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2986  Forum Pubblico / ECONOMIA e POLITICA, ma con PROGETTI da Realizzare. / Intervista-Renzi-Conte-vaccino-covid-obbligatorio ... inserito:: Agosto 11, 2020, 10:35:03 am
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https://www.corriere.it/politica/20_agosto_11/intervista-renzi-conte-vaccino-covid-obbligatorio-crisi-governo-5d09055e-db91-11ea-abc9-41b5baff53c0.shtml?fbclid
2987  Forum Pubblico / LA COSTITUZIONE, la DEMOCRAZIA, la REPUBBLICA, vanno Difese! Anche da Noi Stessi. / Allearsi con i più forti è una buona difesa, ma solo se si è già forti di nostro inserito:: Agosto 09, 2020, 01:00:35 pm
Care abbonate e cari abbonati,
 
buon venerdì con l'editoriale di Lucio Caracciolo, il nostro #IdeaLimes odierno.
Il direttore fa il punto sui benefici del Recovery Fund, che non sono esclusivamente né principalmente finanziari.

Con un avvertimento: può essere la nostra ultima occasione.

...


Scrive il direttore:

Il destino dell’Italia è legato alla Germania.
 
Il “vincolo esterno” sancito quasi trent’anni fa a Maastricht, quando Andreotti e Carli stabilirono che l’Italia non era in grado di governarsi da sé e si affidava quindi all’Unione Europea, è oggi vincolo tedesco. Senza virgolette.
 

La scelta di Angela Merkel a favore del salvataggio dell’Italia via colossale Recovery Fund garantito dalla reputazione tedesca sui mercati è evento di cui non abbiamo pienamente colto il senso. Svolta paragonabile a quella compiuta alla fine degli anni Novanta da Helmut Kohl, quando contro la Bundesbank e la netta maggioranza dei suoi elettori volle l’Italia subito nell’euro. Solo che stavolta non ci sarà appello.
 

Perché questa decisione tedesca? Quali conseguenze per noi? Alla prima domanda risponde un sillogismo.
 

L’interesse nazionale tedesco consiste nel salvare ciò che resta dell’architettura europea. Questa oggi non si salva se l’Italia affonda. L’Eurozona concepita dalla Francia e dall’Italia per punire la Germania, colpevole di essersi riunificata, con la cessione del marco e del primato della Bundesbank in Europa, è stata rovesciata da Berlino nel suo opposto: meccanismo per sostenere l’economia germanica – parte integrante della stessa identità tedesco-federale – fondata su una moneta stabile ma non troppo forte e sul formidabile surplus commerciale, subìto dagli eurosoci in omaggio ai rapporti di forza non certo alle “regole”. Per la Germania vestire con i colori europei gli interessi propri resta dogma. Come tutti i dogmi, non eterno. Specie nella patria di Lutero. E in tempi di epidemia virale.
 

Allo stesso tempo, le dimensioni economiche, geopolitiche e simboliche dell’Italia – più rilevanti di quanto spesso immaginiamo – sono tali da convincere i nostri partner più importanti a non cedere alla tentazione di lasciarci andare alla deriva. Pena la crisi probabilmente finale dell’improbabile costruzione comunitaria, sempre più divisa al suo interno.
 

Si aggiunga che il Nord Italia è allo stesso tempo area nazionale più colpita dal Covid-19 e pregiata parte integrante della catena tedesca del valore, ed ecco spiegata la scelta di Merkel. Disposta per questo a scontrarsi frontalmente con austriaci, olandesi e altri sedicenti (senza vergogna) “frugali”, a loro volta insofferenti del monopolio tedesco – temperato dal socio francese – nella gestione geoeconomica dell’Ue.
L'editoriale continua qui


Grazie dell'attenzione e buon fine settimana
Niccolò Locatelli
Coordinatore di Limesonline

2988  Forum Pubblico / DIVENTATO = I.C.R. MARKETING & COMUNICAZIONE SOCIALE. / Angela Camuso, LA PREDA. Le confessioni di una vittima inserito:: Agosto 09, 2020, 12:55:59 pm
Angela Camuso, LA PREDA. Le confessioni di una vittima (prefazione di Dario Fo)

