tornare un incisore del ‘400 che si è già presentato la sera prima in una seduta nella quale aveva partecipato anche il duca di Bergamo, ma noi non eravamo presenti. “Amore e religione” dice Rol, “Adamo ed Eva, proprio come ieri sera. Ma non mi piace perché questo non adopera i colori, era un incisore e le incisioni fatte a grafite sono brutte”. Comunque fa scegliere e piegare i fogli, metterli a nostra discrezione uno sull’altro. Chiede a me su quale deve avvenire l’esperimento e io indico il terzo cominciando da sotto verso l’alto. Rol lo fa prendere a Else e glielo fa infilare sotto il tappeto verde davanti a sé. “Tienci la mano sopra in continuazione” le dice. Rol si alza e va a prendere acqua, colori e pennelli. Su un piattino spreme piccolissime porzioni di nero, di rosso e di bianco. Si torna a sedere e, sempre in piena luce, comincia a conversare con qualcuno che non vediamo. Dice che non gli piace quello che sta per fare, perché privo di colore. Tace un momento come per ascoltare e dice: “Va bene, allora un bordo colorato in rosso e nero”. Poi borbotta: “De virium… No, de restauratione virium animae. È un libro del 1492, edito a Basilea. L’incisore è un certo Amerbach, forse Jeronimus. Il libro è rarissimo, credo ve ne sia una copia sola al mondo. Questa che avremo è la riproduzione di una incisione su legno che è in questo volume”. Rol comincia a disegnare in aria con una matita. Tratti che risulteranno alterati rispetto al disegno che apparirà, ma è evidente che i gesti vogliono essere soltanto una grossolana traccia. Poi con i pennelli, mossi nel vuoto, finge di contornare il disegno. “È fatto” esclama. Else, che non ha mai tolto la mano dalla carta posta sotto il tappeto, dice che non ha sentito nessuna vibrazione o variazione né alcunché di strano. Alza il tappeto e apre il foglio. Appaiono due uguali disegni, simmetricamente disposti e come visti specularmente, ognuno di cm 6,5 per 7,5. Rappresentano Adamo ed Eva tra i quali c’è un arberello carico di mele al cui tronco si attorciglia un serpente coronato e ridente. Le figurine, minuziose e ben disegnate hanno il gusto, l’atteggiamento e il tratto delle incisioni di quel tempo. I disegni sono ambedue contornati da una cornicetta ad acquarello in nero e rosso, a chiari motivi rinascimentali, una fascia che racchiude motivi a zig zag e agli angoli un mazzetto di quattro foglie forse di acanto o alloro. I due disegni vengono separati con la forbice e Rol ne dà uno ad Else e uno a Nuccia, le quali ovviamente sono ben felici del dono. Rol prepara poi un passe-partout su cui scrive: “De reformatione virium animae Basel 1492. Proprietà Remo ed Else Lugli”, la sua sigla e la data, 2-7-77. Gli chiediamo se l’apporto della sera prima era uguale e Rol risponde di sì: mancava soltanto il bordino».
(da: Lugli, R., "Gustavo Rol. Una vita di prodigi", 2008, pp. 67-69; l'immagine del disegno – che era quello di Else – qui è con la cornice originale messa in seguito (inedita)) Mostra meno
Da FB 1 marzo 24
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Forum Pubblico / N.O.M. NUOVO ORDINE MONDIALE e i POLI di ATTRAZIONE ma gli STATI UNITI d'EUROPA? / Confermata la morte del giornalista Gonzalo Lira, detenuto in Ucraina dal ...
