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Forum Pubblico => SALUTE e BENESSERE. Ricerca della SERENITA' nella VITA. => Discussione aperta da: Admin - Giugno 29, 2007, 04:18:30 pm



Titolo: Caldo letale per il cuore
Inserito da: Admin - Giugno 29, 2007, 04:18:30 pm
Lo rivela uno studio della Harvard University

Caldo letale per il cuore

Il riscaldamento globale aumenterà la mortalità mondiale, specie per complicazioni cardiache. 


STATI UNITI – Fa un caldo da morire. Mai espressione fu più azzeccata, direbbero gli esperti di Harvard, che per anni hanno studiato gli effetti del caldo eccessivo sulla salute in 50 città americane. In questi giorni anche in Italia si parla di tutti i rischi annessi alle ondate di temperatura alta, compreso il pericolo di intossicazioni alimentari, e secondo uno studio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni grado aggiuntivo aumenta la mortalità del 3 per cento. Gli esperti di Harvard dunque non fanno che rincarare la dose, sommando ai dati dell'Oms anche i rilevamenti di 50 cittadine americane che evidenziano una forte correlazione tra attacchi cardiaci e riscaldamento.

COMPLICAZIONI CARDIACHE – L'effetto collaterale più probabile delle ondate di caldo sono i problemi cardiaci, ma esistono un'infinità di altre patologie che con le temperature eccessive lievitano. L'altro dato riscontrato, da una parte quasi ovvio, è la maggior esposizione ai pericoli del caldo da parte della gente che vive in posti privi di aria condizionata e con un'alta densità di popolazione.

ARIA CONDIZIONATA – L'uso di questa tecnica, sia negli uffici che nelle abitazioni, limita i danni delle ondate di calore. Ma, secondo gli esperti, a sua volta la climatizzazione si ripercuote sull'ambiente e sul riscaldamento globale, accrescendo pericolosamente il consumo energetico e le emissioni di anidride carbonica. Intanto negli ultimissimi giorni in Europa sono già state registrate 38 morti da calore. Mentre nel corso della famigerata estate 2003 i decessi da temperature eccessive furono 38 mila. E i climatologi avvertono: basta parlare di emergenza. Non si tratta di anomalie eccezionali, ma di una tendenza ormai in atto che porta a mutamenti strutturali del clima, dell'ambiente e della vita umana.

Emanuela Di Pasqua
28 giugno 2007
 
da corriere.it