RXcastelvecchi, pp. 283, € 17.50
 
Un potente uomo di Chiesa, a capo di una popolosa parrocchia romana ed economo della Curia, abusa di un ragazzo di 14 anni. Il prete, fin dagli inizi della sua carriera pastorale e per oltre 20 anni - secondo quanto emerso dal processo a suo carico - ha violentato ripetutamente degli adolescenti coperto da silenzio e omertà, ma soprattutto dalla paura e la vergogna delle vittime è denunciato da un altro sacerdote, suo vice, il quale, per tanto ardire, viene addirittura allontanato dalla parrocchia su volontà del vescovo della diocesi (indagato e poi prosciolto per il reato di concorso in violenza sessuale).
Attraverso la storia di Vasco (nome di fantasia del ragazzo violentato), la rielaborazione narrativa dei documenti giudiziari e le numerose interviste, questo libro scava dentro l’anima ferita del protagonista e nello stesso tempo apre uno spaccato sulle dinamiche tanto perverse quanto profonde del fenomeno pedofilia ecclesiastica. Eppure questo non è un libro contro la Chiesa cattolica, perché rende giustizia a quei preti, la stragrande maggioranza, che i bambini li amano come figli e basta.
Angela Camuso, già autrice del best seller sulla Banda della Magliana, Mai ci fu pietà, in questa storia agghiacciante, in cui ogni dettaglio corrisponde fedelmente alla verità storica dei fatti. si conferma nello stile di scrittura che alla cronaca giornalistica accosta una graffiante ed efficace forza narrativa, capace di trasformare ancora una volta la documentazione a disposizione in vera e propria letteratura. 

Da - http://www.periodicoliberopensiero.it/recensioni/recensioni-Camuso-la-preda.htm
2989  Forum Pubblico / Il MONITORE. ORSI, LUPI E TUTTA LA NATURA CI RIVOGLIONO ESSERI UMANI. / La vita è una, ... quella che si vive. inserito:: Agosto 09, 2020, 12:52:35 pm
Domenica 09 agosto 2020

Frasi di Marco Aurelio   

“Non è il peso del futuro o del passato che preme su di te, ma soltanto e unicamente quello del presente. Ricordati che l'uomo non vive altra vita che quella che vive in questo momento né perde altra vita che quella che perde adesso.”

MARCO AURELIO


Da – FrasiCelebri.it
2990  Forum Pubblico / "ggiannig" la FUTURA EDITORIA, il BLOG. I SEMI, I FIORI e L'ULIVASTRO di Arlecchino. / Rilancio il post sull'Euristica per spiegarmi ancora una volta e un po’ meglio inserito:: Agosto 09, 2020, 12:44:28 pm
Italia - 20 marzo 2020.
Revisione di oggi 7 agosto 2020

Rilancio il post sull'Euristica per spiegare ancora una volta e un po’ meglio, sempre mantenendomi nella sintesi, il ruolo che mi sono dato in Fb (dopo vent'anni di vita nel web).

La mia cultura “accademica” limitata e nello specifico assente, non permette di unirmi alla pari, con gli intellettuali della partecipazione in Fb, nei loro dibattiti (ammesso ci siano).
Del resto la mia cultura, nata operaia nella Olivetti di Adriano Olivetti, in successive fasi si è sviluppata, sempre per competenze vissute sul campo, sino ad affrontare e risolvere temi e problemi della dirigenza marketing in importanti aziende, non soltanto nazionali, che mi hanno insegnato a vivere con pragmatismo i fatti e i relativi problemi che andavano superati.

Il pragmatismo applicato con tecniche aziendaliste mi consente di non accettare chiacchiere inutili, provocazioni isteriche o costruite a tavolino, che mi porterebbero al battibecco che mi obbligherebbe ad esprimere pareri molto “severi” verso una categoria di persone socialmente inutili, troppo autoreferenziali, disprezzabili per il loro egoismo.

Quindi mi concentro e limito nel comunicare soltanto ciò che “TROVO” in fatti, azioni e avvenimenti sociali che spero sia utile segnalare, anche come provocazione, proponendoli per l'approfondimento, a specialisti di settore e persone, loro sì, protagoniste nelle varie culture.

Questo significa Euristico, passare ciò che ho "trovato" a specialisti per l'approfondimento e la diffusione.

