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Titolo: STANNO MONTANDO UN NUOVO "CASUS BELLI" COME NEL 1914?
Inserito da: Arlecchino - Dicembre 02, 2015, 07:32:51 pm
La Nato si allarga a est: entra il Montenegro
L'annuncio del segretario Stoltenberg: sarebbe il 29esimo Paese membro dell'Alleanza atlantica.
La Russia sospende collaborazione militare e annuncia possibili ritorsioni.
La replica di Gentiloni e Kerry: "Non è una decisione contro qualcuno"

02 dicembre 2015
   
BRUXELLES - I ministri degli Esteri della Nato riuniti a Bruxelles hanno deciso di invitare il Montenegro ad entrare nell'Alleanza come 29mo Paese membro. Lo ha annunciato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, sottolineando come "la decisione storica di avviare colloqui di adesione con il Montenegro" sia stata presa all'unanimità. Un passo di espansione sul fronte est che naturalmente trova la forte opposizione della Russia. La prima reazione è l'annuncio della sospensione di ogni collaborazione militare tra Mosca e Podgorica: nel caso l'ex Paese comunista si unisse alla Nato - ha detto il senatore Viktor Ozerov, capo del Comitato di difesa e sicurezza della Federazione - la Russia terminerà i suoi progetti bilaterali, compresi quelli militari. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che "la continua espansione del Trattato del Nord Atlantico verso est potrebbe portare a misure di ritorsione da parte Russia". Dopo le rassicurazioni di Gentiloni e di Kerry sul fatto che il passaggio del Montenegro nella Nato non è una manovra contro la Russia, il Cremlino ha annunciato di essere disposto a riprendere la collaborazione.

Il premier montenegrino Milo Djukanovic ha parlato oggi di "giornata storica" per il suo Paese. E' il giorno più importante per il Montenegro dopo il referendum del 2006 per l'indipendenza", ha aggiunto il premier. Secondo il capo della commissione Esteri della Camera bassa del Parlamento russo Alexei Pushkov, l'adesione del Montenegro alla Nato non riflette la volontà del popolo montenegrino. "Secondo i sondaggi, il governo non riuscirebbe a guadagnare la maggioranza richiesta nel caso di un referendum" di adesione alla Nato. "Pertanto, non si può parlare della volontà del popolo, a mio avviso", ha detto Pushkov secondo il quale l'adesione all'Alleanza Atlantica non si allineerebbe nemmeno con gli interessi europei ma rappresenterebbe solo "una linea strategica di lunga data degli Stati Uniti e delle élite filo-Nato per ampliare e sottomettere l'Europa al dominio degli Stati Uniti attraverso la Nato".

La replica/1: Gentiloni. La decisione della Nato di allargare l'alleanza al Montenegro non deve essere considerata "una decisione contro qualcuno". Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. L'obiettivo, ha precisato il titolare della Farnesina, è "rafforzare la sicurezza sia nella zona dei Balcani che in quella dell'Adriatico: quindi - ha aggiunto - interessa direttamente il nostro Paese".

La replica/2: Kerry. L'allargamento della Nato non è diretto contro la Russia: lo ha assicurato il segretario di Stato Usa, John Kerry.
Il capo della diplomazia Usa ha sottolineato che "la Nato è un'alleanza difensiva che esiste da 70 anni" e "non costituisce una minaccia per nessuno. Non è un'organizzazione offensiva e non è focalizzata sulla Russia, né su nessun altro".

L'apertura di Mosca. Dopo le rassicurazioni di Gentiloni e Kerry, Mosca ha annunciato di essere pronta a riprendere i contatti con la Nato nel Consiglio Nato-Russia. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov. Niente rappresaglia, dunque. "Se il segretario generale Stoltenberg proporrà questa iniziativa, siamo pronti a vedere e sentire cosa hanno da dirci i nostri colleghi della Nato".

Nel 2009 Croazia e Albania. Dopo la Croazia e l'Albania, entrati nel 2009, il Montenegro sarà il terzo stato dei Balcani Occidentali ad aderire all'Alleanza Atlantica. Sui tempi del processo di adesione del Montenegro alla Nato, il segretario generale ha indicato di attendersi che si possano concludere "all'inizio" del 2017, poi - ha detto - "ci sarà la procedura di ratificazione nei 28 parlamenti" che l'ultima volta ha "richiesto circa un anno". Da subito, compreso il summit dei leader dell'Alleanza in programma l’8-9 luglio prossimo a Varsavia, il Montenegro però "potrà partecipare, senza diritto di voto" a tutti gli incontri istituzionali della Nato.

Ora la Nato, spiega il segretario generale Stoltenberg, si aspetta che il Paese "continui il cammino delle riforme" soprattutto "sull'adeguamento della Difesa, sulle riforme interne, specialmente sullo stato di diritto, e che continui a fare progressi nel dimostrare pubblico sostegno" all'ingresso del Montenegro nell'alleanza. Questo è un "momento storico per il nostro Paese" sottolinea il ministro degli Esteri montenegrino, Igor Lukuic, secondo cui l'invito della Nato è anche "una grande notizia per i Balcani occidentali perché significherà più stabilità per l'intera regione". Quella di oggi, afferma Lukuic è " una decisione molto attesa che è anche la ricompensa per anni di duro lavoro". Lavoro che deve continuare: "l'invito non è la fine del processo ma l'inizio del passo successivo, le riforme continueranno", assicura. Il percorso di adesione prevede anche la ratifica del protocollo di accesso del Montenegro alla Nato da parte dei parlamenti nazionali dei ventotto alleati. "La porta della Nato è aperta", assicura Stoltenberg, anche per Bosnia Erzegovina, Georgia ed ex repubblica jugoslava di Macedonia (Fyrom) il cui cammino per l'ingresso rimane per il momento bloccato: "Faremo tutto quello che è possibile per aiutarli a raggiungere questo obiettivo, giudicando ogni paese candidato sui propri meriti e li incoraggiamo a continuare lungo il cammino delle riforme", conclude Stoltenberg.

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02 dicembre 2015

DA - http://www.repubblica.it/esteri/2015/12/02/news/nato_montenegro-128607641/?ref=nl-Ultimo-minuto-ore-13_02-12-2015