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Titolo: Se è locale piace: indagine svela il rapporto tra giovani e politica
Inserito da: Admin - Aprile 06, 2008, 10:46:44 am
POLITICA

Sondaggio dell'Anci ribalta i luoghi comuni: agli under 35 interessa impegnarsi

Prima palestra i consigli comunali, dove il 19% degli eletti ha meno di 35 anni

Se è locale piace: indagine svela il rapporto tra giovani e politica

 
ROMA - Davanti ai portoni dei municipi la gerontocrazia fa qualche piccolo passo indietro. Se l'Italia è solitamente dipinta come un paese dove il potere - politico e non solo - è saldamente nelle mani degli ultrasessantenni, note di conforto arrivano da uno studio realizzato dall'Anci, l'associazione nazionale dei comuni, in collaborazione con Cittalia e Swg-Publica Res.

Nei consigli cittadini il 19% degli amministratori ha meno di 35 anni a fronte del 2,2% dei deputati, del 4,2% dei consiglieri regionali e del 7,2% dei consiglieri provinciali. Più in dettaglio, a livello territoriale, oltre il 71% dei giovani amministratori comunali sotto i 35 anni è concentrato nei piccoli comuni. Per quanto riguarda le cariche ricoperte, l'1,4% degli amministratori con meno di 35 anni è sindaco, il 2% vicesindaco, il 16% è assessore e l'80% è consigliere comunale. Inoltre la ricerca svolta su un campione di 2.600 individui (2.000 under 34 e 600 over 35), rispetto agli ultimi tre anni, certifica che circa il 50% dei giovani italiani mostra un aumento di interesse per la politica. Più del 90% dei giovani italiani ritiene infatti necessario partecipare alla vita politica del Paese, tanto che il 76% auspicherebbe delle "quote verdi", un numero minimo obbligatorio di giovani candidati nelle liste.

TABELLA 1: giovani amministratori per dimensione comunale

TABELLA 2: distribuzione dei giovani per carica

TABELLA 3: distribuzione dei giovani amministratori per livello di governo

"E' un dato importante - spiega Giacomo D'Arrigo, coordinatore Anci giovani - da cui emerge in maniera lampante che con i Comuni i giovani tornano alla politica e che sono proprio i Comuni a rappresentare la vera palestra della politica e della democrazia. Il luogo nel quale impegnarsi, imparare a far politica ed amministrare". "Per tanti ragazzi - prosegue D'Arrigo - si tratta di una grande voglia di essere utili per la propria comunità sinonimo di un impegno che spesso partiti e politica non riescono a vedere. E' come una foresta che cresce: non fa rumore.".

Questo accade, secondo il rappresentante dell'Anci, "perché proprio nei Comuni c'è la possibilità per i ragazzi di candidarsi, misurarsi e giocare la partita in prima persona, cosa che nelle altre istituzioni è quasi impossibile". "Con questa legge elettorale - denuncia ancora D'Arrigo - un ragazzo non può autonomamente decidere di candidarsi alla Camera".

(5 aprile 2008)

da repubblica.it