Titolo: DAVID H. THORNE* Italia e Usa agire insieme contro la crisi Inserito da: Admin - Ottobre 17, 2011, 09:44:06 am 17/10/2011
Italia e Usa agire insieme contro la crisi DAVID H. THORNE* Quest’anno l’Italia ha celebrato i 150 anni della sua unità insieme ai leader del mondo, tra i quali il vicepresidente degli Stati Uniti. Abbiamo ricordato la lunga e prestigiosa storia dell’amicizia tra i nostri due Paesi e gli indissolubili legami che ci uniscono. Da molti anni Italia e Stati Uniti sono partner e alleati affidabili e affrontano insieme le sfide globali. Oggi abbiamo entrambi di fronte un’altra sfida per il nostro futuro: la tempesta economica che sta colpendo le due sponde dell’Atlantico. Le crisi finanziarie del 2008 e del 2009, e gli choc che ne sono conseguiti, evidenziano come i successi e i fallimenti economici dell’Europa e degli Stati Uniti siano strettamente legati tra loro. A fronte dell’aumento esponenziale del flusso di capitali e dell’accesso per la prima volta dei cittadini di decine di Paesi ai mercati mondiali, l’economia globale oggi premia la crescita e punisce gli alti livelli di debito pubblico e la debolezza economica con una rapidità senza precedenti. Questo vale sia a Manhattan che a Milano. Abbiamo assistito al declassamento da parte delle agenzie di rating della valutazione sul credito sovrano sia negli Stati Uniti che in Europa, proprio mentre tutti siamo impegnati a dare basi più solide alla crescita e alla creazione di nuovi posti di lavoro. Ambiziosi piani di austerità per ridurre il debito e guadagnare così la fiducia dei mercati globali sono all’ordine del giorno. Ma le misure di contenimento della spesa rappresentano solo la metà dell’equazione vincente. I Paesi industrializzati, compresi i nostri due, hanno bisogno di trovare i modi per far crescere l’economia e migliorare le condizioni di vita dei cittadini. Queste nuove formule devono consentire di ingrandire la «torta» economica in modo da far aumentare l’occupazione, il reddito delle famiglie e le entrate. I nostri leader politici sono chiamati a prendere decisioni molto difficili per raggiungere ciò che sembra impossibile: risanare le nostre economie attraverso il taglio della spesa, l’aumento della produttività del lavoro, la ricerca di nuove fonti di entrata e la riduzione delle tasse. Negli Stati Uniti, il presidente Obama ritiene che sia possibile mantenere i nostri standard di vita e al tempo stesso attuare quegli investimenti necessari allo sviluppo. Continua a lavorare con il Congresso per creare posti di lavoro e diminuire il livello del nostro debito. L’America sta inoltre cercando di porre le basi per una crescita di lungo periodo investendo in istruzione, innovazione e infrastrutture. Qui in Italia le sfide sono simili: riforme dello Stato sociale, modifiche al sistema fiscale e liberalizzazioni di mercato per stimolare la crescita economica e per fare in modo che l’Italia rimanga un Paese dinamico. L’Italia deve fare i conti anche con norme e regolamenti restrittivi che possono inibire gli investimenti, soffocare la creazione di nuova occupazione e scoraggiare l’innovazione. Normative più flessibili potrebbero spingere le aziende a investire di più, aumentare la produttività e assumere un maggior numero di lavoratori. Non è un compito facile per nessun Paese, ma le riforme non sono mai semplici da attuare. Come dimostra ampiamente la nostra storia comune, ogni sfida contiene al suo interno semi di opportunità. Negli Stati Uniti abbiamo la possibilità di modernizzare le nostre infrastrutture, di riqualificare la forza lavoro e di attuare le riforme necessarie al nostro futuro economico. Anche l’Italia può cogliere questo momento e valorizzare il genio dei suoi cittadini per favorire l’imprenditorialità e dare nuove occasioni ai giovani. Gli Stati Uniti non potranno rilanciare la propria economia se quelle dell’Italia e dell’intera Europa non saranno vitali e dinamiche. Ritengo che lo stesso valga per l’Italia. Le opportunità di cooperazione nel commercio, nell’innovazione tecnologica e nella governance dei mercati finanziari sono enormi. La necessità per ognuno di noi di prendere misure serie per far crescere le nostre economie è sempre più pressante. L’Italia, come gli Stati Uniti, non può aspettare. Dobbiamo agire ora. *Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia da - http://lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=9328 |