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Forum Pubblico => Gli ITALIANI e la SOCIETA' INFESTATA da SFASCISTI, PREDONI e MAFIE. => Discussione aperta da: Admin - Gennaio 13, 2011, 06:28:56 pm



Titolo: Pd, è scontro. Fioroni e Gentiloni lasciano incarichi
Inserito da: Admin - Gennaio 13, 2011, 06:28:56 pm
Pd, è scontro.

Fioroni e Gentiloni lasciano incarichi


FIORONI E GENTILONI LASCIANO INCARICHI DI PARTITO
Giuseppe Fioroni e Paolo Gentiloni hanno rimesso nelle mani del segretario Bersani il proprio mandato di responsabili per il Welfare e per le Comunicazioni, in polemica con le affermazioni di alcuni esponenti della maggioranza interna del Pd. Lo ha annunciato lo stesso Fioroni nel suo intervento in Direzione.

GENTILONI: NON CONDIVIDIAMO LA LINEA
Gentiloni uscendo dalla riunione per la pausa ai cronisti ribadisce quanto detto nella direzione: "pur apprezzando molti punti della relazione non condividiamo la linea, soprattutto sulla Fiat".

BRESSA: MODEM INCOERENTI SE RESTANO AI VERTICI
Gianclaudio Bressa, esponente vicino a Dario Franceschini, critica l'intervento di Gentiloni: ''Credo che per i Modem si apra un problema di coerenza: come si puo' continuare a gestire importanti incarichi in un partito di cui non si condivide la linea?''.

CHIAMPARINO: POCO CORAGGIO PER UN SI' SU FIAT
Il sindaco di Torino Sergio Chiamparino lasciando la direzione nazionale del Pd critica la linea del segretario: "Se votassi mi asterrei perché non ci sono nella relazione di Bersani passi avanti significativi per parlare al paese. Da Bersani mi aspettavo parole più nette e certe a sostegno del sì al referendum di Mirafiori perché se vince il sì restano aperte tutte le possibilità di investimento, se invece vince il no temo una sorta di limbo". Al riguardo per Chiamparino c'è stato "poco coraggio" a dire sì.

SCALFAROTTO: NO AD ACCORDO CON TERZO POLO
''Il Pd non puo' essere come l'acqua che non ha una propria forma, ma assume quella del recipiente in cui viene messa''. Con questa immagine Ivan Scalfarotto, vice presidente del Pd, ha espresso il suo no all'ipotesi di un accordo con il terzo polo, nel suo intervento alla Direzione del Pd. L'alternativa, per il Pd, e' quella di tornare a riscoprire la propria vocazione riformista, e soprattutto ''a dire cose chiare'' su una serie di temi importanti. Per esempio sulla Fiat ''dovremmo dire con chiarezza che la contrapposizione tra capitale e lavoro e' una cosa dello scorso secolo''.

GENTILONI: NO A CARTELLO DA VENDOLA A TERZO POLO
"Chiediamo più chiarezza - ha aggiunto Gentiloni - sia su Mirafiori che secondo noi è un accordo positivo, sia sul tema delle alleanze: è sbagliato continuare a inseguire il miraggio di un cartello elettorale che va da Vendola a Di Pietro fino al Terzo Polo".

GENTILONI: PD DOVEVA SCHIERARSI CON MARCHIONNE
L'area di Movimento democratico non si riconosce nella relazione del segretario Pier Luigi Bersani. Lo ha detto Paolo Gentiloni, durante la direzione del partito e criticando la scelta del segretario di chiedere un voto dell'organismo sull'intervento pronunciato da lui questa mattina. "Servono scelte piu' chiare, in particolare su Fiat e alleanze". E ha aggiunto: ''Io avrei esclusa l'esigenza di un voto finale Bersani tuttavia lo chiede e noi anticipiamo a questo punto la nostra decisione di votare contro''.

MOVIMENTO DEMOCRATICO VOTERA' CONTRO BERSANI
Movimento democratico (che ha come leader Veltroni, Gentiloni, Fioroni) votera' alla direzione del Pd contro la relazione del segretario Pier Luigi Bersani. Lo ha annunciato, a nome dei Modem, Paolo Gentiloni al termine del suo intervento.

FRANCESCHINI: DIALOGO CON FINI E CASINI HA LOGORATO PREMIER
Franceschini: la richiesta di un voto alla Direzione del Pd non e' la ricerca di una ''conta interna'', bensi' nasce dalla necessita' di avere ''chiarezza'' sulla linea del partito. Serve insomma a valutare se ci sono linee alternative.

FRANCESCHINI: DIALOGO CON FINI E CASINI HA LOGORATO PREMIER
La scelta del Pd di cercare un dialogo con Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini è stata giusta, è servita ad indebolire Berlusconi e bisogna continuare senza farsi condizionare dalle interviste. Il capogruppo Pd alla Camera, Dario Franceschini, è intervenuto alla Direzione rivendicando l'idea del "patto repubblicano" che lui e il segretario hanno sostenuto in questi mesi.

