Titolo: La tragedia del martirio di Mariupol - La tragedia voluta dai Sovranisti! Inserito da: Arlecchino - Marzo 20, 2022, 07:16:47 pm Matteo Renzi News
COSA HA GUADAGNATO PUTIN? Non sappiamo come si sia informato Putin, né se abbia capito quello che gli dicevano, ammesso che i suoi, preoccupati di non contraddirlo, gli abbiano detto la verità. Fatto sta che, qualunque fosse il suo obbiettivo, il minimo che si possa dire è che non c’è proporzione tra il tanto che ha già perso e quello che potrebbe guadagnare, ammesso che ci riesca. Potrebbe guadagnare la conquista militare di un territorio che, comunque, non riuscirebbe ad occupare in permanenza. La resistenza di un popolo intero lo impantanerebbe drammaticamente, dissanguandolo a livello economico e isolandolo ancora di più. Nel mondo e anche a casa sua. Fino a che o non venga cacciato a furor di popolo, o non si trovi un Chruscev che risolva il caso come fece Nikita con Laurenti Beria, un colpo in fronte durante una riunione al vertice tra compagni. Questo per quanto riguarda il guadagno. La perdita è invece più ingente. 1. Ha scoperto, e anche il mondo lo ha fatto, che l’Ucraina indipendente esiste e che ha un popolo che non ci sta a fare la colonia della Russia e combatte strenuamente, unito al suo governo che da questa lotta popolare ha la maggiore conferma di legittimità; 2. è riuscito a compattare l’UE, che ha provato per anni a minare dall’interno prezzolando i suoi “amici” sovranisti e fascisti, facendole assumere decisioni che accelereranno la sua indipendenza energetica dalla Russia e accelereranno l’istituzione di una difesa comune; 3. ha ridato un ruolo alla Nato, che languiva da anni, tanto che Macron - solo poche settimane prima dell’aggressione Russa - l’aveva definita “un cadavere”. Al momento la Nato ha trasferito al confine orientale uomini e mezzi che non c’erano prima. Questo la dice lunga sulla falsità della minaccia dell’occidente alla sicurezza della Russia. Si discute come inserire nel dispositivo Nato la futura forza di difesa della UE, anziché le forze separate dei singoli paesi aderenti; 4. si è procurato il massimo dell’isolamento politico ed economico da parte del 90% del mondo, più ancora della Germania nazista, che lo costringe già ora a fare la parte della belva in gabbia. Con spazi economici sempre più ristretti che lo separeranno sempre più dalla vita dei propri cittadini e gli impediranno di sviluppare la sua potenza militare; 5. si guadagnerà il titolo di criminale di guerra da parte del Tribunale Penale Internazionale dell’Aja, che già è all’opera per raccogliere testimonianze dirette in Ucraina. Può anche dire di infischiarsene, ma questo impedirà al 99% dei paesi del mondo di avere rapporti con lui, passibile di arresto, e col suo governo. Col timbro ufficiale del diritto Internazionale; 6. soprattutto ha veduto smentita la sua pretesa di superiorità ideologica rispetto all’occidente che si aspettava fosse diviso e capitolasse nella difesa dei propri valori che non fossero solo economici. Voleva rappresentarsi come il condottiero della morale tradizionalista, per noi oscurantista, da imporre ad un occidente degenerato e decadente. La sua versione di un mondo libero come un mollusco, da trafiggere facilmente come una lama nel burro, incapace di resistere per motivi etici ai riflessi economici collaterali alle sanzioni è stata smentita. Questa è la sconfitta ideologico – politica più pesante; 7. appoggiarsi alla Cina è il rischio più grande che corre. La Cina è pragmatica, il suo capitalismo arrembante non ammette un condizionamento ideologico al suo sviluppo che non sia quello dettato dal proprio interesse di espansione economica. La “perfidia” mandarina