La mia utopia è che possa uscirne una comunicazione bella, intelligente, istruttiva per chi “non conosce ancora” cosa sia avere consapevolezza sui fatti e sugli avvenimenti che ci circondano, ... condizionandoci.

Ecco perché ho scelto per il mio pluriventennale Nick Arlecchino di modificarsi (per la prima volta e nella pagina Fb) in Arlecchino Euristico.

Buona Vita e Viva il Lupo a tutti.
ciaooo

2991  Forum Pubblico / "ggiannig" la FUTURA EDITORIA, il BLOG. I SEMI, I FIORI e L'ULIVASTRO di Arlecchino. / Sanità Regionale, ... adesso siamo "punto e a capo", con molti soldi in più! inserito:: Agosto 09, 2020, 12:37:45 pm
Sono anni che mi batto (a parole) contro la parte peggiore della Sanità Regionale, ... adesso siamo "punto e a capo", con molti soldi in più!

E con questo gattopardismo attivo, la nostra dignità di Cittadini continua nello scivolare sugli "specchietti per allodole".

Contenti voi!

IO NO.

Su Fb del 9 agosto 2020.
2992  Forum Pubblico / Il MONITORE. ORSI, LUPI E TUTTA LA NATURA CI RIVOGLIONO ESSERI UMANI. / Per un’Europa più solidale inserito:: Agosto 09, 2020, 12:39:51 am
Per un’Europa più solidale | Rep

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Arlecchino Batocio

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https://rep.repubblica.it/pwa/editoriale/2020/07/28/news/per_un_europa_piu_solidale-263120781/

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2993  Forum Pubblico / LA CULTURA, IL MONDO DEL LAVORO, I GIOVANI, L'AMBIENTE, LA COMUNICAZIONE ETICA. / Grazie all’Opera di Roma per un grandissimo Rigoletto: regia di Cherstich, non.. inserito:: Agosto 09, 2020, 12:35:25 am
Grazie all’Opera di Roma per un grandissimo Rigoletto: regia di Cherstich, non di Michieletto


di Paolo Flores D’Arcais

Il “Rigoletto” di Giuseppe Verdi (ma non più di Francesco Maria Piave), per la regia di Michieletto, ha mandato in sollucchero una parte degli appassionati dell’Opera lirica. L’altra parte, più esigente, non c’è andata proprio, avvertita com’era dai testi promozionali che il Duca di Mantova si mutava in capo di una gang da periferia “non luogo” (orecchiando pulp fiction l’applauso è servito) e Rigoletto in un giostraio (vive in un carrozzone), uomo di bassi servizi. La critica musicale non esiste quasi più, il panegirico per la “genialità”, va da sé “rivoluzionaria”, di questi misfatti è ormai incorporata, più pronta della bava del cagnolino di Pavlov.

Corrado Augias ha avuto la generosità di ospitare su Repubblica, nella sua rubrica “lettere”, alcune mie righe in proposito (ho visto la michielettata nella diretta tv, spero sempre di dovermi ricredere).

Le riporto:

Caro Augias, a proposito del ‘Rigoletto’ nella regia di Michieletto, e consimili, mi permetto una piccola argomentazione di tipo sillogistico.

Un’opera lirica non è solo musica. I musicisti facevano riscrivere parti del libretto, e riscrivevano momenti dello spartito a partire dal libretto. Un’opera lirica è dunque il frutto della sinergia di musicista e librettista, co-autori.

Perciò, a meno di non stabilire che un’Opera lirica è solo musica, al regista non deve essere concesso maggior arbitrio verso il libretto di quanto ne sia concesso al direttore d’orchestra verso la musica. Ora ogni direttore ha ampio spazio per eccellere nell’interpretare, ma neppure a Toscanini è permesso di cambiare le note ad libitum, o di far suonare una parte per violini a delle cornamuse.

Ergo: se “Tosca” si svolge a Sant’Andrea della Valle, Palazzo Farnese e Castel sant’Angelo il 17 giugno 1800, non è lecito trasferirla nella moschea di Portoghesi a Roma o nel palazzo di qualche boss della Magliana. Non più di quanto sia lecito al direttore d’orchestra sostituire pagine musicali di Puccini con rapperie di Lauro De Marinis, per i fans Achille Lauro. Un carissimo saluto, Paolo Flores d’Arcais.

