Titolo: Ogni iniziativa libraria, ha un suo costo e un suo Target, non dobbiamo ... Inserito da: Arlecchino - Dicembre 16, 2021, 09:29:58 pm Mi capita spesso di leggere considerazioni tristi (lagne) di Autori e Editori Indipendenti (piccoli), volevo proporre una mia riflessione personalissima.
Sui Distributori ho mie idee e me le tengo, non ho tempo per approfondire. Sui trasporti tramite terzi, ho esperienze dirette di direzione e di successo nel consegnare ai Punti Vendita Alimentari, beni delicati da trattare con la catena del freddo. Erano tempi diversi e il rapporto tra produttore di beni e trasportatore al dettaglio erano molti vicini, rispettosi per il compito da svolgere e per le persone impegnate in esso. Non aggiungo altro. Un parere, invece, voglio esprimere con una certa forza, ispiratomi da un post che ho letto, oggi qui in FB. Checché ne pensino o dicano di pensare, i protagonisti della nostra “intellighenzia”, il libro è un prodotto o meglio ancora, è un contenitore! Come tale bisogna confezionarlo con scelte diverse, adeguate al tipo di valore del contenuto, considerando che il libro è parte di un Progetto di Vendita, quindi di marketing e di pubblicità, ergo deve essere “agghindato” in coerenza, facendo vedere-non-vedere il contenuto (le 4 copertine). A questo punto abbiamo dei costi di pura produzione, degli oneri da parcelle di professionisti (oppure propri, nel caso del faccio tutto io, sempre da calcolare) e costi di inizio produzione. Altri costi li avremo da immaginare sino alla stampa del libro consegnato (meglio se conosciuti già nella fase di progetto). Si arriva al prezzo di copertina, e qui entro in conflitto (insolitissimo per me, sul web) con le convinzioni espresse nel post ispiratore, dove si indicava la convinzione che il prezzo di copertina, fosse da decidere con la timidezza di ritenere che non debba indicare un prezzo troppo alto, per riuscire a venderlo. Agire con questa logica sarebbe diseducativo, anche per i compratori del Libro. Un prodotto di valore lo si paga! Se non si è impediti, dall’ingiustizia sociale o dalla tirchieria, lo sappiamo tutti. Non c'è un prodotto sul mercato, che attraverso il prezzo, non dia la prima immagine del suo valere! Ogni iniziativa libraria, ha un suo costo e un suo Target, non dobbiamo venderla a tutti, in tutto il mondo! A mio parere, il prezzo del Libro deve esprimere in pieno il valore del contenuto, partendo dal “travaglio” sopportato dall’autore nel farlo nascere, passando per le contrazioni d’ansia del muoversi in un ambiente malsano, quello della Cultura da marciapiede, anche prima dell’introduzione delle mascherine, sino a FARLO prendere in braccio (da un lettore o acquirente non lettore, non importa) per POSSEDERLO. SI DEVE scegliere il compratore-bersaglio (target) senza fargli i conti in tasca impropriamente. IL LIBRO SI VENDE A CHI MERITA di POSSEDERLO. Sin qui il contenitore Libro. Ai posteri il successo o meno del Libro. Il contenuto, invece, è ciò che richiede l’impegno migliore dell’Autore! È il suo Parto, dopo mesi di Travaglio Innaturale, perché Frutto della sua personale, assoluta, Creatività. Creatività che essendo soltanto dell’Autore, in natura non esiste ancora. Quindi all’Editore, l’onere del fare progetti di vendita, quindi marketing, pubblicità, Eventi compresi, tenendo conti precisi nella ragioneria nel progetto, ma alla definizione del prezzo di copertina non può non partecipare l’Autore. Lui conosce il valore attribuire al frutto della sua creatività, fatta contenuto di un libro. All’editore la decisione finale, se accettare o meno il rischio di editare un contenuto inadatto ad essere trasformato in LIBRO. Ci saranno molto meno sul mercato, farà bene tutti. Qualità e quantità fanno spesso a pugni. Sta all’editore portarci il Meglio, secondo lui! Selezione naturale non soltanto di Autori ma anche di Editori. ggiannig ciaooo |