Titolo: MICHELE SERRA Perché ci sono meno Zavoli Inserito da: Arlecchino - Agosto 09, 2020, 07:03:59 pm Perché ci sono meno Zavoli
07 AGOSTO 2020 DI MICHELE SERRA Come sottolinea Ivan Carozzi sul Post, ciò che fece Sergio Zavoli nel 1990 (intervistare i capi delle Brigate Rosse) oggi sarebbe fonte di gravissimo scandalo. Ci sarebbero interrogazioni parlamentari grondanti indignazione, e soprattutto una grandinata di "vergogna!" sui social. L'indignazione di palazzo e quella di piazza che vanno a braccetto. Un tale fracasso contestuale che il testo (le interviste di Zavoli ai brigatisti; il lavoro di Zavoli) ne uscirebbe sovrastato dalle polemiche, annichilito, zittito. Difficile dire se siamo diventati più liberi oppure meno liberi. Certo è cambiato radicalmente il modo di comunicare, a partire dalla frantumazione pregiudiziale di qualunque aura di autorevolezza e di prestigio etico. Con un vantaggio evidente - la caduta di molte rendite di posizione - e uno svantaggio enorme: il costante, occhiuto, orecchiuto controllo che svariate consorterie di censori, a vario titolo e senza averne alcun titolo, esercitano su tutto quanto li circonda. Non più solo gli addetti di partito che discettano sui palinsesti Rai, anche vere e proprie ghenghe di bastonatori e azzittitori online. C'è più libertà? Forse. Di certo, c'è molta più censura. Zavoli ebbe libero accesso alle carceri perché la Rai era la Rai e lui era Zavoli. Erano un'istituzione indiscussa e un maestro riconosciuto. La critica esisteva anche allora, ma veniva dopo la messa in onda: riguardava strettamente il testo, non il contesto. Il clima di polemica permanente e spesso gratuita dei nostri giorni è oggettivamente intimidatorio. Poco può essere detto e scritto a mente serena, molto viene detto e scritto avendo ben presente l'effetto che fa. Anche per questo ci sono meno Zavoli. da |