LA-U dell'OLIVO

Katia Torri
Il liberismo non prevede persone ma clienti, se non puoi essere un cliente semplicemente non vali nulla,anzi,sei un problema. Il liberismo é una dittatura

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Marco M. Freddi
Cara Katia, capisco e condivido la tua rabbia. Hai ragione a dire che il liberismo, inteso come ideologia economica che riduce tutto a mercato e consumo, produce una società che esclude chi non può essere cliente. È una logica che trasforma le persone in numeri, e chi non produce profitto diventa un problema da spostare, silenziare, nascondere.
Io stesso sono profondamente critico verso il sistema capitalistico così com'è: ha generato sviluppo, certo, ma a costo di enormi disuguaglianze economiche e umane. Il liberalismo – la sua conseguenza politica – se lasciato senza regole, produce una società in cui la libertà diventa privilegio per pochi, non diritto per tutti.
Detto questo, credo che il punto centrale oggi sia un altro: come costruiamo un sistema alternativo, dentro la democrazia e lo stato di diritto, capace di coniugare libertà e giustizia sociale, sviluppo e dignità? Perché è facile denunciare, molto più difficile proporre.
Io penso che a quel sistema dobbiamo tendere. Un’economia della cura, un nuovo patto sociale che rimetta al centro il bene comune, la redistribuzione della ricchezza, il diritto alla casa, alla salute, alla formazione, a una vita dignitosa anche per chi è fragile, povero, stanco.
Non si tratta solo di “superare” il liberismo, ma di immaginare e costruire – insieme – un nuovo modello di società. Un modello dove nessuno valga per quanto produce o consuma, ma per il semplice fatto di esistere. E lì, politica e umanità devono incontrarsi.
Quello che ho proposto per Parma, va proprio in questa direzione: sicurezza e accoglienza, ordine e giustizia, dignità e cura. Non è utopia: è responsabilità.
Un abbraccio e grazie per il tuo stimolo, sempre necessario.

da FB del 15 aprile 2025
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