Titolo: Giuseppe Caruso Diventiamo seri e responsabili, leggiamo di più Inserito da: Admin - Gennaio 04, 2009, 10:17:33 am Diventiamo seri e responsabili, leggiamo di più
di Giuseppe Caruso La crisi, la peggiore del dopoguerra, sta facendo riscoprire agli italiani come godersi meglio la vita». Enrico Finzi, professore di sociologia, autore del libro “Come siamo felici, l’arte di godersi la vita che il mondo ci invidia”, spiega che le gravi difficoltà economiche a cui gli italiani sono andati incontro nell’ultimo periodo hanno prodotto dei cambiamenti epocali. «Siamo assistendo ad un qualcosa che nelle altre crisi, comunque assai meno gravi, non c’era mai stato: il massiccio recupero della componente relazionale. Ed il fatto è confermato dalla tendenza dei consumi di questo ultimo periodo». A quali consumi si riferisce? «Prima di tutto i giochi. Il settore fa segnare un +8% circa nel suo complesso, trainato dai videogiochi (+20%) e dai giochi per adulti, come le carte ed i giochi da tavola in generale. E poi i libri, che fanno segnare un incoraggiante +4%. Diciamo che nel complesso gli italiani non hanno cambiato stile di vita, ma di consumi. Leggere, giocare, chiacchierare, trovarsi a cena a casa di qualcuno (dividendo le spese) sono occupazioni prima poco praticate e che ora stanno tornando. E questo accade anche tra chi ha un livello di istruzione molto bassa». Per il resto? «Un disastro, nonostante l’imbarazzante ottimismo del presidente del consiglio. È l’unico premier che fa finta di non vedere, mentre nel resto del mondo i governi usano anche toni drammatici». Ma in Italia Berlusconi non è l’unico a vedere un futuro roseo «No, ma c’è sempre un interesse politico dietro certe analisi. Come nel caso di Confcommercio, che si aspetta una gran ripresa in questo periodo di saldi. Ma anche in settori come quello dell’abbigliamento-tessile-accessori, in cui una fetta consistente di vendite avviene durante il periodo degli sconti, il calo previsto nel segmento natale-saldi è del 10%-12%. Del resto a ben guardare...» Cosa succede? «Ci si accorge che anche il governo, tra una bugia e l’altra, è costretto a smentirsi. La previsione del pil è passata dal -0,1% al -0,8%. Del resto va male quasi tutto: auto, alimentari, tessile-abbigliamento-accessori. Si è fermata anche la considerevole crescita dei prodotti tecnologici, come televisori a schermo piatto o cellulari. In compenso il reddito lordo negli ultimi anni è in calo, mentre la pressione fiscale aumenta». Quali sono le fasce più colpite? «Al contrario di quanto si pensi e si scrive, non i più poveri. Per loro Stato sociale e volontariato hanno lasciato la situazione sostanzialmente immutata. In crisi c’è il così detto ceto medio e medio basso. Ma anche i più ricchi, che sono solo il 7%, non se la passano (relativamente) bene. La crisi finanziaria ha eroso e di molto il loro patrimonio». Cosa pesa di più sulle famiglie italiane? «L’indebitamento. Sia quello dovuto ai mutui sulla casa, che quello al consumo. E se pensiamo alla massa di precari che non verranno riconfermati, capiamo come molte famiglie perderanno un reddito, per quanto limitato. Ma questo non ha stravolto lo stile di vita degli italiani, lo ha cambiato in modo più intelligente. Si spende con più attenzione e questo in fondo non è un fatto negativo». gcaruso@unita.it 03 gennaio 2009 da unita.it |