Titolo: Italia Futura. NEWS Inserito da: Admin - Aprile 23, 2012, 05:46:33 pm Cara amica, Caro amico,
a strabiliante novità annunciata da Alfano e l’azzeramento delle cariche dell’UDC disposto da Casini non rappresentano un modo né serio né utile di rifondare l’area moderata e liberale della politica italiana, che non può realizzarsi solo attraverso la cooptazione di qualche tecnico o il cambiamento di un nome. Che idea di paese abbiano UDC e PdL infatti non è dato sapere. La tattica di appoggiare o subire qualunque iniziativa del Governo Monti non equivale a disporre di un vero progetto per il paese. Ma è da qui che occorre ripartire. Perché, come abbiamo scritto più volte, la crisi impone una rielaborazione profonda e convincente dell'offerta politica che sarà proposta agli italiani nel 2013. Quel che serve è un metodo opposto a quello fin qui seguito: costruire un cantiere sui contenuti di una nuova proposta liberale e democratica da proporre agli italiani nel 2013. Un cantiere per la crescita che coinvolga tutte le forze sociali, politiche e culturali che non si riconoscono in una visione pessimista e dIfensiva del futuro del paese. Italia Futura ha presentato un manifesto per avviare questo processo. Sui contenuti e sulle proposte di quel manifesto sarebbe opportuno che le forze di ispirazione liberale e democratica si esprimessero, compiendo così il primo passo per un serio rinnovamento della politica italiana. Perché il marketing può funzionare, ma non può vendere un prodotto che non c'è. E quel che gli italiani non perdonano ai partiti è esattamente questo: la loro inconcludenza, persino in una condizione di drammatica difficoltà come quella di questi mesi. Grazie, Italia Futura www.italiafutura.it www.facebook.com/italiafutura ITALIA FUTURA / Newsletter Newsletter a cura di Italia Futura --- Oltre il marketing serve il prodotto L'agitazione inconcludente dei partiti dell'area moderata di Italia Futura , pubblicato il 21 aprile 2012 La strabiliante novità annunciata da Alfano e l’azzeramento delle cariche dell’UDC disposto da Casini non rappresentano un modo né serio né utile di rifondare l’area moderata e liberale della politica italiana, che non può realizzarsi solo attraverso la cooptazione di qualche tecnico o il cambiamento di un nome. Al di là del nodo rappresentato dal personale politico, in particolare quello territoriale, spesso davvero poco presentabile per entrambi i partiti, rimane la questione fondamentale dei contenuti. Che idea di paese abbiano UDC e PdL infatti non è dato sapere. La tattica di appoggiare o subire qualunque iniziativa del Governo Monti non equivale a disporre di un vero progetto per il paese. Ma è da qui che occorre ripartire. Perché, come abbiamo scritto più volte, la crisi impone una rielaborazione profonda e convincente dell'offerta politica che sarà proposta agli italiani nel 2013. Bersani ha scelto la linea Hollande e un ritorno alla socialdemocrazia tradizionale. Una scelta che vuole schierare l’Italia in difesa. Un percorso probabilmente impraticabile per un paese indebitato come il nostro, ma pur sempre una scelta, di cui non va sottovalutato il potenziale appeal elettorale. A destra di Bersani molto si agita ma nulla si costruisce, al di là di una “pretattica” fatta di roboanti dichiarazioni di principio e cambiamenti di etichetta. Questo processo rischia di accelerare la dissoluzione dei partiti che dovrebbero dare rappresentanza all’Italia moderata e liberale. Quel che serve è un metodo opposto a quello fin qui seguito: costruire un cantiere sui contenuti di una nuova proposta liberale e democratica da proporre agli italiani nel 2013. Un cantiere per la crescita che coinvolga tutte le forze sociali, politiche e culturali che non si riconoscono in una visione pessimista e dIfensiva del futuro del paese. Un cantiere che nasca da un vero atto di coraggio delle leadership politiche e non politiche, che abbia anche l'obiettivo di andare al di là dei confini della Seconda Repubblica. Italia Futura ha presentato un manifesto per avviare questo processo. Sui contenuti e sulle proposte di quel manifesto sarebbe opportuno che le forze di ispirazione liberale e democratica si esprimessero, compiendo così il primo passo per un serio rinnovamento della politica italiana. Perché il marketing può funzionare, ma non può vendere un prodotto che non c'è. E quel che gli italiani non perdonano ai partiti è esattamente questo: la loro inconcludenza, persino in una condizione di drammatica difficoltà come quella di questi mesi. da - http://www.italiafutura.it/dettaglio/113280/oltre_il_marketing_serve_il_prodotto |