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Titolo: BUSH IL COWBOY, USCITA DI SCENA DA GENTILUOMO
Inserito da: Admin - Novembre 13, 2008, 06:45:32 pm
2008-11-11 19:38

BUSH IL COWBOY, USCITA DI SCENA DA GENTILUOMO


di Cristiano Del Riccio



WASHINGTON - Il presidente George W. Bush, entrato alla Casa Bianca con l'irruenza di un cowboy, intende uscirne con l'eleganza di un gentiluomo.
Bush non ha perso occasione, negli ultimi giorni, per sottolineare la sua determinazione nel favorire un passaggio di consegne più fluido possibile tra la sua amministrazione e quella del suo successore, Barack Obama. Una determinazione ancora più ammirevole considerate la palate sui denti prese dal presidente americano, nella lunga campagna elettorale, non solo dal partito rivale di Obama ma anche dal suo partito, quello repubblicano. Così Bush ha continuato a sorridere a denti stretti mentre i democratici, guidati da Obama, continuavano a distruggere i suoi otto anni alla Casa Bianca indicando nella sua 'politica fallimentare' la causa della crisi globale che ha travolto i mercati e le economie del pianeta.

Per non parlare della politica di Bush sull'Iraq, sull'Afghanistan e su tutto il resto. Al coro delle accuse si sono uniti con gusto i repubblicani che hanno spesso rincarato la dose, fiutata la voglia di cambiamento dell'elettorato, tenendo il presidente a distanza (come un appestato) durante la campagna e facendo il suo nome solo per dire, come il candidato John McCain, "io non sono Bush" o "la mia amministrazione sarà ben diversa da quella di Bush". In assenza di un vicepresidente pronto a candidarsi, come è accaduto molte volte in passato, si è creato uno 'strappo' tra l'amministrazione in carica e la campagna per scegliere quella futura lasciando l'inquilino della Casa Bianca senza un solo difensore, neanche un avvocato d'ufficio, riservato dalla legge Usa anche ai peggiori criminali.

In questa situazione Bush, dopo la vittoria di Obama, avrebbe avuto ogni ragione di risentimento per essere stato messo così platealmente alla gogna in una elezione che si è trasformata in un referendum sulla impopolarità del presidente Usa. Ma fin dal suo primo commento al risultato delle elezioni Bush ha mostrato l'intenzione di lasciare la Casa Bianca con un comportamento da gentiluomo: ha sottolineato il significato storico del trionfo di Obama e descritto con tono eloquente l'immagine carica di emozioni e simboli dell'ingresso della famiglia Obama alla Casa Bianca, come primi cittadini d'America.

E quando gli Obama sono giunti ieri in visita, avvenuta insolitamente a ridosso delle elezioni proprio su sollecito di Bush, il presidente americano è stato generoso di pacche sulle spalle e sorrisi con l'uomo che per due anni ha fatto tutto ciò che era in suo potere per criticare la sua presidenza. Certo, le ferite della acrimoniosa campagna non sono ancora rimarginate. Ne ha fatto un raro accenno ieri la portavoce della Casa Bianca Dana Perino: "Il presidente ha evitato di proposito di lasciarsi coinvolgere nella campagna - ha detto - anche quando è stato per noi molto duro lasciar passare gli attacchi senza rispondere".

Ma nei prossimi giorni, ha anticipato la portavoce di Bush, il presidente intende "riesaminare" alcune di queste accuse rimaste finora senza difesa. Ma lo farà senza polemica. "Pensando alla Storia", ha sottolineato la portavoce. Il cowboy, posata la pistola, si è trasformato in un gentiluomo deciso a lasciare un buon ricordo nella sua uscita di scena dal palco della politica. 

da ansa.it