LA-U dell'OLIVO

Forum Pubblico => REPUBBLICA ITALIANA, MATRIA PATRIA, NAZIONE, oppure STATO della FEDERAZIONE EUROPEA? => Discussione aperta da: Arlecchino - Luglio 11, 2020, 10:59:27 pm



Titolo: Quelli della LEGA Nord e DESTRE varie. Conoscerli per difendere la Democrazia.
Inserito da: Arlecchino - Luglio 11, 2020, 10:59:27 pm
Punture di spillo per il suo culto della personalità di paese, o c'è dell’altro oltre confine?

Un’inchiesta giornalistica sul Veneto di oggi e sulle pieghe di un separatismo settario, sarebbe utile a tutti soprattutto ai Veneti.

ggiannig  


Titolo: FONDI LEGA, tutti i dubbi sulla compravendita della sede della Film ...
Inserito da: Arlecchino - Luglio 26, 2020, 09:29:17 pm
FONDI LEGA, tutti i dubbi sulla compravendita della sede della Film commission sollevati davanti al Cda già nel 2018

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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
10:20 (11 ore fa)
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Ascoltata dai pm Paola Dubini, docente di Economia aziendale della Bocconi e membro nominato dal Comune nella Fondazione: aveva chiesto spiegazioni sul pagamento della nuova sede due anni fa https://milano.repubblica.it/cronaca/2020/07/22/news/fondi_lega_lombardia_film_commission_milano-262631774/


Titolo: Dall'ospedale in Fiera alle zone rosse: le 27 inchieste lombarde sulla Lega
Inserito da: Arlecchino - Luglio 26, 2020, 09:35:42 pm
Dall'ospedale in Fiera alle zone rosse: le 27 inchieste lombarde sulla Lega

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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
10:19 (11 ore fa)
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I fascicoli aperti vanno dalla gestione dell'emergenza Covid fino ai fondi concessi da Palazzo Lombardia per l'acquisto della sede della Film Commission https://milano.repubblica.it/cronaca/2020/07/24/news/lega_27_inchieste_lombardia_coronavirus_camici_film_commission_moscopoli-262777321/


Titolo: Fontana indagato, i sospetti dei pm sull'eredità della madre
Inserito da: Arlecchino - Luglio 26, 2020, 09:47:02 pm
Fontana indagato, i sospetti dei pm sull'eredità della madre | Rep

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09:15 (12 ore fa)
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https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/07/25/news/fontana_indagato_i_sospetti_dei_pm_sull_eredita_della_madre-262888084/
 


Titolo: L'ira del governatore: "Non mollo, la Regione non ha speso un euro"
Inserito da: Arlecchino - Luglio 26, 2020, 09:48:10 pm
L'ira del governatore: "Non mollo, la Regione non ha speso un euro" | Rep

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09:21 (12 ore fa)
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https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/07/25/news/l_ira_del_governatore_non_mollo_la_regione_non_ha_speso_un_euro_-262888659/
 


Titolo: Quel sistema leghista deficitario anche nell'era Covid. Tutti i nodi al pettine
Inserito da: Arlecchino - Luglio 26, 2020, 09:49:37 pm
Quel sistema leghista che diventa tabù nell'era Covid | Rep

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09:23 (12 ore fa)
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https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/07/25/news/quel_sistema_leghista_che_diventa_tabu_nell_era_covid-262887581


Titolo: Inchiesta camici, interrogato per tre ore l'ex dg della centrale acquisti ...
Inserito da: Arlecchino - Luglio 26, 2020, 10:05:00 pm
Inchiesta camici, interrogato per tre ore l'ex dg della centrale acquisti della Regione Lombardia

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Arlecchino Batocio
ven 24 lug, 18:43 (2 giorni fa)
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Filippo Bongiovanni in procura: è indagato per turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente nell'inchiesta sulla fornitura di https://milano.repubblica.it/cronaca/2020/07/24/news/inchiesta_camici_coronavirus_regione_lombardia_attilio_fontana-262762124/

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Titolo: Lavoro, tra Commissione europea e Regione Lombardia è scontro
Inserito da: Arlecchino - Luglio 31, 2020, 06:44:29 pm
Lavoro, tra Commissione europea e Regione Lombardia è scontro
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Arlecchino Batocio

mar 28 lug, 12:03 (3 giorni fa)
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Lavoro, tra Commissione europea e Regione Lombardia è scontro

- https://www.firstonline.info/lavoro-tra-commissione-europea-e-regione-lombardia-e-scontro/

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...

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Titolo: Appello inascoltato degli esperti per la zona rossa ad Alzano e Nembro
Inserito da: Arlecchino - Agosto 08, 2020, 09:07:10 am

Servono "misure restrittive", l'appello inascoltato degli esperti per la zona rossa ad Alzano e Nembro

Arlecchino Batocio 7 agosto 2020 19:03

A: "ggianni41@gmail.com"

Il documento del CTS è del 3 marzo, nella Bergamasca arrivarono 250 tra poliziotti carabinieri e finanzieri, ma la chiusura non scattò.

 https://milano.repubblica.it/cronaca/2020/08/07/news/servono_misure_restrittive_l_appello_inascoltato_degli_esperti_per_la_zona_rossa_ad_alzano_e_nembro-263978058/

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Titolo: Caso Fontana, ora il Fisco indaga sul rientro di quei capitali
Inserito da: Arlecchino - Agosto 09, 2020, 07:06:20 pm
Caso Fontana, ora il Fisco indaga sul rientro di quei capitali | Rep

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Arlecchino Batocio

sab 1 ago, 12:08 (8 giorni fa)
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https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/07/30/news/caso_fontana_ora_il_fisco_indaga_sul_rientro_di_quei_capitali-263319870/

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Titolo: La prima ribellione dei 'nordisti': “Dateci il simbolo della vecchia Lega”
Inserito da: Admin - Agosto 13, 2020, 12:02:02 am
La prima ribellione dei 'nordisti': “Dateci il simbolo della vecchia Lega” | Rep

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Arlecchino Batocio

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https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/08/06/news/lega_ribellione_nordisti_simbolo-263952594/
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Titolo: Chi semina vento, ... raccoglie tempesta.
Inserito da: Admin - Agosto 14, 2020, 09:30:52 pm
Vicenza, poliziotto prende per il collo un ragazzo nero: il video diventa un caso

Il video dell'episodio, pubblicato sui social, ha suscitato subito polemiche. Il giovane, 21 anni, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale: "Ho avuto paura". Il questore: "Non c'è motivo per rifiutarsi di mostrare il documentio". Ma i centri sociali si sono già dati appuntamento davanti al tribunale per il processo

Di ENRICO FERRO
11 agosto 2020
 
Vicenza, poliziotto prende per il collo ragazzo nero: il battibecco prima del fermo
VICENZA. Un poliziotto immobilizza un ragazzo di 21 anni stringendolo al collo con una presa da wrestling. Il giovane si dimena per provare a liberarsi, perché il respiro viene a mancare. Intorno la gente grida per paura, chiede all’agente di liberarlo. Qualcuno azzarda un parallelo con i fatti di Minneapolis. È un video di 58 secondi a denunciare pubblicamente un nuovo intervento muscolare della polizia, stavolta in Italia, a Vicenza, in piazza Castello. Quel ragazzo, poi, sarà arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Ma già i centri sociali annunciano proteste e si danno appuntamento mercoledì davanti al tribunale, dove si terrà la direttissima. Il questore Antonino Messineo cerca di smorzare le polemiche: “Se la polizia chiede un documento, non vedo per quale motivo rifiutarsi di darlo. Se tutti avessimo maggiore rispetto delle istituzioni, forse staremmo tutti meglio”.

Ore 18 di lunedì, in piazza Castello fa caldo, ci sono circa 35 gradi. La volante della polizia viene chiamata per una lite accesa tra due persone. I poliziotti arrivano e dividono i contendenti. Poco distante, seduti su un muretto, ci sono alcuni giovani che nulla c’entrano con l’alterco segnalato alla centrale operativa. “Un passante ha pestato il piede a un mio amico e io mi sono messo a ridere ma proprio in quel momento il poliziotto si è girato verso di me, chiedendomi cosa avessi da ridere” racconta Denis Jasel Guerra Romero, 21 anni, cubano, attraverso la sua avvocata Chiara Bellini. Denis vive in Italia da sei anni dopo aver fatto il ricongiungimento familiare. Lavora come operaio in una ditta di Breganze (Vicenza) ed è incensurato. “Io non stavo ridendo di lui ma quello si avvicina, mi prende per un braccio e mi chiede di fargli vedere i documenti. Da lì in poi si può facilmente vedere nel video cosa succede”.

Dunque il ventunenne cubano rifiuta di consegnare i documenti alla polizia e da quel momento la situazione diventa incontrollabile. L’agente lo immobilizza con una presa a strozzo, poi cadono entrambi a terra. Intorno c’è confusione, le persone strillano, qualcuno tenta di dividerli. Appena si ritrova libero Denis Jasel Guerra Romero inforca la bici e scappa. Lo ferma però un’altra volante poco distante e, a quel punto, decidono di procedere con l’arresto per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. “Ho avuto tanta paura”, continua a ripetere il giovane. Un sentimento confermato anche dall’avvocata Bellini: “La reazione che ha avuto è la reazione di un ragazzo spaventato. Ora comunque si trova in ospedale, perché con il passare delle ore sono emersi alcuni acciacchi”.

La questura di Vicenza ha ricostruito la vicenda attraverso le relazioni di servizio dei poliziotti delle volanti ma l’istruttoria sarà completata anche con le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza. “Nel luogo della rissa, dove gli agenti stavano cercando di dividere i contendenti, c’era un gruppo di ragazzi che inveiva contro la polizia” spiega il questore Antonino Messineo. “I miei uomini hanno detto a tutti di allontanarsi e di evitare di stare lì intorno, ma questi continuavano a ridere e schernirli. Hanno chiesto i documenti a uno di loro e si è rifiutato di darli, continuando a ridere in faccia ai poliziotti. A quel punto l’operatore l’ha preso per un braccio e poi nel modo in cui si vede nel video. La presa non è durata più di 4 secondi, perché poi sono finiti entrambi a terra. Dopo tutto questo il giovane è scappato ma è stato fermato da un’altra volante e arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Il poliziotto, medicato in pronto soccorso, è stato dimesso con una prognosi di 3 giorni”.

