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Forum Pubblico => Gli ITALIANI e la SOCIETA' INFESTATA da SFASCISTI, PREDONI e MAFIE. => Discussione aperta da: Arlecchino - Febbraio 25, 2018, 11:05:25 am



Titolo: Roma, in piazza contro fascismo con l'Anpi. La sinistra divisa sfila insieme
Inserito da: Arlecchino - Febbraio 25, 2018, 11:05:25 am
Roma, in piazza contro fascismo con l'Anpi. La sinistra divisa sfila insieme.

Milano, scontri a corteo anti CasaPound
Tensioni al corteo antifascista di Milano.
Nella Capitale il centrosinistra compatto interviene al corteo dell'Anpi.

Preoccupazione nel capoluogo siciliano per il comizio del leader di Forza Nuova Fiore che viene spostato in un hotel.

24 febbraio 2018

ROMA - Giornata di manifestazioni in molte città italiane: da Roma a Milano e Palermo. Alla fine il ministro dell'Interno, Marco Minniti, ha chiamato il capo della Polizia, Franco Gabrielli, per esprimere apprezzamento alle forze di Polizia che, con "tranquilla fermezza", hanno consentito che tutti i cortei, al di là di qualche singola e limitata tensione, sfilassero serenamente.

Tensioni a Milano al presidio antifascista contro il comizio di CasaPound tra manifestanti e forze dell'ordine. Un gruppo di partecipanti ha tentato di forzare un cordone di polizia al limitare di largo La Foppa: ne è nato un tafferuglio, durante il quale la polizia ha messo in atto una carica di alleggerimento che avrebbe causato alcuni contusi.

Già in mattinata sempre a Milano si erano registrati i primi tafferugli dopo che una trentina di studenti aveva protestato contro il comizio di Simone Di Stefano di CasaPound in programma nello stesso luogo nel pomeriggio sono saliti su un monumento in piazza Cairoli con uno striscione. Poco dopo è intervenuta la polizia che li ha fatto sgomberare senza caricarli perché la manifestazione non era autorizzata. Il bilancio è di alcuni contusi.

ROMA
Si è concluso sulle note di "Bella ciao" in Piazza del Popolo a Roma il corteo organizzato dall'Anpi contro razzismi e fascismi, che insieme a tanti cittadini ha unito di fatto tutto il centrosinistra italiano aldilà della polemiche della campagna elettorale. Ad aprirlo era stato uno striscione sorretto dai segretari della Cgil Susanna Camusso e della Uil Carmelo Barbagallo. Nel retro del palco allestito nella piazza si sono incontrati il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, Matteo Renzi, le ministre Valeria Fedeli (Istruzione) e Roberta Pinotti (Difesa). Con loro anche la collega Anna Finocchiaro, responsabile per i rapporti con il Parlamento e Marianna Madia, ministra per la Pa e la Semplificazione.

Nelle prime file del corteo hanno sfilato il vicesegretario Pd Maurizio Martina, la presidente della Camera Laura Boldrini, Nicola Fratoianni, Susanna Camusso, Nicola Zingaretti, Walter Veltroni, Carlo Smuraglia, Riccardo Magi (+Europa), Andrea Orlando, Pietro Grasso, Roberto Speranza e Pierluigi Bersani (LeU) che ha colto l'occasione per ribadire "Se uno fa il saluto romano e ha quei simboli non può partecipare alle elezioni: bisogna dirlo con chiarezza, chi è fuori dalla Costituzione è fuori".

È terminato l'altro corteo di Roma, quello promosso dal sindacato SiCobas per l'abolizione del Jobs Act. La manifestazione si è snodata lungo via Cavour per poi terminare in piazza Madonna di Loreto. "È stata una grande giornata di lotta", hanno detto al megafono gli organizzatori.

In piazza di Porta San Giovanni si è tenuta la manifestazione statica, promossa da esponenti del movimento No Vax contro l’obbligatorietà vaccinale. Infine un sit-in è stato organizzato davanti al Cie di Ponte Galeria da Gruppi Antagonisti

MILANO
Tanti i militanti leghisti che si sono radunati in piazza Duomo, dopo il corteo partito da Porta Venezia, per il comizio del segretario Matteo Salvini al quale non ha partecipato il governatore uscente della Lombardia Roberto Maroni. Nella piazza del Carroccio, transennata ma pacifica, lo slogan dominante è stato “Prima gli italiani”, mentre tra i militanti si schierano anche il candidato alle regionali Attilio Fondata e l’ex ministro Roberto Calderoli. Salvini sale sul palco sulle note di 'Vincerò" e chiude il comizio giurando da premier, davanti al suo popolo, su Costituzione e Vangeli. Nel suo intervento cita poi Pier Paolo Pasolini: "Mi chiedo se l'antifascismo rabbioso sfogato nelle piazze a fascismo finito non sia in fondo un'arma di distrazione che la classe dominante usa per veicolare il dissenso", ha detto.

Ieri il sindaco Sala aveva invitato a tenere alto il livello di attenzione: "Siamo attenti, abbiamo fatto un incontro con prefetto e questore, ci saranno momenti di possibile tensione - aveva spiegato a margine di un appuntamento elettorale - Le forze dell'ordine sono pronte, sono stati chiamati più uomini. Richiamo tutti a manifestare ma con civiltà".

PALERMO
Due i cortei che hanno animato il centro della città. Da un lato la marcia antifascista, dall'altro il comizio di Forza Nuova con la presenza del leader nazionale Roberto Fiore che è stato spostato da piazza Croci, dove era previsto, all'Hotel Excelsior.
Il primo, organizzato da Potere al popolo, è partito da piazza Verdi dove si è concluso pacificamente, dopo aver raggiunto Palazzo delle Aquile, sede del Comune. I manifestanti hanno mostrato fumogeni rossi e scotch da imballaggio: un messaggio dei centri sociali e degli antagonisti a Forza Nuova e al dirigente Massimo Ursino aggredito nei giorni scorsi e legato con lo scotch ai polsi. Molti gli slogan contro i forzanovisti e Ursino.

Intanto si attende ancora l'arrivo di Fiore mentre davanti all'albergo uno schieramento imponente di carabinieri e polizia con agenti in assetto antisommossa, elicotteri e persino idranti, sono schierati per presidiare l'area all'esterno. Il timore è che possano esserci incursioni dei partecipanti al corteo antifascista.

Per il coordinatore regionale di Forza Nuova Giuseppe Bonanno Conti, tuttavia, una scelta dovuta a "questioni organizzative". "Non abbiamo paura - spiega - più che altro è una questione logistica. Fiore farà prima un passaggio in piazza e poi ci sposteremo dentro. Quella di oggi è una manifestazione di supporto e solidarietà per l'aggressione che c'è stata nei giorni scorsi, ma anche l'occasione per parlare del programma elettorale". Una quarantina gli attivisti di Fn presenti.

Tra gli slogan "Ursino orgoglio nazionale". Massimo Ursino - che appena arrivato si è infilato in albergo - è il dirigente locale di Forza nuova aggredito nei giorni scorsi da militanti dell'antagonismo di sinistra.

© Riproduzione riservata 24 febbraio 2018

Da - http://www.repubblica.it/cronaca/2018/02/24/news/cortei_oggi_a_roma_milano_e_palermo_citta_blindate-189614198/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P2-S1.8-T1