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1  Forum Pubblico / Il MONITORE. ORSI, LUPI E TUTTA LA NATURA CI RIVOGLIONO ESSERI UMANI. / A che punto siamo? inserito:: Settembre 17, 2021, 09:29:46 am
“Il nostro Abbondio, non nobile, non ricco, coraggioso ancor meno, s’era dunque accorto, prima quasi di toccar gli anni della discrezione, d’essere, in quella società come un vaso di terracotta, costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro.“.

Così Manzoni descrive il sentire di Don Abbondio nella società.

Non per viltà genetica ma per l'insicurezza che avverte nella sua vita.

"La sua andatura era affaticata, ma non cascante; gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d'averne sparse tante; c'era in quel dolore un non so che di pacato e di profondo, che attestava un'anima tutta consapevole e presente a sentirlo."
Alessandro Manzoni, I Promessi Sposi; capitolo XXXIV

"Il buon senso c'era...ma se ne stava nascosto per paura del senso comune..."

"Quei prudenti che s'adombrano delle virtù come dei vizi, predicano sempre che la perfezione sta nel mezzo; e il mezzo lo fissan giusto in quel punto dov'essi sono arrivati, e ci stanno comodi"

Così si sentono tanti coraggiosi portatori di idee in questo periodo storico, dovendo confrontarsi con lo strapotere di chi ha deciso, a tavolino, quali sono le realtà di comunicazione, quali sono i valori che devono prevalere nella società.

La perfezione sta nel mezzo, ma il mezzo non esiste. È solo un punto relativo e comodo.

Così ci addentriamo in questa società ed in questo periodo storico. I valori sembrano perdere ogni importanza, vengono trasportati in un edificio prefabbricato ad uso e consumo di altri.

Ad esempio, nella storia di questi giorni. Molti hanno visto come esaltanti le imprese dei nostri atleti alle Olimpiadi, tante medaglie vinte, molte di oro.

Però molti di noi ricordano le Olimpiadi come un momento di pace e di disinteresse.

Alla loro creazione nell'antico mondo greco per tutta la durata dei giochi (cinque giorni) venivano sospese le guerre in tutta la Grecia: questa era chiamata tregua olimpica. In epoca moderna i giochi olimpici rinascevano con questa speranza. De Coubertin voleva anche trovare un modo di avvicinare le nazioni, di permettere ai giovani del mondo di confrontarsi in una competizione sportiva, piuttosto che in guerra. La rinascita dei Giochi avrebbe permesso di raggiungere entrambi gli obiettivi. Il motto olimpico ufficiale è stato fino al 19 luglio 2021 "Citius, Altius, Fortius", un'espressione latina che significa "più veloce, più alto, più forte". La frase fu usata per la prima volta in occasione di Parigi 1924. Il 20 luglio 2021, durante la 138ª sessione del CIO svoltasi a Tokyo in occasione dei Giochi della XXXII Olimpiade, il motto è stato ufficialmente aggiornato in "Citius, Altius, Fortius - Communiter", traducibile in italiano come "più veloce, più alto, più forte - insieme". Un altro motto, non ufficiale ma non meno importante fu la famosa frase di De Coubertin "L'importante non è vincere ma partecipare".

Però una volta sociale affermatasi dalla fine degli anni '70 del '900 ha portato a cancellare quello spirito. Di fronte alla forza del dio denaro i giochi olimpici si sono trasformati in semplice veicolo di ricchezza per taluni, vendere sotto forma di diritti televisivi, di pubblicità lo spettacolo. Si è passati dai giochi olimpici alle arene gladiatorie a cui far accorrere delle persone manipolate a comando.

Si insiste nell'universalità che raggiunge la diffusione delle immagini, in realtà l'universalità è solo degli utili generati alle grandi corporation della comunicazione. Se non esistesse questo affare le Olimpiadi sparirebbero dall'orizzonte a favore degli sport che rappresentano guerre figurate come il calcio.

Anche gli atleti diventano spesso solo uno spot vivente per aziende che reclamizzano abbigliamenti sportivi, altri prodotti di benessere.

Questa deriva deve farci riflettere sul mondo in cui crediamo di esistere, su una realtà che è trasformata ad uso e consumo solo di chi vuol vendere.

La comunicazione ampia e libera della rete si sta trasformando in un cliché di veicolazione di un pensiero imposto, tutta la realtà viene filtrata per farci vivere in un gigantesco Truman Show.

Resta libera l'espressione più genuina della cultura e della scienza, che sono fondamentale libere, malgrado la pretesa di ignoranti complottisti che vediamo all'opera.

Rischiamo di essere tutti Petruska. Personaggio della tradizione russa, una marionetta dal corpo di segatura e la testa di legno, che prende vita e riesce a provare sentimenti.

Speriamo nel finale. La fiera di Carnevale. Nel mezzo dei festeggiamenti si sente un grido provenire dal teatro delle marionette. Petruška irrompe sulla scena inseguito dal Moro armato di scimitarra: viene raggiunto e ucciso davanti a tutti. La folla pensa che ci sia stato un vero delitto; il Ciarlatano viene interrogato dalla polizia e cerca di riportare la calma scuotendo il corpo inerte di Petruška da cui esce segatura, ricordando ai presenti che si tratta solo di un burattino di legno.

A notte inoltrata la folla si allontana mentre la neve cade dal cielo e la fiera si chiude. Il Ciarlatano riordina e ripulisce il suo teatrino prima di allontanarsi portando con sé il burattino rotto. All'improvviso compare il fantasma di Petruška sorridente sul tetto del teatrino. La morte ha liberato il suo spirito dal corpo della marionetta ed ora egli è tornato per tormentare il suo antico aguzzino che nel vederlo fugge impaurito.

Buon Giorno

https://youtu.be/esD90diWZds
2  Forum Pubblico / NUOVO ORDINE MONDIALE. EURASIA POLO DEMOCRATICO EUROPEO. / Ponderazione e studio sono quanto mai necessari. inserito:: Luglio 03, 2021, 12:33:02 pm
Serve molta attenzione per trovarsi nella situazione migliore per affrontare il futuro.

Purtroppo sembriamo nelle mani di forze non chiare che cercano di far tornare indietro il paese.

Per prima cosa rifletterei su questi studi.

"In un articolo del 2016 l’economista americano Kenneth Rogoff sottolinea il ruolo del contante nello sviluppo della “economia criminale”, in ragione del suo utilizzo in tutte le transazioni in cui assume rilievo l’anonimità dei contraenti. Rogoff sottolinea come un crescente numero di evidenze empiriche ha dimostrato che circa il 50% del contante è utilizzato proprio per nascondere le transazioni e nota come la quantità di contante in circolazione, soprattutto nei paesi più sviluppati, ecceda di molto quello che può essere ricondotto ad un suo uso nell’ambito dell’economia legale.

Quanto evidenziato da Rogoff è stato più di recente confermato da Immordino e Russo che, in un articolo del 2018, hanno dimostrato, utilizzando dati europei, che l’utilizzo di carte di debito e di credito come strumenti tracciabili di pagamento è negativamente correlato all’evasione dell’IVA. Più in particolare 10 transazioni a testa in più con le carte di debito o credito sono associate a una riduzione dello 0,69 percento dell’evasione di IVA. Gli autori evidenziano come, per una nazione come l’Italia sarebbe possibile ridurre della metà l’evasione Iva con un aumento di 16 transazioni in più pro capite per anno. La media delle transazioni con carta nel nostro paese è di 26 pro capite all’anno quindi è evidente come lo sforzo non sia di poco conto e gli incentivi da dare ai cittadini debbano essere piuttosto consistenti. Se poi si guarda al valore delle transazioni invece che al loro numero, gli autori evidenziano come un incremento di 200 euro nella spesa pro-capite annua pagata con carte di credito o di debito dimezzerebbe l’evasione IVA. Anche in questo caso va evidenziato come il valore medio delle transazioni pro-capite sia intorno ai 78 euro e quindi l’aumento necessario per dimezzare l’evasione IVA è di misura molto rilevante.

Il tema degli incentivi alla riduzione dell’uso del contante e all’aumento delle transazioni con mezzi elettronici, tracciabili dalle autorità preposte ai controlli, diventa quindi centrale. È noto in letteratura il modello collaborativo di evasione delle imposte che si realizza ogni qualvolta il venditore abbia un interesse a concedere uno sconto sul prezzo in caso di utilizzo del contante, se esso è di importo inferiore al guadagno da evasione realizzabile sulla transazione posta in essere. In questo modo l’interesse del venditore a evadere e quello del compratore ad acquistare a un prezzo più basso trovano un equilibrio che si realizza proprio nella conclusione della transazione “in nero”.

