Titolo: FIORELLO, che peccato anche i talenti sbagliano... Inserito da: Admin - Maggio 01, 2009, 12:58:09 pm 1/5/2009
Quella tensione palpabile ALESSANDRA COMAZZI La domanda è: perché uno dovrebbe abbonarsi a Sky per vedere Fiorello? Mentre a quell’ora ci sono i succulenti film dell’HBO o le perfette serie criminali, o lo sport? E’ impietoso confrontare i dati d’ascolto, ma tocca farlo: la replica della puntata di La storia siamo noi su Raidue a lui dedicata, è stata seguita qualche sera fa da oltre 3 milioni di spettatori. Sostiene Minoli che l’hanno trasmessa non a caso: per ricordare al grande talento che se univa l’Italia una volta, potrebbe farlo ancora. Basterebbe che cambiasse canale. Sui dati di ascolto si sorvolerebbe se il prodotto fosse una sorta di Quelli della notte dei giorni nostri, un varietà che, lo senti, cambierà la tv. Invece no. E l’errore è partito dalla campagna promozionale. Indiscreta, invasiva, martellante, non consona al personaggio che, accortamente, non aveva mai voluto infierire sul pubblico con la propria presenza. Vecchio trucco, lasciare lo spettatore con la voglia di vederne ancora: in questo caso, invece, saturazione prima di cominciare. Palpabile agitazione generale. Ne deriva un Fiorello chiaramente in ansia. Dice troppe parolacce, e non è da lui. Lui non ha bisogno di ripetere continuamente «minchia» per far ridere. L’idea dello spettacolo teatrale che, montato, diventa televisivo, non ha ancora trovato la sua compiutezza. Il lavoro di montaggio è ora denunciato da stacchetti visivi o sonori: questo migliora la costruzione stilistica, ma non aiuta la fluidità. Fiorello su Sky doveva significare meraviglie e invenzioni? Non sono arrivate. da lastampa.it |