FRANCESCHINI TEME "COLPO DI MANO" DI BERLUSCONI
Per Franceschini il premier - in difficoltà nel governare non avendo i numeri, avra' la ''tentazione di andare ad elezioni anticipate''. Franceschini poi teme un futuro a tinte fosche, con un ''colpo di mano'' da parte di Berlusconi che rilancerebbe cosi' ''una linea che aggrava il carattere autoritario della sua politica''.

BERSANI: PRIMARIE LOGORATE, VANNO RIFORMATE
''Riformare le primarie per salvarle''. Lo ha detto Bersani alla Direzione del Pd per spiegare la propria posizione su questo tema. Il segretario ha detto nella sua relazione che le primarie in corso, per scegliere i candidati per le amministrative di primavera, verranno tutte svolte. E per le primarie future ''la parola d'ordine e' riformarle per salvarle''. Bersani ha annunciato si parlerà delle primarie in una grande assemblea, ma bisogna riconoscere che lo strumento ''si va logorando'' come dimostra il forte calo di partecipazione.

BERSANI: CHIEDO CHIAREZZA
Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ha aperto i lavori della direzione del partito democratico chiedendo un atto di "chiarezza" e fissando quindi un voto sulla sua relazione a chiusura della giornata di oggi.

UN VOTO SULLA RELAZIONE
"I prossimi mesi - ha detto Bersani - decideranno per i prossimi anni. Sono alla ricerca del massimo di unità visto il passaggio delicato, ma serve anche chiarezza e chiederò che la direzione assuma una responsabilità attraverso un voto".

FACCIAMO IL PUNTO SUL PARTITO
Pier Luigi Bersani annuncia alla direzione del Pd che il 2011 sara' l'anno in cui "fare il punto sul Partito a tre anni dalla nascita. Per questo ci sara' una conferenza nazionale che coinvolga tutti i nostri circoli e che proponga una discussione che parta dalla testa e cioe' dall'idea di democrazia che abbiamo".

ALLEANZE ALLA NOSTRA DESTRA E ALLA NOSTRA SINISTRA
Pier Luigi Bersani mette il progetto del Pd al centro deL campo delle opposizioni e riconferma la linea delle alleanze a destra e a sinistra del Pd. Parlando alla direzione del Partito, Bersani spiega che "quella presente non e' una fase di semplice cambio di governo, ma una fase costituente, per far ripartire il Paese e risollevare la democrazia parlamentare". Per questo "c'e' bisogno di alleanze forti tra le forze di centrosinistra e quelle di sinistra e tra le forze progressiste e quelle moderate di centro. Ovviamente non parteciperemo- aggiunge Bersani- alla ristrutturazione del campo del centrodestra ma dobbiamo parlare al Paese: saranno gli altri a dover rispondere se ci stanno o meno".

IL PARTITO DI BERLUSCONI: MAMMA?
Pier Luigi Bersani ironizza sulla possibile scelta del nome 'Italia' che Berlusconi vorrebbe fare per il Pdl: "Noi- dice- il nostro Partito non lo abbiamo chiamato 'Popolo democratico' perche' non vogliamo il populismo. Lui invece vuole chiamarlo 'Italia', in attesa che magari lo chiami 'mamma'".

LATORRE: VENDOLA FONDAMENTALE
"Su Vendola sono ancora piu' convinto. Convinto di chiamare a raccolta altri soggetti politici: Vendola e' un interlocutore fondamentale". Cosi' il vicepresidente dei senatori del Pd Nicola Latorre.

CHIAMPARINO: SONO STUFO DI QUESTO PD
"Stufo del benaltrismo per cui per la sinistra il problema è 'sempre ben altro". E "deluso" per una scarsa chiarezza nel Pd di linea e leadership sulle questioni clou dell'attualità politica, da Fiat alle alleanze, passando per le primarie. Così il sindaco di Torino in una intervista uscita oggi.

BERSANI: UN ANNO DI COMBATTIMENTO, NO LITI SU GIORNALI
"Per la responsabilita'che ho sento la necessita' di fare un forte richiamo a uno stile di discussione composto e solidale. Non possiamo accettare che una deriva di questo genere ci indebolisca in un anno di combattimento". E' il richiamo che Pier Luigi Bersani rivolge ai dirigenti del Pd parlando alla direzione del partito.

LEGGE ELETTORALE CON DOPPIO TURNO
Il Pd sosterrà una riforma elettorale basata su un sistema a doppio turno che preveda anche una quota proporzionale. Il segretario democratico, Pier Luigi Bersani, lo ha annunciato durante la direzione del partito, facendo riferimento al modello che l'assemblea nazionale dei democratici aveva scelto lo scorso maggio: "Proporrò un doppio turno con quota proporzionale".

13 gennaio 2011
http://www.unita.it/italia/pd-e-scontro-fioroni-e-gentiloni-lasciano-incarichi-1.265753