LA-U dell'OLIVO

Forum Pubblico => ESTERO fino al 18 agosto 2022. => Discussione aperta da: Admin - Agosto 13, 2020, 06:42:46 pm



Titolo: USA
Inserito da: Admin - Agosto 13, 2020, 06:42:46 pm
Paladina dei diritti e nemica del crimine: i due volti di Kamala Harris | Rep

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Titolo: Rimetteremo insieme l'America distrutta da Trump: ma Harris può farlo?
Inserito da: Admin - Agosto 14, 2020, 02:45:48 pm
"Rimetteremo insieme l'America distrutta da Trump": la corsa di Biden e Harris | Rep

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Titolo: Joe e Kamala, la ricetta liberal per riunificare l’America
Inserito da: Admin - Agosto 14, 2020, 02:46:59 pm

Joe e Kamala, la ricetta liberal per riunificare l’America | Rep

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Titolo: La Casa Bianca e il Grande Gioco del Medio Oriente
Inserito da: Admin - Agosto 15, 2020, 04:04:29 pm
La Casa Bianca e il Grande Gioco del Medio Oriente | Rep

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Titolo: Al via la non-Convention democratica | Usa 2020
Inserito da: Admin - Agosto 17, 2020, 04:35:58 pm
Al via la non-Convention democratica | Usa 2020 | Repubblica

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Rep: | Usa 2020: la corsa alla Casa Bianca <rep@repubblica.it>

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30 aprile 2020

Stasera alle ore 21 della East Coast (le tre del mattino di martedì in Italia) si apre la non-convention democratica, con i due candidati che restano a casa di Biden nel Delaware.

 
Ogni sera fino a venerdì si va in scena - online - nella stessa fascia oraria, con le superstar che parlano in modalità remota fino alle cinque del mattino italiane.

Molti opinionisti ironizzano sulla "convention in pigiama" che gli americani seguiranno restando a casa, ma c’è poco da scherzare: è un esperimento unico nella storia. Riadattare le modalità della comunicazione politica rinunciando a quei raduni di massa che avevano una potenza simbolica evidente, aiutavano a lanciare slogan e programmi, fornivano adrenalina anche ai leader meno carismatici.

Testo alternativo
Finora Joe Biden ha tratto solo benefici da una campagna virtuale e invisibile, perché gli è stata tolta ogni opportunità di farsi del male da solo con le sue leggendarie gaffe. Ma non può continuare. C’è ancora in palio un bacino di cittadini indecisi e il presidente ha degli strumenti per conquistarseli (“il potere logora chi non ce l’ha”...)

 
La nomina di Kamala Harris indica che i democratici vogliono passare ad una campagna più visibile e aggressiva. Facendo sempre i conti col coronavirus, però: uno degli argomenti di battaglia dei democratici è la loro serietà e senso di responsabilità nella pandemia, non è questo il momento di abbassare la guardia con eventi di massa.

 
Intanto Donald Trump riuscirà a far lavorare i parlamentari in agosto, creando un mare di sospetti attorno al servizio postale. E’ stata la presidente della Camera, la democratica Nancy Pelosi, a richiamare i deputati dalle vacanze per reagire all’offensiva del presidente. L’accusa della Pelosi e di tutto il partito democratico è grave: Trump sta sabotando la Posta, per impedire che distribuisca tempestivamente le schede al domicilio degli elettori.

 
Il voto per corrispondenza ha sempre avuto un peso sostanziale, ma quest’anno sarà ingigantito dalle precauzioni sanitarie. 42 Stati – inclusi molti che sono governati dai repubblicani – hanno già autorizzato il voto per posta; sette lo promuovono attivamente inviando le schede a casa a tutti.


Il coronavirus ha accelerato una tendenza pre-esistente: nel 2016 votarono per posta 57 milioni di americani, il 40% del totale. Quest'anno potrebbero salire a 80 milioni.

Testo alternativo
 

CASA DEM


La senatrice della California Kamala Harris a 55 anni ha tutto quello che manca all’anziano vice di Barack Obama. Energetica, volitiva e competente, incarna tutti i sogni americani: quello delle donne, dei neri, degli immigrati. E’ una figura inedita che a fianco di Joe Biden potrebbe acquistare un ruolo molto speciale, più simile al primo ministro di una Repubblica parlamentare europea, o al suo capogabinetto: una policy-maker con vaste responsabilità nel preparare il programma di governo, e poi attuarlo.

 
Biden indica ai democratici il loro futuro, in questa donna che aveva 8 anni quando lui iniziava il suo primo mandato al Congresso. Tutti sanno che Biden, 78enne a gennaio del 2021 nell’Inauguration Day, sarà nella migliore delle ipotesi il presidente di un mandato solo.

Kamala è sul trampolino di lancio per succedergli. Già questo rivela la strategia del duo Biden-Harris: nelle loro biografie e nelle loro fisionomie c’è la promessa di un passaggio delle consegne, la costruzione di una nuova classe dirigente inclusiva, nella quale si riconoscano tutti coloro che erano rimasti ai margini del potere.

 
La strategia del ticket Biden-Harris ha una parte evidente, perfino plateale, e un’altra nascosta. Il primo aspetto è quello su cui si sta concentrando l’attenzione. La Harris è perfetta per chiamare a raccolta tutte le categorie più ostili a Donald Trump, motivarle e galvanizzarle, garantire che affluiranno in massa alle urne. Sono donne e giovani, afro-americani e immigrati. In quanto figlia di un giamaicano e un’indiana, Kamala unisce neri e stranieri di recente naturalizzazione, due categorie non sempre alleate. La senatrice californiana esaudisce le aspettative di rinnovamento di questi gruppi.

 
La loro avversione a Trump non comporta automaticamente che vadano alle urne il 3 novembre, o che spediscano le schede per corrispondenza nei due mesi precedenti.

 
Il passato (Bush-Gore, Trump-Clinton) insegna che proprio le fasce più radicali, quelle che riempiono le piazze, sono le più indisciplinate il giorno del voto. Sono leggendari i tradimenti dei giovani della sinistra radicale, quelli che regalarono la Casa Bianca a Bush nel 2000 perché votarono il Verde Ralph Nader.

 
Nel 2016 l’affluenza giovanile alle urne fu molto deludente, e questo danneggiò Hillary. Il fatto che fino a qualche settimana fa i giovani abbiano invaso le piazze per protestare contro il razzismo della polizia dopo la morte di George Floyd, è un “tranello elettorale” che Biden conosce bene.

 
Le manifestazioni eccitano le attese di un cambiamento epocale, ma dai cortei alle urne il cammino è lungo. Gli stessi che urlavano nei cortei possono sottrarsi a un dovere elettorale che giudicano poco rivoluzionario. Avere come vice una donna di colore è un omaggio evidente a quell’ala sinistra e movimentista, perché non tradisca il ticket democratico.

 
La strategia Biden-Harris però guarda anche ad un’altra categoria di elettori: gli operai bianchi. Furono loro a creare a sorpresa la presidenza Trump. Fasce di metalmeccanici, siderurgici, minatori, sindacalizzati ed ex-democratici, in alcuni Stati del Midwest si sentirono beffati da una sinistra globalista, pronta a fare accordi con la Cina e a spalancare le frontiere agli immigrati clandestini.

 
Recuperare consensi in questa classe operaia bianca è altrettanto importante che fare il pieno delle “sinistre arcobaleno”. Il vecchio Joe ha una storia personale che lo rende molto più vicino all’America operaia, rispetto all’élitaria Hillary.

 
La Harris nonostante la sua immagine personale “alternativa” ha una storia che parla chiaro: è una moderata, centrista come Biden. Quando era Attorney General della California, una carica che unisce il compito di un ministro della Giustizia a quello di un procuratore capo, non cedette mai al lassismo sull’ordine pubblico. Anzi per la sinistra radicale dei campus universitari la Harris era una giustiziera, troppo severa nell’applicare il codice penale. Questo suo passato le torna utile oggi.

 
Trump ha interesse a dare il massimo risalto a quel che sta accadendo a Chicago, New York, Seattle, Minneapolis: dopo i cortei di Black Lives Matter, dopo gli slogan “de-fund the police”, sono arrivati i tagli alle forze dell’ordine, e il risultato è inquietante. E’ in atto una “seconda fase del movimento”, gestita dalle gang, con saccheggi e razzie, aumenti di sparatorie e omicidi.

Trump può tentare di ripetere il colpaccio del 2016 descrivendo un’America che scivola verso il caos, l’anarchia e la violenza. Avere al suo fianco una “poliziotta” come Kamala è una scelta strategica per Biden.

 
Da stasera la convention deve affrontare l'eterno problema dei democratici: perfino l'unione sacra anti-Trump non basta a nascondere le profonde divisioni al loro interno. La coreografia della video-convention è un dosaggio preciso tra le correnti.

 
La prima serata mette in campo due superstar del calibro di Michelle Obama e Bernie Sanders, più il governatore di New York Andrew Cuomo e la governatrice del Michigan Gretchen Whitmer. Già questo elenco è indicativo. Il socialista Sanders deve chiamare a raccolta la sua truppa radicale e indisciplinata – un quarto dei Bernie Boys nel 2016 si astenne o votò Trump, tanta era l’antipatia per Hillary Clinton – però è in minoranza in una serata dominata dai moderati. Questa blindatura degli equilibri del partito sarà ancora più appariscente domani quando la star dei rivoluzionari, Alexandria Ocasio-Cortez, avrà pochi minuti di video, schiacciata fra notabili dell’establishment come Bill Clinton, il capogruppo al Senato Chuck Schumer, e la moglie di Biden.

 
Mercoledì Kamala dividerà il video-palcoscenico con Barack Obama, mentre l’appello all’ala sinistra sarà affidato a Elizabeth Warren.

 
Nel gran finale di giovedì, sempre in Rete, Biden sarà preceduto da altri due giovani ex-candidati alla nomination: il primo gay dichiarato a correre per l’incarico, Pete Buttigieg; l’imprenditore digitale Andrew Yang (due innovatori, ciascuno a modo suo, ma distanti dalla sinistra movimentista delle piazze).

 
Teniamo d’occhio questi nomi perché molti in caso di vittoria entreranno nel primo esecutivo dell’era Biden. Fra i temi sui quali i democratici sono attesi al varco la pandemia resta al primo posto; il fatto che Biden da vicepresidente abbia collaborato alla riforma sanitaria di Obama rafforza il messaggio democratico sulle carenze del sistema americano; ma senza spaventare gli elettori con proposte di statalizzazione all’europea.


CASA TRUMP

Lo svantaggio di Trump nei sondaggi, pur restando consistente, si è ridotto: un mese fa era superiore al 10% e ora è sceso a 8 punti su Biden. Consiglio di guardare la media RealClearPolitics, la sintesi aggiornata di tutti i sondaggi.

 
Oltre al segnale di una mini-rimonta di Trump ce n’è un altro che deve tenere i democratici in allerta: per due indicatori cruciali (la situazione negli Stati-in-bilico; il “favorability rating”) il margine di Biden su Trump è leggermente inferiore a quello di Hillary su Trump nel 2016. Molti sondaggisti giurano di aver imparato la lezione e di aver corretto certi errori di ponderazione dei campioni di quattro anni fa, ma il timore di un’altra sorpresa è legittimo.

 
Che peso avrà l’economia sulla performance di Trump? Da quando ha avuto inizio la “pandemia economica”, cioè la depressione da lockdown, gli Stati Uniti sono stati fra le nazioni più energiche nelle manovre anti-crisi.

Il totale della spesa pubblica d’emergenza già erogata da Washington vale il 13,2% del Pil. Di più hanno fatto solo Giappone e Canada, in proporzione al loro Pil. Nessuna manovra europea ha raggiunto dimensioni paragonabili. Eppure non basta, la rete di protezione americana sta raggiungendo i suoi limiti.

 
La disoccupazione supera il 10% della forza lavoro. Le indennità di disoccupazione aggiuntive – 600 dollari settimanali di sussidi federali, da sommare agli aiuti statali là dove ci sono – sono scadute con la rata di luglio.

 
Il Congresso è diviso, la Camera a maggioranza democratica e il Senato a maggioranza repubblicana non hanno trovato finora un accordo per una manovra supplementare. In questo stallo, Trump pensa di aver trovato un’opportunità: presentarsi come un presidente che agisce mentre i parlamentari litigano e tergiversano.

Trump ha by-passato il Congresso firmando un decreto esecutivo che interviene su alcune emergenze sociali: estensione dell’indennità di disoccupazione (sia pure in misura ridotta: 400 dollari settimanali di cui 100 a carico degli Stati); sgravio della payroll tax che equivale al nostro “cuneo fiscale”; prolungamento del blocco degli sfratti; dilazioni sui ratei dei prestiti agli studenti.

L’intervento è di dubbia costituzionalità e tuttavia è abile. Mette in difficoltà i democratici. Nessuna delle misure contenute in quel decreto è contestabile in sé. Tutte si possono considerare “di sinistra”, in quanto rispondono a bisogni sociali acuti. Solo una è a favore delle imprese (la riduzione dei prelievi sulle paghe a carico dei datori di lavoro) ma indirettamente può favorire i dipendenti.

Sono interventi insufficienti vista la gravità della crisi ma sono meglio che niente. E dal Congresso finora è uscito il niente. Che l’atto sia incostituzionale è possibile: il presidente degli Stati Uniti ha scarsi poteri in materia di bilancio, entrate e spese le deve decidere il ramo legislativo; per erogare quei pagamenti Trump deve fare acrobazie spostando fondi da altre voci di spesa già approvate. Tuttavia quando la presidente della Camera denuncia l’incostituzionalità, si mette in una posizione vulnerabile. Ai disoccupati non interessa il dibattito sui poteri dell’esecutivo, vogliono sapere come arrivare a fine mese.

 
Trump sa che c’è una sola istituzione più impopolare di lui fra gli americani: è il Parlamento. Il presidente tenta una rimonta sull’unico terreno dove gli americani gli riconoscono una certa competenza: l’economia.

Gli ultimi segnali dal mercato del lavoro, dai consumi e dalla produzione industriale sembrano confermare che una ripresa è in atto: ci vuol tempo, però, perché i benefici siano percepibili per i lavoratori e le famiglie.


CONCLUSIONE

Visto dall’estero, il voto americano suscita aspettative meno unanimi di quanto possa credere un progressista italiano. Il viaggio del segretario di Stato Mike Pompeo in Europa è una rassegna degli alleati più fedeli, come la Polonia. Il recente accordo tra Israele e gli Emirati serve a ricordare che l'Amministrazione Trump non ha solo dei nemici. Bisognerà ricordare quanti nel resto del mondo hanno investito sul trumpismo e ne hanno ricavato dei benefici. La politica estera raramente sposta voti in una campagna elettorale americana (salvo grandi guerre ecc) ma stavolta Trump ha indicato che userà la "carta cinese" in modo aggressivo.

 
Non dimentichiamo il Senato e la Corte. Non si vota solo per la Casa Bianca. Il 3 novembre per i democratici non basta riconquistare il potere esecutivo. E' cruciale ottenere la maggioranza al Senato, dove devono passare tutte le nomine: a cominciare dai giudici della Corte suprema. Per ragioni di salute è ormai vicina al ritiro la decana democratica Ruth Bader Ginsburg, guai se a sostituirla andasse un altro giudice repubblicano, gli equilibri della Corte si sposterebbero ancora più a destra e questo sarebbe un ostacolo ulteriore per l'agenda progressista.

 
Nell’immediato la battaglia sulla Posta è destinata a incattivirsi, seminando nuovi sospetti sulla regolarità di queste elezioni. Già nel 2016, per giustificare il fatto che Hillary Clinton lo aveva superato con tre milioni di schede nel voto popolare (pur perdendo nei collegi elettorali) Trump parlò di frodi, accusò la sinistra di far votare i morti e gli immigrati clandestini. Dietro c’è quell’antica battaglia della destra che Barack Obama ha denunciato più volte: “Suppression”. E’ il termine con cui si designa la lotta al voto dei poveri; il tentativo di escludere dai seggi certe minoranze che votano in prevalenza a sinistra, come afroamericani e ispanici.

 
Negli Stati dove governa la destra, si moltiplicano i controlli amministrativi, le richieste di documenti che tendono a scoraggiare chi ha meno istruzione, meno mezzi economici e tempo da dedicare alle pratiche amministrative, meno consapevolezza dei propri diritti. Il voto per corrispondenza – tanto più in tempi di pandemia – facilita l’esercizio di questo diritto. In quanto al rischio di frode, è un’invenzione: le irregolarità sono una frazione statistica irrilevante, e non favoriscono in modo particolare i democratici. Ma alla tradizionale battaglia della destra per ostacolare il diritto al voto di alcune fasce di cittadini ora si sovrappongono dei calcoli tattici di Trump.

 
Quando la Posta ha diramato un avviso secondo cui non riuscirà a distribuire le schede in meno di 15 giorni, tutti hanno visto dietro questo annuncio la longa manus della Casa Bianca. I tagli al servizio postale (con conseguenti riduzioni degli straordinari, peggioramento del servizio, degrado della puntualità) sono uno dei nodi del contendere nel negoziato sulla manovra di bilancio; più il ruolo controverso del capo di quest’azienda pubblica, una delle ultime ad essere rimaste sotto la dipendenza diretta del governo. Trump di recente ha nominato alla direzione della Posta un suo fedelissimo, il businessman Louis DeJoy della North Carolina, già finanziatore della sua campagna elettorale.


La missione di DeJoy secondo il partito democratico è fin troppo chiara: impoverire e sabotare le poste, tagliare i fondi e le paghe dei postini, rendere sempre meno affidabile ed efficiente il servizio, accumulare montagne di corrispondenza non consegnata. Intanto Trump alterna gli attacchi al voto per corrispondenza con le critiche alle stesse Poste. in molti Stati Usa tra poco si comincia a poter votare per corrispondenza. 16 Stati, tra cui Pennsylvania Michigan e Florida che risultarono decisivi nel 2016, autorizzano il voto per corrispondenza ancora prima che si tenga il primo duello televisivo Trump-Biden (29 settembre). Milioni di elettori sono autorizzati a riempire la scheda il mese prossimo.


Dietro gli attacchi di Trump, che già tre settimane fa cominciò a twittare sulle “elezioni più corrotte della storia”, possono esserci diversi calcoli. Da un lato il presidente ha interesse a spostare la maggior parte dei voti a ridosso del 3 novembre, nella speranza che di qui a là migliori la situazione economica, e qualche prestazione nei duelli televisivi con Joe Biden gli faccia recuperare popolarità. D’altro lato la sua campagna contro il voto per corrispondenza precostituisce gli argomenti per lanciare una serie di contestazioni e ricorsi la sera del 3 novembre, se il responso delle urne fosse a lui sfavorevole.

da repubblica.it


Titolo: Michelle Obama scalda i democratici: “Se voi pensate che le cose non possono...
Inserito da: Admin - Agosto 18, 2020, 11:26:49 pm
Michelle Obama scalda i democratici: “Se voi pensate che le cose non possono peggiorare, credetemi, possono”.

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Discorso potente, a tratti emotivo, anche duro, quello dell'ex first lady nella prima serata della convention democratica. "Donald Trump è il presidente sbagliato per il nostro Paese"

https://www.repubblica.it/dossier/esteri/elezioni-usa-2020-primarie-democratiche/2020/08/18/news/michelle_obama_scalda_i_democratici_se_voi_pensate_che_le_cose_non_possono_peggiorare_credetemi_possono_-264868202/
 


Titolo: USA. Nella città fantasma dei dem per la convention senza tifo
Inserito da: Admin - Agosto 18, 2020, 11:28:36 pm
Nella città fantasma dei dem per la convention senza tifo | Rep

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Titolo: Convention democratica, Biden va a caccia dei repubblicani
Inserito da: Admin - Agosto 18, 2020, 11:29:58 pm
Convention democratica, Biden va a caccia dei repubblicani | Rep

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Titolo: Federico Rampini e Alessio Sgherza, darà una mano a Federico con la newsletter
Inserito da: Admin - Agosto 18, 2020, 11:35:19 pm
Michelle Obama: "Le cose possono andare anche peggio di così"

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Rep: | Usa 2020: la corsa alla Casa Bianca <rep@repubblica.it> Annulla iscrizione

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Rep: Usa 2020 di Federico Rampini

18 agosto 2020


Buongiorno, chi vi scrive oggi non è Federico Rampini. Mi chiamo Alessio Sgherza e darò una mano a Federico con la newsletter in questi giorni di convention.