Lo strumento del cashback mira quindi ad aumentare il beneficio che il compratore ritrae dall’acquisto con mezzi tracciabili, al fine di rendere più elevata la soglia di “sconto” che il venditore deve concedere in caso di pagamento in contanti e senza documento fiscale, rendendo così più complicato o impossibile il raggiungimento dell’equilibrio sopra descritto. Il venditore dovrebbe infatti applicare uno sconto che comprende anche il beneficio del cashback e quindi difficilmente riuscirebbe a conservare il suo margine di profitto, trovandosi costretto ad accettare il pagamento con mezzi elettronici attraverso i quali il consumatore ottiene anche un beneficio monetario sotto forma di rimborso dallo Stato.

L’Italia non è il primo paese ad avere adottato misure di incentivazione di questo tipo. Nel Rapporto “Verso la Cashless Revolution: i progressi dell’Italia e cosa resta da fare”, realizzato dalla European House Ambrosetti per il 2020 e giunto alla quinta edizione, sono raccontate nel dettaglio le esperienze di paesi come Giappone, Grecia e Portogallo. Quest’ultimo è diventato un caso di scuola in quanto ha introdotto sia lo strumento del cashback che quello della lotteria degli scontrini con il quale vengono sorteggiati premi in denaro per chi ha pagato con mezzi elettronici e ha conservato il relativo scontrino. Anche l’Italia ha introdotto tale misura che doveva prendere il via il primo Luglio 2020 ma che è stata differita dal decreto Rilancio (decreto legge n. 34/2020) al primo Gennaio 2021, in considerazione delle oggettive difficoltà degli esercenti legate all’emergenza da Coronavirus."

Ma più di tutto riporterei il report della Fondazione Ambrosetti sul tema del contante e della moneta elettronica.

Una lettura dei vantaggi della moneta elettronica, da pagina 49, deve farci riflettere se stiamo prendendo una buona strada o se si fanno sentire le solite forze un po' oblique.

Ecco il Report che consiglio di leggere per capire dove può andare una buona economia.

https://acadmin.ambrosetti.eu/dompdf/crea_wmark.php?doc=L2F0dGFjaG1lbnRzL3BkZi9yYXBwb3J0by1jb21tdW5pdHktY2FzaGxlc3Mtc29jaWV0eS0yMDIxLTIwMjEwMzMwMDkucGRm&id=11622&muid=corporate
3  Forum Pubblico / DOMANESIMO, Il DOMANI nel MONDO. L'UMANITA' e l'AMBIENTE, le REALTA' SOCIO-ECONOMICHE e le CULTURE dei POPOLI. / Vecchi italiani ed il mondo nuovo inserito:: Maggio 30, 2021, 02:03:32 pm
"Claude Debussy, sono per la libertà e per rendere solo ciò che sento." (Claude Debussy).  https://www.blogfoolk.com/.../claude-debussy-sono-per-la...
Illuminante l'articolo di Gianni Riotta oggi su Repubblica che mostra dinamiche molto interessanti.
"Una trentina di “ribelli” di Open AI, tra cui uno dei pionieri di GPT-3, Dario Amodei, fisico laureato a Princeton University, teme però che l’arrivo dei fondi di investimento in Open AI ne snaturi la vocazione libertaria e decide ora la scissione, con il varo di Anthropic. La secessione apre la grande battaglia sull’Intelligenza Artificiale: sarà strumento dell’industria o resterà “open”, risorsa collettiva dell’umanità, secondo l’appello originale del guru Oren Etzioni “servitore della democrazia”?
L’importanza della questione è dibattuta sul forum TechCrunch dal saggista Devin Coldewey: i sistemi complessi AI non sono, a fondo, compresi dai loro stessi progettisti, GPT-3 funziona benissimo, continuando alla perfezione, in modo impressionante, una pagina di Shakespeare o Hemingway, grazie ai miliardi di fonti dal web cui attinge e agli algoritmi di machine learning che lo regolano (gli informatici Giuseppe Italiano e Debasish Pattanayak daranno, la prossima settimana, una prima dimostrazione sperimentale di GPT-3 alla Luiss). Ma neppure Amodei e il suo team capiscono davvero “come” GPT-3 arrivi alle sue conclusioni e, con l’AI a determinare la sorte di un malato al pronto soccorso, il giudizio di un magistrato in tribunale, gli arresti in una folla durante una manifestazione, l’ammissione di uno studente all’esame di stato, chi garantisce la trasparenza delle scelte?"
........
"Le nobili intenzioni, tuttavia, non scoraggiano gli investitori, che arrivano con il record di 124 milioni di dollari per il debutto di un istituto di ricerca di base, assegnando già ad Anthropic, secondo le stime PitchBook, un valore complessivo di 845 milioni di dollari, non male per “ribelli scismatici”."
"L’egemonia sull’Intelligenza Artificiale, tra Usa, Cina e Russia sarà nodo geopolitico del XXI secolo e l’Europa, ne ha scritto Paola Severino su queste colonne, non può restarne fuori, perché, come anticipa Gillian Tett nel nuovo saggio Anthro-Vision, non si tratta di competizione tecnologica, ma della natura profonda che l’umanità assumerà. Come i ribelli e gli scismatici sempre, dal Medioevo in poi, i fratelli Amodei anticipano un dilemma cruciale del nostro tempo, e l’esito della loro coraggiosa impresa parlerà presto del destino di tutti noi." https://www.repubblica.it/.../i_ribelli_dell.../...
È triste constatare come in Italia non si parli di futuro, al più si parla con terrore dei cambiamenti molto profondi che avverranno e renderanno gli esseri umani meno dipendenti dalla attività lavorativa per la sopravvivenza.
Gli esseri umani dovranno occuparsi di quei problemi di garanzia delle scelte dell'intelligenza artificiale, come i cittadini ateniesi si occupavano solo di politica (delle cose della città) lasciando agli schiavi le attività "produttive". Anche Roma "Nel caso di Roma il modello di "centro di consumo", adottato da Finley per la città antica, ha una documentazione anche sovrabbondante. Roma è infatti, dal punto economico, la città "completamente parassita"." (Luigi Russo, "La Rivoluzione Dimenticata", pag. 295).
Anche se gli schiavi barbari si ribellarono e ciò portò alla rovina di Roma contro la rinascita delle città produttive. Ma oggi non abbiamo più schiavi ma macchine, gli ultimi schiavi rimasti sono i nostri precari che devono concorrere con il costo della macchina.
Quindi è ridicolo distogliere i fondi che ci arrivano per il futuro per accontentare i terrorizzati dal non essere all'altezza del futuro.
Il futuro raccoglie ricchezza anche nelle sue versioni più ribelli e meno convenzionali, come testimonia l'interesse degli investitori per  Anthropic.
È curioso che vecchi cultori delle giovani forze ora si accaniscano per difendere il vecchio, forse erano solo ipocriti portatori di un passato vecchio del secolo scorso nato nel mondo anglosassone.
4  Forum Pubblico / NOI CITTADINI, per Civismo, Conoscenza e Consapevolezza. / Globalizzazione dell'ignoranza. inserito:: Maggio 29, 2021, 12:58:29 pm
Globalizzazione dell'ignoranza.

"Mai sentito parlare di agricoltura “biodinamica”? No? Allora non sapete nulla del cornoletame e della cornosilice. Non avete cognizione della giusta profondità a cui seppellire un cranio di animale, oppure una vescica urinaria di cervo maschio.

Per fortuna i nostri onorevoli senatori della Repubblica, giocando con le denominazioni e interpretando i contenuti, sanno tutto, al punto di approvare un testo di legge sull’agricoltura biologica nel quale l’agricoltura “biodinamica” viene equiparata in tutto e per tutto a quella biologica."

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"Mai sentito parlare di agricoltura “biodinamica”? No? Allora non sapete nulla del cornoletame e della cornosilice. Non avete cognizione della giusta profondità a cui seppellire un cranio di animale, oppure una vescica urinaria di cervo maschio.

Per fortuna i nostri onorevoli senatori della Repubblica, giocando con le denominazioni e interpretando i contenuti, sanno tutto, al punto di approvare un testo di legge sull’agricoltura biologica nel quale l’agricoltura “biodinamica” viene equiparata in tutto e per tutto a quella biologica.

Di che agricoltura biodinamica si parla? Di quella che tratta la fertilità del suolo, la crescita delle piante e l’allevamento come componenti interrelati, combinati insieme da pratiche spirituali e mistiche. In altre parole poca agronomia e molte pseudoscienze varie.

Nel nome dell’agricoltura vengono equiparate al metodo scientifico del povero Galileo pratiche magiche, esoteriche e sostanzialmente truffaldine. Vedi preparare il terreno seppellendo in primavera, per rimuoverlo in autunno, un corno di mucca, segato e non perso per cause naturali, riempito di polvere di quarzo (la cornosilice di cui sopra) così da raccogliere le “forze cosmiche del terreno”. Oppure tumulare la vescica urinaria di un cervo rosso (facilissimo da reperire in Italia) riempita di fiori di Achillea millefolium (come suona scientifico il latino!), oppure/anche l’intestino tenue di un vitello imbottito di fiori di camomilla… (dimenticavo il latino: trattasi di Matricaria recutita)."

