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Forum Pubblico => Gli ITALIANI e la SOCIETA' INFESTATA da SFASCISTI, PREDONI e MAFIE. => Discussione aperta da: Admin - Gennaio 17, 2008, 03:06:38 pm



Titolo: La difficile distinzione tra pratiche politiche ed episodi penalmente rilevanti
Inserito da: Admin - Gennaio 17, 2008, 03:06:38 pm
L'inchiesta e i punti deboli

Il pm: ricatti per avere poltrone

Ma tra le prove ci sono interviste

La difficile distinzione tra pratiche politiche ed episodi penalmente rilevanti
 
DA UNO DEI NOSTRI INVIATI


SANTA MARIA CAPUA VETERE (Caserta) - A spiegare il metodo è il presunto capo della presunta banda, ovvero Carlo Camilleri, imprenditore, consuocero di Clemente Mastella: «Antonello — dice al suo socio —, se non ne approfittiamo nei pochi momenti in cui li teniamo in mano a questa gente, non gli possiamo fare più niente. Adesso quelli stanno sotto a me perché se no cade l'amministrazione comunale...». Camilleri si sta occupando di Cerreto Sannita, sperduto paesino di 4.000 anime in cima ad un colle nell'alta valle del Titerno. Non proprio il cuore della politica e degli affari, nazionali e regionali. Ma Camilleri — indubbiamente — si impegna..

L'Udeur deve essere ben rappresentata anche nella giunta di questo Comune, e non in un posto qualunque, ma in quello di assessore ai Lavori pubblici. Secondo i magistrati, il ministro della Giustizia, tramite il consuocero, «materiale esecutore delle indicazioni e della volontà di Mastella», mette con le spalle al muro il sindaco «decidendo di iniziare una strategia di pressione amministrativa e politica» per congelare i finanziamenti regionali destinati alla realizzazione del Piano di Insediamento Produttivo di Cerreto. No Udeur, niente soldi dalla Regione.

Il metodo, in buona sostanza, è quello di far pesare i propri voti per ottenere vantaggi. L'ordinanza del tribunale di Santa Maria Capua Vetere è un elenco di queste pratiche. È la descrizione del governo capillare del territorio operato da persone che fanno riferimento ad un piccolo partito, l'Udeur. Il «sistema» evocato nell'ordinanza, termine che in Campania indica ben altri gruppi criminali, altro non è che l'Udeur, ed è la prima volta che una Procura opera una sovrapposizione quasi completa tra un partito ed una associazione a delinquere.

Clemente Mastella viene palesemente considerato il dominus di ogni minima operazione compiuta in Campania. Evocato, citato, secondo i giudici ognuno dei reati contestati viene compiuto in nome e per conto suo. Ma questo legame diretto, se esiste, sta nelle intercettazioni del Guardasigilli, non allegate all'ordinanza. Nei prossimi giorni, i magistrati di Santa Maria Capua Vetere chiederanno al Parlamento di poterle utilizzare. Sarà il loro ultimo atto in questa inchiesta, perché ancor prima di richiedere gli arresti al Gip, la Procura del Comune in provincia di Caserta era conscia della propria incompetenza territoriale, e dopo gli interrogatori di garanzia spedirà tutte le carte a Napoli.

Dall'ordinanza, risulta chiara la ragnatela di interessi targati Udeur in Campania. In alcuni casi risulta difficile la distinzione tra episodi penalmente rilevanti e basse pratiche politiche. Appartengono sicuramente alla prima categoria le falsificazioni delle graduatorie per i concorsi pubblici e le manovre sugli appalti. Altri, come l'episodio nel quale Camilleri si fa stracciare una multa per eccesso di velocità dal sindaco del Comune di Alvignano, con la complicità di un vigile, sono soprattutto indicativi di una mentalità clientelare, sintomi di malcostume politico. L'esempio illuminante è la tentata concussione ai danni di Antonio Bassolino.

Nel dicembre 2006, la Giunta regionale della Campania osa nominare un diessino alla presidenza degli Iacp di Benevento, Umberto Del Basso De Caro. L'Udeur minaccia prontamente la crisi per quell'affronto in terra mastelliana, i numeri traballanti della Giunta glielo consentono. Luigi Nocera, assessore regionale all'Ambiente, Udeur, chiama Carlo Camilleri: «Hai visto che è successo il casino con Clemente per il fatto dello Iacp? Mi ha chiamato... "ti faccio il mazzo quadrato"... Ma non ti fa neanche parlare e dice: "Voi a me non mi dite niente..", ma io... guarda... domattina mi dimetto perché quello pensa che lo pigliamo per il culo...». Secondo i magistrati, «il Mastella decideva di iniziare una strategia nei confronti del Governatore», fornendo precise direttive al consuocero Camilleri e agli assessori regionali «in quota Udeur», ovvero Luigi Nocera (Ambiente) e Andrea Abbamonte (Risorse umane). La strategia consiste in una campagna stampa «nella quale il Mastella attaccava strumentalmente Bassolino sulla gestione dei rifiuti», ed in effetti risalgono a quel periodo alcune ruvide interviste del Guardasigilli sul tema, e nell'assenza dei due assessori alle riunioni di Giunta, mirata alla «rottura di alleanze in un momento di obiettiva difficoltà dell'amministrazione ».

Aggiunge il giudice per le indagini preliminari: «Risulta, in altre parole, acquisito il dato che sul governatore Bassolino sia stata esercitata una "pressione politica" non troppo dissimile da quella cui si assiste quotidianamente — anche a livello centrale— tra le varie forze che compongono il governo nazionale». Il gip giudica «un tassello fondamentale dell'intera vicenda, confermativo di tutto quanto finora esposto», l'apparizione telefonica della signora Sandra Lonardo, presidente del Consiglio regionale della Campania. La sua conversazione del 6 marzo 2007 viene definita «una dirompente entrata in campo». La moglie di Mastella parla con Camilleri di Luigi Annunziata, direttore dell'Azienda ospedaliera San Sebastiano di Caserta, nominato in quota Udeur, ma reo di non aver fatto a sua volta le nomine che gli venivano richieste. «Per quanto mi riguarda — dice la signora Lonardo — quello è un uomo morto! E lo è anche per mio marito. Quindi per cortesia tenetevene alla larga. Tutto qua. Dal punto di vista professionale, tu incontri chi vuoi. Ma da quello politico, le cose passano attraverso noi».

Marco Imarisio
17 gennaio 2008

da corriere.it