Si è aperta stanotte (in Italia erano le 3 del mattino) la quattro giorni di non-convention, la prima ai tempi di Covid-19 e di sistemi di comunicazione digitale. Invece di un palco e un pubblico urlante, il ticket Biden-Harris sarà indicato ufficialmente come candidato alla presidenza e alla vicepresidenza da una gigantesca e ben organizzata trasmissione televisiva. Tecnicamente ben riuscita ma non proprio appassionante.

 
Partiamo dalla fine, per chi magari ha seguito la convention stanotte in diretta: il commento di Federico Rampini alla prima serata. In fondo questa è la sua newsletter: "Tenere unite tutte le anime del partito democratico dalla sinistra radicale al centro, e conquistare anche voti repubblicani: fin dalla prima serata è stato questo lo sforzo più visibile della convention democratica. I messaggi più forti, e anche preoccupati, sono stati rivolti a quell'ala sinistra che spesso in passato ha disertato le urne".


Per chi invece avesse giustamente dormito stanotte, ecco una sintesi di quello che è successo.

 

Nessuna folla, niente palloncini e striscioni, niente applausi scroscianti. La convention ai tempi del covid risulta un po' sottotono, non c'è niente da fare. Gli organizzatori hanno cercato di compensare come potevano, dando ritmo agli interventi, alle clip, ai video, ma il risultato è nel complesso un po' freddo. Non certo per colpa degli oratori, ma per il format.

 

Lo stesso Bernie Sanders, arringatore di folle di altissimo livello, senza il suo pubblico perde di brio. Diverso, nel tono e nella riuscita, l'intervento dell'ex first lady Michelle Obama. Toccante, umano, molto intenso.

 

La serata, condotta dall'attrice Eva Longoria, si è aperta con la spiegazione del tema: We the People. «Siamo l’America unita dagli stessi valori che si ritrova per affrontare insieme l’elezione più importante della nostra vita. Un’epoca segnata dai morti causati dal virus. E dalla conseguente crisi economica. Ma qui anche per reagire a quel che è successo nei quattro anni precedenti. Perché l’America è meglio di questo».

 

Durante le poco più di due ore di diretta, sono stati toccati molti dei punti della campagna anti Trump. Su tutti: la gestione della pandemia, le difficoltà economiche del Paese e il tema delle ingiustizie razziali, con largo spazio agli attivisti di Black Lives Matter. Anche il fratello di George Floyd è intervenuto e ha chiesto di rispettare un momento di silenzio in memoria delle vittime della polizia violenta.

 

L'intervento più duro è certo quello di Kristin Urquizia, figlia di Mark Anthony, un sostenitore di Trump morto in Arizona dopo essersi ammalato di Covid. Quel virus che il suo presidente comparava ad una "normale influenza". Contratto in un karaoke, dove era voluto andare a tutti i costi. «Mio padre si fidava di Trump e sul letto di morte se n'è pentito. Trump lo ha tradito. Ed è per questo che io oggi voto Joe Biden» dice Kristin.



La protagonista: Michelle Obama

"Dovete votare per Joe Biden con una maggioranza che non lascia dubbi, che parli chiaro", una risposta da dare a un presidente che ha detto che potrebbe non lasciare la Casa Bianca in caso di brogli. Michelle Obama arriva in chiusura della prima serata della convention e il suo intervento rianima una trasmissione - perché di questo si è parlato, più che di una convention - che ha avuto più di qualche momento di debolezza.

 
Ma l'ex first lady, dall'intimità del suo salotto, consegna alla storia un discorso potente, a tratti emotivo, anche duro, con un messaggio pratico: “Votate prima possibile, votate stasera stesso, inviate la vostra scheda elettorale”. La cronaca dell'intervento di Michelle Obama è di Massimo Basile e lo trovate qui.

 
La voce a sinistra: Bernie Sanders

Quello di Bernie Sanders è uno degli interventi più lunghi della serata, il secondo dopo quello di Michelle Obama.  Otto minuti per unificare il partito. Come racconta Anna Lombardi: "Otto minuti per convincere la sua base radicale e oltranzista che sostenere il ticket Joe Biden-Kamala Harris è indispensabile per battere Donald Trump: e no, non è un tradimento della causa: "Trump è una minaccia alla democrazia. Sta spingendo il paese verso l'autoritarismo".

 
I repubblicani per Biden

Quattro anni fa era stato l'ultimo candidato alle primarie del Grand Old Party a ritirarsi lasciando campo libero a The Donald, adesso John Kasich è il capofila dei 'Repubblicani per Biden', quelli che hanno scelto di schierarsi con l'ex vice presidente democratico superando le ideologie in nome dell'unità degli States.

E attenzione, come ci spiega Alberto Flores D'Arcais, Kasich non è un repubblicano qualsiasi.

 
E intanto Trump?

Il presidente ha cercato di oscurare l'inizio della convention con un doppio comizio nel midwest, a Mankato, nel Minnesota già devastato dalle proteste per la morte di George Floyd, e poi a Oshkosh, nel Wisconsin sede ufficiale della convention dem.


Il racconto di Anna Lombardi: "Una scelta, quella del doppio comizio, non casuale: il presidente ha visitato due Stati in bilico da conquistare ad ogni costo. E infatti in entrambi i comizi va dritto al sodo, la sua strategia elettorale riassunta in una sola frase: 'L’unica possibilità di sconfitta è che queste elezioni siano truccate'".

Non sono mancati i tweet del presidente, ma stranamente non ha attaccato né Michelle Obama né Sanders, i due big di scena stasera. Bensì ha attaccato con una lunga serie di post il governatore di New York Andrew Cuomo, denunciando i dati pessimi dello Stato sul coronavirus.

 
da repubblica.it


Titolo: Il carisma di Obama per spingere i dem dietro a Biden
Inserito da: Arlecchino - Agosto 20, 2020, 11:43:07 am
Usa 2020, il carisma di Obama per spingere i dem dietro a Biden | Rep

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Titolo: I democratici vogliono un referendum su Trump
Inserito da: Arlecchino - Agosto 20, 2020, 11:44:43 am
I democratici vogliono un referendum su Trump: il perseverante Biden non fa sognare | Rep
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Titolo: Barack Obama si scaglia contro Trump: "Presidenza non è un reality.
Inserito da: Arlecchino - Agosto 20, 2020, 11:00:38 pm
Convention dem, Barack Obama si scaglia contro Trump: "Presidenza non è un reality. Democrazia è in gioco". E Kamala Harris entra nella storia

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Arlecchino Batocio

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La terza serata della convention dominata dal discorso di Obama contro il suo successore, mentre la Harris diventa la prima donna nera candidata in un ticket presidenziale: "Non c'è vaccino contro il razzismo, Biden saprà unire il Paese".
Gli interventi di Hillary Clinton e Elizabeth Warren, la lotta alle armi e al cambiamento climatico

https://www.repubblica.it/dossier/esteri/elezioni-usa-2020-primarie-democratiche/2020/08/20/news/convention_terza_serata_kamala_harris_barack_obama_clinton_warren-265014697/

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Titolo: Kamala Harris, la 'pioniera' che entra nella storia: prima donna nera in un ...
Inserito da: Arlecchino - Agosto 20, 2020, 11:06:04 pm
Kamala Harris, la 'pioniera' che entra nella storia: prima donna nera in un ticket presidenziale: "Non esiste vaccino contro il razzismo"

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Arlecchino Batocio
12:22 (10 ore fa)
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'Non esiste vaccino contro il razzismo'. Il discorso di accettazione della candidatura alla vicepresidenza per la senatrice della California

https://www.repubblica.it/dossier/esteri/elezioni-usa-2020-primarie-democratiche/2020/08/20/news/kamala_harris_la_pioniera_-265024146/

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Titolo: Biden e la convention "ordine e disciplina". Ma sarà un'elezione al cardiopalmo
Inserito da: Admin - Agosto 23, 2020, 12:19:12 am
Biden e la convention "ordine e disciplina". Ma sarà un'elezione al cardiopalmo | Rep

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Arlecchino Batocio

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Titolo: Presidenziali 2020, Biden primo nei sondaggi. Ma Trump recupera
Inserito da: Arlecchino - Agosto 27, 2020, 11:38:33 am
Presidenziali 2020, Biden primo nei sondaggi. Ma Trump recupera

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La convention democratica non avrebbe dato al candidato la spinta che molti si aspettavano

https://www.repubblica.it/esteri/2020/08/26/news/stati_uniti_sondaggi_presidenziali_2020_joe_biden_donald_trump-265563359/
 


Titolo: USA - La Convention democratica ignora la sua base sociale
Inserito da: Arlecchino - Agosto 28, 2020, 12:06:26 pm
DIARIO DELLE PRIMARIE / 26 - La Convention democratica ignora la sua base sociale

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http://temi.repubblica.it/micromega-online/diario-delle-primarie-26-la-convention-democratica-ignora-la-sua-base-sociale/#.X0eH0zW3fzE.gmail


Titolo: Non è il colore della pelle, ma il grado di cattiveria imbrattata da barbarie.
Inserito da: Admin - Agosto 28, 2020, 07:33:57 pm
Usa, non vuole alzare il pugno: manifestanti Black Lives Matter la circondano. Il video divide il movimento - La Repubblica

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https://www.repubblica.it/esteri/2020/08/27/news/stati_uniti_proteste_black_lives_matter_lauren_victor_rifiuto_alzare_pugno-265612095/


Titolo: Usa, in 50 mila a Washington per la "Marcia dell’impegno".
Inserito da: Admin - Agosto 29, 2020, 04:47:31 pm
Usa, in 50 mila a Washington per la "Marcia dell’impegno". Bloccato chi viene da Stati a rischio Covid - La Repubblica

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https://www.repubblica.it/esteri/2020/08/28/news/usa_la_giornata_della_marcia_dell_impegno_metti_giu_il_ginocchio_dal_mio_collo_bloccato_chi_viene_da_stati_a_rischio_co-265724829/
 


Titolo: E il Pentagono affida la riscossa ai Marines
Inserito da: Arlecchino - Agosto 31, 2020, 09:18:19 pm
E il Pentagono affida la riscossa ai Marines | Rep

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Titolo: E il Pentagono affida la riscossa ai Marines
Inserito da: Arlecchino - Agosto 31, 2020, 09:33:05 pm
E il Pentagono affida la riscossa ai Marines | Rep

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Titolo: Pompeo in Medio Oriente per allargare l'accordo con Israele ad altri Paesi arabi
Inserito da: Admin - Agosto 31, 2020, 11:59:01 pm
Pompeo in Medio Oriente per allargare l'accordo con Israele ad altri Paesi arabi

