Titolo: Sor Pasquino protestava col pizzino Inserito da: Arlecchino - Ottobre 25, 2019, 12:20:21 pm Sor Pasquino protestava col pizzino
Torna l’appuntamento settimanale con la Domenica, l’inserto culturale del Sole 24 Ore. Questa volta è Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte, ad accompagnarci alla scoperta di una delle statue più celebri della tradizione italiana, il Pasquino, alla quale anonimi cittadini appendevano e appendono foglietti con satire, spesso in versi, di personaggi pubblici. A questo portentoso marmo vivo, che scrive senza mani e parla senza bocca, Maddalena Spagnolo ha dedicato un nuovo e approfondito studio, (“Pasquino in piazza. Una statua a Roma tra arte e vituperio”, Campisano editore) che si legge quasi come un romanzo. Maddalena Spagnolo ha ridato vita a Pasquino proprio perché non si è accontentata della propria disciplina (la storia dell’arte), ma ha esteso l’indagine dalla statua alla piazza, dalla piazza alla città. Ha ripercorso la “biografia” del Pasquino, i riti e le feste che gli erano connessi, le tecniche e la funzione dei vituperi che gli anonimi autori delle “pasquinate” gli mettevano in bocca, i loro riflessi dalla plebe alla Curia, dalle segrete stanze di papi e cardinali alle strade di Roma. Il suo, insomma, è un libro non solo di storia dell’arte, ma anche di storia culturale e sociale, e perfino di urbanistica, perché ricostruisce modalità del vivere gli spazi nel loro continuo modificarsi nel tempo. Oggi gli archeologi vedono in quella malandata scultura Menelao che sorregge il corpo di Patroclo, una scena della guerra di Troia nota in varie repliche, tutte derivate da un originale ellenistico e forse talvolta adattate a rappresentare altri eroi omerici. Ma la vitalità di questa statua parlante ha poco a che vedere con tali classificazioni erudite, e nasce piuttosto, per dirlo con l’autrice, dalla «forza del frammento», un torso gettato lì sul cantone di un palazzo, in un luogo di passaggio più volte rimaneggiato nei secoli, ma sempre rispettando la sua presenza. Nulla, infatti, sfida l’intelligenza e la fantasia quanto un frammento, che rimanda all’intero e incita a figurarselo nella mente. Ma il caso del Pasquino è davvero speciale: la sua collocazione in luogo assai frequentato innescò infatti non solo la regolata immaginazione antiquaria dei dotti, ma anche le fantasticherie di chiunque volesse parlare per sua bocca. Da questa doppia radice nacque la sensazionale fortuna del Pasquino. Nel menu della Domenica molti altri argomenti. Ecco una selezione per i lettori del Sole 24 Ore Da – ilsole24ore.com |