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Forum Pubblico => L'ITALIA DEMOCRATICA e INDIPENDENTE è in PERICOLO. => Discussione aperta da: Admin - Settembre 20, 2011, 11:12:10 pm



Titolo: Ferrara, l'elogio del Berlusca «È perseguitato, è un eroe...»
Inserito da: Admin - Settembre 20, 2011, 11:12:10 pm
Ferrara, l'elogio del Berlusca «È perseguitato, è un eroe...»

Giuliano Ferrara è tornato in onda con il suo "Qui radio Londra" tutta in difesa del premier. Nei cinque minuti dopo il Tg1 - rafforzando la difesa mediatica dopo l'editoriale di Minzolini - il direttore del Foglio ritrae un Berlusconi "eroe popolare, odiato e amato da tantissimi". E come tale deve comportarsi", sostiene. Il concetto è: il premier è stato "sotto assedio, è prigioniero dell'accanimento giudiziario". Una vittima dunque. Ma, esorta il giornalista: "deve dire che è stato messo in condizioni imbarazzanti, deve contrattaccare. Deve dire di essere umile". Per Ferrara non c'è da turbarsi per il contenuto di quelle telefonate, quelle parole anzi non contano: "Il vero scandalo è nelle 100mila intercettazioni (lo dice già Berlusconi stesso, ndr) nella sua vita privata".

Ciò detto, Ferrara il capo del governo che vuole evitare di andare davanti ai pm napoletani anche se chiamato solo come vittima: "Deve andare dai pm a Napoli, giovani pm in cerca di notorietà", insiste il giornalista con una frecciata a Woodcock e colleghi. "Deve essere eroico, deve contrattatare": se ha aiutato degli amici - è la tesi del direttore del Foglio - perché è generoso cosa c'entra con l'inchiesta se quegli amici sono in galera? E alla fine Ferrara rimanda al giudizio del popolo. Che, sottintende, dev'essere il vero arbitro. Anche in una vicenda giudiziaria. E se non è populismo questo...

"LA VERITA' NON E' DEL VERNACOLIERE"
«La verità è una, è una e indivisibile, non la si può sottomettere alla logica del Vernacoliere». Ferrara non è uomo da mezzetinte, e perciò, se deve fare una distinzione tra buoni e cattivi, in questi giorni di bufera sull'Amor loro – come ironicamente chiamano Berlusconi al Foglio - allora da una parte mette l'«onanismo editoriale» - parole sue - dei giornali che pubblicano le intercettazioni, e dall'altra un gentleman che per non scocciare una delle sue signore deve per forza dirgli: «Cara, so di averti trascurata, ma capirai bene che ho anche degli impegni pressanti».

Com'è nel suo carattere, il direttore del Foglio nel suo editoriale "A tempo perso faccio il direttore di giornale, stronzetti", non manca di tirare bordate al premier. Lo invita a scusarsi per «contanti, i telefonini peruviani, per gli aerei di stato, per le piccole intermediazioni da salotto».

Ma il vero male dell'Italia sarebbe la «completa caduta del sense of humor» degli italiani. Con tali premesse, Ferrara si appresta a ritornare stasera su Rai Uno, alle 20.30, con il suo "Qui radio Londra".  Al “Giornale” non ha voluto anticipare l'argomento. Ha detto che probabilmente non parlerà delle intercettazioni - epperò l'effetto sorpresa fa parte dell'uomo.

Da notare, tra l'altro, che Ferrara anticipa di un giorno il ritorno di “Porta a Porta” di Bruno Vespa (e del quale domani sarà uno degli ospiti), il quale Vespa da novembre andrà anche in prima serata. Loro non rischiano di perdere i programmi in Rai, mentre altri conduttori e le loro trasmissioni – vedi Serena Dandini – spariscono dal teleschermo di viale Mazzini perché il direttore generale Lorenza Lei riesce a fare quello che il precedente, Masi, non è riuscito in più anni.

19 settembre 2011

da - http://www.unita.it/italia/ferrara-stasera-su-raiuno-br-lui-torna-altri-no-1.333500