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Parte da Gerusalemme la visita del segretario di Stato Usa: prossime tappe Sudan, Bahrain ed Emirati https://www.repubblica.it/esteri/2020/08/24/news/pompeo_israele-265382179/
 


Titolo: I repubblicani all'attacco della "sinistra socialista e radicale" di Biden.
Inserito da: Admin - Settembre 01, 2020, 12:01:58 am
I repubblicani all'attacco della "sinistra socialista e radicale" di Biden.
Haley: "Non siamo razzisti"

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Alla convention Usa uno show nel segno di Trump. Il presidente si è collegato dalla Casa Bianca. Il presidente descritto come il salvatore dalla pandemia. Centrale il tema dei neri pro-Trump. E un sostenitore ha definito il presidente "guardia del corpo della civilizzazione dell'Occidente"

https://www.repubblica.it/dossier/esteri/elezioni-usa-2020-presidenziali-biden-trump/2020/08/25/news/convention_repubblicana_prima_serata_trump-265408103/
 


Titolo: Gli Stati Uniti impongono sanzioni ai massimi funzionari della corte penale ...
Inserito da: Arlecchino - Settembre 03, 2020, 02:08:59 pm
Gli Stati Uniti impongono sanzioni ai massimi funzionari della corte penale internazionale | Legge | Il guardiano

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https://www.theguardian.com/law/2020/sep/02/us-sanctions-international-criminal-court-fatou-bensouda
 


Titolo: Trump, il Covid e la corsa al vaccino elettorale
Inserito da: Admin - Settembre 04, 2020, 06:41:03 pm
Trump, il Covid e la corsa al vaccino elettorale | Rep

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Titolo: Chiusi negozi e hotel, largo alle gang. New York ha spento le sue mille luci
Inserito da: Admin - Settembre 05, 2020, 06:50:16 pm
Chiusi negozi e hotel, largo alle gang. New York ha spento le sue mille luci | Rep

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Titolo: Obama contro Trump: "Presidenza non è un reality. Democrazia è in gioco"
Inserito da: Admin - Settembre 06, 2020, 02:27:46 pm
Convention dem, Barack Obama si scaglia contro Trump: "Presidenza non è un reality. Democrazia è in gioco".

E Kamala Harris entra nella storia

Di MASSIMO BASILE. A cura di ALESSIO SGHERZA

Kamala Harris in alto a sinistra, sopra Elizabeth Warren e Hillary Clinton. Barack Obama in basso a destra, sopra di lui (da sinistra) Nancy Pelosi, Gabrielle Giffords e l'attrice Kerry Washington che ha condotto la terza serata
La terza serata della convention dominata dal discorso di Obama contro il suo successore, mentre la Harris diventa la prima donna nera candidata in un ticket presidenziale: "Non c'è vaccino contro il razzismo, Bidet saprà unire il Paese". Gli interventi di Hillary Clinton e Elizabeth Warren, la lotta alle armi e al cambiamento climatico

MILWAUKEE - Joe è il “fratello”, Kamala l’”amica”. Joe ha cuore, è dedito agli altri. “Conosce il mondo, e il mondo conosce lui. Ma la cosa che so di lui e di Kamala Harris è che a loro sta a cuore ogni americano. Per questo stasera vi chiedo di credere nella loro leadership. Loro sono in grado di portare l’America fuori da questi tempi bui”.

Quanto Barack Obama considerasse il suo intervento il più importante della convention, lo conferma un particolare: fino a un’ora prima di registrarlo, ha lavorato alla sua stesura con lo staff. Ma ha passato settimane a lavorare sui contenuti, calibrare le frasi. La maggior parte del testo, riporta la Cnn citando una fonte confidenziale, è stata riscritta dopo l’orazione funebre per l’addio all’icona dei diritti civili, John Lewis.

Usa 2020, il carisma di Obama per spingere i dem dietro a Biden
Di FEDERICO RAMPINI
La prima domanda era: avrebbe citato Trump come la moglie, Michelle, il giorno prima? Lo ha citato, e lo ha fatto senza l’apoteosi della platea ma, sullo sfondo, l’omaggio alla Costituzione americana, da cui trae spunto il suo intervento. “Dovremmo aspettarci come minimo - ha spiegato Obama - un presidente che prenda in custodia questa Costituzione, protegga le libertà. Non mi sarei mai atteso che seguisse la mia politica o condividesse la mia visione, ma per il bene del Paese ho sperato che Donald Trump mostrasse interesse nel ruolo a cui era stato chiamato, lo facesse seriamente e che sentisse un po’ di rispetto per la democrazia. Invece non l’ha mai fatto”.

Obama ricorda la mancanza di Trump nel “cercare punti in comune”, trasformando il ruolo più alto d’America come un “reality show da usare per ottenere l’attenzione che lui brama”. Un ex presidente che, nel discorso alla convention, attacca il successore sarebbe stato un caso clamoroso fino a qualche anno fa, ma l’etichetta istituzionale è definitivamente saltata da un pezzo: Donald Trump non ha insultato solo i suoi predecessori, ma i presidenti del suo stesso partito. Obama ha conservato, fino in fondo, un po’ di veleno nelle sue parole. “Chi fa il presidente e gli altri che sono con lui - dice rivolgendosi agli americani - contano sul vostro cinismo”.

Il discorso di Obama dal museo della Costituzione, a Philadelphia
Obama sa cosa comporta essere presidente e conosce Biden, per questo gli organizzatori della Convention avevano visto nel messaggio di Obama più che un messaggio contro Trump, che comunque è arrivato, un invito agli elettori a fidarsi del suo ex vice. Per questo è stato proposto il video in cui Obama, nel gennaio 2017, a pochi giorni dal passaggio di consegne, diede al suo vice la “Medal of Freedom”, l’onorificenza più alta d’America. Biden, rimasto sorpreso, non nascose le lacrime.

“Quando scelsi Joe come vice - commenta l’ex presidente - non sapevo che dodici anni dopo sarei finito a considerarlo un fratello”. Qui viene condensato il senso dell’unione, che era il tema della serata, “A more union perfect”.

A presentare la terza serata della convention virtuale era stata chiamata un’altra attrice simbolicamente afroamericana: Kerry Washington, protagonista del film di Quentin Tarantino, Django Unchained. L’attrice ha ricordato l’importante di “tornare insieme” di mostrare di nuovo una “unione perfetta”. E da lì si sono sviluppati gli interventi.

La ricerca di unione, provando a essere più forti del dolore. Parlano due sopravvissuti a massacri di massa, da Orlando a Parkland, a ricordare le 339 stragi registrate fino al 31 luglio. Emozionante il momento in cui Gabrielle Giffords, ex deputata dell’Arizona colpita alla testa da un proiettile sparato da un folle nel 2011, mostra la sua determinazione a ripartire, nonostante le evidenti conseguenze rimaste. “Noi possiamo proteggere la nostra famiglia - dice - noi possiamo farcela insieme. Io non ho perso la mia voce. Votate, votate, votate”.

Largo spazio al tema del cambiamento climatico. Tra gli interventi, anche la Greta Thunberg d’America, Alexandria Villasenor, 15 anni, attivista di New York, mentre Joe Biden, negli stessi minuti, scrive su Twitter: “Quando sento le parole “cambiamento climatico”, io ne sento un’altra: lavoro. Possiamo superare la crisi del clima e la crisi economica allo stesso tempo”.

Segue il messaggio sugli immigrati rimandati a casa, sui figli separati dai genitori, sui campi di detenzione al confine con il Messico. Come suggestione, segue “Stand by me” cantata da Prince Royce, artista nato nel Bronx, di origine domenicana, star del Latino pop. Prima e dopo una carrellata di grandi donne della politica.

Il triste ritorno di Hillary Clinton alla convention: "Questa non sia un'altra elezione da rimpiangere"
Di ALBERTO FLORES D'ARCAIS
Hillary Clinton che si rivolge ai giovani perché “non si arrendano sull’America”, poi Nancy Pelosi, speaker della Camera, che lancia un messaggio in cui mette insieme Trump e il leader dei repubblicani al Senato, Mitch McConnell, che sarà in corsa per la rielezione in Kentucky.

“Avevamo passato al Senato - spiega la leader dem - leggi in difesa dei nostri dreamers, per l’eguaglianza Lgbtq, per prevenire la violenza delle armi, e preservare il nostro pianeta per le future generazioni e altro ancora”. “Tutto questo - ha aggiunto - è possibile per l’America. Chi si è messo in mezzo? Mitch McConnell e Donald Trump”.

La senatrice Elisabeth Warren promette battaglia anche in caso di vittoria: “Dobbiamo realizzare grandi cose, combattere ancora, e cambiare l’America”.

Nella serata in cui Kamala Harris si è presentata ufficialmente agli americani, rendendo ufficiale la sua corsa da vicepresidente, prima donna nera a correre per l’incarico per conto di un partito di maggioranza, doveva convincere di poter portare un’energia rivoluzionaria dentro la Casa Bianca, ma senza spaventare i moderati. Tra i tanti, un messaggio chiaro: "Non c'è vaccino contro il razzismo, siamo noi a dover agire".

Kamala Harris, la 'pioniera' che entra nella storia: prima donna nera in un ticket presidenziale: "Non esiste vaccino contro il razzismo"
Di ANNA LOMBARDI
Il suo intervento, a chiusura della serata, è passato dalla storia di figlia di immigrata al senso della famiglia, dal valore della giustizia a quello della visione, “stando tutti insieme per un futuro migliore”.

Applausi virtuali, per sottofondo il brano “Work That”, cantato da Mary Blige, mentre Kamala e Joe salgono sullo stesso palco accompagnato dai rispettivi coniugi. Come nella tradizione delle convention, prima della pandemia. Con la benedizione di Obama.