L’amico Augias se l’è cavata invocando i candelabri di Palazzo Farnese indicati nel libretto, ma quelli sono i “de minimis non curat praetor”, ci mancherebbe che il regista non ne avesse licenza, qui si tratta di cambiare epoca, personaggi, tutto (in Rigoletto è quintessenziale che sia un “buffone”, costretto a far ridere anche quando colmo d’angoscia o dolore, nel giostraio/servo tuttofare questa polarità è impossibile).

Augias aggiungeva anche la Tosca prevista a Napoli il 23 in forma semiscenica a piazza del Plebiscito. Ma soluzione di emergenza, appunto, con i cantanti in abito da sera, cioè in “astrazione”, non con stravolgimento d’epoca. Se è per questo, in situazioni di impossibilità di un’opera nella sua pienezza, si danno talvolta esecuzioni non solo senza scene, ma con i cantanti (in “borghese”) accompagnati dal solo pianoforte: si ricordano alcune esecuzioni del genere, notevolissime, di Riccardo Muti.

Contro i mediocri scempi alla Michieletto hanno scritto ad Augias persone che di musica si intendono infinitamente più di me. Vittorio Emiliani, melomane raffinatissimo e di sterminata cultura operistica (suo un recente bellissimo articolo su Piero Maroncelli – il patriota dello Spielberg, della gamba amputata e della rosa – Lorenzo Da Ponte, Edgar Allan Poe e l’opera lirica a New York, su “Il Fatto quotidiano”) e uno dei grandi musicisti di oggi su scala mondiale, Nicola Piovani.

Scene e costumi possono insomma essere “rarefatti” fin quasi all’astrazione, a indicare la portata universale di passioni e vicende, e un regista ha spazi enormi per esercitare originalità e fantasia, al libretto non si possono però “cambiare i connotati”. Se è lecito cambiare epoca e luogo, perché non anche parole, intere frasi, e lo stesso intreccio della vicenda? Del resto, qualcuno ha già provato a non far morire Carmen, sarà lei a pugnalare don José, anzi a sparargli (applausi. Oltretutto è politically correct, quello su Carmen era un inammissibile femminicidio).

Ad Augias mi permetto di sottoporre un ulteriore argomento. C’è una categoria di “interpreti” cui è unanimemente riconosciuta una vasta libertà rispetto all’originale: i traduttori. Vige infatti il detto “traduttore, traditore”, tanto è inevitabile che la trasposizione in una diversa lingua comporti “creatività” da parte dell’interprete. Una nuova traduzione di “Guerra e pace” non potrà certo usare l’italiano ottocentesco, coevo della pubblicazione in russo, e dovrà innovare perfino rispetto a traduzioni giudicate eccellenti solo venti o trent’anni fa.

Tuttavia, non considereremmo una buona traduzione, anzi non la considereremmo proprio una traduzione, ma una truffa, se il traduttore spostasse l’azione dalla guerra napoleonica all’assedio nazista di Stalingrado, e al posto del generale zarista Kutuzov facesse irrompere dalle pagine i generali staliniani Rokossovski, Voronov e Čujkov.

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I registi alla Michieletto sono degli aspiranti autori frustrati. E dire che l’Opera di Roma un “Rigoletto” in odore di genialità l’ha prodotto, anche abbastanza di recente, e con mezzi che rispetto al profluvio del Circo Massimo erano davvero poverissimi. Parlo del “Rigoletto” per la regia di Fabio Cherstich, scene, video e costumi di Gianluigi Toccafondo, allestito per Operacamion, straordinaria iniziativa con cui, utilizzando un Tir come scena, “Rigoletto”, “Don Giovanni”, “Il barbiere di Siviglia”, sono state portate a un pubblico di periferia e di piccoli paesi. Con enorme successo.

Regie capaci di unire il doveroso scrupolo filologico (malgrado i tagli per rientrare nelle due ore, tempo empiricamente massimo di attenzione popolare in piazza) con una ricchezza inventiva che utilizza anche tecniche moderne (proiezioni, filmati). Niente di “parruccone”, insomma. Peccato che non vi siano video di questi straordinari spettacoli, che valgono mille volte la kermesse del Circo Massimo.

