Titolo: La figlia di Ichino replica alla precaria "Sono vicina a chi lotta per il lavoro Inserito da: Admin - Febbraio 19, 2013, 11:28:02 pm La figlia di Ichino replica alla precaria "Sono vicina a chi lotta per il lavoro"
Scambio di post su un social network tra una giovane che accusava la figlia del giuslavorista candidato con Monti di essere una "privilegiata" perché aveva avuto, a 23 anni, un posto di lavoro in una casa editrice. La risposta: "Sono orgogliosa di questo lavoro, ma sono prima di tutto al fianco di tutti coloro che lottano per avere un'occupazione stabile" di RICCARDO DI GRIGOLI ROMA – Una settimana fa l’aveva accusata di essere “privilegiata”. Poi Chiara Di Domenico con una lettera pubblica aveva esortato Giulia Ichino ad accettare l’invito all’appuntamento romano di “Alta partecipazione” per un confronto, ma inutilmente. “Rinuncio a venire perché non mi va di amplificare le polemiche e per fare spazio a questioni più importanti”, è stata la risposta della figlia del giuslavorista Pietro Ichino, assunta a 23 anni alla Mondadori e per questo citata nell’intervento di Chiara (36enne con un contratto a progetto per una casa editrice) durante un seminario organizzato dal Pd. Dopo le polemiche degli ultimi giorni che hanno visto protagonisti sia politici che numerosi giornalisti, quindi non c’è stato nulla da fare: incontro rinviato (forse) a data da destinarsi. Se anche le protagoniste avessero ritenuto doveroso un chiarimento, questo dovrà quindi attendere. “Perdona la lettera aperta, ma non c’è nulla da nascondere fra di noi. Non più”, scrive Chiara nella sua missiva, dopo avere ricevuto un primo contatto qualche giorno prima da Giulia, che su un social network aveva cercato l’avvicinamento, subito notato dalla rete di contatti delle due ragazze. “Tuo padre è stato minacciato dalle Brigate Rosse, il mio nel 1978 rischiava la pelle mentre faceva il suo lavoro, chiamato a presidiare come poliziotto le strade di Roma, nei giorni del rapimento Moro”, scrive subito Chiara che, almeno su questo terreno, si sente molto vicina alla Ichino. Dopo questa precisazione, la lettera entra però nel vivo. Nel testo la “precaria” precisa ancora una volta di aver citato una intervista della figlia di Ichino di qualche anno fa e di non avere inventato nulla: “All’epoca non eri neanche laureata, e come tanti altri che non l’hanno detto ma l’hanno pensato, sono rimasta sconcertata”, scrive, attaccando poi anche parte dei media che a suo modo di vedere hanno veicolato male il messaggio. Anche Giulia Ichino, che nel suo scritto decide di evitare ogni riferimento alla questione che le ha divise, però si sente vittima di una strumentalizzazione: “Nella mia casella di posta elettronica – spiega - è giunto inavvertitamente uno scambio nel quale si propone una mia ‘crocifissione’ politica e culturale”. Parole forti e commenti duri quelli ricevuti dalla figlia del giuslavorista, che si sommano a quelli giunti alla casella di posta elettronica di Chiara, che dice di avere letto messaggi che la etichettavano come “un’idiota, una cretina, una prezzolata dal PD, una forcaiola”. Non solo critiche, ma anche incoraggiamenti: “Mi dispiace per gli inconvenienti, ma vedo che tu stai bene e che la tua reputazione ne è uscita rinforzata” sottolinea Chiara, che dichiara anche di essere contenta di vedere come questo Paese non sia “morto e ottuso: ho ricevuto tanti apprezzamenti per il mio discorso”. Su un punto entrambe sono d’accordo: sul diritto al lavoro per tutti. Nello scambio di lettere si fa riferimento alla trattativa per l’assunzione di 51 precari in Mondadori: “Sono senza ombre al fianco dei lavoratori che lottano affinché si trovino soluzioni”, spiega Giulia, che aggiunge di essere orgogliosa di lavorare in una “così grande casa editrice” e che auspica anche un possibile incontro futuro con Chiara. (17 febbraio 2013) © Riproduzione riservata da - http://www.repubblica.it/politica/2013/02/17/news/la_figlia_di_ichino_replica_alla_precaria_sono_vicina_a_chi_lotta_per_il_lavoro-52838789/?ref=HREC1-3 |