arriva al punto di incoraggiare Putin ad andare a sbattere, certa di poterlo fermare oltre certi limiti (no nucleare), per raccoglierne i cocci e metterlo in una bacheca. Dovremo trattare con la Cina il nuovo assetto della sicurezza mondiale, ma la Cina è più stabile nei rapporti internazionali e quando lotta contro la tigre occidentale lascia sempre la porta aperta. Potrebbe servire alla tigre, ma anche a lei. La Cina non è stupida come Putin, che arreca un danno agli altri senza riceverne alcun vantaggio. CONCLUSIONE: Putin sta smottando, più si fa minaccioso e più dà segni di debolezza. Si tratta di resistere ancora poche settimane senza farsi prendere la mano da atti che diano a Putin un pretesto per allargare il conflitto. È triste dover puntare soprattutto sulla Resistenza del popolo e del governo ucraino, ma purtroppo quella è la condizione principale per costringere Putin a trattare. D’altro canto, l’appoggio responsabile dell’occidente all’Ucraina, che i pacifisti dovrebbero riconoscere onestamente, sta dando agli ucraini e all’Europa i frutti sperati. Resistere e ancora resistere. Umberto Mosso Da fb del 20 marzo 2022 Titolo: Le Guerre possibili. Informazioni del fine giornata - 25 marzo 2022 Inserito da: Admin - Marzo 25, 2022, 07:12:49 pm Informazioni del fine giornata 25 marzo 2022 https://www.agi.it/estero/news/2022-03-24/diretta-guerra-ucraina-russia-sanzioni-16124243/ ggiannig Titolo: Io amo l'immaginazione, ma non le favole per adulti iscritti, di fatto, ... Inserito da: Admin - Aprile 23, 2022, 11:22:16 am Io amo l'immaginazione, ma non le favole per adulti iscritti, di fatto, alle varie ideologie del passato.
La realtà di oggi, vede Putin come il peggior sovranista, imperialista, espansionista, nostalgico della vecchia URSS, massacrare l’Ucraina e il suo eroico popolo (non esente da difetti). Lo stesso Putin che minacciando l’uso delle atomiche tattiche, intende nascondere, senza tentare di recuperarli, i suoi fallimenti all’interno della Russia e del suo popolo. Non gli restava altro che usare il Pretesto dell’invasione dell’Ucraina, per tentare lo Sfascio dell’Unione Europea, la sua miglior cliente di gas e petrolio. Nell’attesa della fine della sua castroneria, del risveglio del popolo russo che sentivamo vicino a noi, prima che lo scoprissimo capace di nefandezze barbare, contro le donne ucraine; ma anche intenti nel liberarci, noi occidentali, dall’indigestione di sbagli commessi, diciamo … Basta guerre. Putin ha ottenuto di avere contro tutto l’Occidente meno gli infiltrati Sfascisti, tali sin da piccoli quando rompevano i giocattoli per vedere come funzionano. Non aggiungo altro, raccomandando serenità di giudizio soprattutto all’ELITE degli “imparati con laurea o meno”, smettete di ingannare i più semplici tra noi propagandando, senza successo, l’anticapitalismo e l’antiamericanismo, che dovranno essere riveduti e corretti, ma non sfasciati. Sono serviti contro il nazifascismo, ci serviranno ancora contro l’espansionismo dell’Oriente, quello che odia da secoli l’Occidente. Espansione violenta alla Putin, oppure quella più astuta della Cina? ciaooo Titolo: Biden: se la Cina invaderà Taiwan useremo la forza militare ... Inserito da: Admin - Giugno 08, 2022, 06:19:01 pm Account manager per Arlecchino