Leggo con grande piacere che ora il sistema di Operacamion di Fabio Cherstich ha trovato imitatori, a Genova è nato, utilizzando un Tir, il TIR (Teatro In Rivoluzione), esattamente la modalità di Operacamion (speriamo che riconoscano la primogenitura, altrimenti l’ottima iniziativa si colorerebbe di uno sgradevole grigio/plagio). Insomma, l’Opera di Roma merita gli elogi più grandi per il suo grandissimo “Rigoletto” di Verdi/Piave: regia di Cherstich, però, non di Michieletto.

(5 agosto 2020)

da - http://temi.repubblica.it/micromega-online/rigoletto-michieletto-flores-d-arcais-augias/
2994  Forum Pubblico / MONDO DEL LAVORO, CAPITALISMO, SOCIALISMO, LIBERISMO. / Come funziona Too Good To Go, l’app per eliminare gli sprechi alimentari inserito:: Agosto 09, 2020, 12:31:46 am
Come funziona Too Good To Go, l’app per eliminare gli sprechi alimentari

di Eleonora Poggio
Scrivo – per passione – di imprese e finanza.

La schermata di Too Good To Go su uno smartphone (Courtesy Too Good To Go)
“Eliminare lo spreco alimentare è possibile, anche se non facile, con conseguenze positive sia dal punto di vista economico, che ambientale, ma soprattutto sociale. Oggi la nostra App, ad un anno dal lancio in Italia, raggiunge un milione di utenti registrati, grazie ai circa 4000 negozi che ogni giorno offrono alimenti invenduti ad un terzo del prezzo. La nostra formula è semplice ma piace: ciò che viene avanzato da bar, negozi, ristoranti, hotel, viene messo a disposizione on line in una “Magic Box” che può contenere in media 1 kg di alimenti; l’utente si collega e acquista, ad un terzo del prezzo che avrebbe pagato, ottimo cibo che altrimenti verrebbe gettato. Effettuato l’acquisto, va a ritirare al punto vendita nell’orario indicato.”

Così Eugenio Sapora, country manager di Too Good To Go Italia spiega come sia nata l’idea della app danese, da un anno arrivata in Italia con ottimi risultati.

“In Italia, ogni anno vengono sprecati 20 milioni di tonnellate di cibo che corrispondono a 15 miliardi l’anno in termini di spesa. Il nostro obiettivo è chiaro: creare un’economia dell’invenduto perché il cibo non venga buttato.”

Lo spreco di cibo che si evita grazie all’acquisto di una “Magic Box” consente non solo di acquistare cibi freschi del giorno a prezzi ridotti, ma offre l’opportunità anche al produttore o negoziante di rimettere in circolo un prodotto ad un prezzo ridotto senza buttarlo.

“Per ogni Magic Box venduta, Too Good To Go trattiene circa un euro, il resto va tutto ai negozianti. La nostra app salva 3 Magic Box al minuto, ovvero 3 kg di cibo al minuto. In un mese, quindi sono 100mila pasti salvati e rimessi in circolo”, spiega Sapora. Che sottolinea anche come gli acquirenti siano “per il 70% millennial di età compresa tra i 20 e i 45 anni, studenti o giovani che hanno a disposizione meno denaro per acquistare, ma sono anche più abituati all’utilizzo di strumenti come app e smartphone e più sensibili a tematiche ambientali e di sostenibilità.”

D’altra parte, con l’adesione a Too Good To Go, l’esercente commerciale può avere un piccolo guadagno dall’invenduto, eliminare gli sprechi e attrarre nuovi clienti.

“Secondo uno studio condotto sul territorio nazionale, ci sono potenzialmente 400mila esercizi commerciali che potrebbero aderire a Too Good To Go: in un anno abbiamo raggiunto ottimi risultati, ma abbiamo ancora davanti una grande sfida. Il nostro obiettivo sul lungo termine è diffondere Too Good To Go in modo capillare in tutta Italia, salvare quanto cibo possibile e dare vita a vere e proprie azioni di informazione e sensibilizzazione della società per ridurre fino ad azzerare lo spreco alimentare a tutti i livelli”, spiega Sapora.