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"“Gli agricoltori biodinamici utilizzano le proprie conoscenze sul piano pratico, scegliendo il momento per seminare e per piantare, per utilizzare varie tecniche di coltura ed effettuare il raccolto in base alle forze cosmiche attive in quel momento (entro i limiti consentiti dalle condizioni climatiche”… “Non solo la Luna, anche altre forze cosmiche influenzano infatti la vita e la natura sulla terra: Giove, Mercurio, Saturno”… “L’utilizzo dei preparati cornoletame e cornosilice (senza dimenticare camomilla, corteccia di quercia, tarassaco, achillea, ortica e valeriana) ha un’azione, paragonabile a quella dell’omeopatia, che agisce sui processi metabolici sia delle piante che del terreno mediante energie trasportate da materiali potenziati”." https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/05/25/biodinamico-non-vuol-dire-biologico-ma-i-creduloni-hanno-portafogli-gonfi/6208589/

Però occorre dire che stavolta i creduloni non sono solo italiani.

"Nel 2020 l’agricoltura biodinamica italiana ha rafforzato la sua penetrazione nelle piazze estere. La quasi totalità della produzione ha raggiunto mercati di pregio come Germania e Centro Europa, Paesi Scandinavi, Regno Unito, Stati Uniti e Giappone. “L'export risulta un fattore trainante per il settore biodinamico, in particolare se il suo tasso di crescita viene paragonato a quello del comparto primario. L'esperienza delle aziende che sposano questo metodo, può raccontare qualcosa al sistema-paese in agricoltura”, continua Triarico." https://www.repubblica.it/economia/rapporti/osserva-italia/mercati/2021/03/18/news/agricoltura_biodinamica_italiana_il_mercato_estero_cresce_del_14_nel_2020-292803612/

Quindi i creduloni che credono a santoni da oroscopo sono anche in Germania, Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia, UK, USA e Giappone.

Però solo noi italiani ci distinguiamo per realizzare una legge per finanziare santoni non credibili.

Non è un caso neanche l'aumento delle vendite nel 2020, perché la paura fa ricorrere alla superstizione.

Una caso di globalizzazione di ignoranza e superstizione.

Un vuoto Cappello a Tre Punte per affermare il potere dell'ignoranza. I semplici contadini andalusi sbeffeggiarono il corregidor, il magistrato potente e deriso.

Il ridicolo provvedimento è stato votato dai senatori di tutti i gruppi politici presenti al Senato, praticamente all'unanimità, l'unico voto contrario è quello della senatrice a vita, scienziata e non eletta politicamente Elena Cattaneo.

Qualcuno dia una speranza che i fondi del PNRR non vengano utilizzati per finanziare oroscopi, palle di vetro e filtri magici.

Un pessimista è un ottimista con esperienza.

Buon Giorno
5  Forum Pubblico / CENTRO PROGRESSISTA e SINISTRA RIFORMISTA, ESSENZIALI ALL'ITALIA DEL FUTURO. / Non si tratta di omonimia. inserito:: Maggio 18, 2021, 09:24:47 pm
No, non è un caso di omonimia, è proprio lo stesso.

Solo che i menestrelli del mainstream degli osanna un tanto al chilo si guardano bene dal comunicarlo agli italiani.

Erano i giorni della crisi del govern Conte, quando si cercava di dare continuità a quella esperienza cercando di coinvolgere alcuni senatori disponibili.

Molta ironia su queste persone, anche su Bruno Tabacci che si dimostra il più attivo dando anche il nome del suo raggruppamento al Senato.

Battute a non finire degli innamorati di un certo personaggio contro Tabacci.

Poi scopriamo che Draghi affida la delega sulle politiche dello spazio proprio a quello stesso Bruno Tabacci definito un incompetente fra gli incompetenti mezze calzette che volevano sostenere il governo Conte.

"Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha quindi scelto di essere affiancato da Tabacci nella direzione della politica dello spazio, un settore in cui l’Italia ha raddoppiato l’impegno finanziario dell’ultimo anno e di fondamentale importanza geopolitica. Inoltre, tra i fondi del Next generation Eu, circa 10 miliardi dovranno essere investiti proprio in difesa e aerospazio. Sara quindi compito di Tabacci individuare i progetti da finanziare e monitorare i lavori."

Nessun articolo su Repubblica, Il Riformista, Corriere della Sera, ... Solo il Fatto Quotidiano ne parla e Libero che è risentito della mancata nomina di Giorgetti. Il Foglio ne parla solo ad inizio maggio per narrare le liti fra Giorgetti e Tabacci (con Tabacci che sa valutare bene il "valore" di Giorgetti).

Ora vorremmo che tanti, politici e giornalisti in testa, si scusino con Bruno Tabacci, persona serissima anche se non di sinistra.

Ora avremmo diritto ad una comunicazione chiara e corretta.

https://www.wired.it/attualita/politica/2021/03/23/spazio-governo-draghi-bruno-tabacci/
6  Forum Pubblico / CENTRO PROGRESSISTA e SINISTRA RIFORMISTA, ESSENZIALI ALL'ITALIA DEL FUTURO. / Il futuro non è abbagliato dai leader anche se veri salvatori della Patria. inserito:: Maggio 15, 2021, 09:43:55 pm
È fondamentale essere e capire in questo momento politico.

Ho molti dubbi sui sondaggi, sopratutto notando che sono completamente avulsi dal quadro emerso nelle urne a settembre, dove il centro sinistra emerge come forza maggiore nel Paese.

Questo è stato dovuto a due fatti sostanziali.

Il primo è essere stato percepito, il PD, come partito maggiore di una alleanza di un buon governo che ha saputo affrontare bene una crisi mai vista dal periodo bellico. Questo malgrado il fatto che la crisi ha nascosto l'effetto di una ottima finanziaria scritta in quel contesto non molto omogeneo di maggioranza. Il PD ha dato ottima visibilità di sé malgrado gli schiamazzi dei media sui processi di disgregazione e ricomposizione del M5S.

Il secondo fatto è stato il percepire il PD nuovamente con una identità di centrosinistra molto chiara a sostegno del tradizionale blocco sociale, che pure sta attraversando trasformazioni epocali.

Se il primo fatto è tradizionalmente riconosciuto al PD, che ne ha pagato anche lo scotto nel 2013 quando fu visto il maggior sostenitore della politica necessaria ed austera di Monti, il secondo rappresenta una novità da un po' di anni.

Da questo dovremmo trarre insegnamenti, soprattutto leggendo i dati riportati nell'articolo di Ilvo Diamanti.

Ricordiamo la popolarità raggiunta da Mario Monti e dal suo governo nel 2012, un suo partito era visto come primo partito d'Italia. Popolarità del governo al 62%. https://www.repubblica.it/politica/2012/03/19/news/presidente_partiti-31797464/

Ora riscontriamo che Mario Draghi ha un gradimento ancora maggiore, seguito a ruota (e sempre sopra i livelli di Monti) da Giuseppe Conte.

Siamo ancora sicuri che questo si tradurrebbe in risultati nelle urne? Avrei qualche dubbio.

Il Next Generation EU non sarà indolore per alcune categorie che inizieranno a mestare nella società, non bisogna pagare il conto per questo come fatto nel 2013. Vedremo contrazione di occupazione, attività che andranno in profonda ed irreversibile crisi perché fuori dal contesto storico produttivo. Allora occorrerà battersi per redistribuire il lavoro residuo e dargli dignità, nel contempo allestire la rete sociale capace di garantire e dare dignità anche a chi sarà fuori.

Così sembra molto indeterminato il risultato dei partiti maggiori. Nei sondaggi sembrano molto vicini, anche se a settembre le posizioni erano molto più nette con un grosso vantaggio del PD ed un risultato molto meno positivo del M5S, che pure era già guidato in nuce da Giuseppe Conte.

Forse sarebbe ora lasciar perdere le timidezze ed con compattezza mettere in risalto le figure più rappresentative del corso del PD: da Letta a Franceschini, da Zingaretti al troppo silenzioso Gualtieri (malgrado il valore mostrato), da Cuperlo a Fiano, alla Ascani e Tinagli. Componendo le differenze in una linea politica. Senza contare il seguito di Bersani e la sua riconoscibilità positiva nel Paese.

Penso che un concerto di personalità diverse sia meglio del grande leader e più coerente con la storia politica con cui nasce il PD, da partiti che avevano grandi personalità diverse fra loro.

