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Autore Discussione: Don GALLO, prete contro dalla parte degli ultimi.  (Letto 2736 volte)
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« inserito:: Maggio 22, 2013, 10:40:27 pm »

IL RITRATTO DEL SACERDOTE GENOVESE SCOMPARSO

Don Gallo, prete contro dalla parte degli ultimi

Posizioni controcorrente e amore per poveri e derelitti

La dedica a De André: «Da anni canto, come te, i vinti»

dal nostro corrispondente  GIAN GUIDO VECCHI


CITTÀ DEL VATICANO - Una vita «in direzione ostinata e contraria», come Fabrizio De André. Per Don Andrea Gallo l’epitaffio, in fondo, lo aveva già scritto il suo amico Faber in Smisurata preghiera, l’ultima canzone, «e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi,/ per consegnare alla morte una goccia di splendore, di umanità, di verità». Don Andrea Gallo ha passato (almeno) quarant’anni della sua vita tra poveri, prostitute, tossici, malati.

CONTRO CORRENTE - Per capire chi fosse davvero, di là dalle uscite «scandalose» che spesso mandavano in fibrillazione le gerarchie ecclesiastiche, bisognava andare a trovarlo nella sua Genova, nella comunità di San Benedetto al Porto che aveva fondato negli anni Settanta. Bisognava vederlo, quel prete, cappellaccio e immancabile mezzo toscano fra i denti, che aveva radunato nella vecchia canonica e pure in chiesa un’umanità sofferente che in una chiesa, non fosse stato per don Andrea, non avrebbe probabilmente mai messo piede. La porta era aperta a chiunque bussasse – cibo, vestiti, cure, assistenza -, gli altri andava a recuperarli per strada, alla stazione, nei vicoli d’angiporto.

PRETE ROSSO - Gli davano del comunista e lui se la rideva, indicando quel vecchio volume gualcito che teneva sempre accanto a sé: «Lo vede? Quella è la mia Bibbia. Le ideologie sbagliano, il Vangelo mai. Chi sta con i poveri non sbaglia mai». Prete «contro», sì, ma sempre attento a restare «nella Chiesa», non per prudenza ma perché ci teneva e ci credeva, «non mi hanno mai sospeso, mai!, a Baget Bozzo sì ma a me mai!». L’ultimo libro, In cammino con Francesco. Dopo il conclave. Povertà, giustizia, pace (ed. Chiarelettere), lo ha dedicato all’elezione di Papa Bergoglio. L’esergo era rivolto al suo vecchio amico Fabrizio De André, che il vecchio prete sapeva avrebbe presto incontrato di nuovo: «Caro Faber, da tanti anni canto con te, per dare voce agli ultimi, ai vinti, ai fragili, ai perdenti. Canto con te e con tanti ragazzi in Comunità. Quanti Geordie o Michè, Marinella o Bocca di Rosa vivono accanto a me, nella mia città di mare che è anche la tua…».

22 maggio 2013 | 19:04

da - http://www.corriere.it/cronache/13_maggio_22/don-gallo-ritratto-prete-genova_d4c98836-c300-11e2-b767-d844a9f1da92.shtml
« Ultima modifica: Luglio 24, 2013, 03:28:29 pm da Admin » Registrato
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« Risposta #1 inserito:: Maggio 22, 2013, 10:41:30 pm »

IL CORDOGLIO

«Bambino di Dio», «Compagno», «Amico»: così la politica e la cultura ricordano Don Gallo

Napolitano: «Era un sacerdote amato». Burlando: «Lassù parlerai di porto e camalli». Il saluto di Genoa e Sampdoria

La scomparsa di Don Gallo, mercoledì pomeriggio, è stata immediatamente ricordata, sulla rete e non solo, da diversi esponenti della politica e della cultura italiane. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano parla di «rammarico e tristezza» un messaggio indirizzato alla comunità alla comunità di San Benedetto al Porto di cui don Gallo è stato appunto instancabile animatore.

NAPOLITANO: «PRETE AMATO» - «Ho appreso con tristezza e rammarico la notizia della scomparsa di Don Andrea Gallo - ha scritto Napolitano - sacerdote amato per la sua forza spirituale e il suo impegno sui temi della povertà, dell'emarginazione e dell'esclusione sociale. Con sentimenti di sincera partecipazione, esprimo ai familiari, alla comunità di San Benedetto al Porto, alla diocesi e alla città di Genova, il mio sentito cordoglio».

BAMBINO E COMPAGNO - Tra i primi a commentare Nichi Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà, che su Twitter lo ha ricordato così: «Bambino di Dio, compagno di viaggio, padre, fratello, amico, ci sarai sempre nei nostri cuori, nelle nostre lotte, nelle nostre utopie». Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, su Facebook ha aggiunto «Il vuoto che lascia nelle nostre vite è grande quanto la sua carica umana, la sua simpatia, il suo impegno. Ciao compagno Gallo, la terra ti sia lieve. Un abbraccio a tutti gli amici e le amiche della Comunità di S. Benedetto al Porto». Pier Luigi Bersani ha aggiunto: «Perdiamo un uomo che ha vissuto la missione pastorale come condivisione di una radicale umanità. Una vita trascorsa accanto agli ultimi. Con la stessa passione, è stato testimone e difensore dei valori della Costituzione per la quale lui stesso si è battuto. Un protagonista della democrazia, un riferimento morale non solo per Genova ma per l'Italia intera».