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di Forbes.it

2995  Forum Pubblico / MONDO DEL LAVORO, CAPITALISMO, SOCIALISMO, LIBERISMO. / Come l’European Investment Fund sta sostenendo la ripartenza delle Pmi italiane inserito:: Agosto 09, 2020, 12:29:35 am
  4 Agosto, 2020 @ 12:45
Come l’European Investment Fund sta sostenendo la ripartenza delle Pmi italiane

di Forbes.it
Staff

La redazione di Forbes.
recovery fund shutterstock
Articolo apparso sul numero di Forbes di agosto 2020

Il rilancio dell’economia nell’Unione europea passa anche dalla salute della piccola e media impresa. Secondo fonti ufficiali dell’Ue, infatti, le Pmi costituiscono il 99% delle imprese comunitarie (sono 23 milioni in tutto), fornendo circa i due terzi dei posti lavoro nel settore privato (90 milioni di persone) e contribuendo a più della metà del valore aggiunto totale creato dalle imprese dell’Unione (3.900 miliardi di euro).

Dalla meccanica all’edilizia, dai servizi in ambito tecnologico e informatico fino alla moda e al turismo, sono innumerevoli i settori della vita economica europea il cui nerbo vitale è costituito proprio da una rete di Pmi. Come in Italia, del resto, dove la piccola e media imprenditoria conta oltre 5 milioni di aziende, più di 15 milioni di occupati per un fatturato complessivo generato di circa 2 mila miliardi di euro l’anno, secondo quanto rilevato dal centro studi Prometeia. Senza dimenticare che realtà così duramente colpite dal lockdown conseguente la pandemia del Covid-19 sono a loro volta elemento vitale per la catena di approvvigionamento della grande impresa e della pubblica amministrazione.


Alessandro Tappi
In un simile quadro, saper usare bene le risorse che l’Unione europea sta mettendo a disposizione dei Paesi membri è senza dubbio fondamentale per chiunque voglia agganciare la ripresa e limitare i danni di un conto economico che a fine anno sarà impietoso: l’economia dell’Ue si contrarrà dell’8,3% secondo le ultime previsioni, per poi tornare a crescere del 5,8% nel 2021. L’Italia ha già subito una contrazione del 5,3% nel primo trimestre, ma il Pil reale potrebbe calare di ben oltre il 10% a fine anno. Un’onda minacciosa destinata a investire in pieno anche le Pmi.

Chi tra le istituzioni europee si è subito attivato per offrire un aiuto concreto nel far fronte all’emergenza coronavirus è il Fondo europeo per gli investimenti (Fei), attivo dal 1994 e che al cuore del suo business model ha proprio il supporto alla piccola e media imprenditoria. Partecipato al 59,1% dalla Banca europea degli investimenti Bei, per circa un terzo dall’Unione europea (29,7%) e per il resto da altre istituzioni finanziarie (11,2%), ha in Alessandro Tappi, il suo chief investment officer, il responsabile degli investimenti, che ammontano a circa 10 miliardi di euro l’anno, attraverso due principali linee di intervento: strumenti di equity e venture capital, da un lato, garanzie sui finanziamenti, dall’altro.

Tra le ultime misure messe in campo dall’Ue, ad aprile, la Commissione europea ha sbloccato 1 miliardo di euro da fondi comunitari a titolo di garanzia per il Fei, che così potrà fornire a sua volta garanzie per incentivare le banche e altri finanziatori a fornire liquidità, per un importo disponibile stimabile in 8 miliardi di euro, ad almeno centomila Pmi colpite dalle conseguenze economiche della pandemia. Il Fei sarà inoltre protagonista per quanto concerne il finanziamento alle Pmi anche nel piano recentemente varato dal Gruppo Bei e che prevede la creazione di un fondo di garanzia pan-europeo da 25 miliardi per sostenere prestiti e investimenti in capitale di rischio per complessivi 200 miliardi di euro.