Trovo scandalosa, comunque, la denigrazione continua a mezzo stampa che descrive il PD come un partito imbelle e senza carattere, senza forza politica. Anche la denigrazione dei processi di cambiamento del M5S mi lascia perplesso, a mio parere questi cambiamenti erano ineludibili nell'essenza stessa della nascita del movimento, partorito più da delusione che da rabbia contro. Infatti le loro manifestazioni non hanno assunto mai toni esasperati tipici delle contrapposizioni forti. Sembra, però, che questi fenomeni sociali evidenti non siano seguiti dai maitre a penser della nostra stampa.

Per Draghi non richiederei di diventare rappresentanza politica di parte, la storia di Scelta Civica è lì a far da monito, un salvatore della Patria non sempre viene gratificato dalla riconoscenza nelle urne, un esempio su tutti Ferruccio Parri. Probabilmente la stessa sorte sarebbe toccata anche a Carlo Azelio Ciampi.

Io non giocherei le carte politiche sull'elezione di un degno Presidente della Repubblica, lo abbiamo già, getterei il cuore oltre l'ostacolo nel creare una proposta concreta e ben visibile di governo, parlando fin da ora di cose concrete con chi ci vuol stare senza illusioni di false fedeltà.

Tenendo presente che nel Paese stanno crescendo forme di partecipazione su molti temi, che rappresentano una nuova cultura. Ancorare la proposta politica a quel sentire nella società può assicurare un futuro vincente.

Ora i fatti descritti da Ilvo Diamanti. https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2021/05/14/news/diamanti-301055230/?ref=RHTP-VS-I287409039-P5-S8-T1
7  Forum Pubblico / NUOVO ORDINE MONDIALE. EURASIA POLO DEMOCRATICO EUROPEO. / Attenzione alle sirene, senza la ragione si aprono le porte alla destra nera inserito:: Marzo 27, 2021, 07:24:41 pm
Veramente piacerebbe parlare in positivo, delle belle cose da fare per costruire un programma progressista e realizzarne gli obiettivi al governo.

Invece tocca dover ammonire ad aprire gli occhi contro certe pulsioni agitatorie che spingono a confondere "i gatti di ogni colore", perché nel buio del non ragionamento diventano tutti bigi.

Vediamo troppo spesso presunti Masaniello agitare le folle che hanno un problema vero per costruire un agitare confuso e qualunquista, che, ad occhi poco accorti, diviene rivoluzionario e di "sinistra".

Può capitare la difesa di ufficio di questi capipopolo da parte di ingenui di sinistra anche quando la loro posizione è la aberrazione di ogni sinistra.

Parliamo di Pasquale Vespa e di quanto è avvenuto in queste ultime ore.

Citazione
Repubblica 25 Marzo 2021
"Apprendo che il sottosegretario della Lega Rossano Sasso ha un nuovo collaboratore al ministero dell'Istruzione. Si chiama Pasquale Vespa: è un docente imputato in un procedimento penale per diffamazione reiterata a mezzo stampa e minacce gravi. Pasquale Vespa ha trascorso gli ultimi due anni della sua vita ad insultarmi pubblicamente, fomentare aggressioni verbali e allusioni sessuali. Minacciarmi di morte. Un cyberbullo, a tutti gli effetti". Così l'ex ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina.

Quel suo operato violento verso una donna denota la negazione di ogni valore di rispetto della persona che è un patrimonio imprescindibile della sinistra non offuscata da tentazioni simil-sovraniste, in cui un agitarsi corporativo viene scambiato per fulgida azione rivoluzionaria.

Nella sua scelta intravediamo una sorta di sharia del sottosegretario leghista Sasso, contro il rispetto delle donne.

Evidentemente ha passato troppo tempo lontano dai libri fondamento della nostra civiltà, dando prova di conoscere solo i fumetti e scambiarli per i sommi vertici della nostra cultura.

Troppo lontano dai nostri valori.

Ha lo stesso acume di chi dimentica i tratti della civiltà del rispetto per le donne e si concede ad offese di bassa lega.
È davvero difficile poter pensare ad una condivisione di alcunché con chi manifesta certi comportamenti, con chi disprezza i valori fondamentali della nostra Costituzione negli articoli 3, 37, 51.

Eppure il sig. Sasso dovrebbe aver giurato sulla nostra Costituzione.

Questo è quanto abbiamo da dire sugli ultimi fatti contingenti e fare un po' di chiarezza su essi.

Però è importante guadare la mirabile azione del sig. Vespa per capire gli abbagli di alcuni.

Citazione
Repubblica 26 Marzo 2021


“State facendo pulizia etnica contro i lavoratori della scuola. Governo del cambiamento? Che figura di merda che siete...”. Montecitorio, 9 luglio 2020. Megafono, camicia sudatissima, codino d’ordinanza: Pasquale Vespa, napoletano, classe 1967, guida a Roma la protesta dei precari dello scuola. Si fa presto a definirlo solo un sindacalista, lo staffista della segreteria del ministero dell’Istruzione ora rimosso dal ministro Bianchi.

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Con la stessa rapidità con cui uno come lui è riuscito a passare in poco più di dieci anni dalla segreteria del circolo del Pd di Bagnoli, quartiere ex raccoforte della sinistra napoletana, alla candidatura alle ultime regionali in lista con Stefano Caldoro del centrodestra. A sancire la trasformazione politica più di un abboccamento con gli ambienti del dipartimento scuola della Lega di Matteo Salvini.

..... è la scuola il suo terreno di battaglia. Si mette alla guida dell’associazione Anddl, acronimo che sta per "Associazione nazionale docenti per i diritti dei lavoratori".

È la calamita di un platea di 80 mila insegnanti in Italia che si definiscono “precari storici” per aver totalizzato almeno tre anni nella scuola, senza essere passati dalle forche caudine di un concorso. Anzi, sono quelli della cosiddetta “terza fascia” che non hanno neanche l’abilitazione ma un titolo di studio valido per l’insegnamento. Cosa chiedono? La stabilizzazione, ovviamente. E Vespa diventa il loro leader. O quantomeno si intesta quella che lui stesso definisce “una missione”, a suon di dirette facebook, cortei, volantini. Con la gavetta dell’associazione si guadagna poi i galloni di responsabile Scuola della Uil, sindacato confederale.

“Aprite quello striscione, cazzo - si sente Vespa urlare al megafono - Facciamoci sentire da questi scappati di casa”, grida davanti al parlamento. Preconizzando così la fine del governo Conte: “La pagherete caro, così come l’ha pagata Renzi con la Buona Scuola”. L’ex ministra Azzolina diventa il suo bersaglio preferito: e lui finisce sotto processo perché la ministra lo denuncia per diffamazione definendolo uno stalker. Nel frattempo a settembre scorso Vespa trova un posto nella sfortunata lista civica di Caldoro sconfitto alle Regionali da Vincenzo De Luca, riconfermato governatore con quasi il 70 per cento dei consensi.

Il sindacalista dei docenti si accorge a sue spese che i 30 mila followers sulla sua pagina Facebook non si monetizzano automaticamente nelle urne: già, perché racimola solo 1.473 preferenze. Tanto basta perché cambi un governo, cada quello odiatissimo da Vespa composto da M5s e Pd e si spalanchino per lui le porte del ministero dell’Istruzione.
 

In tutta questa vicenda non deve farci scandalizzare il fatto che la nota parte politica abbia voluto portare l'affronto di nominare nel gabinetto del Ministro dell'Istruzione chi ha offeso in maniera sessista la precedente Ministra dell'Istruzione, contando di aver appoggio nei migliaia di commenti sessisti che abbiamo visto rivolgere sui social a quella Ministra per alcune sue scelte innovative. Li conosciamo.

Quello che deve preoccupare, chi vorrebbe realizzare un fronte comune, efficace ed "intelligente" del centrosinistra, è aver assistito al fatto che molti di una sedicente sinistra più sinistra abbiano preso a giustificare il comportamento del sig. Vespa conto la donna Lucia Azzolina, facendo intendere che era giusto trattarla da stalker.

Tradendo tutte le lotte e gli ideali che sono divenuti più forti nella sinistra negli ultimi 43 anni.

L'agitazione fine a se stessa, il rappresentare il clamore delle urla come sublimazione della sinistra, abbracciare a volte obiettivi corporativi (perché no i ristoratori che fanno la pipì sotto Palazzo Chigi, facendosi filmare per avere pubblicità sui social) porta solo acqua a quei confusi sentimenti obliqui che sono l'esaltazione dalla destra più becera.


Si può discutere sull'operato politico della Ministra Azzolina, ma ragionare e riflettere non vuol dire indulgere a giustificare o, peggio, esaltare figuri come quello ora rimandato a casa dall'accorto Ministro Bianchi.
Le proprie rivendicazioni si devono portare avanti in maniera costruttiva e spesso misurarle col mondo reale.

