Titolo: Tomáš Sedláček, l’economista fotogenico. - (Respekt Praga) Inserito da: Admin - Maggio 06, 2012, 10:44:19 am Ritratto
Tomáš Sedláček, l’economista fotogenico 3 maggio 2012 Respekt Praga Sfruttando la sua abilità di comunicatore questo giovane ex consigliere di Václav Havel ha trasformato il suo saggio “L'economia del bene e del male” in un best seller internazionale. Adam Šůra Nell’ottobre 2009 la Fiera di Francoforte, avvenimento seguito in tutto il mondo, era in pieno svolgimento. Ed è proprio qui che il debuttante editore ceco Tomáš Brandejs ha deciso di cominciare la sua conquista del mondo. Il suo primo grande colpo editoriale era stata la pubblicazione di Economie dobra a zla [L’economia del bene e del male, Garzanti , 2009] dell’economista Tomás Sedláček, diventato un imprevisto best seller in Repubblica Ceca. Lo stesso autore non nascondeva la sua ambizione di essere pubblicato all’estero. Di conseguenza Brandejs si è detto che doveva approfittare di questa serie di circostanze positive. Così è andato a portare il suo cartone di libri davanti allo stand della Oxford University Press, la prestigiosa casa editrice universitaria inglese. Dalla scatola l’editore ha tirato fuori una copia del libro in ceco, vi ha unito una lettera nella quale ha inserito la traduzione di un capitolo e la foto dell’autore in giro in bicicletta per le strade di Praga e ha dichiarato solennemente ai responsabili dello stand che offriva loro il “best seller nazionale” di un giovane economista molto promettente, ex consigliere del celebre presidente Václav Havel. L’iniziativa di questo editore praghese sconosciuto si è rivelata vincente. Prima di Sedláček, nessuno fra i suoi colleghi aveva avuto l’idea di esplorare la storia del pensiero economico a partire dall’Epopea di Gilgamesh passando per Adam Smith per arrivare all’attuale crisi finanziaria. Il fatto che Sedláček sappia perfettamente tradurre, in un inglese perfetto, lo stato d’animo dei suoi lettori, nauseati dal mondo della speculazione finanziaria, ha probabilmente avuto un ruolo importante in questo successo editoriale, perché gli ha permesso di presentare un prodotto estremamente seducente: “l’economia dal volto umano”. Tre settimane dopo il suo appuntamento di Francoforte, Sedláček annunciava a Brandejs che la casa editrice inglese lo aveva contattato. Il libro è stato pubblicato non solo negli Stati Uniti, ma anche in Germania e in Polonia. Decine di migliaia di copie sono state vendute e sono previste traduzioni in una decina di altre lingue, compreso il cinese. Nel 2009 l’autore non era ancora famoso come oggi e ci si chiedeva se questo libro storico-economico avrebbe incontrato l’interesse dei lettori. Grazie alle sue relazioni, Sedláček è riuscito a ottenere sulla quarta di copertina una breve recensione del libro da parte del presentatore televisivo Jan Kraus, del sacerdote Tomáš Halík e dell’economista ed ex candidato alle presidenziali Jan Švejnar. Lo stesso Havel, di cui Sedláček è stato consigliere economico quando aveva 24 anni, ha dato il suo contributo attraverso un breve commento. E la pubblicazione è “felicemente” coincisa con l’inizio della crisi economica e con il desiderio di sapere come si poteva sperare di uscire da questa situazione. All’inizio di quest’anno L’economia del bene e del male era tra i dieci libri più venduti sul mercato tedesco nella categoria dei saggi ed era al primo posto in Svizzera. Solo in Germania ne sono state vendute 40mila copie. Per il suo editore statunitense due cose sono state particolarmente importanti: in primo luogo il libro aveva venduto bene in Repubblica Ceca e, soprattutto, Sedláček si è rivelato un “ottimo comunicatore”. Gli americani hanno particolarmente apprezzato le sue qualità di oratore accattivante, che si sa esprimere in modo molto chiaro, che sa utilizzare metafore incredibili e che sa convincere. Tutte cose che si possono constatare di persone su YouTube dove sono presenti dei video della sua tournée di miniconferenze che ha accompagnato l’uscita del libro in lingua inglese. Economia a teatro In poco tempo Sedláček è capace di illustrare le sue tesi, come quella del carattere negativo di una crescita sostenuta attraverso il prestito permanente, attingendo ai racconti dell’Antico testamento o alla mitologia di Tolkien. E a chi questi riferimenti non dicono nulla, Sedláček presenta l’esperienza personale dell’alcol come elemento per mantenere il buon umore durante le uscite del venerdì sera, al quale segue la mattina successiva una perdita di energia per smaltire la sbornia. E l’autore, anche se ricorre spesso alle stesse immagini con qualche leggera variazione, sa presentarle in modo tale che il pubblico ha l’impressione che le inventi sul momento. “In questo ha un talento unico”, afferma l’attore Lukáš Hejlík, che partecipa insieme a Sedláček a una lettura teatralizzata dell’Economia del bene e del male di cui sono state date già 130 rappresentazioni in Repubblica Ceca, a Londra, a Bucarest e a Lussemburgo. Le recensioni all’estero sono molto positive, anche se sottolineano i limiti del metodo. Per esempio Peter Voigt della Süddeutsche Zeitung insiste sulla capacità geniale dell’autore nel presentare in modo estremamente condensato l’evoluzione del pensiero economico e la sua trasformazione da disciplina filosofica incentrata sul “bene comune” a ricerca del miglior modello per generare profitto. Ma Sedláček non si chiede come si è prodotta questa evoluzione. Samuel Brittan del Financial Times fa la stessa analisi e ritiene che Sedláček non utilizzi abbastanza argomenti per convincere i suoi lettori. In ogni modo, riconosce che si tratta di un libro “affascinante”. Traduzione di Andrea De Ritis da - http://www.presseurop.eu/it/content/article/1912511-tomas-sedlacek-l-economista-fotogenico |