LA-U dell'OLIVO

24/3/2011

Liz, era l'ultima star di una specie estinta

FRANCO ZEFFIRELLI

Persone come Liz non ne esistono più. Con lei tramonta l’immagine di una diva memorabile. Oggi assistiamo a una caduta verticale del livello delle personalità, in tutti i campi, gente come lei non se ne trova più, anche perché in quest’epoca è più difficile emergere, non si fanno più certi film, non ci sono più le favole.

Liz era nata star, una stella di serie A, sullo schermo, ma anche nella vita. Quando appariva catturava subito l’attenzione di ognuno, era una donna unica, che ha segnato profondamente, per molti anni, la storia dello spettacolo nel mondo.

Ho avuto la fortuna di conoscerla bene, abbiamo lavorato insieme in due film, siamo diventati molto amici. In lei c’era una miscela vincente di qualità rare, la bellezza, l’intelligenza, la capacità, propria della diva, di suscitare un certo imbarazzo in chi la incontrava. Aveva anche un grande senso della libertà, così si è potuta permettere, in tempi molto differenti da quelli di oggi, otto matrimoni e sette mariti. Come amica era formidabile, spiritosa, allegra, amavamo le stesse cose, insieme ci divertivamo moltissimo, condividevamo lo stesso gusto nel prendere in giro gli altri, se qualcuno cascava nella nostra rete eravamo capaci di andare avanti a tormentarlo per giorni e giorni di seguito. Tra di noi c’era un gran feeling, ci telefonavamo spesso, scambiandoci confessioni e sfoghi.

Sul set metteva una grande attenzione in quello che faceva e diceva, desiderava che tutto fosse assolutamente perfetto. Tra i suoi film migliori c’è sicuramente «Chi ha paura di Virginia Woolf». Era anche molto accurata nei confronti della stampa e del modo con cui venivano riportate le notizie che la riguardavano. L’ultima volta che l’ho vista è stato a Los Angeles, l’anno scorso, e un po’ di tempo fa l’ho sentita al telefono. Sono profondamente addolorato, e mi dispiace aver saputo che ha sofferto molto. Tutti noi siamo destinati a sparire dalla scena, ma lei era inimitabile, e lascerà un vuoto enorme.

da - lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali