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Autore Discussione: Giuseppe RIZZO. - Fenomeno Spidertruman: i segreti di Montecitorio  (Letto 2794 volte)
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« inserito:: Luglio 20, 2011, 10:12:39 am »

Fenomeno Spidertruman: i segreti di Montecitorio

di Giuseppe Rizzo

Si fa chiamare Spidertruman e su internet è ormai il nuovo vendicatore della Casta, incoronato da migliaia di iscritti a Facebook che ne condividono i post e dagli internauti che col passaparola stanno moltiplicando le visualizzazioni del suo blog. Spidertruman è un anonimo ex precario di Montecitorio , licenziato dopo 15 anni di lavoro, che ha deciso di vendicarsi pubblicando su Facebook tutti «i segreti della casta».

La pagina, “I segreti della pagina di Montecitorio”, appunto, in appena un paio di giorni di vita ha superato i 30 mila “likers”, e ora, subodorando che qualcuno la possa far chiudere, il suo creatore ha anche aperto l'omonimo blog. Non che la “battaglia” di Spidertruman sia nuova sotto il cielo del web. Beppe Grillo e molti altri autoproclamatisi “giustizieri” del Palazzo cavalcano l'onda da anni, ormai. La novità dell'ultimo uomo mascherato sta nel fatto che è un insider – o almeno così dice di essere. Uno che nelle stanze di Montecitorio e di Palazzo Madama ci ha lavorato per anni, e che adesso ha deciso di tirare fuori dal cilindro dati e informazioni più o meno segrete che stuzzicano i lettori e fanno rizzare qualche capello tra i parlamentari.

Il primo post è stato una specie di guida del perfetto deputato, intitolata “Come far viaggiare gratis anche amici e parenti”. «Lor signori non solo si fanno i viaggi gratis – scrive Spidertruman il 16 luglio – ma con quei viaggi accumulano punti su punti che poi utilizzano per far viaggiare gratis anche mogli, amici e parenti sui voli Alitalia». Si prosegue con altre note in cui si denunciano «le scorte blu che accompagnano le mogli degli onorevoli a fare la spesa», «le condizioni di favore di Tim e altre compagnie telefoniche», i costi (per i cittadini) dei barbieri di Montecitorio e via denunciando, in un crescendo di commenti e “mi piace”.

Ora, è facile prevedere che uno dei nuovi giochi dell'estate sarà quello di scovare la vera identità di Spidertruman. Ma sarà il solito guardare al dito e non alla luna che quel dito indica. Giorni fa a sbertucciare l'intero sistema politico italiano ci ha pensato il Wall Street Journal. Lo ha fatto nel solito modo in cui lo fanno i giornali stranieri quando parlano del nostro Paese: snocciolando dati per dare un tocco si serietà alla faccenda, e aggiungendo ironia a piene mani. Il quadro che ne emergeva era quello di un paese da farsa. Il problema è che l'Italia e si sta avvicinando sempre di più ai meccanismi dell'avanspettacolo. La vicenda di Spidertruman e del suo rosario di lamentazioni e denunce, al netto dei risolini sotto i baffi e dei ghigni da vendetta, una cosa può fare, e seria: ricordare all'Italia di scegliersi un'altra parte, possibilmente in una rappresentazione di se stessa che non sia più quella della farsa.

17 luglio 2011
da - http://www.unita.it/italia/spidertruman-l-ex-precario-che-fa-tremare-montecitorio-1.314500
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« Risposta #1 inserito:: Agosto 03, 2011, 04:27:52 pm »

