LA-U dell'OLIVO

Valentina NERI

Ma io posso dirti che ti amo?
Ma io posso dirti che ti amo?
Che meraviglia quando rispondi “Ma certo”!
E non lo scambierei con un patetico “anch’io”.
Posso dunque dirti che ti amo
sospirartelo sulle labbra
mentre il sale delle mie lacrime
nutre la mia bocca.
Ti amo, che tu ci sia o non ci sia
e più sei lontano, più sì, che ti amo.
È nel dirtelo che quest’amore s’incarna
diventando qualcosa di tangibile.
Allora mi sembra di amarti come il mare
che è ovvio che non mi dirà “anch’io”.
E non m’importa se non posso averti
dentro di me, tra le caverne
e gli anfratti del mio piacere.
Riesco a goderti comunque
attraverso la platonicità
di questo nostro volerci
(in cui non credevo)
che ti leggo sul viso
e di cui sento, propizio, il calore.
Godo per la sola tua voce.
Per quella compagnia
che mi fa il tuo pensiero.
Per la tua disarmante attenzione
che non dissimuli e non contieni.
E l’amore che provo per te
non assomiglia a nessun un altro mio amore.
Di solito geloso e ostile per ansia di simmetria.
Io ti voglio! felice a ogni costo.
Fra le braccia di chiunque.
Hai un cuore troppo grande
per essere esclusiva di alcuna.
E io mi sentirei così egoista
verso l’umanità.
Ma giacché il solo amarti mi rende felice
nulla ho da chiederti
se non piccolo cose.
Stare a lungo a parlare.
Stare a lungo in silenzio.
Le carezze che mi fai con gli occhi.
Privami, privami pure del tuo corpo
ma finché posso dirti che ti amo
io potrò fremere di tormento e paura
liquare come una fontana per l’eccitazione
di un abbraccio
vivermi come amplesso ogni sfiorarsi.
Tu non sei qualcosa che entra ed esce da me.
Tu sei in me, come il soffio che mi dà la vita.
E se posso ancora dirti che ti amo
lo faccio quasi fosse un grazie, perché so
che se tu non fossi stato ciò che sei
io oggi non sarei.


V.N.

Da FB del 18/08/2017