Titolo: MARCO ANSALDO usa la sua raffinata cattiveria per invadere la vita di una Star. Inserito da: Admin - Settembre 06, 2012, 04:24:40 pm 6/9/2012
Del Piero, era meglio chiudere col calcio MARCO ANSALDO In Australia il mappamondo riporta nella parte superiore l’emisfero australe e in quella inferiore il nostro. È l’oggetto davanti al quale si ha più la sensazione di stare sottosopra. Alessandro Del Piero ha deciso di concludere laggiù la sua carriera ma a parte l’idea bizzarra di calpestare il pianeta rovesciato non troviamo nella sua scelta niente di coraggioso nè avventuroso. Non scomodiamo i pionieri che sono un’altra cosa: Alex vivrà in una delle città più godibili del mondo con gli agi di uno stipendio da “star”. Per questo lo invidiamo moltissimo. Semmai è difficile unirsi all’entusiasmo scatenato attorno al Del Piero calciatore, quasi che giocare per due stagioni a Sydney (e perché non di più?) non sia il triste finale di una delle carriere più esemplari che abbiamo conosciuto. L’Australia è straordinaria ma è la sepoltura del football. Non offre neppure la speranza di un futuro diverso nè di un «boom» pilotato, come ci si illuse quando alla fine degli Anni 70 grandissimi campioni andarono a New York. Sinceramente non crediamo alla favola che ci sia stata, fuori dagli uffici di Del Piero, la coda universale di club in attesa del suo assenso. Mai abbiamo dubitato che, serio e autenticamente tifoso com’è, Alex avrebbe rifiutato qualunque proposta dall’Italia per non tradire la Juve ma se è giunto all’ultimo giorno per accettare l’ingaggio in un campionato mortificante pensiamo che le alternative non andassero molto più in là della Svizzera o qualcosa di simile. Abbiamo l’impressione che Alex, lasciando suo malgrado la sua Juve, si aspettasse di più e per questo non abbia considerato la fine davvero più saggia e gloriosa: salutare il calcio con il giro di campo dopo la partita con l’Atalanta per entrare nella leggenda dal portone e non, tra due anni, da una oscura porticina del pianeta sottosopra. DA - http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=10497 |