Sui social network il video del placcaggio ha avuto migliaia di condivisioni. Sono in molti a puntare il dito contro l’intervento del poliziotto, giudicato eccessivamente muscolare. Tra le accuse mosse c’è anche quella di atteggiamento razzista nei confronti del giovane di colore. "Tutto è criticabile, tutto può essere oggetto di approfondimento interno. E tutto sarà oggetto di verifica” continua il questore di Vicenza. “Noi diamo una formazione di base sulle tecniche operative ma durante un intervento ci sono mille variabili che intervengono. Certo è che il trattamento non varia a seconda del colore della pelle".

Da - https://www.repubblica.it/cronaca/2020/08/11/news/vicenza_poliziotto_immobilizza_ragazzo_stringendolo_al_collo-264415732/?ref=nl-Ultimo-minuto-ore-13_12-08-2020


Titolo: Quelli della LEGA Nord e DESTRE varie. Conoscerli per difendere la Democrazia.
Inserito da: Admin - Agosto 17, 2020, 11:18:21 am
La crisi di Salvini leader di un partito senza più territorio | Rep

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https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/08/16/news/la_crisi_di_salvini_leader_di_un_partito_senza_piu_territorio-264794592/


Titolo: Riflessioni di un vecchio Darwin. MERITOCRAZIA DELLA LEGA.
Inserito da: Admin - Agosto 18, 2020, 06:20:41 pm
Facebook © 2020

 Riflessioni di un vecchio Darwin.
 
MERITOCRAZIA DELLA LEGA.
Chi si è dimostrato uno dei più importanti scienziati, quello che più di tutti ha colto l'obiettivo per contrastare l'epidemia da Covid 19, viene messo da parte come un ferrovecchio da rottamare.

Quando si parla di distruzione della capacità di rinascita dell'Italia, si parla di questo atteggiamento che non tiene in considerazione i migliori.
Più importante è sostenere il più fedele ed utile al proprio potere che il benessere dei cittadini.

STRINGENTE IL PARALLELO CON QUANTO ABBIAMO VISTO NELLA ASST BERGAMO EST.
Fulminante la fotografia mostrata dal prof. Crisanti.
"Qui si valuta la fedeltà politica più delle capacità tecniche, di visione e analisi" dice Crisanti, ancora una volta senza peli sulla lingua. "Nel nostro laboratorio è stata decifrata l'epidemia ed è stato fatto l'unico lavoro scientifico di cui si parla nel mondo. Queste cose vengono ignorate e io ne prendo atto".

LA CABINA DI REGIA PASSA A TREVISO.
"Nell'ospedale che non solo ha fatto pochissimo lavoro di analisi durante l'epidemia" chiarisce Crisanti "ma che ha registrato un numero altissimo di infezioni. Evidentemente è così che vengono definiti gli standard qui. Ed è disarmante che presupposti valori di fedeltà prevalgano sulla salute pubblica. Io non ho nulla contro Rigoli, sia chiaro, ma dal punto di vista scientifico, la sua capacità di analisi e le sue pubblicazioni parlano da sole e parlano chiaro"

AGGIUNGIAMO IL RICORDO DELLE EPIDEMIE DI TUBERCOLOSI NEL TREVIGIANO LO SCORSO ANNO.
La contesa tra Zaia e Crisanti inizia 24 ore dopo il primo morto di coronavirus in Italia, il 21 febbraio scorso a Vo'. Crisanti rende pubblico un carteggio in cui proponeva alla Regione di effettuare il tampone a tutti coloro che rientravano dalla Cina, anche agli asintomatici. La Regione Veneto gli risponde picche, paventando pure il danno erariale. È, di fatto, l'inizio della fine. Zaia nei suoi 130 giorni di conferenze stampa quotidiane in piena emergenza occupa la scena pubblica e uccide la campagna elettorale per le elezioni regionali del 20 e 21 settembre prossimi. L'unico a tenergli testa è proprio Crisanti, che rivendica di essere il padre dei tamponi a tappeto e non intende dividerne il merito con nessuno, tanto meno con il governatore del Veneto.

Guarda caso lo sfidante di Zaia alle elezioni regionali è Arturo Lorenzoni, professore dell'Università di Padova, decisivo alle ultime amministrative a Padova per la vittoria del democratico Sergio Giordani sul leghista Massimo Bitonci.

CARI CITTADINI VENETI, ECCE HOMO.
QUESTA E' LA CAPACITA' DEL SIG. ZAIA DI VALUTARE IL VALORE DEGLI UOMINI E RENDERE GIUSTO MERITO.
SPERIAMO SOLO CHE NON CI SIANO CONSEGUENZE NEGATIVE PERICOLOSE NELLA GESTIONE DELL'EPIDEMIA IN VENETO, COSA CHE RAPPRESENTA UN RISCHIO NON SOLO PER IL VENETO MA PER TUTTA ITALIA.
COME ABBIAMO PURTROPPO APPRESO DALLE VICENDE LOMBARDE.
POSSIAMO SOLO AUGURARE BUONA FORTUNA A ZAIA, CHE NON COMPROMETTA L'ITALIA.
TEMIAMO L'INNALZAMENTO DEL FATTO R0 REGISTRATO IN VENETO.
PERO' RESTA LA VALUTAZIONE DEL VALORE DELLE PERSONE.
CHE TRATTASI DI COMPORTAMENTO SOVIETICO.

https://www.repubblica.it/…/coronavirus_zaia_cambia_il_si…/…

Da Fb del 4 agosto 2020


Titolo: Quelli della LEGA Nord e DESTRE varie. Conoscerli per difendere la Democrazia.
Inserito da: Admin - Agosto 19, 2020, 11:26:01 am
Lega Nord - Wikipedia

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https://it.m.wikipedia.org/wiki/Lega_Nord


Titolo: Come nasce e si propaga l'ideologia sovranista ...
Inserito da: Admin - Agosto 19, 2020, 11:29:36 am
Come nasce e si propaga l’ideologia sovranista | L&#039;HuffPost

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Article:

https://www.huffingtonpost.it/guido-petrangeli/come-nasce-e-si-propaga-l-ideologia-sovranista_a_23482924/?ncid=other_email_o63gt2jcad4&utm_campaign=share_email


Titolo: Elezioni, il trionfo dell'ideologia feroce di Matteo Salvini
Inserito da: Admin - Agosto 19, 2020, 11:32:44 am
Elezioni, il trionfo dell'ideologia feroce di Matteo Salvini

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https://espresso.repubblica.it/attualita/2019/05/27/news/elezioni-il-trionfo-dell-ideologia-feroce-di-matteo-salvini-1.335323
 


Titolo: Bossi, la sinistra e l’illusione che il Nord leghista possa ribellarsi alla ...
Inserito da: Admin - Agosto 19, 2020, 11:41:36 am

Bossi, la sinistra e l’illusione che il Nord leghista possa ribellarsi alla strategia meridionalista di Salvini

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https://www.linkiesta.it/2020/02/lega-salvini-prima-gli-italiani/


Titolo: Lega Nord-Forza Italia, questa lunga storia d'amore - Il Fatto Quotidiano
Inserito da: Admin - Agosto 19, 2020, 11:43:56 am
Lega Nord-Forza Italia, questa lunga storia d'amore - Il Fatto Quotidiano

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/12/lega-nord-forza-italia-questa-lunga-storia-damore/1415955/


Titolo: «Salvini dimentica che la Lega ha governato per anni» - Corriere della Calabria
Inserito da: Admin - Agosto 19, 2020, 11:45:14 am
«Salvini dimentica che la Lega ha governato per anni» - Corriere della Calabria

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https://www.corrieredellacalabria.it/contributi/item/197953-salvini-dimentica-che-la-lega-ha-governato-per-anni/
 


Titolo: Da Bossi a Salvini, ecco i 30 anni di storia della Lega Nord - IlGiornale.it
Inserito da: Admin - Agosto 19, 2020, 11:46:43 am
Da Bossi a Salvini, ecco i 30 anni di storia della Lega Nord - IlGiornale.it

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https://www.ilgiornale.it/news/politica/bossi-salvini-ecco-i-30-anni-storia-lega-nord-1801808.html


Titolo: Lega Nord - Wikipedia
Inserito da: Admin - Agosto 22, 2020, 04:59:55 pm
Lega Nord - Wikipedia

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https://it.m.wikipedia.org/wiki/Lega_Nord
 


Titolo: Regionali 2020 in Veneto, la campagna elettorale di Zaia e dei suoi avversari
Inserito da: Admin - Agosto 25, 2020, 11:48:08 pm
Regionali 2020 in Veneto, la campagna elettorale di Zaia e dei suoi avversari

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Arlecchino Euristico

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https://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/politica/20_luglio_03/regionali-2020-veneto-campagna-elettorale-zaia-suoi-avversari-85629ba8-bd3e-11ea-9f13-f0cf704ae4e1.shtml

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Titolo: L’ultradestra e lo stregone di nome Bannon
Inserito da: Admin - Agosto 26, 2020, 11:42:19 am
L’ultradestra e lo stregone di nome Bannon | Rep
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Titolo: Migranti, il governo impugna l’ordinanza di Musumeci: “È competenza dello Stato”
Inserito da: Arlecchino - Agosto 27, 2020, 11:54:12 am
Migranti, il governo impugna l’ordinanza di Musumeci: “È competenza dello Stato”

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Titolo: Luca Zaia, perché spopola nei sondaggi: «Incarna l’anima veneta»
Inserito da: Arlecchino - Settembre 11, 2020, 11:35:09 am

Luca Zaia, perché spopola nei sondaggi: «Incarna l’anima veneta»