Silvio's superstory: la satira che spopola sul web

di Giuseppe Rizzo


C'è un gioco a metà tra la tigna linguistica e lo sberleffo che da giorni circola sul web e che sta facendo arrovellare e divertire decine di internauti. Si chiama “Silvio's superstory” e funziona così: raccontare la vita di Berlusconi usando solo ed esclusivamente parole che iniziano per “s”. “S” come “Silvio”, va da sé – ma anche come “soldi”, “sesso”, “samaritano”, “Stivale”. E la lista, trasformata in un racconto tanto paradossale quanto veritiero – tanto paradossale quanto il personaggio di cui narra le gesta, per dire – si allunga fino alla alla fatale “s” di “Scilipoti”. A pensarla e a scriverla sono stati Francesca Di Stefano, Marco Jemolo ed Elena Ceccacci. Piccolo esempio: «Silvio, sgravato su suolo sforzesco (scrofa semilanuta suo simbolo), successivamente suoi studi si sostentò sollazzando signorinelle su scafi sfarzosi». Da mesi i tre si misurano nella “rilettura in chiave s” di molti classici, dalla Divina Commedia ad Alice di Francesco De Gregori, passando per tanti proverbi. Abbiamo raggiunto Jemolo e Di Stefano a telefono per farci spiegare questa piccola pazzia di mezza estate. E delle altre che stanno progettando, come per esempio il racconto delle gesta del superministro Tremonti, o un fantascientifico reading di “Silvio's super story” a opera di Muccino, Jovanotti – e chissà chi dei tre, che notoriamente qualche problema con la prununcia della “s” ce l'hanno, arriverebbe a fine lettura.

Com'è nato Silvio's Super Story?
Di Stefano: La prima storia in assoluto l'abbiamo scritta con Elena al liceo ed era “La spada nella roccia”. Una sera lo stavamo raccontando a Marco e così abbiamo iniziato a dire che sarebbe stato divertente fare la stessa cosa con la Divina Commedia. Abbiamo “tradotto” il primo canto e l'abbiamo messo su Internet. Poi l'ho mandato a Francesco Linguiti, un nostro amico semiologo, che ci ha proposto di fare la storia di Silvio per Libertiamo.it, il sito per cui scrive.

Sesso, soldi, Scilipoti: qual è stata la “s” che vi ha dato più problemi?
Jemolo: “Scilipoti salverà Silvio” e “Squillante” ci sono venute abbastanza immediatamente. È stato difficile raccontare la parte riguardante Forza Italia, che è diventata: “Silvio: “Scendo!”. Su Su Stivale sarà suo schieramento. Stolta sinistra sottovalutò suo strapotere: spadroneggiando sugli schermi Silvio stravinse”. Ma anche il passaggio dal 2001 al 2008 è stato difficile, abbiamo dovuto condensare tutto, saltando per esempio Genova, che pure ci sarebbe piaciuto fare.

Come mai avete scelto proprio la “S”?
Jemolo: Ci siamo accorti che la vita di Silvio ne è piena. Di Stefano: Abbiamo continuato sulla scia degli altri esperimenti, e poi questa lettera si presta molto, e in fondo ha anche un bel suono.

I lettori come hanno reagito?
Di Stefano: I contatti sono aumentati sempre di più, tanto che abbiamo previsto uno spazio apposito sul nostro blog http://sonons.wordpress.com/ per permettere a chi lo volesse di contribuire al nostro gioco. E i suggerimenti non sono tardati ad arrivare. C'è chi ha proseguito la storia di Silvio, chi ci ha omaggiato con “essere o non essere” di Amleto. Il 99% dei commenti sono tutti in “s”.
Jemolo: La cosa più divertente è che anche chi ha voluto criticarci, chi non era d'accordo con l'iniziativa ci ha scritto usato tutte parole che iniziano per “s”.

Se doveste mandare un messaggio a Berlusconi in persona, sempre in “s”?
Jemolo e Di Stefano: Che gli dobbiamo dire, forse potremmo dirgli questo: Sua signoria, suvvia, si scherza, sorrida, sebbene sarebbe simpatico se si scansasse”.


2 August 2011
da - http://virus.unita.it/silvio-s-super-story-ecco-la-satira-che-spopola-sul-web-1.319487
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