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Forum Pubblico => PERSONE che ci hanno lasciato VALORI POSITIVI => Discussione aperta da: Admin - Aprile 28, 2012, 10:42:24 am



Titolo: Peppe D'AVANZO, ricordarlo con stima. di ANDREA IANNUZZI
Inserito da: Admin - Aprile 28, 2012, 10:42:24 am
IL FESTIVAL

"Piedi per terra e sguardo verso l'alto" così Perugia ricorda Peppe D'Avanzo

All'Ijf 2012 una tavola rotonda per il cronista di Repubblica, scomparso la scorsa estate.

Bolzoni: "Era il più vero giornalista che abbia mai conosciuto" di ANDREA IANNUZZI


PERUGIA - Un impasto di fisicità e cultura, con i piedi saldi a terra e lo sguardo rivolto in alto. Una brava persona, condizione necessaria per essere un bravo giornalista. E tutto il resto che di lui si è detto e scritto in questi mesi, da quel giorno d'estate del 2011 in cui arrivò la notizia che Giuseppe D'Avanzo era morto, tradito dal cuore durante una gita in bicicletta. A raccontare chi era e come lavorava "Peppe", tre amici e colleghi che avrebbero preferito non doverlo mai fare, ma che sono riusciti a coinvolgere il pubblico del festival del giornalismo di Perugia in un ricordo-ritratto di D'Avanzo che non ha concesso nulla alla retorica.

Donatella Stasio del Sole 24 Ore, Marco Imarisio del Corriere della sera e Attilio Bolzoni di Repubblica, introdotti da Angelo Agostini, hanno per la verità aggirato il tema del panel - Giuseppe D'Avanzo e il giornalismo d'inchiesta - parlando soprattutto di lui e, attraverso lui, del giornalismo in senso lato.

"In trent'anni io e Peppe non abbiamo mai parlato di giornalismo - ha esordito Bolzoni - ma sempre e solo di notizie. Lui non parlava di giornalismo, lui faceva il giornalista, seguiva tanti fili, li tirava tutti e li intrecciava. Non esiste un bravo giornalista che
non sia una brava persona. E lui era una brava persona ed era un giornalista vero, il più vero che abbia conosciuto. Si dice che avesse un carattere difficile, ma è il collega che più di ogni altro ha firmato articoli a quattro mani, pronto a collaborare con chiunque su una notizia".

Passione, rigore, capacità di analisi, visione d'insieme, attinenza ai "duri fatti": sono le qualità che contraddistinguono il metodo D'Avanzo anche se, come ha sottolineato Marco Imarisio, un metodo vero e proprio non esiste, il metodo è il giornalismo in sè.

"E' stata una delle poche persone che mi abbia insegnato qualcosa in questo mestiere, quando lo incontrai da gi


da - http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2012/04/26/news/perugia_d_avanzo-34008275/?ref=HRER1-1