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Forum Pubblico => DEMOCRATURA, UNA REALTA' DA RESPINGERE, SAREMMO SUDDITI DI UN IMPERO. => Discussione aperta da: Admin - Settembre 13, 2025, 12:34:52 am



Titolo: Per capire una propaganda è necessario studiarne la traiettoria nel tempo.
Inserito da: Admin - Settembre 13, 2025, 12:34:52 am

Mattia Madonia

Per capire una propaganda è necessario studiarne la traiettoria nel tempo.
Quella putiniana, che come sappiamo ha trovato terreno fertile in Italia da più di dieci anni, nell’ultimo mese ha modificato i suoi connotati. Adesso non è più incentrata solo sulla giustificazione dell’invasione in Ucraina, bensì sulla demonizzazione dell’Unione Europea. Non più dell’intero Occidente o della Nato, perché Trump è comunque un uomo vicino a Putin. Dopo gli incontri statunitensi delle scorse settimane, il messaggio da far passare è semplice: l’Europa è una merda.
Se ci fate caso, personaggi come Travaglio e Di Battista puntano il dito sempre contro i vari Macron o Von der Leyen, risultando piuttosto timidi quando c’è da parlare del presidente degli Stati Uniti. Travaglio ha addirittura lodato per mesi il suo “piano di pace”. Piano che ha portato ad attacchi ancora più cruenti in Ucraina come a Gaza.
Di Battista, così affezionato alla causa palestinese, dovrebbe vedere in Donald Trump il nemico numero uno e massacrarlo sui social. Non lo fa. Già anni fa si complimentava con lui dichiarando: “Bravo Trump, un presidente migliore di quel golpista di Obama”.
Ha poi realizzato un video dal titolo “Trump-Putin insieme per la pace in Ucraina” in cui colpevolizza l’Europa che si ostina a difendere Kiev.
Adesso l’ordine è chiaro: osannare i Paesi Brics e distruggere quelli europei. Di Battista pubblica ogni giorno post contro l’Europa (ricordiamo ancora: in tre anni e mezzo non ha mai scritto un post contro Putin) per via dei suoi legami con Russia Unita. Ed è stato scelto, insieme al M5S e alla Lega, proprio per destabilizzare l’Unione Europea dall’interno.
Questo post di ieri è l’esempio della nuova forma di propaganda che ha assunto il putinismo.
Anche solo analizzando l’immagine, notiamo che l’intenzione è quella di screditare l’Unione Europea e mettere in risalto l’ascesa dei Paesi Brics, ovvero la promessa di una concezione di mondo diversa da quella del tanto odiato Occidente - sempre europeo, gli Usa venivano massacrati quando c’era Biden.
Quello che Di Battista dimentica di dire, portando i suoi seguaci ad auspicare il crollo del presunto ancien régime, è che tra i Brics figurano quasi esclusivamente delle dittature o degli Stati a forte trazione autocratica.
Nell’immagine Di Battista parla della crisi del governo francese. La gente dovrebbe rendersi conto che la caduta di un governo può anche essere sinonimo di democrazia. In Cina, Russia, Iran e negli altri Stati amati da Di Battista i governi non cadono mai. I potenti restano al comando per decenni, non esiste un’opposizione, i dissidenti vengono incarcerato o uccisi, i giornalisti silenziati.
Non è una superiorità morale dell’Europa, soltanto il dato di fatto dell’incompatibilità dei processi democratici negli Stati osannati da Di Battista. Luoghi dove le libertà e i diritti vengono calpestati o non esistono proprio, e dunque ben venga la caduta di un governo, l’opportunità di presentarsi alle urne senza sapere il risultato elettorale, e persino l’instabilità politica.
L’idea che il mondo debba ripartire da nazioni in cui si vive come in una puntata di Black Mirror, o per lo meno l’appoggio a questo Eden dal rumor di manette che si contrappone alla cattivissima Europa, è il piano finale della propaganda.
Qualcuno potrà controbattere dicendo che l’Unione Europea è piena di difetti. Ne siamo tutti consapevoli, e il modo per risollevarsi è quello di rafforzarci a livello di comunità, non di certo spostarci verso modelli liberticidi.
Io li voglio vedere i fan di Di Battista vivere anche solo per una settimana in Iran o in Corea del Nord. Qui possono scrivere “Macron merda” e fingersi esperti di geopolitica su Facebook. Lì no. Non perché siano Paesi “inferiori”, ma perché governati da dittatori, alcuni dei quali anche criminali di guerra.
Buona fortuna a loro; io mi tengo la mia Europa difettosa, con la speranza di poterla cambia

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