La scrittrice Margo Jefferson: "Donna e nera, Kamala Harris è nel mirino ma non si lascerà piegare dalle critiche"
Dalla nostra inviata ANNA LOMBARDI
La diretta dalla convention, notte per notte

Da - https://www.repubblica.it/dossier/esteri/elezioni-usa-2020-primarie-democratiche/2020/08/20/news/convention_terza_serata_kamala_harris_barack_obama_clinton_warren-265014697/?ref=nl-rep-a-eus


Titolo: Ho voluto minimizzare il virus. Per i Predoni al potere i cittadini non contano.
Inserito da: Admin - Settembre 10, 2020, 10:47:21 am
“Ho voluto minimizzare il virus”. La confessione che inguaia Trump | Rep

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Titolo: La misteriosa arma nucleare di Trump
Inserito da: Admin - Settembre 10, 2020, 05:40:43 pm
La misteriosa arma nucleare di Trump | L&#039;HuffPost

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Article:
https://www.huffingtonpost.it/entry/la-misteriosa-arma-nucleare-di-trump_it_5f5a2f23c5b6b48507fcd5e5?ncid=other_email_o63gt2jcad4&utm_campaign=share_email

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Titolo: L’ex sindaco di Los Angeles: “Trump recupera su Biden. Gli ispanici decisivi ...
Inserito da: Arlecchino - Settembre 11, 2020, 12:08:33 pm
L’ex sindaco di Los Angeles: “Trump recupera su Biden. Gli ispanici decisivi nella sfida presidenziale” | Rep

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https://rep.repubblica.it/pwa/intervista/2020/09/05/news/usa_l_ex_sindaco_di_los_angeles_villaraigosa_trump_recupera_su_biden_gli_ispanici_decisivi_nella_sfida_presidenziale_-266361759/
 


Titolo: Quella violenza di strada che aiuta Trump
Inserito da: Arlecchino - Settembre 11, 2020, 12:09:52 pm
Quella violenza di strada che aiuta Trump | Rep

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https://rep.repubblica.it/pwa/commento/2020/09/05/news/quella_violenza_di_strada_che_aiuta_trump-266362091/


Titolo: “Votiamo chi dà lavoro”. Nelle fabbriche Usa con gli ultimi indecisi
Inserito da: Admin - Settembre 16, 2020, 04:35:50 pm
“Votiamo chi dà lavoro”. Nelle fabbriche Usa con gli ultimi indecisi | Rep

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https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/09/13/news/votiamo_chi_da_lavoro_nelle_fabbriche_usa_con_gli_ultimi_indecisi-267206895/
 


Titolo: Fauci: Ora facciamo i bravi ma torneremo alla normalità non prima di Natale 2021
Inserito da: Admin - Settembre 21, 2020, 11:28:54 am

Fauci: “Ora facciamo i bravi ma torneremo alla normalità non prima di Natale 2021” | Rep
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Arlecchino Euristico

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https://rep.repubblica.it/pwa/intervista/2020/09/19/news/fauci_ora_facciamo_i_bravi_ma_torneremo_alla_normalita_non_prima_di_natale_2021_-267884907/

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Titolo: La svolta geopolitica è un successo per Trump. Che ora spera di coinvolgere ...
Inserito da: Admin - Settembre 21, 2020, 12:03:54 pm
La svolta geopolitica è un successo per Trump. Che ora spera di coinvolgere i sauditi | Rep

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Arlecchino Euristico

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https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/09/15/news/svolta_geopolitica_e_un_successo_per_trump_che_ora_spera_di_coinvolgere_i_sauditi-267407044/

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Titolo: Le colpe della Boeing negli incidenti al 737 Max
Inserito da: Admin - Settembre 21, 2020, 12:29:34 pm
Le colpe della Boeing negli incidenti al 737 Max

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Arlecchino Euristico
gio 17 set, 21:04 (4 giorni fa)
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Il Congresso Usa accusa la casa produttrice dei velivoli coinvolti negli incidenti del 2019 di "occultamento" e l'ente per l'aviazione civile di non aver vigilato -

https://www.agi.it/estero/news/2020-09-16/incidenti-737max-colpe-boeing-9680846/

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Titolo: Trump, scelta Suprema. La supercattolica Amy nuovo giudice della Corte
Inserito da: Admin - Settembre 27, 2020, 03:42:36 pm

Trump, scelta Suprema. La supercattolica Amy nuovo giudice della Corte | Rep

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09:51 (5 ore fa)
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https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/09/26/news/trump_scelta_suprema_la_supercattolica_amy_nuovo_giudice_della_corte-268627446/
 


Titolo: Donald fiuta il pericolo perché ora vacilla il mito del magnate
Inserito da: Admin - Settembre 29, 2020, 10:59:45 pm
Donald fiuta il pericolo perché ora vacilla il mito del magnate | Rep

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08:39 (14 ore fa)
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https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/09/28/news/stati_uniti_donald_trump_joe_biden_nancy_pelosi_tasse-268833734/
 


Titolo: Il doppio piano di Trump
Inserito da: Admin - Ottobre 01, 2020, 06:59:00 pm
Il doppio piano di Trump | L&#039;HuffPost

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Arlecchino Euristico
18:53 (4 minuti fa)
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Article:
https://www.huffingtonpost.it/entry/il-doppio-piano-di-trump_it_5f758e1fc5b6d698bb285f3d?ncid=other_email_o63gt2jcad4&utm_campaign=share_email

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Titolo: E se fosse un trucco per rinviare o inficiare le votazione USA?
Inserito da: Arlecchino - Ottobre 02, 2020, 06:42:17 pm

E se l'infezione virale di Trump e Signora, fosse un trucco per rinviare o inficiare le votazione USA?

Quanti beoti in Italia si meraviglierebbero, increduli sia possibile?

Invece noi diffidenti e "differenti", è la prima cosa che abbiamo pensato.

ciaooo


Titolo: Trump, New York Times pubblica dichiarazioni dei redditi: "10 anni senza ...
Inserito da: Admin - Ottobre 03, 2020, 06:12:27 pm
Trump, New York Times pubblica dichiarazioni dei redditi: "10 anni senza pagare tasse". Il tycoon: "Fake news" - La Repubblica

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lun 28 set, 10:40 (5 giorni fa)
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https://www.repubblica.it/esteri/2020/09/28/news/trump_il_new_york_times_pubblica_dichiarazioni_dei_redditi_per_10_anni_non_ha_pagato_tasse_il_presidente_fake_news_-268746621/
 


Titolo: Donald fiuta il pericolo perché ora vacilla il mito del magnate
Inserito da: Admin - Ottobre 03, 2020, 07:42:56 pm
Donald fiuta il pericolo perché ora vacilla il mito del magnate | Rep

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mar 29 set, 08:38 (4 giorni fa)
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https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/09/28/news/stati_uniti_donald_trump_joe_biden_nancy_pelosi_tasse-268833734/
 


Titolo: Our colorful clothes are killing the environment - CNN Style
Inserito da: Admin - Ottobre 04, 2020, 10:24:39 pm

Our colorful clothes are killing the environment - CNN Style

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mar 29 set, 09:37 (5 giorni fa)
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https://www.cnn.com/style/article/dyeing-pollution-fashion-intl-hnk-dst-sept/index.html
 


Titolo: Ultime parole: un report di Globe Spotlight.
Inserito da: Admin - Ottobre 04, 2020, 10:26:12 pm
Ultime parole: un report di Globe Spotlight.

Accogliente, ambito, costoso e schiacciato dalla pandemia: The Boston Globe

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mar 29 set, 09:40 (5 giorni fa)
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https://apps.bostonglobe.com/metro/investigations/spotlight/2020/09/last-words/part3-nursing-homes/?ref=nl-rep-a-bgr
 


Titolo: Un presidente, sei variabili
Inserito da: Admin - Ottobre 06, 2020, 09:19:39 pm
Un presidente, sei variabili | Rep

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ven 2 ott, 09:34 (4 giorni fa)
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https://rep.repubblica.it/pwa/commento/2020/10/01/news/un_presidente_sei_variabili-269144210/
 


Titolo: NYTimes.com: Trump Funnels Record Subsidies to Farmers Ahead of Election Day
Inserito da: Admin - Ottobre 13, 2020, 06:02:29 pm

NYTimes.com: Trump Funnels Record Subsidies to Farmers Ahead of Election Day

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Arlecchino Euristico
15:36 (2 ore fa)
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From The New York Times:

 
Trump Funnels Record Subsidies to Farmers Ahead of Election Day


Despite an extraordinary government bailout, America’s agriculture sector remains under severe economic pressure.

 
https://www.nytimes.com/2020/10/12/us/politics/trump-farmers-subsidies.html?smid=em-share

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Titolo: Elezioni americane: gli evangelici africani pregano per la vittoria di Trump
Inserito da: Admin - Ottobre 14, 2020, 01:03:04 pm

Elezioni americane: gli evangelici africani pregano per la vittoria di Trump - BBC News

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09:25 (3 ore fa)
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https://www.bbc.com/news/world-africa-54297372
 


Titolo: Biden prepara la sua squadra e tenta i repubblicani “ribelli”
Inserito da: Admin - Ottobre 14, 2020, 05:11:21 pm

Biden prepara la sua squadra e tenta i repubblicani “ribelli” | Rep

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09:22 (7 ore fa)
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https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/10/13/news/biden_prepara_la_sua_squadra_e_tenta_i_repubblicani_ribelli_-270500206/
 


Titolo: Bruce Springsteen: “Trump perderà e l’America tornerà unita”
Inserito da: Admin - Ottobre 14, 2020, 05:13:26 pm
Bruce Springsteen: “Trump perderà e l’America tornerà unita” | Rep

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09:14 (7 ore fa)
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https://rep.repubblica.it/pwa/intervista/2020/10/13/news/bruce_springsteen_trump_perdera_e_l_america_tornera_unita_-270503053/
 


Titolo: Usa, corsa a votare Biden: già in 25 milioni alle urne in anticipo
Inserito da: Admin - Ottobre 19, 2020, 11:12:39 pm
Usa, corsa a votare Biden: già in 25 milioni alle urne in anticipo | Rep

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dom 18 ott, 11:37 (1 giorno fa)
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https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/10/17/news/usa_corsa_a_votare_biden_gia_in_25_milioni_alle_urne_in_anticipo-270940869/
 


Titolo: Robert T. Brockman incriminato con $ 2 miliardi di evasione fiscale, la più ...
Inserito da: Admin - Ottobre 19, 2020, 11:20:18 pm
Robert T. Brockman incriminato con $ 2 miliardi di evasione fiscale, la più grande nella storia degli Stati Uniti - The Washington Post

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sab 17 ott, 12:02 (2 giorni fa)
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https://www.washingtonpost.com/nation/2020/10/16/billionaire-robert-brockman-tax-evasion/
 


Titolo: Usa, il New York Times: "Trump ha un conto corrente in Cina e lì ha pagato tasse
Inserito da: Admin - Ottobre 22, 2020, 12:00:02 am
Usa, il New York Times: "Trump ha un conto corrente in Cina e lì ha pagato tasse"