Un pessimista è un ottimista con esperienza.
8  Forum Pubblico / CENTRO PROGRESSISTA e SINISTRA RIFORMISTA, ESSENZIALI ALL'ITALIA DEL FUTURO. / Il fronte progressista ha molto da dire nel governo Draghi. inserito:: Marzo 24, 2021, 01:34:40 pm
Discorso serio.

Fra i lasciti del precedente governo Conte c'è:

"Legge 11 settembre 2020, n.120
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge
16 luglio 2020, n. 76, recante misure urgenti per la
semplificazione e l'innovazione digitale." https://assets.innovazione.gov.it/1610035988-schede-sulle-misure-di-innovazione-e-digitalizzazione.pdf

PURTROPPO NESSUNO NE HA PARLATO, MINISTRO PAOLA PISANO.

Riprendo dall'articolo:

"Per risolvere questo impasse dal 2017 si parla del diritto ad innovare: il precedente ministro della trasformazione digitale ne fece una bandiera ottenendo che dal luglio scorso divenisse una legge.

Stabilisce che se hai un prodotto o un servizio innovativi per un anno puoi chiedere di derogare alle norme vigenti. Dal punto di vista culturale è un bel salto in avanti, ma finora non risulta che qualcuno lo abbia fatto. Delle due l'una: o gli innovatori visionari sono spariti, oppure quella norma, che oggi vive nascosta in una voce di un sito web ministeriale, è ignota ai più. Andrebbe valorizzata. Il diritto a innovare può liberare energie sopite. Come diceva un altro celebre manifesto della Silicon Valley: "Solo quelli che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, sono quelli che lo cambiano". Diciamo loro di provarci. "

Ecco la norma presente nella legge:

"Autorizzazione a sperimentare, meno ostacoli a progetti innovativi sicuri

Le novità

La norma pone le premesse per agevolare imprese, start up, università ed enti di
ricerca che intendono sperimentare progetti di innovazione e digitalizzazione
potenzialmente utili allo sviluppo del nostro Paese.
La sperimentazione potrà essere autorizzata in alcuni casi in deroga a norme
vigenti, dal Dipartimento per la trasformazione digitale e dal Ministero dello
sviluppo economico. Se l’iniziativa promossa dimostrerà di avere un impatto
sociale positivo, si attiverà una procedura volta a promuovere eventuali
modifiche normative che si rivelassero indispensabili per consentire all’attività
sperimentata di essere svolta anche in seguito.

I vantaggi

Si compie un passo in avanti nell’adozione di un iter più semplice per
sperimentazioni attualmente impedite o ritardate da norme, divieti e procedure
amministrative particolarmente complesse."

Consiglio la lettura di tutta la legge che stabilisce delle norme precise per attuare una vera innovazione della Pubblica Amministrazione, del rapporto dei cittadini con la Pubblica Amministrazione.

QUESTA LEGGE CONTIENE TUTTI I CONTENUTI DELLA RIFORMA CHIESTA ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PER LA REALIZZAZIONE DEL RECOVERY PLAN.

IL LAVORO DI COLAO RICEVE UNA BASE SOLIDA DI ATTUAZIONE A CUI DEVE ATTENERSI ANCHE IL MINISTRO BRUNETTA.

Purtroppo se da un lato;

1) SPID, l'identità digitale unica.

2) SPID e CIE come documenti di identità, basta fotocopie e allegati

3) Piattaforma per la notifica digitale degli atti della Pubblica amministrazione: raccomandata addio.

4) Una Pubblica amministrazione più digitale, dal modo di lavorare a quello di comunicare

sono fatti già realizzati, altri punti necessitano di anni di realizzazione, ne parlo per esperienza professionale di realizzazioni simili in grandi aziende.

Questi progetti di pesante realizzazione sono sono:

1) Una piattaforma nazionale per i dati della Pubblica Amministrazione

2) Dati dei concessionari pubblici a disposizione delle amministrazioni.

3) Verso un cloud nazionale, l’infrastruttura per dati pubblici.

I PROGETTI INDICATI NELLA LEGGE SONO IL DETTAGLIO DI QUELLO CHE SI DOVRÀ REALIZZARE PER RISPONDERE AI VINCOLI DEL RECOVERY PLAN E NON ESSERE PIÙ GLI ULTIMI IN INNOVAZIONE IN EUROPA (CON ROMANIA, GRACIA E BULGARIA) SECONDO LE CLASIFICHE DI DESI 2020.

Con buona pace di falsi innovatori.

ALLORA CHE I QUERULI INVENTORI DI PRETESTI CONTRO IL GOVERNO CONTE II FACCIANO AMMENDA, ERA UNA ITALIA LANCIATA VERSO IL FUTURO QUELLA DEL PRECEDENTE GOVERNO, CHE HA PRODOTTO I FRUTTI NECESSARI PER IL LAVORO DEL GOVERNO DRAGHI.

https://www.repubblica.it/dossier/stazione-futuro-riccardo-luna/2021/03/23/news/che_fine_ha_fatto_il_diritto_a_innovare-293415531/?ref=RHTP-BC-I270682881-P11-S3-T1&__vfz=medium%3Dsharebar&fbclid=IwAR1SG0UGvv36qDJQtLHbhgRNN4FVyaA2xZnkesu-vbqLaLv8shL0JOKz3ig
9  Forum Pubblico / NOI CITTADINI, per Civismo, Conoscenza e Consapevolezza. / Miseria generata dalla partitocrazia, occorre cercare le cause? inserito:: Marzo 18, 2021, 11:12:54 am
Nobili decaduti.

Così possiamo definire gli italiani. Un punto di partenza per risollevarsi è chiedersi per mano di chi.

Fra qualche giorno saremo invasi dal ricordo di Vivaldi per la sua più famosa composizione, quest'anno, forse, mi accomunerò in questa celebrazione. Cosa quanto mai sterile, gli italiani ascolteranno distrattamente la magnifica composizione ed un attimo dopo l'avranno dimenticata, come sempre facciamo, per sprofondarci nell'ignavia della non cultura e della arretratezza.

Un po' come tanti si esaltano e commuovono ascoltando il "Canto degli Italiani" di Mameli che accompagna le partite della nazionale di calcio, per poi tornare ad essere tifosi di una piccola squadra, urlare contro il giocatore della squadra opposta anche se veste la maglia azzurra.

A volte giustamente, a volte no, imputiamo ad una sorta nepotismo imperante le scelte, a volte tifosi stupidi a volte civilmente sconvolti dalle scelte sbagliate.

Il nepotismo nasce proprio in Italia.

"nepotismo s. m. [der. di nepote]. - 1. (stor.) [prassi seguita da alcuni papi, nei sec. 15°-18°, di favorire i propri familiari, con il conferimento di cariche e lucrosi uffici]. 2. (estens.) [l'appoggiare parenti e amici nell'assegnazione di uffici, incarichi, ecc.] ≈ clientelismo, favoritismo." (Treccani).

Qualcosa di molto diverso dal delfinato "Fino al 1456, il D. fu appannaggio dei figli primogeniti dei re di Francia, poi fu unito alla corona; il titolo di delfino, puramente onorifico, rimase tuttavia attributo dell’erede diretto al trono." (Treccani).

Anche l'erede al trono rimane indipendente dal Re, potrà fare scelte diverse ed a volte non sarà scelto come Re, mentre il nepotismo porta ad un controllo diretto del prescelto per la carica.

Abbiamo risposto in parte alla domanda ed aver scoperto chi è il primo colpevole della decadenza dell nobiltà degli italiani. Ora chiediamoci perché è possibile, perché avviene che un papa possa infischiarsene del valore degli eletti da lui scelti. Partiamo dai fatti nudi e crudi.

Se il nostro sistema produttivo è arretrato, se la conoscenza è inutile nel conquistarsi lo stipendio, con quello il sostentamento primo motore delle nostre azioni, che senso ha avere cultura, conoscere i grandi momenti della nostra storia, ciò che abbiamo prodotto di grande.

C'è un adagio che recita così: "impara l'arte e mettila da parte". Un sistema surrettizio di tanti piccoli papi rende questo vero, è inutile essere bravi se lo stipendio l'ottieni per fare cose stupide e non dipende dalla tua competenza.

La mediocrità del vivere quotidiano porta all'analfabetismo di ritorno, toglie la capacità critica di scelta e ci lascia nell'illusione di un tifo basato su credi senza senso.


Su questo si basa il potere della più potente lobby che abbiamo in Italia, non di grandi aziende potenti e riconosciute nel mondo, ma di tanti piccoli papi incapaci che hanno avuto l'astuzia di appropriarsi di una piccola parte di potere e poi far rete con altri mediocri.

Questa rete assume potere, campa, grazie a generose iniezioni di elargizioni a spese della comunità, grida "abbiamo bisogno di aiuto" perennemente e l'aiuto arriva a danno delle forze migliori del Paese che ancora producono un po' di ricchezza reale.

