Titolo: Pagina di Umberto Minopoli dedicata a chi, quei “vitalizi” (sono pensioni,eh)... Inserito da: Arlecchino - Luglio 04, 2018, 06:04:03 pm Meravigliosa pagina di Umberto Minopoli dedicata a chi, quei “vitalizi” (sono pensioni, eh), se li è conquistati sul campo.
#ilPopulismofaSchifo #MaDiMaioCheNeSa Umberto Minopoli Ieri alle 16:15 Vitalizi... Aveva poco più di 20 anni. Scuola poca, quel che bastava allora. Seconda di 13 figli e necessità di lavorare. Se sei la più grande di 13 figli, a Napoli, sei la seconda chioccia. Lo sarai tutta la vita. Non ha il tempo della scuola (in cui riusciva). Non ha il tempo di aspettare. Riesce a farsi operaia, alla Remington di Capodichino. Si dedica alla fabbrica. E alle sue lotte per difendersi. E’ una necessità. Ha 20 anni o poco più. Ma è chioccia. Deve ricordarselo. Sempre. E’ brava, spigliata, vivace, divertente. Soprattutto combattiva. La janara dei nostri miti mediterranei. E’ popolare Come solo una ragazza di Napoli può esserlo. Si iscrive al Pci trascinando fratelli e sorelle. Nella città di Gava che sta per diventare di Valenzi. Un giorno la nota Adriana Seroni, la matriarca delle donne del Pci: in una riunione di donne quella ragazza operaia aveva preso la parola. Stupendo tutti. La chiamano al Partito. La vogliono. Lei deve ricordargli che è ancora chioccia. Insistono. Comincia una storia, lunga e dignitosa: un bildungroman! Qualche anno nel sindacato. Poi il Pci la elegge deputato. O meglio: la propone deputato. Un numero enorme di napoletani la elegge. Allora c’erano le preferenze. Che ne sa Di Maio? Mica come lui. Quella ragazza, però resta modesta. Con i criteri di oggi la sua famiglia avrebbe sfondato il pavimento della povertà assoluta. E lei è sempre chioccia. Da parlamentare la fanno occupare di tante cose. E’ troppo brillante, intelligente e combattiva quella giovane operaia comunista per non metterla in mostra. Un giorno la sua vecchia fabbrica chiude. Lei si sente fortunata. Per qualche anno il lavoro ce l’ha. E i contributi li può versare. Lei non può trascurare i contributi: la fabbrica ha chiuso, dismesso e lei deve ricordarsi che è sempre chioccia, in quella casa di Secondigliano abitata da un numero enorme. Nel frattempo fa carriera. Troppo intelligente e brava. La nota Nilde Iotti. Che si rivede in lei: giovane, combattiva, popolare ragazza comunista. Anche se quella ragazza di Secondigliano è sola, deve farsi tutto da sola: nessun grande uomo vicino. Eppure arriva ad affiancare Nilde. Diventa, solo per merito, segretaria d'aula della Camera dei deputati. E Nilde non può fare a meno di lei. Come deputata si occupa, ovviamente, di lavoro e occupazione. Di cos’altro avrebbe potuto? Autodidatta in quasi tutto, divora libri e i documenti di lavoro con la voracità di chi deve affermarsi nel suo lavoro: deve! Lei è sempre una chioccia. Nel Pci diventa riformista. Come tanti a Napoli. Non ha il tempo, lei, chioccia ed ex operaia, per i vagheggiamenti massimalisti e radical chic (che vanno impadronendosi del Pci). Smette di fare il deputato. La fabbrica non c’è più. Ha bisogno di un lavoro. Per fortuna ha imparato molto da deputato (che ne sa Di Maio?) di lavoro, di leggi, di mercato del lavoro, di occupazione. E’ diventata un’esperta. Discute di leggi sul lavoro alla pari con giuristi, professori, esperti e professionisti. Ovviamente le organizzazioni di massa se la contendono. Mancano pochi anni alla pensione e i contributi che lei riesce ad aggiungere a quelli di deputato (la fabbrica non c’è più) non sono moltissimi. La pensione non diventerà mai d’oro. E lei è sempre chioccia. A Napoli non si smette mai di essere chioccia. Ora le toglieranno una buona parte della pensione (che chiamano vitalizio e per lei è pensione, la sola) Per lei non sarà affatto semplice. Ovviamente: a chi lo racconta? In questa Italia a 5 Stelle becera, invidiosa, vendicativa, odiatrice, lei è una “privilegiata”. E’ casta. Dio vi fulmini! Io sono veramente orgoglioso della zia, ex operaia comunista, dei miei ragazzi. E mi fa veramente schifo il populismo. Da Fb del 30 giugno 2018 |