Titolo: Gian Carlo Ferrero. Politica e pubblica amministrazione Inserito da: Admin - Ottobre 31, 2008, 11:23:11 pm Politica e pubblica amministrazione
Gian Carlo Ferrero Le voci che circolano danno come probabile l'allontanamento del Prefetto di Roma da parte del consiglio dei ministri. Le ragioni consisterebbero in una non piena sintonia tra la maggioranza governativa e l'alto funzionario sull'eventuale modalità di attuazione delle misure di sicurezza.La necessità di un rapporto di fiducia tra il vertice politico e quello amministrativo non è certo un problema nuovo, ma ha avuto una significativa evoluzione dallo Stato autoritario a quello democratico,con una forte spinta giuridico-istituzionale a seguito dell'entrata in vigore della Costituzione. Con molta superficialità si è negli ultimi anni parlato di "Spoils System" seguendo la moda anglofona e senza considerare che si tratta di un sistema tutt'altro che generalizzato, in parte applicato negli Stati Uniti. In Italia il sistema è diverso e risente della tradizionale cultura e struttura amministrativa, peraltro recentemente avviato verso forme di depontenziamento dell'aspetto pubblicistico ( di tipo autoritario) e più attento ai diritti dei cittadini. E' stata soprattutto la riforma del 1998 a fornire un sostegno normativo alla relativa provvisorietà delle più alte cariche dello Stato. La materia, certamente delicata, non è stata però trattata con criteri di sistematicità ed uniformità, lasciando spazio ad alcune incongruenze. Di certo il c.d. "Spoils System" non può trovare da noi applicazione con disinvolta unilateralità. Resta, infatti, sostanzialmente ferma la distinzione tra responsabilità politica e responsabilità amministrativa che, pur con l'indispensabile collegamento, rispondono a criteri e funzioni diverse.Fondamentale ed insuperabile è in merito la Costituzione che, nell'esclusivo interesse di tutta la collettività nazionale, stabilisce con assoluta fermezza ( art. 97)" I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione.." Si tratta di un articolo immediatamente attuativo che non si prestano ad alcuna manipolazione, tanto che la sua violazione può provocare questioni di illegittimità costituzionale e persino integrare estremi di reati. Va da se che il concetto giuridico di imparzialità si contrappone nettamente all'essere di parte, ossia dal dipendere od essere influenzato da chi sia portatore di un potere più forte, politico od economico e si collega strettamente al buon andamento della funzione amministrativa. Questi tassativi principi non eliminano l'opportunità di un rapporto di fiducia tra il vertice politico e quello amministrativo, ma lo condizionano e lo regolano. Imparzialità, efficienza e fiducia debbono infatti procedere di pari passo rispettando l'ordine in cui sono riportati i tre sostantivi. Ciò comporta che una eventuale delibera governativa che rimuova il prefetto deve essere adeguatamente motivata:in caso contrario sarebbe illegittima e si presterebbe ad essere sottoposta al controllo giurisdizionale Pur accentuando l'aspetto della fiducia non è certo facile , nel caso del Prefetto di Roma, motivare un atto di allontanamento; è fatto notorio che al dr Mosca non mancano capacità tecniche accompagnate da importanti virtù relazionali mentre l'efficienza suo'ufficio non è mai stata in discussione. L'opinione da lui espressa e che ha determinato la reazione del vertice politico a ben guardare era un atto dovuto da parte di un funzionario responsabile che ricordando la propria competenza istituzionale sollevava dei dubbi sulla legittimità di certe modalità di attuazione delle misure di sicurezza. Pubblicato il: 31.10.08 Modificato il: 31.10.08 alle ore 21.20 © l'Unità. |