Si ramifica, sfruttando il tifo imperante per il primo capetto che passa, porta a scelte elettorali abilmente convogliate sfruttando l'analfabetismo funzionale di ritorno, quando non analfabetismo tout court. Chiedete ad una persona fra 23 ed i 50 anni di oggi chi era Vivaldi, chi era Galileo, chi fosse Foscolo, Petrarca, Dante.

Così arriviamo al danno più evidente che fa sobbalzare tutti e che incita facilmente alla rivolta: la partitocrazia. Quel sistema di condizionamento di tutti i gangli importanti della vita del Paese che possono vedere alla guida anche incompetenti funzionali solo alla lobby su descritta.

I componenti di organismi delicati vengono scelti con il manuale Cencelli, così vediamo partecipare anche chi ha sbagliato tutto nella sua opera, anche banali moltiplicazioni aritmetiche che farebbero rizzare i capelli in testa al povero insegnante della scuola primaria. però bisognava rispettare l'ordine scaturito dalle forze politiche che guidano il Paese.

Il pessimista è un ottimista con esperienza.

Buon Giorno

https://youtu.be/QP73569coeo
10  Forum Pubblico / CENTRO PROGRESSISTA e SINISTRA RIFORMISTA, ESSENZIALI ALL'ITALIA DEL FUTURO. / Re: RENZI. inserito:: Febbraio 18, 2021, 10:51:05 am
Purtroppo è una situazione già vista nel 2011, non vedo un bun futuro così com'è. L'unità di convenienza non porta progresso ed a farne le spese è, purtroppo, anche chi è capace. La sostanziale continuità proposta ieri da Draghi indica il buon lavoro fatto e questa supposta unità nasce in un momento meno drammatico del 2011, con una crisi superata da gran parte dell'apparato produttivo. Una volta presentato il Recovery Plan e avviato saldamente il programma vaccinale, che già ci vede fra i migliori, le ragioni dell'unità cadranno. Ed allora cosa accadrà? Altri 2 anni di campagna elettorale come nel 2011? L'unità si crea anche attendendo i momenti di crescita di altri nella prova delle azioni vere.
11  Forum Pubblico / CENTRO PROGRESSISTA e SINISTRA RIFORMISTA, ESSENZIALI ALL'ITALIA DEL FUTURO. / E siamo tornati al punto di partenza come nel 1993 e nel 2011. inserito:: Febbraio 15, 2021, 01:04:51 pm
Davvero molto interessanti le riflessioni di Ezio Mauro oggi su Repubblica, descrivono pienamente lo stato del Paese in un punto di crisi più di idee che economica.

La crisi economica del Covid era abbastanza risolta dal nascere perché la mancanza di offerta era contingente il lockdown ma la domanda rimaneva intatta.

Infatti, con una gestione che vedrei come molto accorta di Gualtieri e (forse incidentalmente) di Catalfo e Patuanelli, è stato possibile preservare la necessaria liquidità ed i posti di lavoro per cui è stato possibile riaccendere i motori.

La stessa Confindustria afferma "L’impatto della pandemia sui livelli di attività della manifattura è stato immediato e violento. Nei due mesi di lockdown (marzo e aprile) la produzione è diminuita di oltre il 40%. Il recupero dei livelli produttivi da maggio è stato pressoché istantaneo, così che nel giro di quattro mesi il livello di produzione è tornato intorno ai valori di gennaio." nell'incontro in streaming del 28 novembre 2020 "Innovazione e Resilenza: I percorsi dell'industria industria italiane nel mondo che cambia".

Gli strumenti innovativi  come l'e-commerce ed il food delivery hanno segnato un bel segnale di sfida nel nuovo mondo, con ottimi risultati che hanno contribuito a tenere in piedi il Paese.

Però non possiamo notare come di nuovo oggi, ci troviamo a ripetere le stesse parole che sono state pronunciate in modo forse meno drammatico dopo la disastrosa svalutazione del 1993 ed il seguente governo Ciampi (ma lì avevamo il sogno di realizzare l'Euro che sosteneva gli italiani di buona volontà) e sopratutto dopo la drammatica crisi del 2011 con l'arrivo del governo Monti.

Anche in quel momento, nel 2011, abbiamo ricevuto il prezioso aiuto di una grande persona, sembravamo riuniti intorno ad una promettente unione di intenti, stesse parole di oggi che non hanno trovato una evoluzione nella nostra storia italiana.

Con l'aggravante che il mondo oggi sta correndo infinitamente più veloce di allora verso un futuro completamente nuovo.

L'Italia è in uno stato di arretratezza spaventosa oggi, malgrado i roboanti proclami di cambiamento raccontati negli ultimi 10 anni, siamo ultimi in Europa in compagnia di Romania, Grecia e Bulgaria. All'inizio del 2020 eravamo ancora sotto dl 5% del PIL raggiunto nel 2007, l'anno della grande depressione, neanche un significativo rimbalzo.

Quindi dobbiamo registrare che dopo l'opera di risanamento di Mario Monti tutte le ricette realizzate sono miseramente fallite.

Così oggi ci troviamo a fare i conti con un governo in cui sono presenti forze arretrate che negano l'importanza delle nuove tecnologie, difendendo a spada tratta chi si è dimostrato inadeguato nell'uso delle nuove tecnologie, aziende che hanno dimostrato di essere assolutamente inadatte al futuro.
Questo doveva far riflettere molto chi ha preso le decisioni in questi mesi e che doveva tentare di realizzare un programma di riposizionamento dell'Italia al nuovo mondo.

Draghi è persona estremamente capace e valida (come certamente lo era Mario Monti), sta operando però nei limiti di questa politica.

Ha fatto delle scelte forti e probabilmente le migliori possibili.

Ha esautorato i partiti della maggioranza dalla gestione del cambiamento del Next Generation EU con il novo ministero a Roberto Cingolani ed assegnando l'innovazione a Colao, ha messo al riparo i conti pubblici con il posizionamento di Daniele Franco al MEF (mi sarebbe piaciuto ancora Gualtieri ma se si vogliono difendere i conti pubblici da folli assalti serve persona competente e fuori dalla contesa politica per non alimentare tensioni), ha continuato il buon operato nella sanità centrale che ha garantito (con Gualtieri e la BCE) ulteriori 9 miliardi per fronteggiare il Covid oltre i 5 previsti in finanziaria (oltre all'attesa di altri 18 miliardi dal Recovery Plan sulla sanità).

Dice, forse profeticamente Mauro "Più che un commissariamento, è un’abdicazione della politica, che infatti consegna tutta insieme — ad eccezione di Giorgia Meloni, gelosa della sua diversità e golosa dell’opposizione in esclusiva, aspettando i grillini dissidenti — i suoi voti a Draghi perché risolva gli obblighi con Bruxelles incassando i fondi del Recovery, spenda il suo credito internazionale garantendo che l’Italia farà la sua parte, e intanto gestisca le urgenze fronteggiando il virus e affrontando l’onda d’urto della crisi sociale sospesa sopra il Paese.
Sperando poi che dopo il reset riconsegni le chiavi del sistema, come se la crisi più importante del secolo fosse una parentesi e non un agente di trasformazione, che sta modificando tutti gli equilibri, compresi quelli della politica, già in piena metamorfosi."

Cambiati alcuni nomi è la stessa situazione del 2011, stessa speranza della vecchia politica. Anche allora si poteva dire "ciò che Weber chiama l’istituzionalizzazione del carisma."

Monti ebbe carisma e poi fu dimenticato.

È vero che "Diventando politico, il premier potrà mediare meno di un tecnico, accettando compromessi solo fin dove la sua storia glielo consentirà. Per dirlo con una formula, le ragioni tecniche per cui Draghi è stato scelto diventano con il governo il nucleo della sua identità politica.

Questa congiuntura d’emergenza unita a questa soluzione da ultima spiaggia mette i partiti davanti a un inedito “prendere o lasciare”, che costringe a molte conversioni improvvisate, amnesie interessate, acrobazie non spiegate. Così l’uomo venuto da fuori può scomporre e ricomporre il disegno politico generale, diventando un paradossale apriscatole del sistema. "

Non condivido l'ottimistica affermazione "La verità infatti è che mentre il governo sta incominciando, qualcosa è finito." Lo dicemmo anche allora.

Così come dicemmo allora più o meno.