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Arlecchino Euristico

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Titolo: Lega sotto shock. Arrestati tre commercialisti vicini al partito
Inserito da: Admin - Settembre 11, 2020, 10:07:52 pm
Lega sotto shock. Arrestati tre commercialisti vicini al partito | Rep

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Titolo: Lombardia Film commission, un'ombra che pesa su Salvini
Inserito da: Admin - Settembre 11, 2020, 10:08:59 pm
Lombardia Film commission, un'ombra che pesa su Salvini | Rep

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Titolo: Cara Michela Murgia hai ragione, ma sarò al Festival della bellezza di Verona
Inserito da: Admin - Settembre 11, 2020, 10:11:03 pm

Cara Michela Murgia hai ragione, ma sarò al Festival della bellezza di Verona | Rep

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Titolo: Fondi Lega, Matteo Salvini finisce il comizio e arriva la tegola: la paura per..
Inserito da: Admin - Settembre 11, 2020, 10:14:54 pm
Fondi Lega, Matteo Salvini finisce il comizio e arriva la tegola: la paura per gli sviluppi | Rep

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Titolo: Fondi Lega, nell'inchiesta sui contabili il giallo dei fondi «per le elezioni...
Inserito da: Admin - Settembre 13, 2020, 07:21:51 pm
Fondi Lega, nell'inchiesta sui contabili il giallo dei fondi «per le elezioni 2018»

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Titolo: Così i soldi della Lega sparivano grazie ai contabili
Inserito da: Admin - Settembre 14, 2020, 03:02:52 pm
Così i soldi della Lega sparivano grazie ai contabili | Rep

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Titolo: Lega, quei 19 milioni finiti a Cipro e alle Cayman.
Inserito da: Admin - Settembre 15, 2020, 11:06:42 am
Lega, quei 19 milioni finiti a Cipro e alle Cayman.
I pm che indagano sul Carroccio seguono una nuova pista | Rep

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Titolo: Inchieste Lega, perché Salvini non può tacere
Inserito da: Admin - Settembre 16, 2020, 04:38:25 pm

Inchieste Lega, perché Salvini non può tacere | Rep

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Titolo: Saldo e stralcio, è flop. Il condono leghista incasserà il 12% in meno
Inserito da: Admin - Settembre 16, 2020, 04:50:25 pm
Saldo e stralcio, è flop. Il condono leghista incasserà il 12% in meno | Rep

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Titolo: Salvini apre a Giorgetti sul Referendum: “Ora vinciamo e le inchieste spariranno
Inserito da: Admin - Settembre 16, 2020, 04:55:05 pm
Salvini apre a Giorgetti sul Referendum: “Ora vinciamo e le inchieste spariranno” | Rep

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Titolo: Film Commission, al via gli interrogatori. Rischiano condanne fino a 10 anni.
Inserito da: Admin - Settembre 16, 2020, 04:56:31 pm
Film Commission, al via gli interrogatori. Rischiano condanne fino a 10 anni. Vertice tra le procure | Rep

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Titolo: I truffatori delle quote latte ci sono costati 4,5 miliardi.
Inserito da: Admin - Settembre 17, 2020, 12:04:58 pm
L'INFRAZIONE DELLE NORME EUROPEE HA PRODOTTO UN DANNO DI 75 EURO PER OGNI ITALIANO

I truffatori delle quote latte ci sono costati 4,5 miliardi

Nel 2009 l'allora ministro leghista ZAIA salvò gli «splafonatori» privando Equitalia del potere di riscossione


La giustizia farà certamente il suo corso. Confidiamo che i magistrati impegnati nell'inchiesta sulle quote latte, che nei giorni scorsi ha scatenato una tempesta politica, individueranno e puniranno i responsabili di una delle più clamorose truffe del nuovo secolo. Nel frattempo, ai cittadini italiani resta sul groppone il conto astronomico che i furbetti del latticino hanno fatto pagare finora allo Stato. Tenetevi forte: 4 miliardi 494 milioni 433.627 euro e 53 centesimi. Ovvero, 75 euro e 62 centesimi per ogni italiano, neonati compresi. Una somma che basterebbe a soddisfare il fabbisogno di latte fresco dell'intera nazione per un anno. Il calcolo l'ha fatto la Corte dei conti in una relazione appena sfornata, nella quale, oltre a numeri terrificanti, c'è una cattiva notizia. Rassegniamoci: recuperare quei soldi sarà quasi impossibile.
Esattamente trent'anni fa, nel 1983, la Commissione europea stabilì per la produzione di latte delle quote nazionali, con la motivazione che un'eccessiva quantità sul mercato avrebbe fatto crollare i prezzi. Per chi non avesse rispettato il plafond erano previste multe salate. L'assegnazione delle quote, com'era intuibile, finì per favorire i Paesi nordici. Ma i produttori italiani, invece di adeguarsi alla nuova situazione, continuarono come se nulla fosse accaduto. Risultato: dopo 12 anni si erano accumulate multe per l'equivalente attuale di circa 2 miliardi di euro. Il caos era totale. C'erano ritardi nell'adeguamento delle normative, dati taroccati, latte che arrivava dall'estero ma figurava italiano, quantitativi enormi di prodotto non fatturato... Che fare? Il governo accollò il conto all'Erario. Da allora in poi, però, gli allevatori che non avessero rispettato le quote, avrebbero dovuto pagare. Eccome.

Peccato che quasi nessuno, dal 1996, ha pagato. Mentre l'Unione europea continuava a incassare dallo Stato italiano i soldi delle multe, che scontava direttamente dai trasferimenti dovuti ai nostri agricoltori. La Corte dei conti dice che dal 1996 al 2010 «l'onere che l'Italia ha sopportato» per «gli esuberi produttivi accertati è quantificato dai 2.537 milioni di euro, versati alla Commissione». Denari che, prevede la legge, avrebbero dovuto restituire gli allevatori «splafonatori», ai quali sono state concesse ripetute agevolazioni, come quella di pagare in comode rate. Ma finora «il recuperato effettivo», avverte la Corte, «è trascurabile».

Il fatto è che ogni mezzo è stato buono per aggirare gli obblighi. Proroghe su proroghe, inefficienze degli organi preposti a far pagare, ricorsi e controricorsi. Per non parlare del valzer dei commissari ad hoc nominati di volta in volta dal governo. E dell'incredibile vicenda toccata all'ex senatore leghista Dario Fruscio, messo dal suo partito a capo dell'Agenzia incaricata di riscuotere le multe, e prontamente rimosso quando si è scoperto che le voleva far pagare sul serio. Ecco che cosa scrivono i magistrati contabili: «Costante è risultata, nel corso degli anni, l'interpretazione delle leggi vigenti da parte delle amministrazioni a favore dei produttori eccedentari». Fino all'ultima norma passata nel 2009, quando era ministro dell'Agricoltura il leghista Luca Zaia, attuale governatore del Veneto, che ha privato Equitalia del potere di riscossione. Riesumando addirittura, per il recupero delle somme dovute, le procedure bizantine di un regio decreto del 1910: centrotré anni fa.

Niente male, considerando che qui hanno scorrazzato indisturbati anche i truffatori, responsabili di aver caricato sulle spalle degli ignari contribuenti centinaia di milioni di multe non pagate. Cooperative nate e fallite a ripetizione, migrando per tutto il Nord da Cuneo a Pordenone, inseguite dalla Finanza, dai giudici contabili, dai magistrati. E tutto alla faccia degli allevatori onesti. I quali hanno anche sborsato, dice la Coldiretti, la bellezza di 1,8 miliardi per rilevare o affittare le quote.

In tutta questa storia, anche se la Corte dei conti lo fa appena intuire, ci sono precise ed enormi responsabilità politiche. Perfino rivendicate da Umberto Bossi, il quale due anni fa prometteva sul pratone di Pontida ai Cobas del latte: «Non vi ho dimenticati. La Lega risolverà i vostri problemi». Il rapporto fra Carroccio e Cobas è stato sempre strettissimo. Lo dimostrano i finanziamenti al partito da parte di associazioni quali la Emilat del parlamentare leghista Fabio Ranieri. Ed è incarnato, quel rapporto, nella figura di Giovanni Robusti, storico leader dei Cobas, nel 1994 senatore della Lega cui venne perfino affidato l'incarico di presidente della commissione d'inchiesta sull'Aima, poi nel 2008 europarlamentare. Giusto un mese fa la procura della Corte dei conti ha chiesto di condannarlo a risarcire 182 milioni all'erario per la vicenda delle quote latte in Piemonte dove alcune cooperative battezzate «Savoia» figuravano fittiziamente come acquirenti del latte prodotto in eccesso da alcuni allevatori. A fine giugno 2012 Robusti si era già beccato quattro anni e mezzo di carcere nel processo d'appello che lo vedeva imputato.