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09:22 (14 ore fa)
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Nuova inchiesta del quotidiano statunitense sul presidente: "Ha versato imposte per oltre 188 mila dollari tra il 2013 e il 2015"

https://www.repubblica.it/esteri/2020/10/21/news/nyt_trump_conto_in_cina-271279198/
 


Titolo: L'ordine mondiale rivelato da Donald Trump: l'Atlantico
Inserito da: Admin - Ottobre 22, 2020, 12:08:30 am

L'ordine mondiale rivelato da Donald Trump: l'Atlantico

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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
mer 21 ott, 09:23 (14 ore fa)
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https://www.theatlantic.com/international/archive/2020/10/donald-trump-foreign-policy/616773/
 


Titolo: Usa 2020, i jolly sono Barack e Melania. Ma all’ultimo momento la First Lady ...
Inserito da: Admin - Ottobre 22, 2020, 06:39:06 pm

Usa 2020, i jolly sono Barack e Melania. Ma all’ultimo momento la First Lady deve dare forfait | Rep

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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
mer 21 ott, 09:15 (1 giorno fa)
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https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/10/20/news/elezioni_americane_i_jolly_sono_i_comizi_di_barack_e_melania_ma_all_ultimo_momento_la_first_lady_deve_dare_forfait-271261757/
 


Titolo: Dibattito finale Trump-Biden: è scontro su tutti i fronti, dal Covid al clima.
Inserito da: Admin - Ottobre 24, 2020, 02:58:54 pm
Dibattito finale Trump-Biden: è scontro su tutti i fronti, dal Covid al clima.
Ma stavolta il presidente sceglie la linea morbida

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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
ven 23 ott, 10:57 (1 giorno fa)
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Anche il secondo dibattito si apre sul tema coronavirus. Il presidente: "Non possiamo chiuderci in cantina, New York è una città fantasma". Lo sfidante: "Sei andato nel panico col Covid". Dopo la rissa verbale di un mese fa, durante il primo dibattito, due minuti di risposta 'pulita' per i candidati con l'avversario con microfono spento. E Trump cerca di essere più presidenziale
dalla nostra inviata Anna Lombardi. A cura di Alessio Sgherza. Con i tweet di Alberto Flores D'Arcais

https://www.repubblica.it/dossier/esteri/elezioni-usa-2020-presidenziali-biden-trump/2020/10/23/news/dibattito_finale_trump_biden-271524655/
 


Titolo: By Calling Climate Change ‘Controversial,’ Barrett Created Controversy
Inserito da: Admin - Ottobre 25, 2020, 07:12:00 pm
By Calling Climate Change ‘Controversial,’ Barrett Created Controversy - The New York Times

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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
ven 16 ott, 10:43 (9 giorni fa)
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https://www.nytimes.com/2020/10/15/climate/amy-coney-barrett-climate-change.html
 


Titolo: Al VMI, i cadetti neri sopportano minacce di linciaggio, ricordi del Klan e ...
Inserito da: Admin - Ottobre 30, 2020, 02:32:34 pm
Al VMI, i cadetti neri sopportano minacce di linciaggio, ricordi del Klan e venerazione della Confederazione - The Washington Post

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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
dom 18 ott, 11:38 (12 giorni fa)
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https://www.washingtonpost.com/local/at-vmi-black-cadets-endure-lynching-threats-klan-memories-and-confederacy-veneration/2020/10/17/3bf53cec-0671-11eb-859b-f9c27abe638d_story.html
 


Titolo: L’America che ancora ci sfugge
Inserito da: Admin - Novembre 05, 2020, 11:02:28 pm
L’America che ancora ci sfugge

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Arlecchino Euristico
21:14 (1 ora fa)
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https://www.corriere.it/editoriali/20_novembre_04/10-cultura-aprecorriere-web-sezioni-5038cc5a-1edb-11eb-9970-42ca5768e0fd.shtml

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Titolo: Manifestazioni pro Tramp
Inserito da: Admin - Novembre 05, 2020, 11:20:47 pm
(nessun oggetto)

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Arlecchino Euristico
18:27 (4 ore fa)
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https://www.open.online/2020/11/05/usa-2020-manifestazioni-pro-trump-detroit-video/

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Titolo: USA L’ America che ignoriamo
Inserito da: Arlecchino - Novembre 09, 2020, 06:04:59 pm
Editoriale | L’ America che ignoriamo
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Arlecchino Euristico
16:22 (1 ora fa)
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https://www.corriere.it/opinioni/20_novembre_08/america-che-ignoriamo-f22a90ca-21f1-11eb-a759-aabb3b0952b2.shtml

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Titolo: La misura che serve sugli Usa
Inserito da: Arlecchino - Novembre 09, 2020, 06:06:13 pm
Editoriale | La misura che serve sugli Usa

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Arlecchino Euristico
16:22 (1 ora fa)
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https://www.corriere.it/opinioni/20_novembre_08/misura-che-serve-usa-46ced478-21f3-11eb-a759-aabb3b0952b2.shtml

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Titolo: Cina e Medio Oriente, due lezioni per Biden
Inserito da: Admin - Dicembre 02, 2020, 03:25:04 pm

Cina e Medio Oriente, due lezioni per Biden | Rep
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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
09:27 (5 ore fa)
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https://rep.repubblica.it/pwa/commento/2020/12/01/news/cina_e_medio_oriente_due_lezioni_per_biden-276641039/
 


Titolo: Il fattore saudita nella strategia di Biden
Inserito da: Admin - Dicembre 13, 2020, 09:43:05 pm
Il fattore saudita nella strategia di Biden | Rep

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Arlecchino Euristico
19:49 (1 ora fa)
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https://rep.repubblica.it/pwa/editoriale/2020/12/12/news/il_fattore_saudita_nella_strategia_di_biden-278121785/

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Titolo: Le scuole pubbliche devono affrontare la "spirale della morte" mentre le ...
Inserito da: Admin - Dicembre 23, 2020, 05:52:17 pm
Le scuole pubbliche devono affrontare la "spirale della morte" mentre le iscrizioni diminuiscono - The New York Times

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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
10:18 (7 ore fa)
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https://www.nytimes.com/2020/12/22/us/public-schools-enrollment-stimulus.html
 


Titolo: Gli 11 giorni più lunghi di Trump presidente “Ceda i codici nucleari”
Inserito da: Admin - Gennaio 09, 2021, 04:44:36 pm

Gli 11 giorni più lunghi di Trump presidente “Ceda i codici nucleari” | Rep

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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
10:03 (6 ore fa)
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https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2021/01/08/news/gli_11_giorni_piu_lunghi_di_trump_presidente_ceda_i_codici_nucleari_-281760200/
 


Titolo: "Un momento di grande disonore e vergogna", dice Obama
Inserito da: Admin - Gennaio 09, 2021, 04:46:26 pm
"Un momento di grande disonore e vergogna", dice Obama

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Arlecchino Euristico
12:29 (4 ore fa)
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Titolo: La guerra incivile americana
Inserito da: Admin - Gennaio 09, 2021, 04:50:03 pm
La guerra incivile americana

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Arlecchino Euristico
12:33 (4 ore fa)
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I leader carismatici si illudono di poter plasmare la massa a loro piacimento e questa operazione a volte riesce, ma come il dritto ha sempre un rovescio: la massa diventa ingovernabile e finisce per possedere il politico. Donald Trump non sarebbe né il primo né l'ultimo in questa serie di figure tragiche -

https://www.agi.it/estero/news/2021-01-07/guerra-incivile-americana-proteste-capitol-hill-10932536/

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Titolo: Federico Rampini, la prima reazione alla manovra Biden da 1.900 miliardi.
Inserito da: Admin - Gennaio 15, 2021, 11:22:44 pm

Rep: Outlook di Federico Rampini
15 gennaio 2021

Scendono moderatamente le Borse Usa, si rafforza un po’ il dollaro: è la prima reazione alla manovra Biden da 1.900 miliardi.
In breve, gli investitori e le imprese:
1) approvano la manovra perché vedono la necessità di nuovi sostegni alla ripresa;
2) non credono che il nuovo presidente riuscirà a rinviare a lungo nuove tasse, e queste peseranno sulla redditività delle imprese;
3) checchè ne dica la Federal Reserve pensano che rinascerà un po’ d’inflazione e quindi i tassi d’interesse prima o poi risaliranno.

American Rescue Plan, la prima manovra Biden prevede 1.900 miliardi di dollari di nuova spesa pubblica tutta in deficit, senza nuove tasse, almeno all’inizio. Spera che sia approvata con appoggi repubblicani al Congresso. Metà di quei fondi servono a finanziare la battaglia contro il Covid, la campagna “cento milioni di vaccinati in cento giorni”; la riapertura delle scuole; e quella finanza locale (Stati, città) che sopporta buona parte delle spese sociali. L’altra metà deve andare direttamente nelle tasche degli americani: un assegno o bonifico bancario da 1.400 dollari per 88 milioni di persone dal reddito individuale sotto i 75.000 dollari annui. Si aggiungono un rifinanziamento delle indennità di disoccupazione, 400 dollari settimanali fino a settembre; aiuti per figli a carico e indennità da assenza per malattia. In aggiunta Biden vuole raddoppiare il salario minimo a 15 dollari l'ora. È un piano d’impronta neokeynesiana o socialdemocratica, ma questo non esclude che possa raccogliere qualche consenso a destra. Infatti una parte di questa manovra – l’assegno da 1.400 dollari – completa l’azione di Donald Trump. Il presidente uscente e sottoposto a impeachment tentò di far passare alla vigilia di Natale un pacchetto di aiuti sostanzioso, con assegni-bonifici da duemila dollari. Dovette ridurre quegli aiuti per la resistenza dei suoi parlamentari repubblicani, mentre i democratici lo sostenevano. L’anno scorso il totale delle manovre di spesa pubblica, approvate con un consenso bipartisan da marzo in poi, raggiunse 5.400 miliardi di dollari, pari al 25% del Pil americano. Non sono bastate. La seconda ondata dei contagi e dei lockdown ha provocato una ricaduta nella recessione: in una sola settimana le richieste di indennità di disoccupazione sono aumentate di un milione. Nel frattempo c’è un’America che si è arricchita ancor di più grazie a questa calamità. “Da quando è iniziata la pandemia – denuncia Biden – l’un per cento dei più ricchi ha aumentato il proprio patrimonio di 1.500 miliardi”. C’è un non-detto dietro questa severa constatazione: Big Tech e Wall Street, che nel Covid hanno trovato una miniera d’oro, sono gli stessi poteri forti sempre più identificati con l’establishment democratico, un’alleanza che per il popolo di destra continuerà ad alimentare sospetti e teorie complottiste. Questo American Rescue Plan diventa il primo test sull’agibilità di governo del nuovo presidente. Per una manovra di spesa di queste dimensioni Biden cercherà la via maestra dell’accordo bipartisan. L’appoggio di una parte dei repubblicani renderebbe più facile e veloce l’approvazione. Sarebbe di buon augurio iniziare l’attività della nuova Amministrazione all’insegna dell’intesa con un pezzo di opposizione. Biden ha promesso di “unificare” l’America, e qualche nota di conciliazione è ancora più urgente dopo il tragico assalto al Congresso del 6 gennaio. Le defezioni – limitate, solo 10 contro 197 – tra i repubblicani che hanno votato per l’impeachment alla Camera, possono preludere a uno scenario legislativo in cui una pattuglia di repubblicani moderati accetterà la collaborazione? L’alternativa è far passare la prima manovra Biden, l’American Rescue Plan, a maggioranza semplice. È tecnicamente possibile, visto che dopo il voto in Georgia i democratici hanno strappato la maggioranza anche al Senato. Però è una strada più ripida: implica procedure più lente; inoltre è esposta a defezioni di qualche democratico. Biden comunque sembra deciso a rinviare a una seconda fase provvedimenti d’impronta politica più radicale: un maxi-piano per la modernizzazione delle infrastrutture, grandi investimenti per la lotta al cambiamento climatico, nuove riforme di scuola e sanità. Spera che l’impeachment non diventi un ostacolo alla sua manovra. Ha un disperato bisogno di andare oltre i processi contro l’avversario, sa che nessun castigo inflitto a Trump può avvicinare di un solo giorno l’uscita da pandemia e recessione. Biden si appresta a vivere l’Inauguration Day più cupo e solitario della storia americana, in una capitale militarizzata e desertificata per il timore di attentati. Non è privo di precedenti storici, però. Come vice di Barack Obama nel gennaio 2009 ereditò un’altra crisi economica grave. Quella attuale è perfino più spaventosa e riporta alla memoria l’insediamento di Franklin Roosevelt nel 1933, nel mezzo della Grande Depressione. A 78 anni Biden sa che questa è una prova tremenda, che non vincerà solo a colpi di miliardi, se non raggiunge qualche forma di pacificazione, di tregua nella larvata guerra civile.

