Titolo: Scambio tra utenti di FB Inserito da: Admin - Maggio 23, 2024, 02:52:41 pm Post di Fabio
Fabio Scacciavillani Guido Gennaccari Debito pubblico italiano. Nuovo record a 2.894,652 mld di euro a marzo. Per la prima volta i titoli varcano la soglia dei 2.400 mld di euro. La composizione del debito delle pubbliche amministrazioni è simile a quella di metà anni ’20 del secolo scorso. La massa monetaria pesa per il 6,5%, i prestiti per il 9,9% ed i titoli del debito pubblico per l’83,6%. La massa monetaria raggiunse il top di circa il 35% a metà anni ’60, i prestiti il top a 52% circa a metà degli anni ’70. Paolo Perone perché nessun partito ne parla in campagna elettorale? Rispondi Gabriele Catania Paolo Perone perché in troppi ci mangiano. Rispondi Marco Bonesi Almeno negli anni 20 del secolo scorso era dovuto ad aver vinto una guerra mondiale. Non come ora ,che abbiamo usato quei soldi per comprare voti. Rispondi Monica Sordi e beh, con tutti i soldi che abbiamo elargito… superbonus, reddito di cittadinanza varie ed eventuali.... le capre pensano che i soldi cadono dal cielo.... e i miei figli ringraziano! Rispondi Daniel Bernoulli Monica Sordi il superbonus potrebbe anche rientrare con le minori importazioni di fossili... ma le varie ed eventuali sono montagne di soldi buttati. Rispondi Monica Sordi Daniel Bernoulli poteva anche rientrare con una percentuale di detrazione più bassa..... Rispondi Paolo Casillo Daniel Bernoulli no, matematicamente è impossibile recuperare quei soldi dalle minori importazioni di energia da fonti fossili: siamo due ordine di grandezza distanti Rispondi Daniel Bernoulli Paolo Casillo guardi che i risparmi vanno ben oltre il singolo anno, se è la strada per cui arriva ad una cifra così ridicola. Rispondi Paolo Casillo Daniel Bernoulli se anche i risultati degli interventi durassero 2 secoli (e non durano nemmeno 20 anni), non recupereresti nemmeno un decimo della cifra investita Rispondi Daniel Bernoulli Paolo Casillo io faccio conti finanziari per lavoro. Lei oltre all'ipse dixit cosa ci offre? Anche facendo finta che non durino 20 anni (supposizione ovviamente ridicola) si rientra eccome, forse si è dimenticato di considerare anche che quelle cifre restano in circolo ed alimentano l'economia e vengono tassate più di una volta. Rispondi Marco Antoniotti Monica Sordi ... tagli di tasse a lorsignori. Non dimenticare quelli. … fare opere pubbliche (che sono comunque un asset per lo stato) ma perché questi soldi vanno nelle tasche dei "contribuenti", perché mai l'italiano medio dovrebbe lamentarsi? Questi sono soldi che, in un modo o in un altro, vengo trasferiti dal "monte debito" alle tasche degli italiani (o almeno di alcune fasce di italiani). Una ruberia continua che continua ad affossare il futuro delle prossime generazioni. Tutti si lamentano ma alla fine se ne fottono bellamente. Rispondi Alessandro Carli Il problema non è il debito in sé per sé, ma la cultura media italiana che pensa che lo Stato si possa indebitare ancora. Senza una consapevolezza collettiva su cosa significhi avere tanto debito, non si riuscirà mai a ridurlo. Perché è si vero che bisogna ridisegnare il perimetro della spesa pubblica, ma è altrettanto vero che bisogna fare emergere più massa imponibile con la lotta all'evasione. Ci vorrebbe quindi un patto sociale fra forze politiche, sindacali e imprenditoriali che da un lato facesse emergere massa imponibile (aumento PIL con l'emersione del sommerso), riduzione delle tasse (a parità di gettito grazie all'emersione del sommerso) e ridefinizione della spesa pubblica... ma fare le cose per bene non dà risultati elettorali ed è più facile illudere e regalare bonus ... Rispondi Gabriele Sbrighi Alessandro Carli è un po’ un cane che si morde la coda. Per ridurre il "nero" dovresti abbassare il cuneo fiscale (che è mostruoso visto che in imprenditore per dare 1300€ netti al mese ad un dipendente paga mediamente 3800€ mese senza la certezza che il lavoro del dipendente genererà guadano da coprire le spese del dipendente stesso più il guadagno per l'azienda); ma se abbassi il cuneo fiscale lo Stato si ritrova con meno denaro per pensioni e servizi (ti ricordo che le pensioni sifonano il 20% della fiscalità generale oltre ai contributi dei lavoratori) oltre che in difficoltà a pagare gli interessi sui prestiti chiesti ed ottenuti fino ad oggi (cosa su cui siamo già in ritardo, se ricordo bene, visti i diversi procedimenti di infrazione a carico dell'Italia).... Rispondi Alessandro Carli Gabriele Sbrighi concordo perfettamente con te, è per questo che ho parlato di "patto sociale" ... Rispondi Marco Bonesi Alessandro Carli semmai serve un nuovo patto fra le generazioni. Ovvero i vecchi devono accettare di vedere che i propri privilegi pensionistici ,possibili solo sulla pelle dei giovani, vengano cancellati .Visto che la spesa pubblica oramai è sempre più solo pensioni. Cosa impossibile senza un governo tecnico con poteri autoritari. Rispondi Alessandro Carli Marco Bonesi il patto fra le generazioni è inseribile nel controllo della spesa pubblica ... per come siamo messi non è sufficiente una sola iniziativa, ce ne vogliono diverse e coordinate ... Rispondi Consuelo Trevisan Sono molto belli questi post soprattutto fatti da chi sostiene la EU e la BCE e costringe i governi ai QE e PNRR Rispondi Autore Fabio Scacciavillani Consuelo Trevisan I governi non fanno alcun QE e se non vogliono i fondi del PNRR nessuno li costringe a utilizzarli. Rispondi Massimo Di Pierno Qual è la soluzione per ridurre il debito pubblico italiano? Rispondi Autore Fabio Scacciavillani Massimo Di Pierno Innanzitutto tagliare le spese che generano solo voti di scambio, e poi aumentare l'età pensionabile in linea con le aspettative di vita. Poi bisogna ridisegnare il perimetro dello stato eliminando tutte le funzioni inutili e/o dannose e chiudendo le istituzioni che le espletano. Rispondi Carlo Gardella Fabio Scacciavillani in pratica sarebbe come chiedere a Dracula di smettere di bere sangue |