1 febbraio 2013 | 7:54
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sergio Rizzo

Da - https://www.corriere.it/economia/13_febbraio_01/truffatori-quote-latte_a443a8ca-6c3b-11e2-9729-7dce41528d1f.shtml?fbclid=IwAR0gKZZdbWMlfNSENGt36GdbfxGToYqoP3RA0G3dQhnbHVkfRFaLMjjF0jI


Titolo: Operazioni sospette per 14 milioni si indaga sulla lista “Lega per Salvini”
Inserito da: Admin - Settembre 19, 2020, 10:02:51 am
Operazioni sospette per 14 milioni si indaga sulla lista “Lega per Salvini” | Rep

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Titolo: Lega, spuntano operazioni sospette tra società e partito: "Fondi anche allo ...
Inserito da: Admin - Settembre 19, 2020, 02:04:14 pm
Lega, spuntano operazioni sospette tra società e partito: "Fondi anche allo staff di Salvini" - La Repubblica

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Titolo: Re: LEGA Nord e DESTRE varie. - Conoscerle per meglio difendere la Democrazia.
Inserito da: Admin - Settembre 21, 2020, 11:45:32 am
Elezioni Regionali, le liste di Salvini e Zaia. Nel derby veneto si gioca il futuro della Lega | Rep

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Arlecchino Euristico

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Titolo: Ecco i nuovi fortini della Lega, dove le ombre delle inchieste hanno sepolto ...
Inserito da: Admin - Settembre 21, 2020, 12:16:21 pm
Ecco i nuovi fortini della Lega, dove le ombre delle inchieste hanno sepolto l'orgoglio padano | Rep

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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
gio 17 set, 08:24 (4 giorni fa)
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Titolo: Zaia vale tre volte la Lega: “Perché vinco? Io governo, non vado in giro ...
Inserito da: Arlecchino - Settembre 22, 2020, 11:26:38 am
Elezioni Veneto, Zaia vale tre volte la Lega: “Perché vinco? Io governo, non vado in giro a fare comizi” | Rep

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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
08:08 (3 ore fa)
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Titolo: Trionfo Zaia: "Sarà il Veneto dei cambiamenti. Non ho ambizioni nazionali"
Inserito da: Arlecchino - Settembre 22, 2020, 09:09:56 pm
Trionfo Zaia: "Sarà il Veneto dei cambiamenti. Non ho ambizioni nazionali"

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Arlecchino Euristico
11:41 (9 ore fa)
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Il candidato del centrosinistra non va oltre il 16%. Il governatore riconfermato va verso l'80% -

https://www.agi.it/politica/news/2020-09-21/elezioni-presidente-veneto-risultati-9713986/

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Titolo: Il Veneto non tradisce Luca Zaia, il 'doge' del fare
Inserito da: Arlecchino - Settembre 22, 2020, 09:11:24 pm
Il Veneto non tradisce Luca Zaia, il 'doge' del fare

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Arlecchino Euristico
11:42 (9 ore fa)
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Vittoria senza discussioni per il governatore leghista che nella vita ha fatto tanti mestieri prima di approdare in politica. Un curriculum il suo capace di spiegare la sua "trasversalità" nel raccogliere voti -

https://www.agi.it/politica/news/2020-09-21/zaia-vince-veneto-doge-del-fare-9720283/

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Titolo: Fondi Lega, quella modifica ai bilanci voluta da Centemero
Inserito da: Admin - Settembre 22, 2020, 11:23:22 pm
Fondi Lega, quella modifica ai bilanci voluta da Centemero | Rep

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Arlecchino Euristico
21:03 (2 ore fa)
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Titolo: La prima sconfitta elettorale di Twitter (e di Salvini)
Inserito da: Admin - Settembre 24, 2020, 12:33:58 pm

La prima sconfitta elettorale di Twitter (e di Salvini)

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Arlecchino Euristico
mer 23 set, 10:33 (1 giorno fa)
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Titolo: GIANCARLO GHIGI - VENEZIA IL 18 BRUGNARO DI LUIGI BONAPARTE
Inserito da: Admin - Settembre 24, 2020, 06:09:05 pm

VENEZIA

IL 18 BRUGNARO DI LUIGI BONAPARTE
   
GIANCARLO GHIGI
18 Settembre 2020

E così -simbolicamente- con queste elezioni di domenica, si chiude il primo e speriamo unico quinquennio di governo dell’oligarca. Nerone saluta le sue genti dalla finestra declamando loro il florilegio dei suoi “fatti”. L’ultimo “fatto” è arrivato giusto ieri, quando ha rimosso lo spazio gratuito per le biciclette nella città insulare. Grazie Padrone.

Ma in cinque anni di “fatti” come questo il “trevigiano in trasferta” ne ha prodotti a decine. Non bastasse il suo curriculum di acquisitore compulsivo di asset pubblici in crisi o dismissione (dal lavoro interinale alla scuola del vetro, dai Pili alla Misericordia, da Poveglia a Ca’Farsetti) il suo quinquennio è stato degno di un fumetto sulle vicende di Gotham City, dove il fantasmagorico patron della holding non riveste però i panni del supereroe con la cui maschera di aggirava per le calli veneziane, quanto piuttosto quella di uno dei cattivi contro i quali si accende un faro al cielo nella speranza che passi presto.

*) Era il 24 giugno del 2015 quando il Padrone si insediò. E da lì in poi fu uno strabordare di triviali volgarità. La prima fu il noto attacco ai “libri gender”, ovvero ai libri che parlano ai bimbi dei diversi orientamenti sessuali e che la destra più retriva cataloga così per poterli mettere all’indice ma risultare meno retriva di com’è. Libri allora ovviamente presenti nelle biblioteche comunali per consentire ai più piccoli la comprensione dei ruoli sociali che già oggi li circondano. Se “Lucia” ha due mamme solo un idiota può pensare che non sia giusto spiegarlo ai suoi compagni di classe per evitare che la bullizzino. Ma il patron laico forse ricordava che Napoleone si era fatto musulmano per la campagna d’Egitto, e che “Parigi val pur sempre una messa” e così vestì i panni del chierico più retrivo -certo divorziato- ma poi redento.
L’oligarca confermò poco dopo la sua scelta di campo alle commemorazioni del 25 aprile, quando ci ricordò (tra le bandiere che si arrotolavano ed i fischi) che è “un grave errore” che “rischiamo di trasferire ai nostri figli” quello di non lasciarci alle spalle quella che è stata solo “una guerra civile”; dimenticando di avere giusto dietro la schiena il monumento che ricorda il luogo in cui 7 innocenti furono mitragliati per rappresaglia dalle truppe di occupazione e dai loro collaborazionisti e di essere lì quel giorno proprio per ricordarlo. Ma al tribuno di Confindustria non è dato conoscere la storia.

*) Un anno dopo, per festeggiare la prima candelina del suo triste mandato, il sindaco fa vanto di minacciare fisicamente un giovane studente che lo contesta, e ne approfitta per chiamare i poveri di Mestre “presenze fastidiose”. In preda alla sua solita trivialità, in pieno consiglio comunale, accusa gli oppositori di portare “sfiga”, il che detto da uno che nel suo mandato ha visto susseguirsi un disastro chimico, uno navale, un’alluvione e una pandemia sembra anche fuori luogo.
L’oligarca inizia ad apparire un po’ incanutito, ma la speranza che si rilassi non ha seguito. Al meeting di Comunione e Liberazione afferma con evidente esaltazione: “Se tu vieni in Piazza San Marco e gridi Allah Akbar, fai quattro passi e ti abbattiamo, abbiamo i cecchini e ti abbattiamo. Ghe sparemo. Meglio, se ce lo dice prima gli spariamo ancora prima. Il buonismo è finito!”. I cecchini comunali ovviamente sono un’invenzione, “ghe sparemo” è una metafora, “ti abbattiamo” una provocazione e il “buonismo” un riferimento alla tolleranza religiosa. Per nostra fortuna nemmeno gli integralisti lo prendono sul serio.

*) L’anno terzo anno della nostra gioia si avvia sotto l’attacco “col napalm! [sic]” alle municipalità, cioè a degli organismi democratici di prossimità che vengono improvvisamente trasformati in contenitori vuoti, debitamente privati di qualsiasi voce che non sia meramente consultiva, operando un vero furto di democrazia che pare rispondere all’esigenza di controllare personalmente il “becchime” con cui alimentare il consenso nel pollaio. E’ l’anno horribilis in cui la giunta Brugnaro si interroga sull’edificazione di un palazzetto nei terreni di Brugnaro voluto da Brugnaro che però esce per rispetto dopo soli cinquanta minuti di monologo mettendo come segnaposto di sè l’ultima coppa vinta dalla squadra di Brugnaro. E ci sarebbe da piangere se non sembrasse una pièce scritta per far ridere.

*) L’anno successivo l’oligarca invita gli abitanti di Rialto ad “andare a vivere in campagna” se non sopportano i turisti nella città, ignaro del fatto che giusto nelle calli attigue al palazzo da cui blatera ci sono oramai casi di interi palazzi con venti posti letto turistici accanto all’ultimo posto letto di un veneziano abbruttito. Perché questa è la Rialto che esce dagli studi indipendenti e non dalle chiacchiere dei venditori di fumo. E nel frattempo? Nel frattempo tutte le piaghe della città sono ancora li. Mestre è la capitale italiana dei morti per overdose, anche se ora sono circondati da torri d’albergo, l’M9 è un buco nero che la fondazione vorrebbe dismettere, Venezia non solo non ha riguadagnato i promessi “30.000 nuovi residenti” ma ne ha persi altri 5.000, le abitazioni pubbliche vuote sono aumentate di un ulteriore 10%, i “platelastici” vengono lasciati al libero buon senso dei commercianti e gli alberghi si impongono al piano regolatore per mezzo di trasformazioni d’uso che poi vengono passivamente introiettate dalla macchina comunale.

E mentre il miraggio miope di una monoeconomia “petrolifera” del turismo si dimostra incredibilmente sensibile ad ogni crisi locale e internazionale, la nave fuxia si avvia decisa col suo vessillo fresco di stampa giusto in direzione di quegli scogli, trascinando con sé le decisioni di un apparato comunale paralizzato dall’egocentrismo narcisistico del leader.
Tutto in città oramai si riduce ad un banale algoritmo di propaganda commerciale, fino a convincere i più semplici che il grande capo stia effettivamente facendo qualcosa “che non so cos’è… ma è sicuramente giustissimo”.

Questo governo dell’oligarca diviene così la metafora perfetta del nostro tempo oggi così avvinto nel suo sviluppo scorsoio. Un autocrate convinto di sè, indubbiamente e fino all’intimo, suona il suo personale piffero-amplificato raccontando che il nostro mondo può solo procedere a passi spediti verso quel precipizio, senza curarsi del domani. E convince anche il suo gregge a seguirlo proprio in quella direzione. E’ così rassicurante non dover cambiare meta, non doversi nemmeno alzare a prendere in mano il telecomando. E’ rassicurante non dover toccare il timone delle decisioni, lasciar fare agli oligarchi, all’economia che si governa da sé, almeno ancora per un po’. E ogni giorno s’allungano i “tempi di recupero” che saranno necessari, l’impegno che dovremo mettere domani per cambiare rotta, l’impegno che stiamo colpevolmente chiedendo ai nostri nipoti per sopravvivere domani. L’ipnosi da uomo forte ha sempre condotto questo paese alla rovina, e nel piccolo di questo nostro isolotto lagunare il “Padrone” è l’interprete perfetto di questa irresponsabilità storica.

