Titolo: Rina Gagliardi: «Parchi dell’amore? Non è di sinistra...» Inserito da: Admin - Settembre 06, 2007, 05:46:57 pm Rina Gagliardi: «Parchi dell’amore? Non è di sinistra...»
Massimo Palladino Se ne discute da mezzo secolo, almeno da quando la legge Merlin, era il ‘58, chiuse le case di tolleranza. In Francia i postriboli erano stati vietati nel 1946 dietro la spinta della parlamentare (ed ex prostituta) Marthe Richard. Oggi il tema, in piena campagna anti microcriminalità, si ripresenta in tutta la sua ampiezza. Ieri il deputato e responsabile della federazione romana di Rifondazione Comunista Massimiliano Smeriglio ha rilanciato l’idea di un luogo dove prostitute e clienti possano incontrarsi in un’oasi protetta. Rina Gagliardi, ex direttrice di Liberazione e attualmente senatrice di Rifondazione storce il naso. Senatrice questa volta la proposta di “parchi dell’amore” viene da sinistra. «Guardi dare dei giudizi netti sul tema della prostituzione mi sembra azzardato. Smeriglio ha premesso che questa è “una ricetta non di sinistra ma utile”. Detto con una battuta sono d’accordo nella prima parte, non sulla seconda. Credo che ormai siamo alla coda della campagna estiva partita con i lavavetri, per dedicarsi ai graffitari e ai venditori ambulanti. Si è messo tutto insieme, ora tocca alla prostituzione». Ma la proposta sulle “zone dedicate” come la giudica? «Non sono d’accordo. È una strana idea di città dove da una parte c’ è il bene e dall’altra l’area peccaminosa. Un’idea funzionale all’ordine urbano. Il bello delle città è la contaminazione». Ormai su alcune strade, ad ogni ora, si mercanteggiano prestazioni. .. «Il nostro è un Paese strano, dove la prostituzione non è reato ma l’adescamento sì. Con ciò vorrei porre l’accento su un’altra cosa che dice Smeriglio e che mi trova d’accordo: la tutela delle prostitute intese come lavoratrici». Quindi immaginiamo delle cooperative o comunque qualche forma di aggregazione stabile, sicura, un’attività imprenditoriale a tutti gli effetti? «Quello che sfugge è che si parla di proposte e idee senza ascoltare i soggetti direttamente interessati: le prostitute. Per me non è un mestiere come un altro, però esiste. E quindi è giusto riconoscere delle garanzie, dei diritti, delle certezze. Come è giusto che paghino le tasse. Per colpire anche le multinazionali del sesso». Come valuta la proposta del sindaco di Genova Marta Vincenzi di mandare a casa dei clienti che vanno con le minorenni le denunce raccolte dai vigili urbani? «Non sono d’accordo. Non colpiamo il cliente, con le sue debolezzi. Piuttosto interveniamo sull’anello forte dell’industria del sesso, si colpisca lo sfruttamento». Pubblicato il: 06.09.07 Modificato il: 06.09.07 alle ore 9.55 © l'Unità. |