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Titolo: ROBERTO FIORI. Giovanni Ferrero: “Strategia per crescere”
Inserito da: Arlecchino - Aprile 08, 2017, 06:31:15 pm
Giovanni Ferrero: “Strategia per crescere”
I vertici del gruppo spiegano il cambio di amministratore delegato

Pubblicato il 30/03/2017 - Ultima modifica il 30/03/2017 alle ore 20:41

ROBERTO FIORI
ALBA

«Un passo fondamentale che fa leva sul “meglio dei nostri mondi”: la nostra eccellenza manageriale e la nostra imprenditorialità distintiva». Sono queste le parole che Giovanni Ferrero ha usato per spiegare ai 30mila dipendenti del colosso dolciario la scelta di adottare, dal 1° settembre 2017, un nuovo modello di «governance». Una decisione storica e tutta rivolta a potenziare il brillante percorso di crescita presente e futuro di un’azienda nata 70 anni fa ad Alba e oggi diventata una multinazionale con 22 siti produttivi in tutto il mondo, ma che può anche essere letta come un ritorno alle radici, un far leva su quell’imprenditorialità che è il tratto distintivo del successo Ferrero. 

Deliberando di lasciare il ruolo di amministratore delegato assunto (con il fratello Pietro) nel 1997, quando aveva solo 33 anni, e di ricoprire quello di presidente esecutivo per concentrarsi sullo sviluppo di strategie, indirizzi di business e innovazione di lungo termine, Giovanni Ferrero fa una mossa simile a quella del padre e patriarca Michele, che aveva sempre riservato per sé il ruolo di presidente strategico, lasciando ai manager la gestione del «giorno per giorno» per dedicarsi alla creatività industriale, alla nascita di nuovi prodotti e ai piani di crescita. E se Michele Ferrero, vent’anni fa, aveva potuto contare su figli già grandi, la scelta di Giovanni di affidare il ruolo di amministratore delegato a Lapo Civiletti, entrato in azienda nel 2004, evidenzia la fiducia nell’ «eccellenza manageriale» interna al gruppo dolciario e garantisce la continuità dei suoi valori. 
 
Gli obiettivi dell’azienda, diventata la terza al mondo nel mercato del cioccolato confezionato, sono noti e più volte ribaditi dall’attuale amministratore delegato: raddoppiare il fatturato (oggi arrivato a 10,3 miliardi di euro) nel giro di dieci anni, espandendosi soprattutto fuori dall’Europa, continente che oggi vale circa due terzi dei ricavi complessivi. Stati Uniti e Cina sono senza dubbio i mercati più promettenti, insieme con India, Messico e Turchia. Per raggiungere il traguardo, Ferrero da un paio di anni ha anche avviato una politica di acquisizioni mirate che hanno portato nel gruppo prima la turca Oltan, poi l’inglese Thorntons, la belga Delacre e ora anche la statunitense Fannie May.
 
Nel suo nuovo ruolo di presidente esecutivo, Giovanni Ferrero definirà nuovi percorsi di sviluppo supportando la crescita e la globalizzazione dell’azienda e presidierà i vari board/comitati del gruppo, come quelli dedicati ai nuovi prodotti, alle materie prime, ai modelli di distribuzione e ai grandi progetti trasversali. 
 
All’amministratore delegato Civiletti, invece, faranno riferimento tutte le attività volte al raggiungimento dei risultati di breve e medio termine, e in particolare le varie aree di business, funzioni e staff operative. E proprio per rimarcare una geografia sempre più estesa, le due attuali aree «Latini» e «Sassoni e Slavi» saranno unite in un’unica area Europa, affidata allo stesso Civiletti e affiancata alle aree Emerging (Cina, India, Medio Oriente e Africa, Asia Pacific) e all’area International (Nord, Centro e Sud America, Regno Unito, Cis).

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