“Abbiamo bisogno di tutta la nostra intelligenza” diceva Gramsci, e anche oggi -e qui- ne abbiamo estremo bisogno: sia per lasciarci alle spalle il governo dell’oligarca e sia, nella malaugurata ipotesi, per resistergli nei prossimi cinque anni di eventuale e mefitico secondo mandato.

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https://ytali.com/2020/08/11/luigi-brugnaro-ti-xe-na-crose/
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https://argomenti.ilsole24ore.com/luigi-brugnaro.html?refresh_ce=1
https://www.repubblica.it/cronaca/2015/06/25/news/il_neosindaco_via_i_libri_gender_dalle_aule_di_venezia_ed_e_polemica-117663659/
https://ilmanifesto.it/brugnaro-show-a-chi-grida-allah-akbar-ghe-sparemo/
https://www.riminitoday.it/politica/allah-akbar-e-si-scatena-il-putiferio-al-meeting-di-comunione-e-liberazione.html
https://corrieredelveneto.corriere.it/venezia-mestre/politica/18_febbraio_06/pili-conflitti-lacrime-coppalo-faccio-la-reyer-venezia-5fa3ca72-0b11-11e8-a159-261a041af718.shtml
https://ocio-venezia.it/pagine/affittanze-dati/
https://medium.com/ocio-venezia/se-si-parla-di-politiche-residenziali-cè-poco-da-festeggiare-48e22556db0c

Da - https://www.glistatigenerali.com/venezia/il-18-brugnaro-di-luigi-bonaparte/


Titolo: Giorgetti sulla legge elettorale: "Il proporzionale sarà un disastro"
Inserito da: Admin - Settembre 25, 2020, 06:28:45 pm
POLITICA

Giorgetti sulla legge elettorale: "Il proporzionale sarà un disastro"

È deciso il giudizio del numero due della Lega che conferma in un'intervista di aver votato No al referendum di domenica e lunedì

LEGGE ELETTORALE GIANCARLO GIORGETTI LEGA
Aggiornato alle 08:58 del 25 settembre 2020

Legge elettorale Giorgetti proporzionale disastro

AGI -  "Purtroppo il sì ha aperto la strada a una legge elettorale che è il contrario di quello che ci serve. Il proporzionale contiene tutti gli elementi più negativi e deleteri per un Paese a cui invece occorrerebbero stabilità, governi certi, con deputati e senatori che rispondano ai cittadini e ai territori". È deciso il giudizio di Giancarlo Giorgetti, numero due della Lega, che conferma in un'intervista a 'Repubblica' di aver votato No al referendum di domenica e lunedì.

Giorgetti afferma anche: "Questa proposta di legge proporzionale prima non era sul tavolo, poi Pd e M5s l'hanno messa alla base del loro contratto di governo. Le leggi elettorali vengono fatte come al solito a uso e consumo di quelli che comandano in quel momento, pensando di fare qualcosa che torni utile a chi la fa" e per questo, dice, "ho depositato una proposta di legge costituzionale che prevede che le eventuali nuove leggi elettorali entrino in vigore non subito, ma dalla seconda legislatura utile. In modo che non si sappia prima a chi convenga".

Mentre "una legge elettorale dovrebbe garantire un governo che duri per tutta la legislatura, legittimato dal popolo e non frutto di accordi e trasformismi in Parlamento. E dovrebbe servire a portare in Parlamento deputati e senatori qualificati e non nominati". Poi Giorgetti dice di aver "molto apprezzato la recente presa di posizione di Romano Prodi su questo. Il parlamentare eletto con il maggioritario risponde al territorio, si sente vincolato, coltiva il rapporto con i sindaci, le associazioni. E' il modello migliore per avere parlamentari di qualità".

...

Da - https://www.agi.it/politica/news/2020-09-25/legge-elettorale-giorgetti-proporzionale-disastro-9757548/


Titolo: Inchiesta Open arms: “Salvini imputato anche a Palermo”
Inserito da: Arlecchino - Settembre 25, 2020, 10:58:35 pm
Inchiesta Open arms: “Salvini imputato anche a Palermo” | Rep

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Arlecchino Euristico
18:49 (4 ore fa)
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https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/09/24/news/inchiesta_open_arms_salvini_imputato_anche_a_palermo_-268433160/

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Titolo: Giorgetti: Attenti, il ... (che faccia come se nulla fosse accaduto alla Lega)
Inserito da: Arlecchino - Settembre 25, 2020, 11:03:19 pm
Giorgetti: "Attenti, il proporzionale sarà un disastro per l'Italia" | Rep

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Arlecchino Euristico
18:50 (4 ore fa)
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https://rep.repubblica.it/pwa/intervista/2020/09/24/news/giorgetti_attenti_il_proporzionale_sara_un_disastro_per_l_italia_-268436371/

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Titolo: Salvini, il leader disgiunto
Inserito da: Arlecchino - Settembre 25, 2020, 11:13:22 pm
Salvini, il leader disgiunto | Rep

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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
mar 22 set, 08:25 (3 giorni fa)
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https://rep.repubblica.it/pwa/commento/2020/09/21/news/salvini_il_voto_disgiunto-268115398/
 


Titolo: Lega, le vie di fuga di Salvini
Inserito da: Admin - Settembre 28, 2020, 06:46:08 pm
Lega, le vie di fuga di Salvini | Rep

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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
10:36 (8 ore fa)
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https://rep.repubblica.it/pwa/editoriale/2020/09/27/news/lega_le_vie_di_fuga_di_matteo_salvini-268736011/
 


Titolo: Capitan Disfatta. - di CARLO CORNAGLIA
Inserito da: Admin - Settembre 29, 2020, 06:06:29 pm
CARLO CORNAGLIA - Capitan Disfatta

Ha girato l’Italia in largo e in lungo,
dappertutto è spuntato come un fungo,
palmo a palmo ha battuto la Toscana,
ha fatto della Puglia la sua tana,
di concionare preso dalla smania
si è fiondato in Liguria ed in Campania.
Quella dell’uom che vien da una caverna
è una campagna elettorale eterna.
Disse a mo’ di gallina che starnazza:
“Da premier tornerò su questa piazza!”
e “Al voto vinceremo sette a zero!”,
ma gli elettor gli han fatto un culo nero.
In Puglia ed in Campania al vil leghista
latore del messaggio populista
han detto: “E’ van che tu qui intorno giostri,
abbiamo già i populisti nostri!”
La Toscana, leghista alla vigilia,
ha poi fatto la fine dell’Emilia,
niente Lega nei rossi baluardi
e l’Arno ha mormorato alla Ceccardi
come il Piave: “Non passa lo straniero!”
Se nel Veneto fu trionfo vero
Il vincitor non è Salvini, è Zaia
che il prode Capitano alquanto inguaia
coi voti per la lista degli inizi.
“Qui si lavora senza far comizi!”
Anche il voto in Liguria è una vittoria
ma è per Toti, non per Matteo la gloria.
Il connotato del cazzaro verde
è l’essere vincente quando perde,
l’eroe che quando vince se le prende,
il tipo che si appanna quando splende.
In quest’ultimo turno in meridione
i voti persi son quasi un milione
e la Lega in versione nazionale
è vittima di un crollo colossale.
In sordina la base disapprova,
vuol “Più Giorgetti e meno Casanova!”,
vuole chiudere l’ora del Papeete,
più birra e men mojito per la sete.
Come sempre Salvini tira dritto:
“Sono deluso ma non son sconfitto.
Con le grandi città ci rifaremo:
a Roma ed a Milano vinceremo,
a Napoli, a Torino ed a Bologna!”
I sindaci verran con la cicogna.

Da Capitan Fracassa in un sol fiato
è Capitan Disfatta diventato.

Carlo Cornaglia
(24 settembre 2020)

Scritto giovedì, 24 settembre, 2020 alle 17:06 nella categoria Carlo Cornaglia. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. Puoi lasciare un commento, o fare un trackback dal tuo sito.
Un commento a “CARLO CORNAGLIA - Capitan Disfatta”

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•  E Sem scrive:
25 settembre 2020 alle 10:26
Nella cinematografia popolare africana la violenza quotidiana dei "potenti" viene rappresentata quasi sempre in chiave comica: il popolo paga, ride e continua a subire. I nostri ducetti, non solo di destra, dediti all' antico mestiere della prostituzione intellettuale sollazzano il popolino mansueto con farse demenziali imposte dai tiranni economici, mangiafuoco sanguinari (o meglio piromani che godono come ricci nel bruciare piedini, manine ed alucce dei loro burattini). Un barattolo di mais soffiato geneticamente modificato, un divano sotto costo pagabile in comode rate dal 2023, uno schermo grande grande, tanti "mi piace" stanno sostituendo pian pianino la vecchia vaselina.