Sull’altra superpotenza, quella che per adesso esce vincitrice dalla pandemia, vi riassumo un interessante seminario online della Asia Society al quale ho partecipato. Quali sono i fronti della nuova guerra fredda Usa-Cina da tenere d’occhio per le loro implicazioni globali? Quali i temi su cui sarà chiamato ad agire molto presto il nuovo presidente americano? Condenso nei miei appunti le osservazioni dei principali relatori, tra cui l’ex premier australiano Kevin Rudd (un vero esperto della Cina, tra l’altro parla il mandarino come io parlo l’italiano) e Lingling Wei, cinese americana che scrive per il Wall Street Journal ed è co-autrice del saggio “Superpower Showdown”.

Alcuni terreni sui quali i 4 anni di Trump non hanno dato i risultati sperati. 1) Il decoupling o divorzio finanziario non si è realizzato. Gli investitori esteri, americani per primi, continuano anzi ad aumentare la loro esposizione verso la Cina. 2) La Fase Uno o tregua nella guerra dei dazi ha paradossalmente rafforzato il dirigismo cinese perché ha concentrato sul governo di Pechino il potere decisionale sull’aumento delle importazioni di prodotti americani (derrate agricole, energia). 3) Il principio della reciprocità, legittimamente sostenuto da Trump, per i cinesi è diventato “tu mi dai un pugno, io devo restituirtelo”. 4) Il dibattito sulla gara tra democrazia e autoritarismo, dove ancora dieci anni fa i cinesi si sentivano sulla difensiva, si è girato a nostro sfavore.

Un principio generale, condiviso dall’Amministrazione Biden: non possiamo e non dobbiamo arrestare l’ascesa della Cina. Dovremmo cercare di influenzare in nostro favore il contesto internazionale in cui quell’ascesa si svolge. Alleanze e istituzioni multilaterali sono cruciali a questo fine.

Fronti dove la guerra fredda può precipitare verso forme più conflittuali:
1) Mare della Cina meridionale.
2) Taiwan.
3) Diritti umani (Hong Kong, Xinjiang).
4) Huawei, gara per la supremazia tecnologica.
5) Commercio estero.

La relazione Usa-Cina continuerà ad avere un peggioramento strutturale. È essenziale che le due superpotenze rivali trovino un modus vivendi per definire delle “linee rosse” che l’altro non deve varcare se non vuole scatenare reazioni. In particolare su Taiwan, Mare della Cina meridionale, cyber-guerra. Un terreno di dialogo positivo può essere la lotta al cambiamento climatico.

Occhio al maoismo di Xi Jinping: “Colpirne uno per educarne cento” è il principio che lui applica contro gli alleati dell’America, come Australia Canada Giappone Svezia. Se Biden vuole ricostruire una coalizione di alleati deve essere pronto a pagare dei prezzi per difenderli dalle rappresaglie cinesi.


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Titolo: Fine del trumpismo, l’abisso evitato
Inserito da: Admin - Gennaio 26, 2021, 04:16:30 pm
Fine del trumpismo, l’abisso evitato

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Arlecchino Euristico
ven 8 gen, 12:33
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https://www.corriere.it/editoriali/21_gennaio_07/fine-trumpismo-l-abisso-evitato-318d343a-5121-11eb-a017-fd5e98d313bc.shtml

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Titolo: Per alcuni militari europei Trump avrebbe tentato un colpo di stato, aiutato...
Inserito da: Admin - Gennaio 26, 2021, 04:25:45 pm
Per alcuni militari europei Trump avrebbe tentato un colpo di stato, aiutato da funzionari delle forze dell’ordine federali

Mitch Prothero  7/1/2021 7:38:44 PM 15222


Diversi funzionari della sicurezza europei hanno detto a Insider che il presidente Donald Trump sembrava avere un tacito sostegno dalle agenzie federali statunitensi responsabili della sicurezza del complesso del Campidoglio nel tentativo di colpo di stato di mercoledì.
Riportiamo queste informazioni perché illustrano le gravi ripercussioni degli eventi di mercoledì: anche se si sbagliassero, alcuni tra gli alleati militari internazionali dell’America sono ora disposti a dare credito all’idea che Trump abbia deliberatamente cercato di ribaltare violentemente un’elezione e abbia ottenuto l’aiuto di alcuni agenti delle forze dell’ordine federali.
“Ci addestriamo insieme alle forze dell’ordine federali statunitensi per gestire proprio queste questioni, ed è ovvio che gran parte di un qualsiasi piano di sicurezza corretto è stata semplicemente ignorata”, ci ha detto una fonte.
Visita la home page di Business Insider per altre storie.
I sostenitori del presidente Donald Trump che hanno preso d’assalto il Campidoglio mercoledì per fermare la ratifica della vittoria elettorale del presidente eletto Joe Biden stavano tentando un violento colpo di stato che secondo diversi funzionari europei della sicurezza è sembrato avere almeno un tacito sostegno da parte di frange delle agenzie federali statunitensi responsabili di proteggere il complesso del Campidoglio.

Giovedì mattina Insider ha parlato con tre funzionari: un funzionario della polizia francese responsabile della sicurezza pubblica in una sezione chiave del centro di Parigi e due funzionari dell’intelligence di Paesi della NATO che lavorano direttamente in operazioni di antiterrorismo e controspionaggio che coinvolgono Stati Uniti, terrorismo e Russia.

Hanno detto che le prove circostanziali disponibili indicano quello che sarebbe stato apertamente definito un tentativo di colpo di stato in qualsiasi altra nazione. Nessuno è stato disposto a mettere le dichiarazioni a verbale a causa della gravità dell’argomento.

Sebbene non abbiano fornito prove che gli ufficiali dell’agenzia federale abbiano facilitato il caos, Insider riporta queste informazioni perché illustrano l’ampiezza e la gravità degli eventi di mercoledì: gli alleati militari e di sicurezza internazionali dell’America sono ora disposti a dare serio credito all’idea che Trump abbia deliberatamente tentato di ribaltare violentemente un’elezione e che alcuni agenti delle forze dell’ordine federali – per omissione o altro – abbiano facilitato il tentativo.

“Oggi informo il mio governo che riteniamo con un ragionevole livello di certezza che Donald Trump abbia tentato un colpo di stato”
Una fonte della NATO ha posto le basi, utilizzando termini più comunemente usati per descrivere i disordini nei paesi in via di sviluppo.

“Il presidente sconfitto tiene un discorso davanti a un gruppo di sostenitori dove dice loro di essere stato derubato delle elezioni, denuncia i membri della sua amministrazione e il partito come traditori e dice ai suoi sostenitori di prendere d’assalto l’edificio dove si tengono le votazioni“, ha detto il funzionario dell’intelligence della NATO.

“I sostenitori, molti vestiti con abiti militari e sventolando bandiere in stile rivoluzionario, successivamente prendono d’assalto l’edificio dove le forze dell’ordine federali controllate dall’attuale presidente non stabiliscono un cordone di sicurezza, e i manifestanti travolgono rapidamente l’ultima linea di polizia.

“Il presidente fa quindi una dichiarazione pubblica ai sostenitori che attaccano il Campidoglio dicendo che li ama, ma in realtà non dice loro di smetterla“, ha detto il funzionario. “Oggi informo il mio governo che riteniamo con un ragionevole livello di certezza che Donald Trump abbia tentato un colpo di stato che è fallito quando il sistema non ha ceduto.

“Non posso credere che sia successo.”

Un funzionario delle forze dell’ordine che fa addestramento con le forze statunitensi ritiene che qualcuno abbia interferito con il corretto dispiegamento di ufficiali di polizia intorno al Congresso.
Il funzionario di polizia francese ha affermato di ritenere che un’indagine scoprirebbe che qualcuno ha interferito con il dispiegamento di ulteriori agenti delle forze dell’ordine federali nel perimetro del complesso del Campidoglio; il funzionario ha conoscenza diretta delle procedure adeguate per la sicurezza della struttura.

La sicurezza del Congresso è affidata alla US Capitol Police, un’agenzia federale che risponde al Congresso.

È consuetudine che la polizia del Campidoglio si coordini con il servizio segreto federale, la Park Police e la polizia locale a Washington, DC, prima di grandi manifestazioni. Anche la Guardia Nazionale, comandata dal Dipartimento della Difesa, è spesso in stand by.

