Titolo: "Isolare i fascisti, Amato si dimetta" Traballa la 'Attali' di Alemanno Inserito da: Admin - Settembre 10, 2008, 07:49:41 am POLITICA Non si placa l'eco delle dichiarazioni del sindaco su leggi razziali e ventennio
Zanda (Pd): "Riconosca di aver detto una castroneria storica e un obbrobrio etico-politico" "Isolare i fascisti, Amato si dimetta" Traballa la 'Attali' di Alemanno Slittata la prima riunione: "Taluni designati per la commissione fortemente a disagio" Domani il tavolo interistituzionale con tecnici di comune, provincia e regione ROMA - Non si placa l'eco della dichiarazioni di Alemanno su fascismo e leggi razziali. La polemica ora investe e rischia di far naufragare il tavolo per le riforme per Roma capitale, la cosiddetta 'Attali', presieduta da Giuliano Amato. La prima riunione per il momento è slittata: "Taluni designati per la commissione si sentono fortemente a disagio", aveva detto l'ex ministro. Un problema non da poco per il sindaco che ha puntato sul dialogo bipartisan per definire il futuro della città. Le parole di Alemanno hanno scatenato un coro di inviti alle dimissioni per Amato e la condanna da parte dell'opposizione e della comunità ebraica. Indirettamente le proteste sono state rafforzate dall'omaggio del ministro della Difesa Ignazio La Russa ai soldati della Repubblica di Salò, durante la cerimonia in memoria dei caduti di Roma per la Resistenza. La prima bordata della giornata è partita da Goffredo Bettini. In una intervista al Corriere della Sera, ha sottolineato di non voler dare consigli ad Amato, "di cui conosco la profonda coscienza antifascista", ma "l'aver accettato quell'incarico da Alemanno m'è sembrato subito, politicamente, una scelta infelice". Secondo Bettini "la verità è che un po' tutta An non ha saputo svolgere una riflessione davvero profonda sul fascismo". Luigi Zanda, vicepresidente dei senatori del Partito democratico, che ha sempre difeso la partecipazione di Amato al Tavolo, è stato categorico: "Qualsiasi posizione fascista o parafascista va politicamente isolata. Ce lo chiedono i cittadini, la nostra Costituzione e il buon senso istituzionale", ha detto ai microfoni di Radio Popolare Roma. "Commissioni di questo tipo possono essere utili in quanto interistituzionali e bipartisan come deve essere quando si riflette su cambiamenti di lungo periodo. Ma adesso, se il sindaco Alemanno non riconosce di aver detto una castroneria storica e un obbrobrio politico ed etico allora le collaborazioni diventano impossibili". "Mi auguro che Amato abbia uno scatto di umiltà e di responsabilità e decida di fare un passo indietro", ha aggiunto Franco Monaco, ulivista del Pd. "Già la nota Commissione si configura come un pasticcio e una trovata propagandistica di Alemanno - ha detto -. Ora, nel clima che si è prodotto, rappresenterebbe anche un motivo di confusione e di turbamento per il popolo del Pd che già ci rimprovera un deficit di chiarezza e di fermezza nel marcare le differenze ideali e politiche da Berlusconi e dalla destra. Perché un politico autorevole dovrebbe autoridursi a tecnico multiuso?". E il diretto interessato? Giuliano Amato ieri ha annunciato che non riunirà la commissione per Roma Capitale, la cui prima riunione era prevista per domani, 10 settembre. La ragione ufficiale: "Non ci sono i tempi tecnici per convocarla". Domani sarà invece insediato il tavolo interistituzionale, costituito da 9 tecnici designati da comune, provincia e regione, per la riforma di Roma capitale e la città metropolitana. L'appuntamento, sempre salvo colpi di scena, dovrebbe essere per le 16 nella sala dell'Arazzo in Campidoglio. Compito del tavolo: elaborare un progetto di riforma degli assetti istituzionali della capitale da presentare al governo entro il 30 settembre. Un campo di lavoro, quindi, più ristretto rispetto alla 'Attali' capitolina. Al tavolo siederà l'ex ministro dell'Interno, in quanto personalità indicata dalla Regione per il tavolo tecnico insieme a Claudio Chiola, Cesare Pinelli. Enzo Cheli, Beniamino Caravita, Achille Chiappetti sono i tre tecnici "in quota" comune, mentre per la provincia saranno presenti i tecnici Franco Bassanini, Vincenzo Cerulli Irelli e Gaetano Palombelli. Ma ieri, di fronte alle prime polemiche, Amato non aveva nascosto la sua preoccupazione. "Il problema - aveva detto Amato - sono in primis taluni designati per la commissione che si sentono fortemente a disagio. E certo non si possono ignorare". Dunque l'ex ministro, che non aveva battuto ciglio neanche al velenoso attacco di Maurizio Gasparri che lo paragonò a Brusca, il mafioso che scioglieva i bambini nell'acido, di fronte alle frasi di Alemanno per la prima volta sembra accusare il colpo. Difficile dire chi tra possibili membri della commissione abbia espresso "forte disagio". Per ora tutti gli occhi sono puntati su Alemanno e sullo stesso Amato. Il sindaco ha confermato la sua visita ad Auschwitz dal 9 all'11 novembre. (9 settembre 2008) da repubblica.it |