Da - http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/?p=30633


Titolo: Gli alleati assediano la Lega: “Ripensiamo il centrodestra”
Inserito da: Admin - Ottobre 01, 2020, 05:36:44 pm

Gli alleati assediano la Lega: “Ripensiamo il centrodestra” | Rep

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Arlecchino Euristico
gio 24 set, 19:52 (7 giorni fa)
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https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/09/23/news/matteo_salvini_lega_centrodestra_fi_fdi-268327003/

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Titolo: Salvini vede Giorgetti, ma tira dritto: niente svolta al centro
Inserito da: Admin - Ottobre 08, 2020, 12:55:08 pm
Salvini vede Giorgetti, ma tira dritto: niente svolta al centro | Rep

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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
10:37 (2 ore fa)
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https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/10/07/news/lega-269812964/
 


Titolo: Il microbiologo Crisanti: “Il mio piano sui tamponi ignorato. Mesi buttati e ora
Inserito da: Admin - Ottobre 08, 2020, 12:56:33 pm

Il microbiologo Crisanti: “Il mio piano sui tamponi ignorato. Mesi buttati e ora piangiamo” | Rep

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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
08:23 (4 ore fa)
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https://rep.repubblica.it/pwa/intervista/2020/10/07/news/il_microbiologo_crisanti_il_mio_piano_sui_tamponi_ignorato_mesi_buttati_e_ora_piangiamo_-269815757/
 


Titolo: Lombardia Leghista. Mission impossible: trovare un vaccino anti-influenzale
Inserito da: Admin - Ottobre 08, 2020, 01:00:13 pm
Lombardia. Mission impossible: trovare un vaccino anti-influenzale

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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
08:20 (4 ore fa)
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http://www.alessandrorobecchi.it/index.php/202010/lombardia-mission-impossible-trovare-un-vaccino-anti-influenzale/
 


Titolo: Lega, la tentazione "moderata": addio a Le Pen e ai sovranisti
Inserito da: Admin - Ottobre 11, 2020, 12:02:15 pm

Lega, la tentazione "moderata": addio a Le Pen e ai sovranisti | Rep

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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
sab 10 ott, 09:14 (1 giorno fa)
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https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/10/09/news/lega_la_tentazione_moderata_addio_a_le_pen_e_ai_sovranisti-270056773/
 


Titolo: La strategia del centrodestra per vincere le prossime elezioni comunali
Inserito da: Admin - Ottobre 12, 2020, 12:57:38 pm
La strategia del centrodestra per vincere le prossime elezioni comunali

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Arlecchino Euristico
10:52 (29 minuti fa)
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La svolta dopo il vertice a tre Salvini-Meloni-Tajani, in vista della partita che coinvolgerà anche Roma. C'è l'apertura ai candidati 'civici' -

https://www.agi.it/politica/news/2020-10-08/centrodestra-vertice-comunali-candidati-civici-9892917/

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Titolo: ZAIALAND, VIAGGIO ALLE RADICI DEL SUCCESSO
Inserito da: Admin - Ottobre 13, 2020, 11:29:12 pm

ZAIALAND, VIAGGIO ALLE RADICI DEL SUCCESSO

MARCO VERUGGIO
11 Ottobre 2020
   
Il governatore appare la più efficace incarnazione di un compromesso sociale che tiene insieme industriali, artigiani, commercianti e ‘ceto medio riflessivo’ (e parla agli operai) in nome dell’autonomia e dell’integrazione nella Kerneuropa. Un patto cementato dalla cultura del vecchio interclassismo DC e dall’assenza di riferimenti politici per i settori sociali che ne pagano i costi.

Aprile 2016. ‘Ditelo chiaro. Questi lavoratori hanno messo i soldi per continuare a lavorare. Hanno avuto coraggio’. Le parole del governatore Luca Zaia si riferiscono ai 22 lavoratori della Berti, impresa di serramenti in vetro veneziana fondata nel 1962 e fallita, che i 22 dipendenti, riuniti in cooperativa, hanno rilevato. ‘Dai lavoratori non c’è mai stata una parola negativa sulla vecchia proprietà: si è rispettato il dolore di chi perde un’azienda, un’impresa che ha una storia familiare e che è incappata in difficoltà troppo grandi’, sottolinea Elena Donazzan, assessora al lavoro, FdI (‘Vivi come se dovessi morire subito. Pensa come se non dovessi morire mai’, la frase di Giorgio Almirante che campeggia sul suo sito). ‘Questo è un modello da replicare che noi vogliamo sostenere’, prosegue il Governatore, ‘Qui 22 lavoratori ci hanno messo del proprio, il rischio personale. Sono di fatto diventati imprenditori di se stessi (…) Noi ci siamo. Abbiamo una pratica in Veneto Sviluppo, ci muoveremo affinché sia presente nel capitale aziendale con i 200.000 euro che ci avete chiesto. Perché da qui deve partire un nuovo modello imprenditoriale’. Poi tocca al sindacalista: ‘La tenacia dei lavoratori e della Filctem CGIL con il grande interessamento di Legacoop Veneto e di molti professionisti hanno portato a un risultato importante, restituendo un posto di lavoro a 22 lavoratori e dando speranza ad altri 20 loro ex colleghi di poter in futuro rientrare nella loro vecchia ditta’, commenta il segretario provinciale dei chimici della CGIL Davide Stoppa. Gli fa eco il presidente di Legacoop Veneto Adriano Rizzi: ‘I casi di successo di workers buyout da noi accompagnati in Veneto dimostrano la capacità della cooperazione di fornire risposte nuove alla crisi – ha commentato – E’ uno strumento di politiche attive per il lavoro, alternativo a un ricorso assistenziale agli ammortizzatori sociali’.

E’ in questo genere di idilli da ‘Veneto operoso’, di complimenti reciproci e buoni sentimenti, che si riassumono le ragioni del successo con percentuali ‘bielorusse’ di Zaia alle elezioni regionali e le sue radici sociali e politiche: continuità con la vecchia cultura interclassista di uno dei feudi democristiani di un tempo, oggi ricca regione esportatrice inserita nei circuiti economici della Kerneuropa (e non solo), in un contesto politico e sociale segnato dall’assenza di una credibile alternativa di sinistra. E’ su questo sfondo che ‘l’astro nascente che offusca Salvini’ – come l’ha definito a maggio il Financial Times – brucia le tappe di una carriera politica da record, araldo del capitalismo veneto nel mondo, ma anche ‘uomo del popolo’, capace di conciliare (e rintuzzare) gli estremismi verbali di Salvini col moderatismo della base sociale cattolica e piccolo-borghese della Lega in Veneto, di piacere all’industriale e alla casalinga, all’insegnante e alla City, appunto.


Dalle discoteche al Palazzo
Diplomato alla scuola enologica di Conegliano e laureato alla facoltà di agraria di Udine, Zaia comincia a tessere la sua rete tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90, ci racconta chi l’ha conosciuto all’epoca, lavorando come organizzatore di eventi nelle discoteche del trevigiano. ‘All’epoca non c’erano ancora i pr. Qui in zona c’erano parecchie discoteche, concentrate nelle mani di pochi proprietari e se volevi organizzare qualche evento dovevi rivolgerti a lui. Lo avevano assoldato per portare gente, attirandola in discoteca invece che ai concerti all’aperto o ad altri eventi e lui era bravo e poi lo incontravi al bar, per strada, tutti lo conoscevano e lui conosceva tutti’. Un ‘capitale umano’ che agli inizi degli anni ’90 Zaia investe nella Lega Nord di Bossi, nata nel 1989 dalla fusione della Lega Lombarda con la Liga Veneta e altri movimenti autonomisti, facendosi eleggere consigliere comunale a Godega di Sant’Urbano. Ma già all’epoca impernia la sua carriera soprattutto su se stesso: ‘Sui suoi gadget elettorali non trovavi il simbolo della Lega, ma il suo nome: il cappellino di Zaia, la t-shirt di Zaia. Insomma fin dall’inizio più che votare la Lega votavi lui’. Da consigliere comunale diventa consigliere e assessore all’agricoltura e poi presidente della Provincia di Treviso. A 30 anni appena fatti è il più giovane presidente di provincia della storia. Poi diventa il vice del presidente della Regione Giancarlo Galan e per due anni è ministro dell’agricoltura di Berlusconi. Nel 2010, terminato il mandato da ministro, si candida a guidare la sua regione e si aggiudica per la prima volta la poltrona di governatore.

Se Salvini è l’uomo della rottura e dell’invettiva, Zaia – ci confermano tutti quelli che abbiamo interpellato – è l’uomo del compromesso e dell’ascolto. Col capo della Lega condivide invece uno straordinario presenzialismo, nelle piazze come sui media. ‘Lo trovi dappertutto, alle sagre, ai convegni, a tagliare i nastri o in strada in bicicletta. Gira senza scorta e senza auto blu e spesso lo vedi arrivare con la sua 500. Incontra gli imprenditori, ma se gli chiede un incontro l’operaio riceve anche lui’ ci racconta Augustin Breda, storico rappresentante FIOM alla Zanussi di Susegana. Dove non arriva fisicamente compensa con la sovraesposizione mediatica: nei mesi in cui infuriava il Covid era in diretta su una tv regionale due volte al giorno per informare i veneti. Il successo gli attira l’ostilità di Salvini e una certa accondiscendenza degli avversari. Nel luglio del 2019 il capo della Lega Nord commissaria la Lega veneta, inviando come suo plenipotenziario l’ex ministro Fontana, che lo scorso settembre, pochi giorni prima delle elezioni, scrive ai segretari delle oltre 400 sezioni venete invitandoli a far votare la lista di partito (in cui ha imposto agli assessori regionali leghisti uscenti di candidarsi) e non quella del Presidente. Il che rende il risultato della lista Zaia (916.000 voti contro i 347.000 della Lega) un vero e proprio schiaffo al leader maximo. Invece due candidati del PD (una è l’ex segretaria provinciale di Vicenza) chiedono la preferenza facendo presente agli elettori che contemporaneamente possono votare Zaia presidente invece del candidato di centrosinistra Lorenzoni.

Zaia si è costruito l’immagine dell‘uomo del posto, ci spiega ancora Breda. Il suo successo, anche tra i lavoratori, oltre che sull’assenza di un’alternativa, si fonda sulla percezione diffusa che il Veneto sia stato governato dignitosamente, al pari di regioni come Friuli ed Emilia-Romagna. ‘Un’amministrazione accettabile; scandali come in Lombardia finora non ci sono stati e i due consiglieri regionali che avevano chiesto il sussidio Covid da 600 euro non li ha ricandidati. Se parli coi tecnici della regione e della sanità ti dicono che la situazione sta peggiorando e che i problemi di tenuta ci sono ed esploderanno, ma il clima che si respira tra gli elettori è diverso. Non è un convinzione fondata su dati precisi, ma è comunque una sensazione diffusa’. ‘Più che il politico lui è l’amministratore. Che ci siano o no emergenze, per lui è come se indossasse tutti i giorni l’uniforme della protezione civile’ conferma Gabriele Zanella, segretario provinciale di Rifondazione a Treviso, terra natale di Zaia. Anche se dietro alla lodata gestione sanitaria della pandemia fa capolino lo scandalo dei neonati uccisi da un’infezione ospedaliera a Verona e dietro il boom del prosecco di Conegliano emergono le frane e la paura del glifosato.


