LA-U dell'OLIVO

L’attrice: «Il modello è quello del faraone con la sua corte»

«Ci portava Lele Mora Questo mondo è fatto così»

MILANO— Ad Arcore dice di essere andata solo in «occasioni ufficiali, dopo incontri o convention del Pdl, con politici e ministri». Mai per cene o feste? «Mai». Neanche quando c’era Vladimir Putin, il 25 aprile scorso? «Putin non lo conosco, ma mi piacerebbe incontrarlo». Sara Tommasi, 29 anni, laureata in Bocconi ed ex «naufraga» dell’Isola dei famosi, assicura di non essere stata convocata dai magistrati di Napoli.

In collegamento con Un giorno da pecora, trasmissione di Radio 2, ha spiegato: «In questo mondo, in politica o nello spettacolo, ci sono sempre dei giri loschi: in Italia è così. Lo sappiamo tutti che Lele Mora portava le ragazze a Berlusconi, come si sa che si ricorre alla prostituzione, questo lavoro è fatto così». Sempre in radio la showgirl ha raccontato del momento non facile che sta passando: «Ultimamente ho l’impressione di essere sempre oggetto di ricatto, mi sento sotto persecuzione. Quando esco di casa ho paura di bere in qualsiasi bicchiere, per paura che ci mettano dentro qualcosa che ti fa perdere la testa per farti fare delle pazzie sessuali».

Le hanno chiesto se fosse mai successo. E lei: «In continuazione». Quando l’ultima volta? «In qualche serata». Nel tardo pomeriggio, al telefono col Corriere, racconta di essere «delusa e di non credere più a niente». Dice secca: «Io ormai mi sono arresa». Parla molto, con frasi rapide, descrive lo star system che le ha dato la celebrità: «Il modello è quello del faraone con la sua corte. Purtroppo, in questo mondo, ormai si consuma soltanto una piccola, continua guerra di potere: le foto servono a punire o a premiare certe ragazze rispetto ad altre; a ricattare quel politico oggi e quell’altro domani. Le donne dello spettacolo vengono costruite e usate, ma si vede che va bene così a tutti».

Gianni Santucci

08 febbraio 2011© RIPRODUZIONE RISERVATA
da - corriere.it/cronache/11_febbraio_08

IL CASO

Napoli, i pm convocheranno Sara Tommasi "Da Arcore a Corona, in Italia giri loschi"

"Il fotografo è un malavitoso, e Lele Mora portava le ragazze al premier", dice la ragazza. Tra i suoi contatti anche un ministro


di DARIO DEL PORTO


NAPOLI - Due sms verso Berlusconi. Amicizie altolocate. Ma anche rapporti di lavoro con Fabrizio Corona e suoi intermediari, gente che adesso non esita a definire "malavitosi". È il mondo di Sara Tommasi, la show girl che presto sarà sentita dai magistrati napoletani Antonio Ardituro e Marco Del Gaudio impegnati in un'indagine per favoreggiamento della prostituzione partita seguendo le attività di un pregiudicato giuglianese risultato in rapporti con Corona.

"La Procura di Napoli? Spero che mi chiami", ha detto la Tommasi in un'intervista da Radiodue. La soubrette non è indagata, sarà ascoltata in veste di "persona informata dei fatti" sui contatti riscontrati durante l'indagine sul collaboratore di Corona. E probabilmente anche sulle dichiarazioni rilasciate durante la trasmissione radiofonica "Un giorno da pecora" dove la ragazza ha confermato di lavorare con Corona lanciandogli anche stoccate decisamente offensive: "Ha un'agenzia di pubblicità, lui ha molti intermediari in giro per l'Italia fra cui è questo Bartolo", ha detto riferendosi all'uomo sul quale si sarebbero concentrate le attenzioni degli inquirenti. Quindi ha aggiunto: "L'Italia è questa, Berlusconi con Arcore. Malavitosi come Corona che hanno successo e costruiscono delle star. O in politica o nello spettacolo ci sono sempre giri loschi, in Italia è così. Di conseguenza non ci spaventiamo. Sfruttiamo tutto ciò che ci capita". Nel colloquio radiofonico, Sara Tommasi ha anche sostenuto: "Si sa che Lele Mora portava le ragazze a Berlusconi, si sa che Corona è un malavitoso insieme a Bartolo. Si sa che si ricorre alla prostituzione". E ha detto di avere paura: "Mi sento sempre oggetti di ricatto, quando esco ho paura di bere da qualsiasi bicchiere perché ci mettono dentro qualcosa per farti fare delle pazzie sessuali".

Dal cellulare di Sara Tommasi sono partiti due sms 2 verso le utenze ritenute riconducibili al premier Silvio Berlusconi (circostanza peraltro smentita dalla ragazza) e su questo aspetto dell'indagine già ieri i pm di Napoli Ardituro e Del Gaudio hanno avviato i primi contatti con i magistrati milanesi impegnati nel Rubygate. A Sara Tommasi potrebbe essere chiesto di spiegare, quando sarà sentita in Procura, anche i contatti emersi con persone della zona di Casal di Principe che, in un primo tempo, avevano fatto addirittura pensare alla possibilità di seguire questa una pista per rintracciare uno dei superlatitanti della camorra casalese. Intuizione rivelatasi poi infondata. Nei prossimi giorni i pm decideranno se ascoltare Corona (che non risulta indagato) alla luce delle dichiarazioni sulle "foto taroccate del premier" che sarebbero in mano "alla malavita napoletana".

Gli inquirenti non sono invece interessati all'universo delle conoscenze della ragazza, alle sue amicizie con esponenti del mondo dello spettacolo e anche della politica, compreso un esponente del governo in carica, perché al momento non sembrano aver alcun collegamento con l'oggetto dell'inchiesta riguardando rapporti di natura privata. Lei comunque alla radio, ammette: "Il mio telefono sarà anche intercettato, stando a contatto con tutte persone importanti".

(08 febbraio 2011) © Riproduzione riservata
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