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Titolo: La mia estate l’ho lasciata andare il 31 agosto. Un congedo dolce, tra noi.
Inserito da: Arlecchino - Settembre 13, 2022, 05:00:23 pm
Gabri Gavioli
 
La mia estate l’ho lasciata andare il 31 agosto. Un congedo dolce, tra noi.
L’ho intrecciata ai rami di un leccio, come un nastro colorato che resti a ondeggiare e a cantare, nel vento, per tutto l’inverno.
L’ho nascosta nei colori del tramonto, tra il giallo e il cremisi, perché non senta freddo, ma qualche frammento si è sbriciolato tra il verde e il turchese, lungo il margine delle colline.
È scivolata nell’acqua trasparente, cullata in un moto costante tra i sassi levigati, e lì è riuscita a sfuggire, beffarda, al becco di un cormorano che si era immerso per ghermirla. Ma l’ho vista soffiare sulle sue piume, dispiegate al sole, perché lui potesse asciugarle e riprendere il volo.
L’ho affidata alla grazia di una farfalla, che l’ha portata leggera tra le foglie di vite, ad assaggiare l’uva che sta maturando. E da lì, attraverso un portico in ombra, di legni antichi, l’ha lasciata sul profumo dei panni stesi, che frullavano nel vento come ali.
Una bambina ha provato a fermarla, sui ciottoli che aveva colorato, ma lei era già scappata, si fa tardi si fa tardi. E nemmeno la rete di un pescatore è riuscito a intrappolarla, per tenerla al sicuro in porto, nel primo giorno che già odorava d’autunno.
Io l’ho presa di nuovo tra le mani, le ho dato un bacio salato e l’ho appoggiata sulla schiuma, in un lembo di mare tra due isole, dove il sole luccica sulle onde e si sente fischiettare una canzone.

da Fb 3 settembre 2022