Il compromesso sociale
La sua personale capacità di mediare Zaia l’ha messa al servizio del compromesso sociale alla base del ‘modello veneto’. Il Veneto è una regione ricca, con un’economia industriale e agricola fondata in larga misura sulle esportazioni, integrata nei circuiti della Kerneuropa e legata in particolare alla Germania. Nel 2018 ha venduto ai tedeschi merci per 8,3 miliardi di euro, il 13% delle sue esportazioni complessive, soprattutto macchinari e componentistica auto (+35% in 10 anni) seguiti da abbigliamento, agroalimentare (settore vinicolo in testa) e arredamento. Sul territorio operano circa 300 aziende tedesche, con 26.000 dipendenti e 15 miliardi di fatturato, mentre in Germania ci sono circa 250 aziende venete, con quasi 20.000 dipendenti e 5 miliardi di ricavi. A rendere l’economia regionale ancor più internazionalizzata contribuiscono turismo e investimenti stranieri da tutto il mondo. ‘Basta affari col Qatar, che finanzia l’ISIS’, tuonava tre anni fa l’assessore leghista allo sviluppo economico Roberto Marcato. Ma l’emiro di Doha in Veneto ha investito centinaia di milioni, ad esempio in alberghi di lusso e nel terminal off shore di Porto Levante, al largo di Rovigo, in cambio dell’impegno italiano ad acquistare gas per 40 anni: sono circa 90 metaniere l’anno, che coprono il 10% del fabbisogno nazionale. In primavera, quando la regione era flagellata dal virus, l’emirato ha inviato in dono un ‘ospedale da campo’, almeno così è stato presentato inizialmente, anche se poi si è rivelato un tendone vuoto, privo di attrezzature mediche, arredamenti e persino del pavimento. E gli affari con l’emirato sono andati avanti senza ostacoli, nonostante le intemperanze dell’assessore.

Perché è chiaro che qui le invettive contro i ‘burocrati europei’, la Germania e gli ‘islamici’ possono essere tollerate se servono a recuperare qualche voto a destra, ma alla fine devono cedere il passo agli interessi di un’economia che ha bisogno di coltivare le proprie relazioni internazionali, cosa che il Governatore sa fare assai bene: nel 2019 il prosecco di Conegliano e Valdobbiadene ha ottenuto dall’UNESCO il riconoscimento di patrimonio dell’umanità (la produzione con Zaia è triplicata) e il CIO ha affidato le Olimpiadi Invernali 2026 in tandem a Milano e Cortina (e in primavera il Governo ha stanziato 325 milioni di euro per la realizzazione delle relative infrastrutture in Veneto).

‘Qui è oggettivamente impossibile fare un discorso di rottura con l’Europa, perché il Veneto vive di subfornitura dell’industria tedesca ed esportazioni nel settore agroalimentare e persino il poco turismo che c’è stato quest’anno veniva dall’Austria e della Germania’, ci racconta Paolo Benvegnù, alle scorse regionali candidato presidente nella lista di sinistra ‘Solidarietà Ambiente Lavoro’, che aggiunge: ‘Il fulcro della politica di Zaia è l’autonomia, che riflette l’esigenza del capitalismo veneto di competere senza troppi vincoli burocratici. L’obiettivo è usare tutti gli strumenti legislativi a disposizione, dalla riforma del Titolo V all’eventuale autonomia differenziale, per essere più competitivi, facendo leva su tutte le risorse a disposizione, non solo quelle economiche, ma anche servizi come la scuola. E’ l’idea del “Veneto virtuoso” e non è molto diversa da quella che Bonaccini ha dell’Emilia’.

Un’analogia, quella tra le due regioni, che ritorna a proposito del blocco sociale dietro a Zaia. Per competere il capitalismo veneto, oltre che di coltivare le proprie relazioni europee, ha bisogno di mantenere la pace sociale: ‘Zaia esprime la rappresentanza di un blocco sociale molto strutturato e organizzato – osserva ancora Benvegnù – con un elemento di continuità rispetto alla tradizione interclassista della DC, caratterizzata da una forte attenzione ai soggetti intermedi, agli interessi dell’industriale e del piccolo artigiano, ma capace di rivolgersi anche ad altri settori sociali. Qui la DC, come il PCI in Emilia-Romagna, esercitava un controllo reticolare sul territorio, che passava anche attraverso la gestione delle aziende partecipate, la nomina dei loro dirigenti e le relative clientele. Zaia però, espugnando zone di Venezia come il quartiere di Castello e la Giudecca, è riuscito a sfondare dove neanche la DC era mai riuscita a entrare’. ‘Uno degli errori della sinistra in questi anni è stato fare la caricatura della base elettorale leghista in Veneto. In realtà Zaia è capace di attrarre anche quell’elettorato che solitamente attribuiamo al PD, il cosiddetto ceto medio riflessivo, un milieu anche culturalmente preparato, fatto di professionisti, impiegati, insegnanti, medici e dipendenti pubblici’, aggiunge ancora Zanella.

La ‘ritirata strategica’ del PD
‘Dal canto suo il centrosinistra ha fatto propri tutti gli stereotipi sociali su cui la destra qui ha costruito la propria egemonia: l’idea del piccolo è bello, la retorica del piccolo imprenditore che durante la settimana lavora in fabbrica coi suoi operai e la domenica vanno a messa insieme’, è il giudizio tagliente di Devi Sacchetto, docente di sociologia dei processi economici e del lavoro all’università di Padova. ‘E parlo non solo della sinistra politica, ma anche di un sindacato che, a parte situazioni come la Zanussi di Susegana e la Fincantieri a Marghera, è in crisi non tanto di tessere, quanto di progetto politico’. Per Sacchetto ‘Sembra quasi che anche a livello nazionale si sia deciso da tempo che quella contro la destra in Veneto sia una battaglia persa in partenza’.

Da navigato stratega Zaia ha assecondato questa ‘ritirata strategica’, offrendo al PD alcuni ‘riconoscimenti’ e cercando in cambio una sponda a livello nazionale. Oltre al capitolo Olimpiadi, infatti, il Governo può dare una mano al Veneto anche per il completamento della Pedemontana Veneta, la superstrada da 2,5 miliardi su cui l’amministrazione regionale è in affanno. L’anno scorso, ad esempio, il cantiere per la realizzazione della galleria di 7 chilometri tra Castelgomberto e Malo è stato messo sotto sequestro dalla magistratura perché il consorzio spagnolo che ha vinto l’appalto per la realizzazione dell’opera da 2,5 miliardi avrebbe usato materiali scadenti e privi della certificazione europea. E’ il terzo sequestro del tunnel, dopo quello del 2016 per la morte di un operaio e nel 2017 per il cedimento di una volta. Della Pedemontana Veneta Spa è vicepresidente Maurizio Balocco, friulano, candidato alle primarie del PD a Udine nel 2012 e legato al mondo delle coop. L’anno scorso poi Zaia ha nominato coordinatore del piano dei trasporti 2020-2030 della Regione Ennio Cascetta, docente di pianificazione dei sistemi di trasporto all’Università Federico II di Napoli, ex assessore regionale ai trasporti nella giunta Bassolino in Campania e consulente di Graziano Del Rio al MIT. Oltre a lui Zaia a occuparsi di trasporti ha chiamato anche Luca Romano, ex consigliere comunale vicentino della Margherita nei primi anni 2000. Una serie di mosse che a febbraio spingevano un sito d’informazione vicentino a parlare di tentativo di appeasement tra il governatore e l’ala moderata del PD, qui spesso spaccato tra ‘sviluppisti’ e ambientalisti, sul tema dei trasporti (VicenzaToday150220).

Che il successo di Zaia rifletta un quadro oggettivo che va oltre le sue caratteristiche individuali lo dimostra l’analoga parabola di Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, nel 2015 vincitore al ballottaggio nel 2015 e il 20-21 settembre al primo turno (avendo raddoppiato i voti di cinque anni fa). Ex presidente della Confindustria veneziana anche lui è una figura socialmente e politicamente di confine: ‘Né di destra, né di sinistra (anche se ha sempre votato per Massimo Cacciari e non nasconde la stima per Matteo Renzi). Imprenditore nato nel 1961 a Mirano, padre cinque volte, è figlio di Ferruccio, operaio, sindacalista e poeta di Marghera, parla il linguaggio di Renzi, almeno in termini di lavoro e flessibilità’ (CorriereVeneto150615). Brugnaro in passato ha collaborato con Marco Biagi e Massimo D’Antona, per poi fondare Umana, agenzia di lavoro interinale che nel 2015 fatturava 300 milioni di euro. Secondo Tommaso Cacciari, nipote di Massimo ma leader dei centri sociali sulla laguna: “Brugnaro è un Berlusconi in salsa veneziana, becero, che ha fatto grandi affari sotto le giunte di centrosinistra: tutti gli spazi dai Pili alla Misericordia li prese con giunte che non erano certo di destra. In questo senso si chiude il cerchio” (Linkiesta150615).

