LA-U dell'OLIVO

12/8/2007 (10:5) - MEDIO ORIENTE

Nasrallah: Hezbollah ora è più forte
 
Il leader del gruppo sciita libanese accusa Israele: «Un esercito per cui è stato fondato uno Stato»


TORINO
A due giorni dal primo anniversario della fine della guerra dello scorso anno contro Israele, Hassan Nasrallah, il leader del gruppo sciita libanese dell’Hezbollah, esprime ottimismo: «Il nostro morale è alto, e in quanto a capacità militari siamo più forti ora» di un anno fa, ha detto in una intervista ai media iraniani. Lo riporta Ynet, il sito online dello Yedioth Ahrnoth. Nasrallah, che martedì terrà un discorso a Beirut per celebrare la «vittoria divina» del suo gruppo, ha criticato Israele, considerato solo «un esercito per cui è stato fondato uno Stato». «Senza un esercito forte Israele non è in grado di sopravvivere nella regione», ha detto il leader sciita.

Nasrallah ha espresso un suo giudizio negativo anche sulla conferenza internazionale sul Medio Oriente proposta dal presidente Usa, George W. Bush, che si terrà il prossimo autunno. «Bush è interessato alla guerra, non alla pace», ha detto. «La conferenza di pace è un veleno presentato come caramella. Da Bush non verrà niente di buono per i palestinesi».

Gli scitti acquistano terreni per preparare un nuovo attacco
Il gruppo sciita libanese sta acquistando terreni da cristiani e drusi a nord del fiume Litani, nel sud del Libano, per prepararsi a una nuova guerra contro Israele. Lo riferisce oggi il Sunday Telegraph. «Cristiani e drusi stano vendendo i loro terreni e stanno andando via, mentre gli sciiti arrivano. Sta avvenendo un eccezionale cambio demografico», ha detto il parlamentare cristiano Edmund Rizk. Le aree a nord del fiume Litani sono un terreno ideale per i guerriglieri Hezbollah, che da lì possono attaccare con i loro razzi le città israeliane. A sostenere il gruppo sarebbe l’uomo d’affari sciita Ali Tajeddine, che, secondo i leader locali drusi e cristiani, avrebbe ricevuto finanziamenti dall’Iran. Anche il leader druso Walid Jumblatt ha denunciato al Telegraph il piano dell’Hezbollah, «per creare uno Stato nello Stato».

da lastampa.it