Titolo: DOMANDA DI UN IGNORANTE CHE SI RIVOLGE ALLA RETE Inserito da: Admin - Febbraio 26, 2024, 02:07:11 pm Elio Truzzolillo
DOMANDA DI UN IGNORANTE CHE SI RIVOLGE ALLA RETE L’ignorante sono io ovviamente. Ma ho diritto di spiegare perché lo sono. Io “odio” la filosofia (ho messo le virgolette). La “odio” dal momento che sono convinto che la maggioranza delle persone ne abbia un’idea sbagliata e distorta. La vede come una risposta ai propri problemi esistenziali mentre per me è solo una branca della storia che ci aiuta a capire quali idee, aspirazioni, dubbi e concezioni della realtà (e della metafisica visto che per secoli i filosofi si sono ostinati a riflettere su Dio e sul divino) erano diffuse in una determinata epoca o luogo. Quindi che sia utile studiarla in questo senso non ho dubbi. L’idea che leggendo Platone e Socrate io possa imparare qualcosa sulla vita mi fa sorridere, ma rispetto chi pensa il contrario e viene illuminato a livello esistenziale. Potrei meglio dire che è possibile così come è possibile che io sia ispirato, per ciò che riguarda la mia vita, anche da un bel film, un bel romanzo, una chiacchierata con un amico o semplicemente attraverso le mie esperienze. In questo senso non c’è nessuna “saggezza esistenziale” nei grandi pensatori. Quando poi vedo affrontare problemi odierni attraverso il sistema hegeliano o gli scritti di Sant’Agostino (e i nostri intellettuali marci lo fanno spesso quando non si sono studiati un problema e non sanno caso cavolo dire) divento pazzo. Ma citare un filosofo da sempre l’idea di uno che la sa lunga, e si fa fare sempre bella figura anche se dell’argomento non si è letto una sola riga. Quell’idea per cui ci sono risposte generalissime a ogni questione che possiamo ritrovare leggendo i filosofi (chissà cosa avrebbe pensato Kant dei bitcoins ). Sono anche conscio che per molto tempo filosofia e scienza si sono sovrapposte e Liebniz e Newton (quando non stava a perdere tempo con la teologia e l’alchimia) ci hanno dato il calcolo infinitesimale per dirne una. Così come si è sovrapposta spesso allo studio del diritto e dell’organizzazione delle collettività, si pensi a John Locke. Ma quella cosa un po’ tenera di leggere i filosofi per capire la vita e i problemi attuali mi fa sorridere. Mi fa sorridere anche l’idea che la filosofia insegni a ragionare più di altre materie, solo perché alcuni pensatori hanno costruito sistemi complessi e totalmente arbitrari che implicano molta attenzione per essere capiti. Spiegato in breve perché sono ignorante e non ho mai approfondito la materia, se non nei limiti dell’interesse storico, cioè per come si è evoluto il pensiero umano (cosa che ci da informazioni sulle società del passato), arrivo alla domanda. Per quale diavolo di motivo Giordano Bruno dovrebbe essere un martire della scienza? Un martire del libero pensiero al massimo, questo sì. Ma cosa c’entra con la scienza? Da quel poco che so, essendo ignorante, del metodo scientifico nella vita di Giordano Bruno ci sono poche tracce. Come molti grandi pensatori si formò un’idea un po’ ad cazzum della realtà, della vita e della natura dell’uomo, derivandola da proprie illuminazioni arbitrarie e considerazioni etiche. Nulla a che vedere con Galileo Galilei o con altri grandi pensatori anche prima di lui che tra una monade e l’altra (ma che minkia sono queste monadi?) qualche contributo scientifico lo hanno dato (da Pitagora a Eratostene, che forse non era neppure un filosofo ma io sono ignorante e sarei perdonato). Oddio, tra le miriadi di cose a caso dette qualche frammento di intuizione semi corretta Bruno Giordano può anche averla sostenuta, ma su quali basi? Basandosi su una visione del mondo funzionale alle sue intuizioni arbitrarie e personali, non certo basandosi sull’osservazione e il tentativo di dare spiegazioni coerenti derivanti da un approccio proto scientifico. Vi risparmio la lista delle sue convinzioni perché non è bello mettere alla berlina un grande pensatore col senno del poi di chi è vissuto secoli dopo come me. Sostanzialmente su alcuni punti Giordano Bruno ha avuto puro cu*o. Un po’ come Democrito passato alla storia per un’altra botta di cu*o per avere “scoperto” (si fa per dire) gli atomi. Non siate troppo duri con me, ma spiegatemi perché Giordano Bruno sarebbe un martire della scienza. Da FB |