La sconfitta dei lavoratori
L’impressione che si ricava da questo quadro è che in Veneto, così come nelle altre regioni andate al voto, la vittoria dei cacicchi locali rifletta, prima di tutto e aldilà del loro colore politico, una sconfitta sociale dei lavoratori e dei tradizionali settori sociali di riferimento della sinistra. Così come in Liguria Toti è riuscito a coagulare un suo blocco sociale di riferimento, guadagnandosi il sostegno di terminalisti e armatori, autotrasportatori e costruttori un tempo legati all’ex governatore ligure e colonna dem Burlando, così in Veneto Lega e PD si sono contesi ancora una volta la rappresentanza dello stesso blocco sociale, che tra Zaia e Lorenzoni ha scelto l’usato sicuro. Mentre il tema della rappresentanza del mondo dei lavoratori e delle fasce popolari è stato ignorato o non ha trovato risposte soddisfacenti: ‘Gli operai hanno votato Lega in assenza di alternative, in una regione in cui, tra l’altro, il M5S nelle elezioni locali, anche quando era sulla cresta dell’onda, non ha mai colto grandi risultati’, ci ha detto all’inizio Breda. Ma spiegare questo fenomeno semplicemente evocando il vecchio interclassismo democristiano ‘significa non vedere l’enorme sbandamento politico e culturale della sinistra negli ultimi 25 anni. La realtà è che in questi anni non c’è stata un’opposizione e che la classe politica di sinistra si è rivelata subalterna alla Lega’, è il giudizio di Sacchetto.

Se la sconfitta è innanzitutto sociale è solo da qui che può arrivare una sfida all’egemonia della destra e qualche opportunità potrebbe presentarsi, visto e considerato che la crisi in atto avrà inevitabili ripercussioni sul ‘modello Veneto’. La recessione del 2008 aveva già colpito duramente i lavoratori veneti e l’occupazione qui è tornata ai livelli precrisi solo due anni fa, ma se i numeri sono tornati quelli di una volta, la qualità è peggiorata. Lo stesso ufficio statistico della Regione ammette che è cresciuto il part-time involontario (tra le donne +8%), gli occupati sovraistruiti (cioè con un titolo di studio superiore a quello richiesto) sono quasi il 25% e in generale è aumentata la percezione della precarietà del lavoro (StatisticheFlash0819). Dopo l’arrivo del Covid a maggio la CISL regionale ha annunciato la perdita di 65.000 posti di lavoro da febbraio, paventando 200.000 nuovi disoccupati nei prossimi mesi. Osserva ancora Benvegnù ‘Il quadro competitivo è cambiato, la dimensione dell’intervento pubblico e la dipendenza dai decisori europei e nazionali oggi è cresciuta e sono entrati in crisi gli assi principali dell’economia regionale: la moda perde il 30%-40%, il turismo che valeva il 10% del PIL veneto, è fortemente ridimensionato e anche industria e agroalimentare non vengono risparmiati. I dati forniti di recente dalla Banca d’Italia mostrano che Venezia, insieme a Torino, è la città dove il prezzo pagato è più alto, perché c’è più occupazione nei settori colpiti dal Covid, con la differenza che a Torino la crisi c’era già prima’.

D’altra parte gli stessi risultati elettorali forniscono alcune indicazioni interessanti: ‘Il voto operaio alla destra, che si manifesta in particolare in provincia, è un voto determinato dall’isolamento sociale, dall’assenza di alternative e dalla paura di perdere quello che hai’, osserva ancora Devi Sacchetto, ‘Non dimentichiamoci che questa regione fino agli anni ’70 invece di merci esportava forza-lavoro, cioè emigrati. Ma in città più grandi, come Padova, il successo di Zaia è decisamente più limitato’ e non si tratta solo del classico fenomeno dei centri storici che votano PD. ‘Ci sono quartieri dove c’è una forte presenza di immigrati, di proletariato dei servizi, e ci metto dentro anche gli impiegati amministrativi dell’università, di lavoratori autonomi che, almeno in parte, possono essere considerati un pezzo di classe operaia’. Archiviate le elezioni la vera sfida, sociale, in Veneto si giocherà qui. Se qualcuno avrà voglia di giocarla.

L’articolo è tratto dalla newsletter di PuntoCritico.info del 9 ottobre.
Da - https://www.glistatigenerali.com/partiti-politici/zaialand-viaggio-alle-radici-del-successo/


Titolo: Da Maroni a Fontana c’è sempre quel notaio nelle indagini sulla Lega
Inserito da: Admin - Ottobre 15, 2020, 06:34:19 pm
Da Maroni a Fontana c’è sempre quel notaio nelle indagini sulla Lega | Rep

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Arlecchino Euristico
17:48 (43 minuti fa)
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https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2020/10/13/news/da_maroni_a_fontana_c_e_sempre_quel_notaio_nelle_indagini_sulla_lega-270503961/

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Titolo: Così la destra fa guerra all'aborto nelle città e nelle regioni che amministra
Inserito da: Admin - Ottobre 21, 2020, 11:58:13 pm
Così la destra fa la guerra all'aborto nelle città e nelle regioni che amministra

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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
09:25 (14 ore fa)
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https://espresso.repubblica.it/palazzo/2020/10/20/news/cosi-la-destra-fa-la-guerra-al-diritto-all-aborto-citta-per-citta-1.354666
 


Titolo: Fondi Lega, un commercialista indagato confessa la «messinscena»
Inserito da: Admin - Ottobre 22, 2020, 07:22:41 pm
Fondi Lega, un commercialista indagato confessa la «messinscena»

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Arlecchino Euristico
19:03 (17 minuti fa)
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https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/20_ottobre_22/fondi-lega-confessione-7bfa1f9a-13cf-11eb-8b5f-364ba608c2f1.shtml

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Titolo: E' il Zaia a tutto tondo anche in questa intervista. (su Repubblica)
Inserito da: Admin - Novembre 13, 2020, 11:20:16 pm
E' il Zaia a tutto tondo anche in questa intervista.
Evoca lo "spirito di marzo" quando lui pensava solo a se e alla “sua” indipendenza veneta.

Seguita a vantarsi della "sua" sanità, quella delle liste d'attesa annuali, nonostante l'assistenza domiciliare inesistente, i medici di base reticenti, la coltre di falsità che usate con malizia regalano medaglie al merito.
Adesso sono i malati che si inventano disdette d'appuntamento perché hanno paura di andare in visita nei “suoi” ospedali, ... convertiti in Covid escludendo altre patologie per ottenere statistiche propagandistiche.

Ma verrà il tempo in cui si conteranno anche i morti per non avere ricevuto cure adeguate!
Morti a causa di scelte discriminatorie obbligate dal disordine organizzativo.

Prima e ancora adesso, i vecchi vittime di scelte obbligate a favore dei più giovani, ed oggi malati con varie patologie gravi, a causa di imprevidenza contro il secondo Covid.
Non sarà consolante per i morti essere quantificati, ma i sopravvissuti che sanno contare sapranno il vero.

In ritardo, … ma a certa “partitocrazia settaria” le verità che ritardano fanno comodo!

Io su Fb 10 novembre 2020.


Titolo: Crisanti boccia il test fai da te di Zaia: «Follia totale, vi spiego perché ...
Inserito da: Admin - Novembre 18, 2020, 09:31:02 am
Crisanti boccia il test fai da te di Zaia: «Follia totale, vi spiego perché non sono una cosa seria» - Open

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ggiannig <ggianni41@gmail.com>
17 nov 2020, 21:57 (11 ore fa)
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https://www.open.online/2020/11/17/coronavirus-crisanti-test-fai-da-te-zaia-follia-non-sono-cosa-seria/


Titolo: Con Giancarlo Giorgetti nel governo “Draghi e i suoi Tecnici” le Lega, della ...
Inserito da: Arlecchino - Febbraio 16, 2021, 06:39:57 pm
Con Giancarlo Giorgetti nel governo “Draghi e i suoi Tecnici” le Lega, della politica-di-prima, la carta Salvini devono giocarla sino alla consunzione, per tenere vivo il consenso presso un certo tipo di simpatizzanti.

Ma dopo aver incassato parte del “bottino” europeo e aver sanato con risultati evidenti i molti inciampi fatti subire dalle Regioni leghiste, anche le Lega dovranno cambiare in “meglio”, sia in Italia, sia in Europa.

ciaooo


Titolo: Lo strumento molto usato dai leghisti in genere: il CINISMO.
Inserito da: Arlecchino - Febbraio 16, 2021, 06:53:47 pm
Si deve anche rendere evidente, invece di praticare inutili e stupidi attacchi alla singola persona, lo strumento molto usato dai leghisti in genere: il CINISMO.

Nello zainetto di guerra del cinico leghista ci sono molte azioni, atteggiamenti, sberleffi subdoli, che tendono a umiliare “l’altro”, chiunque cada sotto tiro, ridicoleggiandolo e offendendo.

Appunto con cinismo cattivo, generatore del caos.

Non è una loro esclusiva, intendiamoci, ma sono i leghisti che l'hanno usato da sempre con risultati nefasti per la società da loro spezzata, favoriti anche dall'indolenza di una popolazione più attenta ai propri fenomeni enterici, che alla predazione dei propri diritti.

Se a questo si aggiunge l’intellettuale negligenza della “Sinistra Cagoia” PD compreso, (un mondo di lumache) il gioco leghista non è stato sinora difficile nella loro periferia nordista.

Se rinsaldiamo con Draghi l’ancoraggio e il confronto con l’Europa, evitiamo di regalare tutta l’Italia alle nefaste condizioni che si prospettano, con la loro arroganza predatoria già in piena guerriglia anti-Draghi e i suoi Tecnici.

ciaooo


Titolo: Autonomia Regionale per egoismo e orientalizzazione del triveneto.
Inserito da: Admin - Luglio 06, 2021, 11:04:59 am

Non l'unica ma la vera ragione del separatismo regionale mascherato da autonomia:

1)   predare più risorse dal contesto nazionale, non per concedere più servizi o diminuire le tasse ai cittadini, ma soltanto accaparrare più soldi possibile per il proprio feudo e conseguente casta locale.

2)   Spostamento del posizionamento del triveneto da occidente a oriente con motivazioni antieuropee e antioccidentali.

ciaooo


Titolo: I loro strumenti di lavoro: Menzogne e diffusione dell'Odio.
Inserito da: Admin - Luglio 26, 2021, 05:56:29 pm
Complottista, nì vax e orbaniana. Il falso mito della destra divisa | Il Foglio

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