Per capire quali possibilità simili importi possono schiudere alle Pmi è utile guardare cosa hanno permesso di fare i 9,3 miliardi di euro complessivamente impegnati finora in Italia, che peraltro hanno contribuito a mobilitare 54 miliardi di euro complessivi, grazie a più di 300 operazioni con intermediari finanziari di cui hanno beneficiato 291mila Pmi italiane. Il Fei ha infatti sostenuto una vasta gamma di iniziative: si va dalla piattaforma AlpGip, lanciata in collaborazione con cinque Regioni (Lombardia, Valle d’Aosta, Trention Alto Adige, Piemonte, Liguria), per il supporto allo sviluppo nella macroregione dell’arco alpino fino al progetto ITatech con Cassa depositi e prestiti a supporto del mercato del trasferimento tecnologico. Oppure ancora: Social Impact, a sostegno dell’imprenditoria sociale; finanziamenti a condizioni favorevoli alle pmi innovative grazie al programma comunitario InnovFin e a Cosme, il programma Ue creato per promuovere la competitività ricorrendo alla leva dell’accesso al credito; e tante altre soluzioni ad hoc dedicate, per esempio, agli studenti che cercano un prestito per l’Erasmus (progetto Erasmus+) o a chi è in cerca di un business angel che possa aiutare un’idea imprenditoriale (progetto European Angels Fund).  Tra i progetti più recenti ci sono anche quelli con la Banca Agricola Popolare di Ragusa, che mette a disposizione 200 milioni per le Pmi in Sicilia, e con la sgr Finint Investments per ulteriori 110 milioni di euro.

L’elenco degli interventi mirati predisposti dal Fei è ricco e articolato e potrebbe proseguire ancora, così come anche quello degli autorevoli partner con cui opera a livello locale nel nostro Paese, ma una cosa è certa: il suo operato dimostra l’importanza della vicinanza al territorio da parte delle istituzioni e del saper fare squadra per far fronte alla crisi. Lo ha spiegato bene Tappi quando di recente ha ricordato come “fortunatamente il supporto alle Pmi non è mai mancato in questo periodo; lo confermano le molteplici iniziative messe in atto finora dai governi”. Il punto però, secondo il responsabile degli investimenti del Fei, è che questi interventi “non sempre sono stati ben coordinati, contribuendo di fatto a rafforzare la frammentazione all’interno dell’Europa”. Fino ad aprile, almeno, quando “la Commissione europea ha iniziato a predisporre misure per aiutare le pmi a far fronte all’emergenza”. E il Fei si è fatto trovare pronto.

Tutti i numeri del Fei in Italia

291mila: le Pmi italiane che hanno beneficiato finora delle operazioni del Fei
9,3 miliardi di euro i capitali totali impegnati finora in Italia finalizzati a mobilitare 54 miliardi di euro
7,5 miliardi  di euro la parte impegnata in garanzie, cartolarizzazioni e strumenti finanziati che ha mobilitato 44,2 miliardi di euro
1,7 miliardi  di euro  la somma in capitale azionario che ha mobilito risorse per 9,1 miliardi
303 il numero complessivo delle operazioni
2996  Forum Pubblico / ESTERO fino al 18 agosto 2022. / Brasile,+non+brucia+solo+l'Amazzonia:+è+allarme+incendi+nel+Pantanal,+la+riserva inserito:: Agosto 09, 2020, 12:24:08 am
Brasile,+non+brucia+solo+l'Amazzonia:+è+allarme+incendi+nel+Pantanal,+la+riserva+naturale+del+pianeta

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Arlecchino Batocio

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-https://it.businessinsider.com/brasile-incendi-pantanal-biodiversita-allarme/

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2997  Forum Pubblico / ESTERO fino al 18 agosto 2022. / "Sulla rotta balcanica più arrivi che dal mare" | inserito:: Agosto 09, 2020, 12:22:35 am
"Sulla rotta balcanica più arrivi che dal mare" | Rep

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2998  Forum Pubblico / LA NOSTRA COLLINA della più BELLA UMANITA', quella CURIOSA. / "Aborto con la pillola: non serve il ricovero”, cade l’ultimo tabù inserito:: Agosto 09, 2020, 12:18:30 am
"Aborto con la pillola: non serve il ricovero”, cade l’ultimo tabù | Rep

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2999  Forum Pubblico / ESTERO fino al 18 agosto 2022. / Il ritorno di Nasrallah nella Beirut che sanguina. E Aoun parla di missili inserito:: Agosto 09, 2020, 12:16:59 am
Il ritorno di Nasrallah nella Beirut che sanguina. E Aoun parla di missili | Rep

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3000  Forum Pubblico / LA NOSTRA COLLINA della più BELLA UMANITA', quella CURIOSA. / Quarant’anni di lotte per dare alle donne la libertà di scegliere inserito:: Agosto 09, 2020, 12:15:26 am

Quarant’anni di lotte per dare alle donne la libertà di scegliere | Rep
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