Titolo: Niente Grande medaglia d'oro per Enzo Biagi Inserito da: Admin - Novembre 25, 2008, 11:57:29 pm Le Medaglie sono andate a Mondadori, Raffaele De Grada e Conservatorio
Ambrogino, niente medaglia per Biagi La spaccatura sul nome del giornalista scomparso un anno fa non si è composta. Gallera: sarebbe «un'eccezione non spiegabile» Niente Grande medaglia d'oro per Enzo Biagi MILANO - Non ci sarà una Grande medaglia d'oro per Enzo Biagi. Dopo una lunga riunione della Commissione comunale per le civiche benemerenze, la spaccatura sul nome del giornalista scomparso un anno fa non si è composta. Per Biagi era stata avanzata la candidatura alla medaglia alla memoria dopo che nella scorsa edizione degli Ambrogini, il suo nome era cominciato a circolare in ritardo rispetto ai tempi tecnici di presentazione delle proposte. Poi, poco più di un mese fa erano arrivati gli onori al Famedio. Abbastanza come tributo secondo i partiti della maggioranza. Solo un primo passo, secondo quelli d'opposizione, da completare con l'Ambrogino a loro dire invocato anche dal sindaco, Letizia Moratti. E proprio su questi argomenti si è arenata la discussione: al termine del tavolo che ha messo a punto la lista definitiva delle benemerenze del Comune di Milano, è stato il presidente del Consiglio comunale, Manfredi Palmeri a sottolineare che Enzo Biagi «è stato ricordato nel 1979 attraverso una Medaglia d'oro», che «quest'anno, all'unaminità, la commissione per le onoranze ha deciso di attribuirgli gli onori del Famedio» e che «nella storia di Milano non c'è stato nessuno che abbia avuto la Medaglia d'oro in vita, le onoranze al Famedio e in più la Grande medaglia d'oro alla memoria». Assegnare un'ulteriore benemerenza a Biagi sarebbe stato, dunque, un caso più unico che raro: «un'eccezione non spiegabile», secondo Guilio Gallera, capogruppo di Forza Italia in consiglio. «L'anno scorso - ha detto Gallera - ci eravamo presi l'impegno di onorare Biagi e quando c'è stata la commissione al Famedio tutti i membri sono stati invitati a votare a favore ritenendo in questo modo di tributare gli alti onori a Biagi. Dopo di che, qualunque altra sottolineatura ci è sembrata non utile per rendere merito a una persona che ha lavorato molto e molto bene, ma creata per farne uno strumento politico». Di diverso avviso il capogruppo del Pd, Pierfrancesco Majorino, che ha parlato di «scelta brutta per la città»: «Siamo scossi dal voto negativo che c'è stato su Biagi - ha spiegato - perché non ci aspettavamo che venisse contraddetto l'orientamento espresso dal sindaco». Orientamento peraltro smentito da Gallera, che ha assicurato: «Il sindaco di Milano non ha mai chiamato il sottoscritto o qualcun altro perché Enzo Biagi avesse la Grande medaglia d'oro». Dal canto suo Letizia Moratti ha commentato: «Mi auguro che le divergenze di opinione non alterino la memoria che ha Milano di un grande giornalista. Ricordo, però, che Biagi ha già avuto a suo tempo l’Ambrogino ed è al Famedio». Delusione a parte il Pd non annuncia proteste («parteciperemo il 7 alla giornata della consegna degli Ambrogini - ha detto Majorino - nel rispetto di Milano e di una proposta complessiva che ha sicuramente tante belle storie della città al suo interno»), come invece promesso da Basilio Rizzo, eletto in consiglio nella lista che sosteneva la candidatura di Dario Fo: Rizzo ha infatti abbandonato la Commissione preferendo non partecipare ad una votazione degli Ambrogini che, a suo dire, «sono a colpi di maggioranza». «L'ex sindaco Albertini - ha voluto far notare - quando inteveniva otteneva. Ora il sindaco o non vuole intervenire o non viene ascoltato e se c'era una candidatura che il sindaco aveva sostenuto era proprio quella di Biagi: c'era stata una promessa ma ora Biagi quella Medaglia non l'avrà». Nella lista votata alla fine all’unanimità dalla Commissione per le civiche benemerenze, tra gli altri figurano il nome di don Antonio Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana, Nedo Fiano, Davide Oldani, Vivienne La Marque, Alma Cappiello, il cronista Michelino Crosti e l’avvocato Cesare Rimini, e Sergio Bonelli (il «padre» di Tex Willer) per citarne alcuni. Le grandi Medaglie d’oro sono andate a Mondadori, Raffaele De Grada e al Conservatorio. Non è passata invece la proposta di dare allo scrittore Roberto Saviano la cittadinanza onoraria, in compenso Milano organizzerà una giornata di approfondimento sui temi della camorra invitando l’autore di «Gomorra». Per Gianmario Roveraro, finanziere legato all’Opus Dei, la maggioranza proporrà di inserirlo nel Famedio. L’Ambrogino d’oro non verrà inoltre riconosciuto all’artista Pippa Bacca, uccisa in Turchia, e alla cassiera di un supermercato milanese vittima di mobbing da parte dei suoi responsabili le cui candidature erano state avanzate dai consiglieri dell’opposizione. 25 novembre 2008 da corriere.it |