Mercoledì, tuttavia, quel coordinamento era in ritardo o assente.

“È ovvio che gran parte di un qualsiasi corretto piano di sicurezza sia stata semplicemente ignorata“.

“Non puoi dirmi che non so cosa avrebbero dovuto fare. Posso volare a Washington domani e fare quel lavoro, proprio come può volare qualsiasi funzionario di polizia di Washington a Parigi e fare il mio lavoro”, ha detto il funzionario. Il funzionario dirige la sicurezza pubblica in un distretto di polizia centrale di Parigi pieno di edifici governativi e siti turistici.

“Questi sono principi generali” per la gestione delle manifestazioni, “e si trasferiscono in ogni situazione”, ha detto il funzionario. “Questo è il motivo per cui ci addestriamo insieme alle forze dell’ordine federali statunitensi per gestire proprio queste questioni, ed è ovvio che gran parte di qualsiasi piano di successo è stata semplicemente ignorata”.

La Guardia Nazionale, che è stata impiegata pesantemente per sedare le proteste di Black Lives Matter nel 2020, non si è presentata per assistere la polizia fino a due ore dopo l’inizio dell’azione mercoledì, secondo l’Associated Press.

Un video mostra la polizia che non fa nulla mentre i rivoltosi accedono all’edificio
Un video è apparso per mostrare alcuni agenti di polizia che aprono una barriera per consentire a un gruppo di manifestanti di avvicinarsi alla cupola del Campidoglio. Un altro video mostra un agente di polizia che permette a un rivoltoso di farsi un selfie con lui all’interno del Campidoglio mentre i manifestanti si aggiravano per l’edificio senza controllo.

Kim Dine, che è stato il capo della polizia del Campidoglio dal 2012 al 2016, ha detto al Washington Post di essere sorpreso che la polizia del Campidoglio abbia permesso ai manifestanti di salire sui gradini del Campidoglio. Ha detto di essere anche sconcertato dal fatto che pochi rivoltosi siano stati arrestati sul posto.

Larry Schaefer, che ha lavorato per la polizia del Campidoglio per più di 30 anni, ha detto a ProPublica qualcosa di simile: “Si tratta di una dimostrazione pianificata e nota per aver scatenato violenza in passato e minacce di portare armi – perché non dovresti prepararti come abbiamo fatto in passato? ”

La polizia del Campidoglio non ha risposto immediatamente alla richiesta di commento di Insider.

Fallimenti sistematici

Il funzionario di polizia francese ha dettagliato più errori che ritengono sistematici:

grandi folle di manifestanti dovevano essere gestite molto prima dalla polizia, che invece ha controllato la scena del primo gruppo di manifestanti a cui Trump si è rivolto, quindi ha ignorato la folla mentre si avvicinava al Campidoglio.
“Avrebbero dovuto essere circondati, gestiti e diretti immediatamente, e quella pressione non è mai stata messa in campo”.
Poiché la folla non è stata gestita e diretta, ha detto il funzionario, i manifestanti sono stati in grado di riunirsi senza ostacoli intorno al Campidoglio, dove si è verificato il successivo grande fallimento.
“Non è pensabile che non ci fosse un forte cordone di polizia lungo il perimetro del complesso. Recinzioni e barricate sono inutili senza un forte dispiegamento di polizia. Questo è quando si inizia a fare arresti, prendendo di mira persone chiave che sembrano violente, chiunque attacchi un ufficiale, chiunque infranga le barricate. Devi dimostrare che oltrepassare il confine finirà male e finirà con l’arresto “.
“Non posso credere che la mancata creazione di un cordone adeguato sia stato un errore. Questi sono funzionari di polizia molto qualificati, ma sono federali, e questo significa che alla fine rispondono al presidente. Questo deve essere indagato”.
“Quando la folla ha raggiunto i gradini dell’edificio, la situazione era già ad uno stadio avanzato. La polizia è lì per proteggere l’edificio dagli attacchi terroristici e dalla criminalità, non da un battaglione di fanteria. Tutto doveva essere gestito da centinaia di metri di distanza a meno che la polizia non fosse disposta ad aprire il fuoco, e posso rispettare il fatto che non lo fosse”.
‘Grazie a Dio non ha funzionato, perché non riesco a immaginare quanto sarebbe difficile sanzionare il sistema finanziario degli Stati Uniti’
Il terzo funzionario, che lavora nel controspionaggio per un paese membro della NATO, ha convenuto che la situazione potrebbe essere vista solo come un tentativo di colpo di stato, non importa quanto scarsamente pianificato e di probabile fallimento, e ha affermato che le sue implicazioni potrebbero essere troppo grandi per essere immediatamente comprese.

“Grazie a Dio non ha funzionato, perché non riesco a immaginare quanto sarebbe difficile sanzionare il sistema finanziario degli Stati Uniti”, ha detto il funzionario. Per sanzioni, intende l’imposizione dei blocchi diplomatici, militari e commerciali che le nazioni democratiche di solito riservano alle dittature.

“Il danno più ampio in tutto il mondo sarà esteso in termini di reputazione, ed è per questo che a Putin non importa affatto che Trump abbia perso. Deve essere felice di prendere le sue fiches e contare le sue vincite, che consistono nel fatto che dall’era Trump sarà un declino incredibilmente rapido del prestigio americano e dell’alto livello morale.

“Ogni momento che gli americani trascorrono nel caos autoinflitto aiuta la Cina, aiuta Putin e, in misura minore, aiuta i mini-dittatori come [il presidente turco Recep Tayyip] Erdogan e [il primo ministro ungherese Viktor] Orban, che vivono di cinismo verso la politica, i diritti umani e la democrazia”, ha detto il funzionario. “Non sentiranno la mancanza di Trump; saranno felici di vedere la sua partenza avvolta nel dramma così potranno godersi il clima politico avvelenato “.

da - Newsletter Business Insider Italia n



Titolo: Perché stupirsi oggi, lo diceva da 10 anni. La favola USA e l'Afganistan.
Inserito da: Admin - Agosto 17, 2021, 08:13:12 pm
Perché stupirsi oggi, lo diceva da 10 anni. La favola USA e l'Afganistan.

"Arrivano i nostri" erano protagonisti nei film, ma l'hanno fatto anche nella realtà, quando loro conveniva.

Ci hanno liberato dai nazifascisti ma bombardandoci da nemici con pochissimi scrupoli.
Hanno sbagliato strategie (come l'aver fatto recuperare tutti le armi naziste portate dalla Sicilia alla Calabria senza colpo ferire).
Si sono dimostrati pavidi in molte occasioni in cui ci abbandonarono alle rappresaglie nazifasciste.

Forse oggi, più di ieri dopo il Vietnam, sono consapevoli che essere Grossi non basta contro il Comunismo che è diventato altrettanto Grosso in Cina.
Dopo Trump che ha diviso il paese, Biden deve stare più attento a chi sono veramente i "nostri che arrivano" da altri paesi.

In ogni caso l’Europa se non vuole farsi morsicare da Putin e dai Turchi o punzecchiare a sangue dagli Sfascisti infiltrati, deve darsi una grossa revisione organizzativa e con pragmatismo e una grande capacità dotarsi di difese europee non soltanto militari o di Polizia.
L'Europa è Occidente, è Mediterraneo e Atlantico!

ggiannig



Titolo: Sugli errori letti e raccontati, in verità, si può costruire, un futuro di ...
Inserito da: Arlecchino - Aprile 04, 2022, 02:52:17 pm
Gianni Gavioli
Amministratore
Esperto del gruppo in Virtual Reality
  · tti2pm015s802 1tre28h87u  ·

Sugli errori letti e raccontati, in verità, si può costruire, un futuro di giorni e anni sereni.

Ma servono Vere Democrazie Autorevoli riconosciute, come tali, prima di tutto dalla popolazione.

Poi dalle altre democrazie occidentali, alleate.

ggiannig



Titolo: Gli Stati Uniti hanno molti problemi interni, ma anche interessi da sviluppare..
Inserito da: Arlecchino - Maggio 11, 2022, 07:28:42 pm
Gli Stati Uniti hanno molti problemi interni, ma anche interessi da sviluppare nel mondo, con poca chiarezza sul come farlo.

Se l'Europa non risolve problemi e ritardi, da sovraffollamento di Membri piccoli che alimentano problemi grandi, correrà il rischio non solo dello scavalcamento, già avvenuto di fatto, ma d'essere fagocitata.

Nella nascita del Nuovo Ordine Mondiale, con suddivisione in POLI di influenza, l'Europa è la posizione più ritardata, addirittura nel Come e con Chi.   

ggiannig


Titolo: Quali diavolo di informazioni cercava di carpire ai Democratici, Nixon??
Inserito da: Admin - Giugno 11, 2022, 12:20:35 pm
    

Care lettrici e cari lettori,
cose sparse che scopriamo leggendo il reportage di Anna Lombardi e l’inchiesta di Marco Cicala sullo scandalo Watergate scoppiato a Washington il 17 giugno di cinquant’anni fa, a cui dedichiamo la copertina di oggi.

Che Carl Bernstein e Bob Woodward, gli autori dello scoop per il Washington Post, avevano rispettivamente 29 e 30 anni quando vinsero il Pulitzer per la loro inchiesta (e anche che all’inizio della storia non si potevano soffrire).
Che dormire una notte nella Room 214 del Watergate hotel costa 1.500 dollari (più altri mille se voleste farvi un drink con due degli agenti in borghese che fecero irruzione).
Che il numero per chiamare il servizio clienti dell’hotel è il 617-1972 (la data fatidica).
Che da allora ogni volta che si parla di uno scandalo si aggiunge il suffisso -gate (e che il Watergate si chiama così perché negli anni Trenta lì vicino c’era una diga sulle acque del fiume Potomac: water, acqua, e gate, cancello, sbarramento).
Che Gordon Liddy, agente Fbi, uno degli uomini di Nixon implicati nell’affaire, amava farsi fotografare in tanga a stelle e strisce.

E scopriamo infine che, a cinquant’anni di distanza, gli storici ancora si accapigliano intorno a una domanda: ma quali diavolo di informazioni cercavano di carpire ai Democratici tutti gli uomini del presidente Nixon? Buone letture


E al centro del numero di oggi trovate anche uno Speciale Festival: 24 pagine di teatro, danza, classica e lirica in giro per l'Italia. Per un'estate di cultura all'aria aperta.

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