Corriere della Sera Biden: se la Cina invaderà Taiwan useremo la forza militare, Pechino scherza con il fuoco Davide Casati e Viviana Mazza - 10 h fa SeguiVisualizza profilo Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha detto che Washington è pronta a usare la forza per difendere Taiwane che — insieme con altri Paesi — lavora per far sì che . Pechino ha risposto attraverso il ministero degli Esteri che gli Stati Uniti non dovrebbero difendere l’indipendenza di Taiwan né «sottovalutare la determinazione» della Cina. Le affermazioni di Biden, che hanno sorpreso anche membri dello staff del presidente per la loro chiarezza e per l'assenza di condizioni, sembrano indicare un cambiamento della tradizionale politica degli Stati Uniti nell'area, definita di «ambiguità strategica», anche se la Casa Bianca — poco dopo la fine dell'intervento di Biden — è corsa a chiarire che non ci sono cambiamenti di «dottrina» in corso. «Lei non ha voluto un coinvolgimento militare diretto degli Stati Uniti nella guerra in Ucraina, per ragioni ovvie», ha chiesto a Biden un cronista. «Sarebbe pronto a un coinvolgimento militare diretto per difendere Taiwan, se la situazione lo richiedesse?» «Sì», ha risposto Biden. «Lo è?», ha chiesto di nuovo il giornalista. «Questo è l'impegno che abbiamo preso», ha confermato Biden. Pechino — ha aggiunto il presidente Usa nella conferenza stampa dopo l’incontro on il premier giapponese Fumio Kishida — «scherza con il fuoco» ogni volta che fa volare i suoi jet nello spazio aereo dell'isola. (Lo sconfinamento di aerei militari cinesi nella Zona di identificazione aerea di Taiwan è avvenuto diverse volte, negli scorsi mesi). Biden ha sottolineato che se la Cina prendesse Taiwan con la forza, «sarebbe un’altra azione simile a ciò che è accaduto in Ucraina e sarebbe un peso ancora maggiore». Gli Usa sono impegnati al rispetto della «politica della "Unica Cina", ma questo non vuol dire che la Cina può prendere Taiwan con la forza», ha detto ancora Biden, spiegando che «la mia aspettativa e che questo non succederà. Siamo contro qualsiasi cambio di situazione con la forza. Pace e stabilità devono essere mantenute». Ambiguità strategica La politica di Washington nei confronti di Taiwan è caratterizzata dalla cosiddetta «Dottrina dell’ambiguità strategica»: armare l’alleato (senza riconoscerlo come governo sovrano), inviare la sua flotta a mostrare la bandiera nello Stretto di Taiwan, ma senza dire esplicitamente se gli Stati Uniti scenderebbero in guerra per resistere all’invasione. La strategia è finalizzata ad evitare che Taiwan si dichiari indipendente — il che provocherebbe quasi sicuramente un attacco cinese — e a disincentivare nel frattempo un intervento di Pechino. Non è la prima volta che il presidente fa dichiarazioni meno caute dei suoi predecessori su Taiwan: lo scorso ottobre, aveva dichiarato che gli Stati Uniti proteggeranno l’alleato contro un attacco cinese, e dopo il suo intervento la Casa Bianca dichiarò subito dopo che la strategia non era cambiata. Video correlato: Biden: "Usa aiuterebbero Taiwan da un'invasione della Cina" La Casa Bianca Anche stavolta la Casa Bianca — al termine della conferenza stampa di Biden — ha detto che la politica degli Usa non è cambiata, ed è sembrata prefigurare uno scenario più simile a quello in atto in Ucraina: nessun coinvolgimento militare diretto, ma fornitura di armi, intelligence e addestramento. «Il Presidente ha reiterato la nostra politica sulla posizione di Pechino dell'"Unica Cina" e il nostro impegno per la pace e la stabilità nello stretto di Taiwan», ha dichiarato un membro dell'amministrazione. «Biden ha anche ribadito il nostro impegno a garantire a Taiwan i mezzi militari per difendersi, indicato dal Taiwan Relations Act». Biden — che pure ha affermato che sta «considerando» l'abolizione di alcuni dazi sulla Cina — ha anche legato al quadrante del Pacifico le misure prese dall'Occidente contro la Russia per l'invasione dell'Ucraina, spiegando che «uno dei motivi per cui è così importante che Putin paghi un caro prezzo per la sua barbarie» è perché Pechino sta osservando la reazione