"Rovesciare il tavolo non basta più, anzi oggi non serve, perché il Paese ha bisogno di governo e non di ruspe e di “vaffa”, al punto da riscoprire le virtù dimenticate della competenza, l’utilità vilipesa della conoscenza, il soccorso rifiutato dell’esperienza, in una parola la garanzia maledetta del sapere. Purché quel sapere — se vogliamo trarre una lezione dagli anni del risentimento e della ribellione — venga speso al servizio della società intera e non diventi un codice esclusivo di privilegio e di assicurazione soltanto per i garantiti. L’uomo delle élite dovrà vigilare su questo vizio costante di auto-perpetuazione della cosiddetta élite di casa nostra, simbolo di una società corporata, fondata sulla rendita di posizione: forzando il network della classe dirigente a coniugare gli interessi particolari legittimi con l’interesse generale, cioè a diventare quell’establishment che non abbiamo mai avuto.

È un salto mortale per Draghi, ma è anche l’unico modo di uscire dall’acquario per cercare fuori dal palazzo, dopo l’esplosione delle classi, quel “ceto generale” interessato a tenere l’Italia dentro la cultura politica e istituzionale europea e dentro la civiltà democratica occidentale. Una base sociale di sostegno interessata al cambiamento, alla crescita attraverso l’innovazione, ma anche alla protezione e all’inclusione dei ceti che si stanno perdendo, perché non c’è modernizzazione possibile se una parte di Paese crede di potersi salvare da sola e la società si spezza. Questo significa costruire, strada facendo, un quadro politico di riferimento europeo, occidentale, riformatore, dunque d’impianto liberal-democratico, magari senza dirlo: ma sapendo che prima o poi arriverà il momento di dare un orizzonte cultural-politico all’Italia messa in sicurezza, e bisognerà sapere con chi farlo."

Le brutte notizie arrivano presto con le sparate di un segretario "pesante" della maggioranza sull'ILVA di Taranto, con l'aggravante che quel dossier è nelle mani del suo partito.
Draghi avrà la pazienza e le giuste possibilità per evitare ricatti ed imboscate?

Allo stato attuale la maggioranza di governo rappresenta una debolezza pericolosa esposta a ricatti a 360°.

Non basterà aderire all'Europa ed all'Euro, dobbiamo capire che il "ceto del cambiamento", indicato da Ezio Mauro, non è quello che abbiamo sostenuto, sopratutto nelle classi produttive, negli ultimi 8 anni, dalla caduta del governo di Mario Monti.

Se la classe politica vuole diventare parte di quel ceto del cambiamento allora deve rivolgere l'attenzione ad un nuovo ceto del cambiamento produttivo.

Gli effetti peggiori della crisi sono stati messi abbastanza in sicurezza (sopratutto grazie a Gualtieri e Speranza), però dobbiamo superare la crisi peggiore, dell'arretratezza dell'Italia ad oggi.

Un pessimista è un ottimista con esperienza

https://rep.repubblica.it/pwa/editoriale/2021/02/14/news/crisi_di_governo_mario_draghi_coronavirus_recovery_fund_italia_europa-287590604/?ref=RHTP-BC-I279994148-P4-S1-T1



12  Forum Pubblico / NOI CITTADINI, per Civismo, Conoscenza e Consapevolezza. / La ribellione individualista è inutile, è importante costruire. inserito:: Ottobre 26, 2020, 03:59:40 pm
Lettura molto interessante, quella di questo editoriale di Ezio Mauro, piena di spunti.

https://rep.repubblica.it/pwa/editoriale/2020/10/25/news/coronavirus_dpcm_governo_lockdown_proteste_napoli_il_virus_della_ribellione-271849894/

Però non mi sento d'accordo, perché questa strada per l'inferno non è stata lastricata da buone intenzioni ma da precise intenzioni.

Si è reso omaggio ad un rampante individualismo che necessariamente ha portato ad acuire l'ingiustizia sociale, con chi sopravvive di piccoli lavoretti al nero, dei venditori ambulanti (magari non in regola), degli ultimi schiavi creati nel mondo moderno: i rider.

Altro che benessere per tutti, il sogno ricchezza per tutti prodotto dalle televisioni di chi difendeva la sua ricchezza personale.


Su questa strada per l'inferno non ci ha portati di certo questo governo ma è su questa strada che è arrivata la pandemia.

Però è inutile recriminare sul passato, serve costruire un futuro migliore, con pragmatismo e verità.

Le ambizioni dei singoli sono importanti, e permettono di raggiungere traguardi impensabili, solo quando sono inserite in una rete di condivisione collettiva, anche dei benefici. Quando si sanno unire le capacità dando merito a chi meglio sa offrire capacità e conoscenze per creare. Non l'appiattimento, né la volontà predatoria di pochi, che porta a conflitti ed immobilismo.

Leggendo l'articolo, puntuale su questo, si potrebbe pensare che le Regioni, la loro autonomia, siano il maggiore ostacolo a risulti positivi necessari, perché ognuna sembra tirare dalla propria parte come unica realtà sociale. Come se i cittadini lombardi, ad esempio, siano una realtà compatta sociale che vuole soluzioni diverse da quelle del resto d'Italia per un interesse collettivo.
Purtroppo non è così, ma, se volete, peggio.

L'interesse in campo non è quello generale di una regione, bensì quella del partito che governa quella regione, degli interessi che quel partito rappresenta, spesso maggioritari in una regione. Però non capiamo come si trovino a contrastarsi interessi differenti quando in ballo c'è la salute dei cittadini, ad esempio.

Il problema è che l'attuale assetto delle regioni è molto lontano da quel compito proposto di rendere più vicini i cittadini alla partecipazione della cosa pubblica, di renderli più partecipi alle scelte per l'interesse della propria comunità.
Si è semplicemente riprodotto un modello di stato centralistico, riportando anche sul territorio la distanza dei cittadini alle istituzioni politiche rappresentative.

Ci si schiera partigianamente da tifosi e non da soggetti attivi sociali, non si ascoltano le ragioni, i problemi, le soluzioni con spirito ragionevole, si suona la trombetta allo stadio e si è felici.

Ora è da chiedersi cosa deve fare il governo per rafforzarsi e tirare il Paese fuori dai problemi e dai pericoli anti democratici.

La constatazione, che siamo sulla famosa strada che porta all'inferno, ci deve far capire che non è nelle soluzioni di un DPCM, di un provvedimento economico che troviamo la strada che ci porti lontano dall'inferno.

Le soluzioni vere devono guardare lontano, costruire un nuovo "mondo" per questo Paese che è imprescindibile dalle possibilità offerte dalla Unione Europea.

Il recovery fund è la parte sostanziale per costruire la soluzione, ma ancora mi chiedo perché rinunziare al MES che darebbe una mano immediata alla soluzione dei problemi. A proposito non ho sentito ancora nessuna riflessione sul numero chiuso a medicina, che oggi sembra solo un riparo agli interessi corporativi. I medici stessi lo hanno caldeggiato in modo corporativo ed ora scoprono di esser pochi a fronteggiare i problemi, provando il rischio sulla propria pelle.

Per fronteggiare il rischio dell'esplosione scomposta di rabbia, il primo impegno per le forze politiche che sostengono il governo devono chiamare a raccolta i cittadini. Non con le conferenze stampa di Conte o le comunicazioni in Parlamento dei ministri.

Devono dimostrarsi coese verso la realizzazioni dei progetti del Recovery Fund, offrire al Paese la giusta speranza per il futuro che quei progetti possono dare.

Le piccole scaramucce di posizione sono il cerino nella paglia della possibile protesta.

Ci attendevamo un Paese nuovo dopo il lockdown, lo dicevamo tutti: "Nulla sarà come prima".
Sembriamo averlo dimenticato.
13  Forum Pubblico / NOI CITTADINI, per Civismo, Conoscenza e Consapevolezza. / Il Presidente è anche il padre di una società inserito:: Ottobre 26, 2020, 01:16:46 pm
Citazione
il presidente della Repubblica Sergio Mattarella tende la mano al governo e ricorda che "il vero nemico di tutti e di ciascuno è il virus. Il responsabile di lutti, di sofferenze, di sacrifici, di rinunce, di restrizioni alla vita normale è il virus".

Citazione
Da Mattarella arriva anche un nuovo invito a stare in guardia contro le fake news: "La voce della ricerca, i dati che ci fornisce, il rigore e la trasparenza sono antidoto alle derive" che conducono nel "tunnel delle false notizie".

Frasi importanti, da autentico interprete di un ruolo genitoriale verso tutti i cittadini di un Paese.

Come è diverso l'atteggiamento autorevole di Mattarella contro tutti gli schiamazzi di chi cerca solo un vantaggio per la propria parte.

Dice cose importanti, non solo unità per affrontare la crisi
Citazione
"E' tempo di collaborazione e di alleanze globali, non di barriere e di egoismi. Si devono condividere impegni e conoscenze, come si condivide la sofferenza e la responsabilità".

Unità e riconoscimento nella Scienza.

