LA-U dell'OLIVO

Forum Pubblico => L'ITALIA DEMOCRATICA e INDIPENDENTE è in PERICOLO. => Discussione aperta da: Admin - Gennaio 28, 2008, 10:55:33 am



Titolo: Crisi di governo, la Cei: «Non c'entriamo»
Inserito da: Admin - Gennaio 28, 2008, 10:55:33 am
Le dichiarazioni dopo la denuncia di mussi su presunti contatti tra la cei e mastella

Crisi di governo, la Cei: «Non c'entriamo»

Il cardinale Bagnasco: «I vescovi non si occupano di politica»


GENOVA - «La Cei non c'entra nulla con la caduta del governo».

Non usa mezzi termini il presidente della Cei ed arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco, a margine di una conferenza stampa all'ospedale Galliera, per rispondere alla domanda di un giornalista sui presunti contatti denunciati dal ministro Fabio Mussi tra la Cei e Clemente Mastella poco prima delle dimissioni dell'ex guardasigilli Clemente Mastella.

«I vescovi non si occupano di politica - ha ribadito il presidente della Cei - ma si occupano di valori e i valori non hanno partito».

LA CRISI SUGLI ORGANI DI INFORMAZIONE CATTOLICI - Della crisi di governo intanto si è occupato l'Osservatore Romano definendo «dato nuovo di questa mattina» «la dichiarazione del senatore Giuseppe Pisanu, di Forza Italia, secondo il quale un'intesa sulla legge elettorale potrebbe trovarsi in tempi brevi», ma deve subito dopo registrare che la dichiarazione di Pisanu «al momento sembra non sia stata accolta positivamente dagli altri partiti del centrodestra».

La Radio Vaticana sottolinea che Prodi «ha invocato la legge elettorale prima di andare alle urne» e che «il sindaco di Roma deve intanto fronteggiare i malumori della sinistra e anche dei prodiani del suo stesso partito, che lo accusano di aver destabilizzato la coalizione con l'annuncio dei giorni scorsi di voler correre da solo alle prossime elezioni». L'agenzia dei settimanali cattolici Sir parla del referendum elettorale come «convitato di pietra» delle consultazioni avviate da Napolitano, e Avvenire osserva che con la crisi «dopo venti mesi ci si trova al punto di partenza» anche per non aver avviato, a inizio legislatura, «una positiva e virtuosa collaborazione tra Unione e Cdl».

25 gennaio 2008

da corriere.it