HA DATO AI POVERI LA PAROLA - Il ministro per l'Integrazione Cécile Kyenge ricorda «una voce indipendente e preziosa, un uomo che con il suo operato ha sempre messo al centro le persone insegnando con azioni dirette, che non esistono emarginati o ultimi ma che la nostra società deve fondarsi sul coraggio delle parole e sull'ascolto reciproco: una tensione verso l'altro che deve essere tradotta in atti di concreta vicinanza». «Parafrasando le parole di Don Gallo - ha proseguito Kyenge - la cosa più importante è che tutti noi si agisca perchè i poveri abbiano parola».

L'AMICO PARIDE E GLI OCCHI BIRICHINI - Ha espresso il suo dolore sui social network anche il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando: «Don Gallo, ora potrai di nuovo parlare con Paride di porto e di camalli. Ciao Andrea», riferendosi all'amico Paride Batini, console storico della Compagnia Unica dei «camalli» del porto di Genova, scomparso nel 2009. Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha emesso invece una lunga nota per ricordare il «compagno di tanti viaggi nella vita sociale e culturale del Paese»: «Mi mancherà lui, mi mancheranno i suoi occhi birichini, mi mancheranno le sue battute. Quello di cui però sono orgoglioso è che potrò portare con me i suoi preziosi insegnamenti». Il primo cittadino di Napoli, Luigi de Magistris, lo ricorda anche con una citazione: «Il Vangelo respira solo nelle strade».

M5S E LA STELLA IN PIÙ - «Ciao Don Gallo. Da oggi il cielo ha idealmente una stella in più - è la scelta di Vito Crimi a nome del gruppo parlamentare del Movimento Cinque Stelle al Senato - Quella di un uomo che con coerenza, onestà, semplicità,umiltà ha portato avanti i valori della fede cristiana, del bene comune, della democrazia e della libertà. Don Gallo lo ha fatto sempre da quelli che sono chiamati «ultimi». Ciao, amico nostro. Amico di tutte le persone semplici e oneste. Non ti dimenticheremo mai». Da destra, Alessandra Mussolini lo saluta con un semplice «È morto Don Gallo. Che Dio lo accompagni».

CANTANTI E AMICI - Il dolore non è solo quello del mondo politico, però. Lorenzo Jovanotti lo saluta con quattro parole: «Ciao Don Andrea Gallo ci mancherai amico». Lo scrive su Twitter Lorenzo Jovanotti. Fabio Fazio segue la stessa strada, citando De André (Il testamento di Tito): «"Nella pietà che non cede al rancore" Andrea ci ha insegnato l'amore. Il sorriso di don Gallo rimarrà con noi». Roberto Saviano sottolinea di essersi riconosciuto «nella sua Chiesa». Gino Paoli, una delle anime di Genova, sa che avere incontrato Don Andrea per lui «è stata una fortuna. È stato uno che davvero ha vissuto per gli altri. E gli altri erano la sua vita. Un grande». Il cantautore e il sacerdote hanno girato per i carrugi un docu-film, «Tutta colpa del paradiso». «Girare per i vicoli con lui è stato uno spasso. Non c'era una puttana, un trans o un drogato che non lo conoscesse e, a suo modo, non lo adorasse».

IL CALCIO - Una lunga lettera, intitolata «Ciao Don, ti sia lieve la terra», campeggia sul sito del Genoa. Ma non c'è derby che tenga, anche l'altra squadra cittadina, la Sampdoria, ricorda «la sua umanità, il suo carisma, la sua bontà» e piange con Genova.

I «COLLEGHI», ANCHE CONTRO - Profondamente commosso don Alessandro Santoro, un altro parroco famoso per le sue battaglie in favore degli ultimi (specie alle Piagge, uno dei quartieri dormitorio di Firenze): mercoledì mattina era stato a visitare l'amico, gravemente ammalato: «È morta una delle persone più importanti che c'era in Italia. Era un uomo vero, libero, un uomo del Vangelo, capace di non rimanere costretto nelle solite logiche, sapeva stare dentro la storia degli umani a piedi scalzi». Anche chi non è sempre stato d'accordo con Don Gallo pregherà per lui. Maurizio Patriciello, parroco a Caivano (Napoli), uomo impegnato contro i roghi tossici di rifiuti nella cosiddetta «terra dei fuochi», commenta: «Tante delle sue posizioni non erano da condividere. Don Gallo è stato un uomo di grande carità, che ha fatto tante cose belle. Ma quando si diventa sacerdoti lo si fa perché si è innamorati di Gesù e lo si diventa in una Chiesa».

Redazione Online

22 maggio 2013 | 20:39© RIPRODUZIONE RISERVATA

da - http://www.corriere.it/cronache/13_maggio_22/reazioni-morte-don-andrea-gallo_4680c47c-c300-11e2-b767-d844a9f1da92.shtml
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