Questo è un Presidente della Repubblica, questa è  la strada da seguire.

https://www.repubblica.it/politica/2020/10/26/news/covid_mattarella_vero_nemico_e_il_virus-271900079/?ref=RHTP-BH-I271771521-P1-S3-T1
14  Forum Pubblico / DOMANESIMO, Il DOMANI nel MONDO. L'UMANITA' e l'AMBIENTE, le REALTA' SOCIO-ECONOMICHE e le CULTURE dei POPOLI. / Responsabilità individuale e futuro. inserito:: Ottobre 20, 2020, 10:33:39 am
Quando ci accorgiamo del futuro?

Come disse Beethoven la 4 note iniziali, forse le più famose di tutta la musica, sono “il destino che bussa alla porta”.

Ci interroghiamo e spesso siamo terrorizzati dal non sapere cosa ci attende annunciato da quelle 4 note.

Nell'ignoranza siamo inclini ad accettare qualsiasi superstizione per allontanare il terrore di un futuro che potrebbe essere nefasto, essendo solo annunciato ma non esplicato.

Non sono sempre uguali quelle 4 note, possono riguardare un solo individuo che non conosce cosa gli accadrà domani, cosa riuscirà a fare domani e, sopratutto, gli è ignoto quanti domani potrà vivere. Si sente sperso di fronte all'ignoto, potrà subire una grave o lieve malattia, potrà ricevere una favolosa vincita, potrà raggiungere la felicità per un amore corrisposto, perché qualcuno di sinceramente caro ha raggiunto una meta, perché lui stesso ha raggiunto un importante risultato. La paura dell'ignoto potrà fargli dimenticare che ciò che avviene dopo dipende dal suo operato.

Quelle 4 note possono anche riguardare molti, se non tutti, gli individui del mondo intorno. Possono rappresentare la prosperità del suo mondo, le ristrettezze a cui può andare incontro il suo mondo, il dover subire una catastrofe (incendi, terremoti, epidemie) o l'aver la certezza di poter evitare, riparare il possibile pericolo.

L'esperienza ci porta a comprendere, imparare, l'importanza della condivisione del futuro, il condividere la costruzione del futuro porta alla costruzione della più formidabile arma contro i pericoli della vita, la condivisione della conoscenza, in una parola la cultura.

Quando più l'uomo si riconosce come parte della collettività, tanto più si sentirà forte e fiducioso del futuro. Lo fa istintivamente, lo ha sempre fatto. Nella storia ci si è riuniti nella condivisione di una liturgia religiosa, quando vediamo il futuro come ignoto e comandato da forze soverchianti, nella condivisione delle conoscenze, quando la capacità di indagare e ragionare sul futuro porta ad avere coscienza che il futuro dipende da noi e vediamo la nostra capacità a dissolvere le nebbie per trovare la giusta strada.

E' indicativo che il romantico, quasi titanico, Beethoven termina in modo ottimistico questa sinfonia, nella convinzione che l'umanità possa sconfiggere ciò che è contrario al suo bene.

Non è chiusura nell'individualismo spirituale tout court, Beethoven vorrebbe intitolare l'Eroica a Napoleone, Leopardi è celebre anche per i suoi studi naturalistici.

E' un nuovo equilibrio fra individualità e collettività. E' ritrovare la responsabilità di ognuno nella costruzione di un futuro benevolo per tutti.

E' quello che dovremmo ritrovare oggi nell'affrontare la sfida che un minuscolo virus ci impone.

https://youtu.be/-x4X95m_n0o
15  Forum Pubblico / L.A.U. Libera Associazione Umanitària. L'EVOLUZIONE nel Riformismo e Ambientalismo. / Nessuno si senta non coinvolto. inserito:: Ottobre 19, 2020, 11:22:02 am
Dopo le prove di coesione degli spiriti migliori nel lockdown, dopo le saggie scelte per avviare la prima ripresa in un modo pragmatico e fattivo spesso sconosciuto in Italia, dopo aver conseguito risultati lusinghieri sia nel contrasto del virus sia sul piano economico, è fondamentale creare le fondamenta per un progetto di futuro.

I risultati ci sono stati. " Senza dubbio l'Italia dopo il trauma del lockdown ha ricominciato soprattutto nel corso della scorsa estate a rimettere in movimento i gangli del sistema produttivo. Quasi tutti gli indicatori segnalano nel terzo trimestre una ripresa robusta, che per una volta ci ha resi competitivi con i partner europei."

Il blocco ha portato lusinghieri risultati sul piano sanitario, insieme ad una notevole capacità espressa nell'affrontare l'emergenza. Ora non sarebbe tempo di blocchi come quelli visti, l'economia deve ripartire appieno.

"Per conciliare queste due esigenze, però, serve senza dubbio prudenza ma anche visione. Una prospettiva. Coraggio. E scelte. Non, appunto, attendismo. Che rapidamente rischia di evolversi in immobilismo. La nave che salpa le ancore in questo mare, rischia di arenarsi in una palude o nel gigantesco e pericolosissimo oceano dell'indistinto.

Il governo ha dunque il dovere di salvaguardare occupazione, redditi e profitti. Ma deve farlo agendo. Ed invece appare sistematicamente in ritardo. Quasi impaurito."

" il Paese ha assistito ad alcuni ritardi che potrebbero rivelarsi negativamente determinanti. Si è perso del tempo prezioso: sui trasporti, sulla scuola, sulla riorganizzazione e ampliamento delle terapie intensive. Il Mes - che se attivato qualche mese fa avrebbe consentito di inondare di 37 miliardi il nostro sistema sanitario nazionale - è stato una "non scelta". Non sono state messe sulla bilancia le convenienze o le onerosità su cui comunque si può discutere. È stato semplicemente ignorato per paura, per il timore di dover affrontare l'ostilità pregiudiziale di una parte della maggioranza.

Così come si sta accumulando un ritardo gigantesco sul Recovery Fund. Non sono in discussione i termini entro i quali dovranno essere presentati i progetti - c'è ancora tempo fino a gennaio - , ma l'assenza totale di un dibattito profondo e di una progettualità complessiva. "

Neanche il mondo delle imprese è esente dal ritardo, hanno dichiarato più e più volte che nulla doveva essere come prima, che l'epidemia avrebbe cambiato radicalmente tutto il sistema produttivo e di commercializzazione. Ad oggi abbiamo ascoltato dalle associazioni datoriali la mesta litania degli aiuti necessari, la richiesta di procedere ai licenziamenti ma non l'ineludibile invito alle parti sociali (sindacati e governo, perché no anche ai partiti che devono legiferare) di aprire un tavolo per costruire la transizione verso la nuova economia digitale. Come se volessero gestire in assoluto potere un passaggio così delicato e dagli impatti sociali pesantissimi. Non funziona così, nell'imporre l'inevitabile muro contro muro. E' necessario un nuovo patto dei produttori che si deve confrontare con gli impatti sociali, perché la partita non è solo fra imprese e sindacati ma anche su tutta la società. Nei settori di società svantaggiati (pensionati e non occupati in primis), nella costruzione di una scuola ed una università soddisfacenti, nel fare ognuno la propria parte nella ricerca non solo tecnologica in senso stretto.

Ancora taluni in politica agiscono secondo la liturgia degli slogan e non nel confronto con il reale. La politica deve fare la sua parte come visione visione del futuro, sancendo i fondamenti necessari in termini di diritti, di svolta sostenibile (malgrado la resistenza delle imprese agli investimenti), di come ripartire la raccolta dei fondi necessari ala spesa pubblica. Fra l'altro abbiamo visto in questi giorni l'importanza della spesa pubblica per la salute e le protezioni sociali.

Dobbiamo preparare i piani per l'utilizzo del Recovery Fund "l'impiego efficiente ed efficace di quei fondi può essere rivoluzionario. L'Italia potrebbe improvvisamente colmare alcuni dei suoi gap competitivi con le altre nazioni industriali del mondo occidentale.

Tutelare la nostra economia, far risalire il Pil, controllare il deficit e il debito rappresentano dunque un pre-requisito. Una conditio sine qua non. Dietro la quale non ci si può nascondere. Oltre, infatti, c'è tutto il resto. Che non può essere raggiunto se si scivola nella palude dell'attendismo. Se ci si rifugia nel rinvio ad un momento successivo ed ineludibile. Soprattutto quel resto svanisce se si confonde la propria popolarità e il destino personale con quello del Paese."

Abbiamo avuto il piano Colao, gli stati generali ma non vediamo ancora la discussione aperta e pragmatica per applicare quelle riflessioni.

Bene dice Claudio Tito nel giusto articolo su "la Repubblica" di ammonimento (e ripeto): "Se ci si rifugia nel rinvio ad un momento successivo ed ineludibile. Soprattutto quel resto svanisce se si confonde la propria popolarità e il destino personale con quello del Paese." https://rep.repubblica.it/pwa/commento/2020/10/18/news/tito_conte_governo_dpcm_covid-271053451/
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