del mondo e le condizioni economiche imposte a Mosca. «Che segnale invia questo alla Cina?» si è chiesto il presidente Usa. Strategie indo-pacifiche Alla fine del mese di aprile, secondo quanto raccontato 20 giorni fa dal Financial Times, a Pechino si è tenuta una «riunione d'emergenza nella quale le autorità finanziarie hanno messo a punto una strategia per evitare che eventuali sanzioni volute dagli Stati Uniti possano colpire le banche cinesi. «Se la Cina attaccasse Taiwan, il disaccoppiamento delle economie cinese e occidentali sarebbe molto più duro di quello con l'economia russa, perché l'impronta economica della Cina tocca ogni parte del mondo», aveva detto all'Ft una delle fonti. Alcuni dei banchieri presenti, però, avrebbero messo in dubbio che Washington possa davvero permettersi di tagliare i ponti economici con la Cina, essendo Pechino la seconda economia più importante al mondo. «Si tratterebbe di una mutua distruzione assicurata», ha detto Andrew Collier, managing director dell'Orient Capital Research di Hong Kong, «come nel caso di una guerra nucleare». Poche ore prima delle parole di Biden, il ministro degli Esteri di Pechino, Wang Yi, aveva duramente condannato la strategia Indo-Pacifica degli Usa, dicendo che «è destinata a fallire». Secondo la Cina, l'Indo-Pacific Economic Framework (Ipef: l'ambizioso piano d'investimenti e rafforzamento dei rapporti commerciali nell'area che il presidente americano Biden ha varato a Tokyo e che coinvolge, oltre agli Stati Uniti, Australia, Brunei, India, Indonesia, Giappone, Corea del Sud, Malesia, Nuova Zelanda, Filippine, Singapore, Thailandia e Vietnam) «diventa uno strumento politico per gli Usa per salvaguardare la propria egemonia economica regionale ed escludere deliberatamente Paesi specifici. È una strada sbagliata». «Ciò che è particolarmente pericoloso è che gli Usa giochino la "carta Taiwan" e la "carta del mar Cinese meridionale" per portare il caos nella regione. I fatti dimostreranno che si tratta di una strategia per creare divisione, incitare al confronto e minare la pace. Coloro che tentano di isolare la Cina con qualsiasi struttura alla fine si isoleranno». Il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha specificato che Taiwan non fa parte dell’Ipef ma che gli Stati Uniti intendono approfondire i rapporti economici con l’isola. Da - Biden: se la Cina invaderà Taiwan useremo la forza militare, Pechino scherza con il fuoco (msn.com) Titolo: La tragedia del martirio di Mariupol - La tragedia voluta dai Sovranisti! Inserito da: Admin - Giugno 12, 2022, 12:08:01 pm La tragedia di Mariupol nel racconto del fotoreporter Gabriele Micalizzi: "Non mi era mai capitato di vedere una cosa del genere"
Posta in arrivo ggiannig <ggianni41@gmail.com> 07:17 (4 ore fa) a me https://www.la7.it/piazzapulita/video/la-tragedia-di-mariupol-nel-racconto-del-fotoreporter-gabriele-micalizzi-non-mi-era-mai-capitato-di-09-06-2022-441745 Titolo: Della Vedova: "Mosca ha perso il senso della misura " Inserito da: Admin - Giugno 16, 2022, 05:27:07 pm 11:08
Della Vedova: "Mosca ha perso il senso della misura " "Di indecente oggi in Europa, non sono le sanzioni alla Russia, ma le indicibili violenze sui civili dell'aggressione voluta da Putin contro l'Ucraina che ha portato ad una guerra non provocata, non giustificata e non giustificabile". Lo dice all'AGI il sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, commentando le parole della portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, secondo la quale la posizione del governo italiano sulle sanzioni contro la Russia è stata definita "indecente". https://www.agi.it/estero/news/2022-04-06/ucraina-russia-guerra-diretta-16288926/ |