Titolo: Cesare Pavese (da “Le poesie”, Einaudi, 1998) Mito Verrà il giorno che il ... Inserito da: Arlecchino - Agosto 26, 2023, 06:31:14 pm Maria Zimotti
Poesia e estate. Grazie a Clara Cerri questa piacevole scoperta di Cesare Pavese: Mito Verrà il giorno che il giovane dio sarà un uomo, senza pena, col morto sorriso dell’uomo che ha compreso. Anche il sole trascorre remoto arrossando le spiagge. Verrà il giorno che il dio non saprà più dov’erano le spiagge d’un tempo. Ci si sveglia un mattino che è morta l’estate, e negli occhi tumultuano ancora splendori come ieri, e all’orecchio il fragore del sole fatto sangue. Ѐ mutato il colore del mondo. La montagna non tocca più il cielo; le nubi non s’ammassano più come frutti; nell’acqua non traspare più un ciottolo. Il corpo di un uomo pensieroso si piega, dove un dio respirava. Il gran sole è finito, e l’odore di terra, e la libera strada, colorata di gente che ignorava la morte. Non si muore d’estate. Se qualcuno spariva, c’era il giovane dio che viveva per tutti e ignorava la morte. Su di lui la tristezza era un’ombra di nube. Il suo passo stupiva la terra. Ora pesa la stanchezza su tutte le membra dell’uomo, senza pena: la calma stanchezza dell’alba che apre un giorno di pioggia. Le spiagge oscurate non conoscono il giovane, che un tempo bastava le guardasse. Né il mare dell’aria rivive al respiro. Si piegano le labbra dell’uomo rassegnate, a sorridere davanti alla terra. Cesare Pavese (da “Le poesie”, Einaudi, 1998 da FB del 19 agosto 2023 |