Titolo: Agostino e il peccato antifilosofico per eccellenza: la curiosità. Inserito da: Admin - Luglio 08, 2025, 06:04:21 pm Paolo Migliaro
Preferiti · Agostino e il peccato antifilosofico per eccellenza: la curiosità. <Ora si può distinguere più chiaramente quale sia la parte del piacere, e quella della curiosità nell'azione dei sensi. Il piacere cerca la bellezza, l’armonia, la fragranza, il sapore, la levigatezza; la curiosità invece ricerca anche sensazioni opposte a queste, per saggiarle; non per affrontare un fastidio, ma per la bramosia di sperimentare e conoscere. Cos’ha di piacevole la visione di un cadavere dilaniato, che ti fa inorridire? Eppure, non appena se ne trova uno in terra, tutti accorrono ad affliggersi, a impallidire, e temono addirittura di rivederlo in sogno, quasi fossero costretti a vederlo da svegli, o fossero indotti dalla promessa di uno spettacolo ameno. La stessa cosa accade per gli altri sensi, ma sarebbe lunga la rassegna. Da questa perversione della curiosità derivano le esibizioni di ogni stravaganza negli spettacoli, le sortite per esplorare le opere della natura fuori di noi, la cui conoscenza è per nulla utile, e in cui gli uomini non cercano null’altro che il conoscere;e ancora le indagini per mezzo delle arti magiche, col medesimo fine di una scienza perversa; e ancora, nella stessa religione, l’atto di tentare Dio, quando gli si chiedono segni e prodigi, desiderati non per trarne qualche beneficio, ma soltanto per farne esperienza>. Conf. Cap.X, § 35, 55- Agostino da FB del 4 giugno 2025 |