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inserito:: Marzo 17, 2024, 11:33:04 pm
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HOME ESTERI MONDO MULTIPOLARE ITALIA CULTURA E RESISTENZA LAVORO E LOTTE SOCIALI OPINIONI. IN PRIMO PIANO RUSSIA 13 gennaio 2024 Confermata la morte del giornalista Gonzalo Lira, detenuto in Ucraina dal regime di Kiev La Redazione de l'AntiDiplomatico Confermata la morte del giornalista Gonzalo Lira, detenuto in Ucraina dal regime di KievI nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU! Il giornalista cileno-statunitense Gonzalo Lira, che copriva il conflitto in Ucraina ed era critico le pratiche del regime di Kiev, è morto in una prigione ucraina, secondo quanto riferito da diverse fonti, che citano il padre. Successivamente, il Dipartimento di Stato USA e il Ministero degli Esteri cileno hanno confermato la sua morte. "È stato torturato, vittima di estorsione, tenuto in isolamento per 8 mesi e 11 giorni e l'ambasciata statunitense non ha fatto nulla per aiutare mio figlio. Il responsabile di questa tragedia è il dittatore Zelenski, con il consenso di un presidente statunitense rimbambito, Joe Biden", ha scritto il padre. Secondo la lettera pubblicata dal giornalista Alex Rubinstein, Lira aveva una polmonite bilaterale, uno pneumotorace e un caso molto grave di edema. Nella lettera si legge che le malattie si sono aggravate a metà ottobre e le autorità carcerarie lo hanno ignorato fino al 22 dicembre. "Gonzalo Lira, padre, dice che suo figlio è morto all'età di 55 anni in una prigione ucraina, dove era detenuto per il reato di aver criticato i governi Zelenski e Biden. Gonzalo Lira era un cittadino statunitense, ma l'amministrazione Biden ha chiaramente appoggiato la sua detenzione e la sua tortura", ha scritto il giornalista statunitense Tucker Carlson sul suo account X. Dopo le prime notizie sulla sorte del giornalista, il Dipartimento di Stato nordamericano ha confermato a Sputnik che Gonzalo Lira è morto in Ucraina. Tuttavia, si è rifiutato di fornire ulteriori informazioni, citando la necessità di rispettare la famiglia del defunto. Lira viveva a Kharkov e curava un blog con lo pseudonimo di "CoachRedPill", ma è passato ai commenti su YouTube dopo lo scoppio del conflitto ucraino. Nel maggio 2023 è stato arrestato dal Servizio di sicurezza dell'Ucraina (SBU) con l'accusa di "screditare" le autorità e le forze armate ucraine. La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha ricordato che questa non era la prima volta che Lira scompariva, poiché il 15 aprile 2022 era stato arrestato da membri dell'SBU. Per poi aggiungere che "hanno confiscato i suoi computer portatili e lo hanno privato dell'accesso a tutti i suoi account, ma poi lo hanno rilasciato a causa dell'ampia pubblicità che i media hanno dato alla sua scomparsa". La Russia è convinta che le autorità del regime di Kiev siano le principali responsabili della morte del giornalista cileno-statunitense, ha dichiarato la rappresentanza diplomatica russa presso le Nazioni Unite. Secondo i diplomatici di Mosca, gli Stati Uniti, alleati dell'Ucraina, cercheranno di mettere a tacere la morte del loro cittadino, che criticava la politica occidentale. Diverse personalità pubbliche, secondo quanto riporta Sputnik, hanno fatto reagito alla morte in un carcere del regime di Kiev di Gonzalo Lira. "L'amministrazione Biden avrebbe potuto recuperare Gonzalo Lira con una telefonata, ma non ha mosso un dito. Il governo ucraino sapeva quindi di poter agire impunemente. Tuttavia, la pura sfacciataggine di uccidere un cittadino statunitense in custodia rivela un regime criminale", ha denunciato l'uomo d'affari, autore e investitore David Sacks. Il miliardario statunitense Elon Musk ha risposto a questo messaggio, definendo la situazione "un disastro". Il figlio dell'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Donald Trump Jr, ha affermato di sperare in una copertura adeguata dell'accaduto da parte dei media statali, ma si è detto sicuro che questo non accadrà mai. "Quindi ora permettiamo ai nostri beneficiari di assistenza sociale stranieri come Zelenski di uccidere i nostri cittadini e i nostri giornalisti?", ha chiesto Donald Trump Jr. L'inazione del governo statunitense nel caso di Gonzalo Lira ha fatto arrabbiare anche lo scienziato e analista economico statunitense Chris Martenson, che ha definito l'amministrazione Biden "pura malvagità e un disastro morale". “Gonzalo era uno dei buoni, assassinato da un dittatore da quattro soldi e dalla negligenza degli Stati Uniti”, ha poi aggiunto. "Gonzalo Lira è morto oggi in una prigione ucraina per la sola colpa di essere un giornalista che voleva che il mondo conoscesse la vera natura del regime nazista in Ucraina (...) Voleva solo la verità, voleva solo la giustizia. Riposa in pace amico mio", ha affermato l’analista Angelo Giuliano. Iln commentatore politico statunitense, Jackson Hinkle, ha affermato che la situazione di Gonzalo Lira lo ha ispirato a "esporre la verità sull'impero guerrafondaio degli Stati Uniti". "Non dimenticherò mai ciò che Zelenski e il suo governo nazista ucraino ti hanno fatto per volere dell'amministrazione Biden. Sei stato imprigionato, torturato, e infine ucciso per aver detto la verità", ha denunciato Hinkle. Il primo vicepresidente della Commissione per lo sviluppo dei Mass Media e delle Comunicazioni di Massa della Camera civica russa, Alexandr Malevich, ha proposto di candidare il giornalista al Premio mondiale per la libertà di stampa. "Presenteremo la nostra candidatura all'UNESCO nei prossimi giorni". Da – https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-confermata_la_morte_del_giornalista_gonzalo_lira_detenuto_in_ucraina_dal_regime_di_kiev/45289_52314/
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